Car2go, uno dei leader della sharing economy, sta scrivendo in queste ore ai propri utenti per comunicare l’accordo siglato tra Daimler e BMW, case madri rispettivamente di Car2go e DriveNow, avente oggetto la costituzione di una joint venture che unirà i servizi di car sharing di entrambe le aziende. La società del car sharing delle Smart in questo modo vuole chiarire ai propri utenti che non ci saranno ripercussioni nell’immediato per i propri clienti. “La sua iscrizione a car2go non varierà in alcun modo – Scrive l’azienda del Gruppo Daimler – Utilizzerà i nostri servizi nei prossimi giorni, nelle prossime settimane e probabilmente nei prossimi mesi, esattamente allo stesso modo con cui utilizza car2go oggi. Perché? Perché anche se due aziende firmano un accordo per la costituzione di una joint venture, questa iniziativa deve ottenere preliminarmente il nulla osta da parte delle autorità di regolamentazione. Solo una volta approvata la joint venture da parte delle autorità di regolamentazione, le due società potranno iniziare a sviluppare un nuovo servizio congiunto. E anche questo passaggio richiederà del tempo”. Car2go inoltre informa che unendo le forze, potrà offrire un servizio di car sharing a flusso libero migliore ed ancora più capillare rispetto a quello attuale.
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Car sharing: DriveNow raggiunge quota un milione di clienti
DriveNow, che è una delle principali societa europee della sharing economy, ha festeggiato il primo milione di clienti. In occasione di questo importante traguardo la società del car sharing ha lanciato sui social due diverse campagne all’hashtag #oneinamillion; la prima riguarda gli oggetti più strani dimenticati dagli utenti nelle auto, mentre la seconda riguarda le occasioni più particolari in cui l’auto è stata utilizzata. DriveNow gode di un parco vetture di oltre 5.500 veicoli a Monaco, Berlino, Düsseldorf, Colonia, Amburgo, Vienna, Londra, Copenhagen, Stoccolma, Bruxelles, Milano e Helsinki.
Car2go: dal 13 settembre 2017 arrivano le tariffe a pacchetto

foto car2go.com/it
A settembre, precisamente a partire dal 13, al rientro dalle ferie i clienti Car2go, una delle principali società della sharing economy, si ritroveranno a confrontarsi con i nuovi Termini e Condizioni Generali del servizio Car2go in Italia. La novità principale riguardano l’introduzione di pacchetti speciali – Car2go Packages – per i noleggi di lunga durata. L’introduzione di tariffe a pacchetto nasce dal fatto che molti clienti nei mesi scorsi avevano richiesto prezzi inferiori in occasione di noleggi di lunga durata. I pacchetti potranno essere prenotati dall’app prima di ogni noleggio e consentono di beneficiare non solo di prezzi significativamente inferiori ma anche di noleggi più rilassati senza l’ansia del tempo di noleggio. Dal 13 settembre, dunque, tutti i clienti Car2go potranno scegliere anticipatamente, tramite app all’inizio del noleggio, se utilizzare la tariffa standard o i pacchetti speciali da 2 ore, 4 ore, 6 ore o 24 ore. Le altre novità riguardano introduzione di nuove zone, chiamate a tariffa extra, in alcune città servite dal servizio di car sharing.
In questo modo, non solo vengono offerte tariffe più vantaggiose per i noleggi più lunghi, ma viene garantita anche una maggiore trasparenza per un viaggio senza sorprese.
“Il concetto di carsharing a flusso libero, ovvero operante senza stazioni di noleggio fisse, funziona in modo ottimale se e quando le auto vengono noleggiate più volte al giorno, in modo che siano i clienti stessi a distribuirle al meglio all’interno delle città. Con questa operazione di adeguamento, studiata appositamente per le aree operative italiane, abbiamo dunque creato un migliore equilibrio tra la disponibilità dei veicoli e le richieste della stragrande maggioranza dei nostri clienti”, commenta Gianni Martino, Country Manager car2go Italia e Spagna.
Inoltre, entro la fine del 2017, car2go aumenterà i veicoli smart forfour a disposizione dei propri clienti, per cui la flotta italiana sarà composta in ugual misura da auto a due e a quattro posti, consentendo così ai 370.000 membri car2go in Italia di sperimentare nuove e diverse possibilità di utilizzo.
A Roma, dove car2go ha raggiunto i 145.000 clienti, verranno leggermente rivisti i confini dell’area di servizio, riducendoli a Nord, Est e Sud per un totale di 11 km2, di cui 4 km2 sono zone verdi e non abitate. Verrà, inoltre, introdotta una ‘drop-off fee’, ovvero una tariffa aggiuntiva di 1,90 euro relativa esclusivamente al rilascio delle auto nelle zone di via Aurelia e nella parte meridionale della città (dal PalaLottomatica fino a via Paride Stefanini / Corso C. Levi). Il costo non sarà, invece, previsto per chi inizierà il noleggio in queste aree.
Anche a Firenze, i 33.000 utenti car2go potranno terminare il noleggio nelle aree di Scandicci, Osmannoro, Galuzzo, Polo Scientifico e Sesto Fiorentino pagando una ‘drop-off fee’ aggiuntiva di 4,90 euro. A seguito, invece, del poco utilizzo del servizio, verranno chiuse le aree presso Settignano e Campi Bisenzio. Infine, anche l’area operativa di Prato verrà leggermente modificata, riducendo i confini ad Ovest e ampliandoli ad Est. Nessuna tariffa extra verrà aggiunta a Prato.
