Airbnb: contest per vincere una notte da sogno sulla Muraglia Cinese

Trascorrere una notte sulla Grande Muraglia Cinese non sarà più un sogno. A settembre quattro fortunati vincitori del concorso promosso da Airbnb potranno, infatti, passare una notte in una casa temporanea costruita su una delle tratte più antiche del celebre Great Wall che rappresenta una delle più grandi imprese architettoniche della storia dell’umanità. Per partecipare al contest e provare a vincere il soggiorno per due persone sulla Grande Muraglia si deve raccontare perché è ora più importante che mai abbattere le barriere culturali e come si possono costruire nuove connessioni e legami tra culture diverse. La tua risposta in inglese dovrà essere inviata al link del concorso https://www.airbnb.it/night-at/thegreatwall entro le ore 16.00 (Greenwich Time) di sabato 11 agosto.

Airbnb: a Capodanno la Cina è stata la meta turistica con il più alto tasso di crescita. Stati Uniti, Francia, Brasile, Messico e Canada i paesi con il maggior numero di viaggiatori 


Airbnb, uno dei leader della sharing economy, si appresta a compiere 10 anni e i dati di questo Capodanno 2017/2018 dimostrano l’enorme crescita del portale, con 3 milioni di guest da oltre 210 Paesi – quali Togo, Tajikistan, Suriname, Svalbard e Faroe Island. Per dare un’idea della mole degli spostamenti: oltre 100 ospiti in Guiana francese, oltre 300  in Azerbaijan, circa 1000 in Tanzania e oltre 10.000 a Cuba. “ Lo spirito di accoglienza e fiducia reciproca che si instaura tra i nostri host e i nostri guest non finisce mai di stupirmi. Ogni capodanno milioni di persone partono con Airbnb spinte dalla volontà di sentirsi a casa ovunque il viaggio le porti ”. “ Sono già impaziente di vedere come nel 2018 la comunità di Airbnb riuscirà a rendere il mondo un posto ancora più accogliente ”. Ha dichiarato Brian Chesky, Co-founder, CEO, e Head of Community di Airbnb. Il paese con il maggior numero di viaggiatori in alloggi Airbnb per il 31 dicembre, sono stati gli Stati Uniti, seguiti da Francia, Brasile, Messico e Canada. Ancora una volta New York è la meta che ha ricevuto più prenotazioni per festeggiare il Capodanno tra i viaggiatori del famoso marketplace di home sharing. Seguono Parigi, Londra, Tokyo e Sydney. Assistiamo anche a un crescente interesse in destinazioni come Ecuador, Colombia e Nicaragua. Ma la destinazione che sta sperimentando la crescita anno su anno più fenomenale è sicuramente la Cina con 6 città su 10 nella classifica delle top 10 trending destinations per Capodanno. La Cina è il mercato Airbnb in più rapida crescita e le città nei pressi di Shanghai (che ha sperimentato una crescita di annunci del 100% rispetto allo scorso anno) quest’anno stanno attraendo visitatori da tutto il mondo. Stiamo parlando di destinazioni come Suzhou e Hangzhou, con i loro splendidi canali, le pagode, i templi, i ponti arcuati e gli splendidi giardini, o anche Xi’an, una delle città più antiche della Cina, patria di uno dei monumenti più sensazionali del pianeta, l’esercito di terracotta. Nella Top 10 anche il Messico: Veracruz è uno dei porti più grandi e antichi del Paese ed è conosciuta anche per la sua vibrante vita notturna. Altra meta molto apprezzata, al 5° posto della classifica, è Puebla, vicino a Città del Messico, conosciuta per una cucina eccezionale, un patrimonio architettonico senza pari e per il suo artigianato locale. Queste nel dettaglio le “TOP 10 TRENDING DESTINATIONS” Airbnb, cioè la lista delle destinazioni che hanno avuto la maggiore crescita di prenotazioni nel periodo di Capodanno 2017 rispetto allo scorso anno. 

1) Suzhou, Cina; 2) Wuhan, Cina; 3)Veracruz, Messico; 4) Hangzhou, Cina; 5) Puebla, Messico; 6) Xi’an, Cina;7) Guangzhou, Cina; 8) Nanjing, Cina; 9) Itanhaém, Brasile; 10) Foz do Iguaçu, Brasile. 

Record per Airbnb: a Capodanno oltre 3 milioni di ospiti


Airbnb, uno dei principali player della sharing economy, chiude il 2017 con il nono record consecutivo. Il celebre marketplace di home sharing ha aumentato di oltre un milione, rispetto allo scorso anno, il numero degli ospiti che hanno scelto un alloggio presente sulla propria piattaforma per la notte di Capodanno. Gli ospiti, i guest, per l’ultimo giorno del 2017 sono stati, infatti, oltre 3 milioni. Ad annunciarlo è stato Brian Chesky, CEO e fondatore di Airbnb ha da poco  su Twitter che la società da lui guidata ha superato i Il numero degli ospiti per il capodanno 2017 rappresenta un aumento del 50% rispetto a quello dello scorso anno e quasi quattro volte quello registrato nel 2015. Airbnb, il leader dell’home sharing apre così nel migliore dei modi il 2018 che certamente sara un anno in cui lo sviluppo della sharing economy continuerà a livello mondiale. Happy Sharing New Year. 

