Sono 750 mila i turisti che hanno scelto l’home sharing a Roma nell’ultimo anno. Oggi l’incontro tra gli host Airbnb della Capitale
Oggi, 4 aprile, gli host Airbnb di Roma si sono dati appuntamento per discutere del nuovo regolamento sul turismo proposto dalla Regione Lazio, che andrà a regolare il settore extra alberghiero anche alla luce del fenomeno della sharing economy. Le nuove regole chiariscono la possibilità per gli host di condividere le loro case con viaggiatori da tutto il mondo. L’incontro è aperto a chiunque voglia discutere del tema con gli host presso gli spazi Luiss Enlabs di via Marsala 29h, dalle 18.30. Da un recente sondaggio, condotto da DBR per Airbnb a Roma, è emerso come l’81% dei romani sia favorevole alla possibilità per i propri concittadini di condividere la casa con i viaggiatori che vengono da tutto il mondo a visitare la Capitale e, da lì, tutto il territorio regionale del Lazio, che raccoglie tesori come Civita di Bagnoregio (della cui iniziativa SocialEconomy vi ha parlato in un suo recente post). Fra i dati, è anche emerso che il 56% degli intervistati si oppone a un eccesso di burocrazia nei regolamenti. Secondo l’Economic Impact Study sono stati oltre 750.000 i visitatori che si sono recati, in un anno, a Roma con l’home sharing, spendendo €400 milioni in esercizi commerciali locali. Circa 10.000 host hanno accolto i visitatori nelle loro case, guadagnando in totale oltre €93 milioni. A Roma, il tipico host guadagna annualmente €5.500, condividendo i propri spazi per 50 notti. La regione Lazio ha visto, nel suo complesso, nel 2016, 15.700 persone fare gli host con Airbnb. Gli ospiti della regione sono stati 1 milione e 210 mila. Il ricavo medio per ogni host è stato di 3.430 euro all’anno. Gli host come loro chiedono regole semplici e chiare per l’home sharing nel Lazio. A Roma gli host hanno lanciato, nei mesi scorsi, un gruppo impegnato nel territorio sui temi dell’home sharing e della cittadinanza attiva: l’Home Sharing Club Roma Hanno avviato delle attività per promuovere i negozi di quartiere, per rendere la città più pulita e aiutare altre comunità. Hanno già organizzato diversi incontri per discutere di come sostenere la voce di chi pratica l’home sharing, per aiutare i nuovi host e creare appuntamenti culturali e di scoperta di Roma.