
Pwc, Price Waterhouse Coopers, ha recentemente pubblicato uno studio in cui vengono analizzate le prospettive di sviluppo a livello globale della sharing economy. Su questi dati SocialEconomy ha costruito un’infografica. Nello specifico la società di consulenza ha analizzato 5 settori dell’economia della condivisione (crowdfunding/prestiti tra privati, car sharing, streaming audio e video, alloggi P2P e staff online) comparandoli con i loro quasi omologhi della old economy (affitto beni strumentali, noleggio auto, noleggio DVD, B&B/ ostelli e noleggio libri). Secondo le previsioni da un fatturato complessivo di 15 miliardi di dollari del 2013, le società appartenenti alle 5 categorie considerate della sharing economy dovrebbero arrivare nel 2025 a generare revenues per 335 miliardi di dollari. Interessante notare anche i tassi di crescita dei fatturati stimati per 9 dei 10 settori ( 5 della sharing economy e 4 dell’affitto tradizionale) considerati: si va dal +63% del crowdfunding/prestiti tra privati (in Italia in questo business sono attivi Smartika e Prestiamoci) al +2% di fatturato per i player attivi nel noleggio auto. Unico settore per il quale PwC stima, invece, una decrescita è quello che del noleggio DVD che dovrebbe avere una perdita in termini di fatturato nel 2025 pari al 5%.
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