Su Airbnb la casa natale di Donald Trump. Dormirci costa 675 $ a notte

Foto da annuncio Airbnb


Tra i vari annunci di Airbnb, uno dei principali player della sharing economy,  si trovano spesso annunci curioso. Uno di questo riguarda una villa in stile Tudor ubicata nel Queens nel Jamaica Estates. La particolarità della villa è dovuta al fatto che, come si legge nella descrizione dell’immobile, tra le sue mura è nato Donald Trump attuale Presidente degli USA.  Nell’annuncio si legge che “Nel 1946, Donald Trump nacque da Fred e Mary Trump, e ha vissuto nel Jamaica estates con i suoi genitori nella casa costruita dallo stesso Fred. La villa ha cinque camere da letto, 3,5 bagni, 15 letto e 2 divano letti” e può ospitare fino a 20 persone. Nella gallery fotografica che accompagna l’annuncio si nota una grande sagoma a grandezza naturale di Donald Trump, un poster del presidente in stile Andy Warhol e numerose fotografie che ritraggono l’odierno Presidente. La villa ha nelle vicinanze una stazione della metropolitana F-Train che consente in circa 40 minuti di raggiungere New York City.  Secondo quanto scritto dal Washington Post, il quotidiano comprato dal fondatore di Amazon Jeff Bezos, la villa è stata acquistata recentemente da un compratore di cui non si conosce il nome per 2,1 milioni di US dollari. Nell’annuncio pubblicato su Airbnb l’host precisa che l’annuncio non ha nessuna relazione con la Casa Bianca il Presidente, Donald Trump o l’organizzazione Trump. Per soggiornare nella casa natale di Donald Trump occorrono 675 dollari USA a notte. 

Foto da annuncio Airbnb

Foto da annuncio Airbnb

Tasse sull’home sharing: FIAIP, Airbnb e Homeaway contro la cedolare secca


FIAIP (la principale associazione di categoria del settore immobiliare con circa 12mila agenzie immobiliari e piu’ di 50mila operatori), Airbnb (il colosso della sharing economy e dell’home haring) e Homeaway (marketplace di case vacanze del gruppo Expedia) sul tema tasse in Italia uniscono le forze mediatiche e passano all’attaco. I tre soggetti hanno infatti diffuso un documento congiunto in cui scrivono che: “Pubblicato a due giorni lavorativi dalla prima scadenza prevista dal DL 50/2017, il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate non ha fornito i chiarimenti auspicati né prevede alcuna tempistica di adeguamento per gli operatori coinvolti, rimandando a ulteriori specifiche tecniche che verranno comunicate in un non precisato futuro. Questa confusione nel pieno dell’estate non è certo la risposta a quanti parlano di turismo come volano di crescita”. La lettera diffusa dall’ufficio stampa di Airbnb, il colosso della sharing economy, continua: “Noi operatori continuiamo a trovarci nell’impossibilità tecnica di adeguarci a quanto previsto dalla manovrina perché l’Agenzia, come prevedibile, non ha potuto che ribadire quanto già detto dalla legge senza aggiungere indicazioni pratiche sostanziali. Lo scorso 31 maggio 2017, accettando un ordine del Giorno alla Camera dei Deputati, il Governo si era impegnato a delegare proprio all’Agenzia la possibilità di dare concreta attuazione alle norme, nel rispetto dei diversi modelli di funzionamento tramite accordi con le piattaforme e i soggetti coinvolti. Ovviamente questo non è sin qui avvenuto. Confidiamo che si possa aprire un confronto serio su accordi caso per caso, nel rispetto delle diversità del mercato e degli operatori, a beneficio di chi ospita, chi viaggia e del settore turistico nel suo complesso”. Secondo FIAIP, Airbnb e Homeaway “Il legislatore, contrariamente anche a quanto prevede lo statuto del contribuente, vorrebbe che piattaforme mondiali e centinaia di operatori sul territorio, nel corso di un fine settimana: 

– Dedicassero migliaia di ore di sviluppo e ingegneria per modificare portali attivi e operanti (e perfettamente funzionanti) in maniera identica in tutto il mondo.

– Formassero migliaia di collaboratori su tutto il territorio nazionale, informare centinaia di migliaia di proprietari e riscattare da loro il 21% delle transazioni antecedenti il 12 luglio.

