Airbnb, il colosso della sharing economy californiano, ha pubblicato sul proprio sito un report riguardante il numero delle prenotazioni effettuate sulla propria piattaforma a Washington DC e dintorni in occasione dell’insedianento del nuovo Presidente degli USA Donald Trump alla Casa Bianca che avverrà il prossimo 20 gennaio. Le prenotazioni per la sola notte dell’Inauguration Day sono pari a 13 mila, numero che rappresenta una crescita di 10 volte rispetto all’insediamento di Obama del 2013 e il record assoluto di prenotazioni a Washington DC effettuate tramite la società guidata da Bryan Chesky. Il conto complessivo delle persone che hanno scelto l’home sharing di Airbnb per seguire da vicino la proclamazione del quarantacinquesimo Presidente degli Stati Uniti sale ulteriormente a 15.100 se si considera l’intero weekend dal 19 al 21 gennaio. Il prezzo medio pagato dagli utenti di Airbnb è di 129 US$ a prenotazione contro una media di 335 US$ per una camera in un albergo tradizionale. Secondo quanto descritto nel report, i vantaggi di questo straordinario flusso di prenotazioni non è a esclusivo vantaggio di Airbnb e dei suoi host ma il ritorno è anche per le casse pubbliche di Washington DC: dal febbraio 2015 a oggi, infatti, i guest e gli host hanno versato 12 milioni di US$ di tasse di soggiorno. Airbnb nel suo studio ha preso in esame anche le ricadute economiche derivanti da questo alto numero di presenze di guest per l’insedianento di Donal Trump: le stime parlano in totale di introiti a favore degli host Airbnb di 5,9 milioni di dollari divisi su tre stati (3,8 milioni per Washington DC; 1,2 US$ per la Virginia; 900 mila US dollari per il Maryland). In totale, invece, i benefici economici per i territori interessati sono di circa 10 milioni di dollari americani.