Con Uber e Airbnb anche la sharing economy supporta gli italiani colpiti dal terremoto


Anche la sharing economy sta facendo sentire in modo concreto la propria solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto che si è verificato poco più di24 ore fa nel centro Italia. Uber, il celebre servizio di ride sharing, sta promuovendo, in coordinamento con Avis, le donazione di sangue a favore di coloro che durante le varie scosse che hanno colpito Amatrice, Accumoli e gli altri centri,sono rimasti feriti. Per facilitare le donazioni di plasma, la società californiana ha pensato di rimborsare a tutti i propri utenti che orbitano su Roma la corsa da e per i centri Avis della Capitale. Anche il mondo dell’home sharing,con il suo principale attore Airbnb, si è schierato vicino ai terremotati. La società USA ha ,fin dalle prime ore dopo il sisma, attivato là procedura Disaster response initiative che da la possibilità di poter mettere a disposizione (per gli host) la propria abitazione a vantaggio degli sfollati (i guest) che potranno richiedere così gratuitamente un alloggio attraverso la piattaforma. Al momento gli alloggi disponibili fino all’11 settembre sono ventisette. La procedura di solidarietà di Airbnb ha visto la luce per la prima volta nel 2012 quando Hurricane Sandy si abbattè sulle coste statunitensi. Per poter offrire o richiedere un alloggio su Airbnb il link è il seguente: https://www.airbnb.it/disaster/centralitalyearthquake

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