L’app di Uber non può essere considerata un tassametro. Così ha sentenziato l’Alta Corte di Giustizia inglese chiamata a decidere una lite giudiziaria tra la TFL, l’ente che regola i trasporti nella capitale UK e la compagnia californiana. La decisione, che segna quindi un punto a favore di uno dei big player della sharing economy, arriva proprio nel momento in cui la TFL, come dichiarato da Uber nelle settimane scorse, sta pensando di rivedere le norme che regolano il servizio del ride sharing. Tra le proposte che
che sarebbero state avanzate dalla Transport For London ci sarebbero parecchie regole stringenti tra cui quella che prevede un tempo minimo di attesa di cinque minuti tra la “chiamata” da parte del cliente e l’inizio della “corsa”. Contro tali novità normative, Uber, nei giorni scorsi, aveva chiamato a raccolta il proprio popolo invitando gli utenti a firmare una petizione online.