Dopo una sperimentazione avviata a Boston lo scorso Novembre, Uber, il colosso della sharing economy, ha annunciato l’avvio a Washington, Denver, Los Angeles, Miami, Philadelphia e San Diego di Uber Express Pool. Di cosa si tratta? Di una sorta di servizio a metà strada tra un taxi e una linea autobus con fermate variabili che determina il punto di inizio e fine della corsa in base alle richieste di tutti i passeggeri che condividono il viaggio. In sostanza sarà il passeggero che dovrà recarsi nel punto di inizio della corsa (in genere pochi isolati di distanza rispetto al luogo in cui si trova al momento della richiesta), mentre il punto di arrivo sarà in un punto vicino a tutte le destinazioni degli utenti a bordo. Il numero massimo di passeggeri per questo servizio è stato fissato in tre passeggeri e il costo è inferiore rispetto alle altre tipologie di servizi Uber. Uber nel proprio annuncio ha comunicato che Uber Express Pool verrà esteso prossimamente ad altre città.
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Uber a Singapore studia partnership con ComfortDelGro
Uber, il colosso della sharing economy, sta vendendo una quota del 51% nella sua divisione di ride sharing a Singapore. A comprarla per 218 milioni di dollari USA l’operatore di trasporto pubblico ComfortDelGro. I due competitor con questa operazione diventerebbero quindi in partner. Affinche’ l’intesa sia completata, serve il via libera delle autorità.
Uber UK può continuare a operare a Londra in pendenza dell’appello
Con la risposta (vedi screenshot)via Twitter Uber Uk ha confermato le indiscrezioni scritte nei giorni scorsi da Evening Standard: la TFL – autorità che regola i trasporti nella città di Londra – ha autorizzato l’operatore di ride sharing a operare in pendenza dell’appello. Ciò significa che tutti gli utenti di uno dei massimi rappresentanti della sharing economy potranno continuare a utilizzare Uber anche nella città di Londra. La Tfl nelle scorse settimane non aveva voluto rinnovare la licenza, scaduta ieri 30 settembre, mettendo quindi a rischio la continuità di Uber nella capitale UK. Per capire se Uber potrà continuare in modo stabile a operare a Londra bisognerà ora attendere la decisione sull’appello presentato dalla società californiana.
È l’1 ottobre e Uber Londra funziona
Come anticipato qualche giorno fa dall’ Evening Standard, oggi 1 ottobre Uber è operativa a Londra. La free press della capitale UK aveva ipotizzato che in attesa dell’appello promosso dal colosso della sharing economy contro la decisione della TFL avrebbe potuto decidere di proseguire il proprio servizio per 12 mesi. L’autorità che regola i trasporti di Londra nelle scorse settimane aveva negato a Uber il rinnovo della licenza scaduta ieri 30 settembre. October 1st Uber is working!
La petizione di Uber contro lo stop a Londra supera le 500 mila adesioni. Il sindaco londinese appoggia la decisione della TFL
Ha superato le 500 mila firme la petizione su Change.org a favore di Uber che ieri ha visto negarsi il rinnovo dell’autorizzazione ad operare a Londra. Per esattezza sono 559 mila le persone che ad oggi hanno sottoscritto l’appello di Uber che prova così a resistere alla decisione assunta dalla TFL, l’autorità che regola i trasporti nella capitale UK, attraverso la “voce” dei propri fan tra cui figurano certamente i driver e gli utenti. La decisione assunta dalla TFL, che impone lo stop a Uber a partire dal 30 settembre prossimo e contro cui la società americana ha già annunciato ricorso, contesta al colosso della sharing economy la violazione di norme di sicurezza. Il sindaco di Londra – il laburista Sadiq Khan – difende, come riportano i media Uk, la TFL: “So che Uber é popolare fra molti londinesi, ma la collera di autisti e utenti va indirizzata contro l’azienda”. Inoltre il primo cittadino ha ribadito che Londra è e rimane aperta alle innovazioni ma cio deve conciliarsi con la sicurezza dei londinesi. Il mancato rinnovo della licenza a Uber apre certamente un nuovo dibattito tra i favorevoli alla sharing economy a qualunque costo e i paladini della sicurezza. SocialEconomy fa proprio il pensiero del sindaco di Londra ritenendo doveroso che la tecnologia e l’innovazione debbano rispettare totalmente le regole e la sicurezza di utenti e cittadini.