– Coinvolgessero un’azienda o uno Studio professionale italiano conferendogli oneri e responsabilità enormi in mancanza di ogni tipo di garanzia e certezza sulla possibilità di adempiere correttamente agli obblighi del caso, non fosse altro che per le 20 diverse interpretazioni regionali della locazione turistica. Mettiamo i tempi che lo Stato impone alle imprese a confronto con quelli che riserva a sé: 2 anni per ideare e introdurre la cedolare secca, almeno 5 – e siamo ancora in attesa – per il decreto attuativo dell’imposta di soggiorno”. “Come operatori del settore – concludono FIAIP, Airbnb e Homeaway –  ci battiamo per difendere i nostri associati ed utenti da possibili discriminazioni solo per aver deciso di usare dei siti internet o professionisti per la gestione delle loro case”. 

 

Con Airbnb e Audi l’Allianz Arena diventa una casa in sharing 

Foto Airbnb


L’Allianz Arena, uno degli stadi più famosi d’Europa, può diventare casa tua per due giorni e una notte, durante l’Audi Cup 2017 che si svolgerà l’1 e il 2 agosto a Monaco di Baviera (le squadre che partecipano in questa edizione sono Napoli, Liverpool, Bayern Monaco e Atletico Madrid). Questa è la nuova iniziativa lanciata dal colosso della sharing economy Airbnb. Per avere la possibilità di vincere il concorso occorre inviare la propria domanda di partecipazione al link  https://www.airbnb.it/night-at/audicup?confirm=true e sperare nella dea bendata. L’ alloggio sarà allestito proprio a bordo campo, così da permettere al fortunato di godersi i match di livello internazionale dalla più comoda delle poltrone o direttamente dal letto. Per partecipare occorre inviare al link un messaggio nel quale si presenta la propria famiglia e raccontare il momento più significativo legato al mondo del calcio vissuto. Il termine entro il quale inviare la propria richiesta sono le 23:59CEST del 23 luglio 2017. L’alloggio Airbnb, che potrà ospitare 4 persone, è composto da una camera da letto e una piccola area giorno sistemato a pochi metri dalla linea laterale del campo da gioco dell’Allianz Arena.  Audi, che insieme a Airbnb ha organizzato questa inziativa, darà il benvenuto all’aeroporto al vincitore facendogli provare l’ebbrezza del futuro: Jack, una self-driving car Audi A7, che arriverà direttamente all’Arena, a circa 30 chilometri di distanza. In questo modo il vincitore sarà tra i primi passeggeri al mondo a provare le innovative funzionalità del self-driving. Dopo il fischio di chiusura dell’Audi Cup  Jerome Boateng,difensore dell’FC Bayern e testimonial Audi e host  Airbnb per il torneo – raggiungerà la famiglia vincitrice per condividere  le opinioni sul match e altri aneddoti sul mondo del calcio. Quando la folla se ne sarà andata, si potrà concludere degnamente la giornata godendo di un banchetto privato bavarese. Poi, le luci si spegneranno e sintrascorrera  la notte in un luogo in cui nessun fan ha mai dormito, direttamente sotto la volta dell’Allianz Arena.

Foto Airbnb

Foto Airbnb

Foto Airbnb

La sharing economy supporta i rifugiati: presentata oggi l’iniziativa di Airbnb, Comune di Milano, Comunità di Sant’Egidio e Refugees Welcome Italia

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E’ stato presentato oggi presso la sede del Comune di Milano il portale Open Homes Rifugiati (http://bit.ly/2sM3tVu) realizzato da Airbnb, uno dei colossi della sharing economy, e la collaborazione con Comunità di Sant’Egidio – Community of Sant’Egidio e Refugees Welcome Italia. L’iniziativa è pensata per rendere più semplice ai milanesi aprire le porte della propria casa e accogliere temporaneamente rifugiati che hanno già ottenuto il riconoscimento del loro status. L’iniziativa Italy #OpenHomes Rifugiati è in sintonia con l’idea di accoglienza diffusa che il Comune del capoluogo lombardo sta operando sul territorio della Città metropolitana e in sintonia con la rete di famiglie solidali che l’isitutzione guidata da Beppe Sala ha costituito. L’iniziativa è un esempio concreto di come la sharing economy può contribuire in modo concreto a migliorare la vita dei cittadini e dei migranti. 

