Una sharing economy sostenibile, inclusiva dei diritti dei consumatori e aperta a leggi che la promuovano invece che ingessarla. Questa la sintesi dell’incontro, prima tappa del percorso che a settembre 2016 culminerà nel Festival Altroconsumo al Castello Sforzesco a Milano #IOCONDIVIDO, svoltosi oggi presso l’università Bocconi. Durante la tavola rotonda sono stati diversi gli elementi dell’economia della condivisione che sono stati trattati grazie ai contributi di Airbnb, Collaboriamo.org, DeRev, Gnammo, Netcomm, Uber e agli li esponenti dell’Intergruppo parlamentare per l’innovazione tecnologica che lavorano sulla proposta di legge per regolamentare i servizi in sharing. Parte centrale del dibattitto è stata l’analisi condotta da Altroconsumo Sharing economy: quando il valore è partecipato, condotta su un campione di 8.679 consumatori europei (2.336 in Italia). Per qanto riguarda l’Italia dallo studio emerge che il 62% ha partecipato almeno una volta a esperienze di consumo collaborativo. Tra chi ha provato esperienze di mobilità e alloggi si dichiara molto soddisfatto l’80% del campione. La non partecipazione è ricondotta a mancanza di necessità (61%) e alla barriera degli aspetti informativi (43%). Solo un quarto di chi non ha mai partecipato ha citato come motivo la sfiducia nelle persone. Dalla ricerca emerge anche la spaccatura prodotta dal digital divide e dell’alfabetizzazione tecnologica: l’utilizzo è maggiore infatti al di sotto dei 37 anni (76%).