Uber farà ricorso contro lo stop a Londra deciso dalla TFL
Contro la decisione della TFL, l’autorità londinese che regolamenta ai trasporti nella capitale londinese, che stamattina ha annunciato che non rinnoverà la licenza – in scadenza il prossimo 30 settembre- al leader della sharing economy nel segmento ride sharing, Uber ha annunciato che presenterà subito un ricorso.
Duro colpo a Uber e alla sharing economy: l’autorità londinese per i trasporti non rinnoverà la licenza. Stop dal 30 settembre
Duro colpo per Uber a Londra. Stamattina la Tfl, l’autorità UK che regola i trasporti londinesi ha comunicato l’intenzione di non rinnovare la licenza al leader del ride sharing in scadenza il prossimo 30 settembre. La TFL ha giudicato il servizio di trasporto automobilistico privato “inadatto e inadeguato”.
Uber lancia il servizio barca in Croazia
Dopo le prime apparizioni negli scorsi anni a Miami, Monaco, Instanbul, Boston e Saint Tropez UberBoat, il servizio di ride sharing su imbarcazioni lanciato dal colosso californiano della sharing economy, ritorna a farsi vivo. La società USA per l’estate 2017 ha infatti lanciato il servizio barca in Croazia. che da la possibilità di condividere utilizzare una imbarcazione da 8 o 12 posti. i servizi UberBoat attivi saranno due: il primo consentirà di spostarsi da Spalato (aereoporto compreso) sino all’isola di Lesina a una tariffa fissa di 352 per l’imbarcazione da 8 posti oppure di 440 euro per quella da 12. La seconda opzione, invece, consente di noleggiare una UberBoat per una giornata intera o per mezza per un tour per la costa e le isola della Croazia partendo da Spalato (Split), Lesina o Dubrovinik. Le imbarcazioni sono tutte dotate di Skipper a un prezzo medio che dovrebbe aggirarsi su un prezzo di poco inferiore a mille euro per la giornata intera. Certo il prezzo non rende il servizio accessibile a tutti i turisti che si recheranno in Croazia (Croatia) per le vacanze ma certamente l’idea di Uber mostra ancora una volta il dinamismo della sharing economy.
Uber: secondo il NYT il CEO Travis Kalanick si sarebbe dimesso
Secondo quanto riportato questa mattina dal New York Times https://mobile.nytimes.com/2017/06/21/technology/uber-ceo-travis-kalanick.html il CEO di Uber Travis Kalanick avrebbe rassegnato le proprie dimissioni dalla società leader della sharing economy. In questo modo il manager uscirebbe di scena dalla società (mantenendo però membro del board) di ride sharing che lo stesso Kalanick aveva contribuito a fondare nel 2009.
Uber vince in Tribunale. Potrà continuare a operare in Italia
Il Tribunale di Roma ha oggi revocato la propria ordinanza, emessa lo scorso 7 aprile, che disponeva il blocco di Uber su tutto il territorio nazionale. In base alla decisione assunta il colosso della sharing economy potrà quindi continuare a operare in Italia.
La vicenda
Il Tribunale Civile di Roma con un provvedimento dello scorso 7 aprile aveva disposto la sospensione perentoria dei servizi Uber entro i successivi 10 giorni per i servizi UberBlack UberLux, UberSuv, UberX, UberXL, UberSelect e UberVan. Il provvedimento emesso nasceva dall’accoglimento del ricorso per concorrenza sleale presentato delle associazioni di categoria dei Taxi. nelle settimane successive il colosso del ride sharing, come raccontato da SocialEconomy, aveva ottenuto la sospensione temporanea del provvedimento fino all’esito del giudizio di appello la cui prima udienza si è tenuta il 5 maggio scorso.