Airbnb nel 2016 ha generato in Italia un impatto economico di 4,1 miliardi di euro

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Airbnb, una delle società leader della sharing economy,  ha annunciato da poco la conclusione di un nuovo report sugli impatti economici positivi della community italiana nel 2016. Il rapporto di impatto economico include tutti i viaggi prenotati in Italia da gennaio a dicembre 2016 e dimostra un impatto generato sulle attività economiche in Italia di 4,1 miliardi di euro nel corso dell’ultimo anno; il calcolo è basato sul guadagno totale degli host pari a 621 milioni di euro in aggregato nel 2016 e 3,5 miliardi di euro di spese stimate. A beneficiare dell’impatto di Airbnb  sono quindi comunità, attività commerciali locali e luoghi di attrazione turistico-culturale insieme alle tante famiglie e proprietari di casa che  possono trasformare l’abitazione da un costo a una possibilità di piccoli guadagni. Naturalmente, a beneficiarne è l’intero indotto turistico dell’accoglienza, specie nelle aree solitamente meno visitate. Tali dati mostrano quindi come la sharing economy può positivamente contribuire allo sviluppo economico dell’Italia.

Dallo studio emerge: 

– La community di host e guest di Airbnb stimola nuova e sostenibile crescita economica – La community ha infatti stimolato un impatto generato sul PIL in Italia di 4,1 miliardi di euro nel corso dell’ultimo anno, dato dalla somma dei guadagni
degli host e delle spese dei viaggiatori.

– La community Airbnb aiuta a far crescere democratizzare il turismo – Gli host su Airbnb hanno accolto 5,6 milioni di host nel corso del 2016, in forte crescita dai 3,6 milioni nel corso del 2015. La grande maggioranza di questi sono europei (circa il 70%) e oltre un Quinto dal Nord America (17%)

– Gli host di Airbnb sono la classe media in cerca di nuove opportunità – Degli oltre
121,000 host italiani presenti su tutto il territorio e che hanno affittato lo scorso anno, il tipico host in Italia affitta la propria stanza o casa per 23 giorni all’anno per un guadagno di €2,200. In larga parte, questi guadagni hanno permesso agli italiani di integrare il loro reddito e mantenere la proprietà delle loro case. L’età media degli host è di 44 anni ed in media hanno vissuto per circa 33 anni nel loro paese di residenza.

– Chi viaggia con Airbnb cerca un’esperienza di viaggio autentica e locale – Gli utenti di Airbnb rimangono in media 3,6 notti per viaggio; oltre il 90% di loro ha affermato di aver scelto Airbnb perché alla ricerca di un’esperienza più autentica e 3 su 4 perché alla ricerca di una possibilità di conoscere meglio il quartiere/area del soggiorno

Matteo StifanelliCountry Manager Airbnb Italia, ha dichiarato:  “Contrariamente ai numeri deliberatamente svianti e in qualche caso fantasiosi rilasciati da una delle associazioni di categoria degli albergatori, lo studio – basato su numeri ufficiali – dimostra in maniera netta l’impatto positivo di Airbnb sull’economia nazionale, il suo potere redistributivo in favore della classe media e dei business locali. Esplorando l’Italia in un modo nuovo ed emozionante, gli ospiti di Airbnb possono creare autentici legami con le persone del luogo, vivendo esperienze uniche e visitando luoghi fuori dai percorsi turistici più battuti.  La community di Airbnb è innamorata della possibilità di condividere la propria casa e l’ospitalità è da sempre un punto di forza per gli Italiani. Piuttosto che limitare questa diritto inventando lacci e lacciuoli inutili e dannosi ai tempi dell’innovazione tecnologica e digitale come sta avvenendo in queste ore, Governo e Parlamento dovrebbero aprire gli occhi sui benefici che Airbnb porta alla fragile crescita economica  ed alla classe media.”

Accordo tra il Comune di Genova e Airbnb per la tassa di soggiorno

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Entro il prossimo mese di settembre il Comune di Genova sottoscriverà un accordo con Airbnb, uno dei principali player della sharing economy, che permetterà di  riscuotere la tassa di soggiorno direttamente sul web.  Ad annunciare la notizia è stata l’assessore al Turismo del comune ligure Carla Sibilla. “Diventeremo la prima città italiana a stringere una convenzione con Airbnb, con un prelievo alla fonte dell’euro di tassa di soggiorno”. Secondo alcune stime riportate da alcuni media locali i proventi della convenzione siglata con Airbnb dovrebbero superare i 100mila euro l’anno, cifra che verrà investita in interventi di manutenzione e decoro urbano e promozione turistica della città.

Home sharing: nel Def prevista l’introduzione della ritenuta fiscale del 21%

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Secondo quanto riportato da autorevoli media tra cui MF e La Repubblica nel Documento di Economia e Finanza (DEF) varato ieri sera è contenuta una norma che impatta sull’home sharing. Secondo quanto scritto infatti questo sottoinsieme della sharing economy sarebbe impattato per via dell’introduzione al momento del pagamento di una ritenuta fiscale del 21% che gli intermediari anche digitali applicheranno alla fonte sui redditi da locazione breve.  Questa somma, secondo quanto si capisce verrà versata successivamente dagli intermediari all’erario. Per questo motivo la norma in questione viene è stata denominata in queste ore “tassa Airbnb”.