A Torino, dove i clienti car2go sono 44.000, verrà chiusa l’area vicino all’Ikea (Colegno) perché non utilizzata. Inoltre, da inizio luglio, l’amministrazione torinese ha messo a disposizione dei servizi di auto in condivisione circa 60 stalli, precedentemente utilizzati per il servizio di carsharing comunale.
Per il momento, l’area operativa di Milano, città in cui i clienti car2go sono 145.000, non sarà coinvolta nelle operazioni di ottimizzazione. Download mappa dell’area di Milano Le modifiche relative ai Termini e Condizioni Generali di car2go e alle aree operative del servizio, entreranno in vigore dal prossimo 13 settembre e tutti i clienti car2go riceveranno comunicazione ufficiale attraverso i canali informativi della società.
Car sharing: con Enjoy in estate raddoppiano i KM inclusi nel noleggio giornaliero
Una buona notizia per tutti gli sharing economy addicetd. Enjoy, il servizio di car sharing su fiat 500 nato grazie all’impengno di Eni alla collaborazione con FCA attivo a Milano, Roma, Firenze, Catania e Torino lancia una nuova offerta per l’estate. Per facilitare gli spostamenti al mare, al lago o in montagna viene, infatti avviata la promo estiva Enjoy che consentirà dal 1 luglio al 31 agosto 2017, agli utenti di poter avere il doppio dei km (da 50 diventano 100) inclusi nella tariffa giornaliera di 50€. Inoltre verrà meno la preoccupazione di rimanere senza benzina o di dover pagare a parte il carburante: se il livello del carburante scenderà sotto al 30%, gli utenti Enjoy potranno usare l’app per fare il pieno presso le Eni Station abilitate (link Video tutorial https://youtu.be/gaPVVihCKzI) e contestualmente riceveranno un voucher da 5€.
Car sharing: i noleggi in Italia nel 2016 sono stati 6,2 milioni. Milano e Roma al top
Il 2016 è stato per il car sharing un anno di sviluppo assai sostenuto, non solo del business in sé, ma anche del numero di operatori presenti sul mercato. I dati che testimoniano il grande successo di questo segmento della sharing economy, emergono dalla ricerca “Il car sharing in Italia: soluzione tattica o alternativa strategica?”, condotta da ANIASA – Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici e dalla società di consulenza strategica Bain. A fine anno è stata infatti superata la soglia del milione di tessere di iscrizione alle diverse società fornitrici del servizio (1.080.000), con oltre 6,2 milioni di noleggi; numeri impressionanti, che testimoniano la vitalità di un comparto in forte trasformazione ed espansione, soprattutto se si considera il confronto con il 2015: +70% di tessere, +33% su flotta e noleggi. Dal punto di vista territoriale, Milano e Roma si confermano, anche per caratteristiche strutturali, città d’elezione dell’auto condivisa. Le due metropoli rappresentano infatti circa l’80% del business complessivo, seguite da Torino e Firenze.
Nel 2016 boom del car sharing in Italia
Il servizio di car sharing è sempre più diffuso in diverse città d’Italia ed è utilizzato come strumento di mobilità, oggi ancora saltuario e sporadico, in alternativa alla vettura di proprietà ma anche – e in misura ancora maggiore – al trasporto pubblico. L’utente tipo, maschio, 38 anni, è pendolare e lo utilizza per raggiungere il lavoro; possiede in media 2,8 tessere e se ne serve senza preferenze per particolari operatori o modelli, verificando la disponibilità del veicolo più vicino. Grazie all’auto condivisa, quasi 2 utenti su 10 hanno già rinunciato all’auto di proprietà, che presenta costi di gestione più onerosi rispetto al car sharing per percorrenze annue medio/basse (fino a 8.300 Km/anno, per un’auto di medie dimensioni). Oltre metà degli utilizzatori viaggia in compagnia di una o più persone, abbattendo ulteriormente i costi sostenuti. Ogni auto condivisa toglie dalla strada fino a 9 vetture in proprietà. Per trasformare il car sharing da alternativa tattica a soluzione strategica per la mobilità urbana, le Istituzioni nazionali e locali dovrebbero uniformare la normativa sul settore e rendere omogenee le condizioni di utilizzo nelle città. Sono queste le principali evidenze che emergono dalla ricerca “Il car sharing in Italia: soluzione tattica o alternativa strategica?”, condotta da ANIASA – Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici e dalla società di consulenza strategica Bain presentata oggi a Milano nel corso dell’Assemblea Pubblica dell’Associazione; lo studio che testimonia il grande successo di questo segmento della sharing economy, definisce caratteristiche, prospettive e impatto del car sharing sulla mobilità urbana in Italia. I dati registrati a fine 2016 danno conto di un fenomeno in grande sviluppo in diverse città d’Italia: 1.080.000 tessere di iscrizione (+70% vs 2015), 6.270.000 noleggi (+33%) e una flotta di 6.000 veicoli (+33%).
Chi è l’utente medio del car sharing?
Maschio, 38 anni in media, pendolare, utilizza il car sharing principalmente per motivi di lavoro (nel 55% dei casi è dipendente di azienda); vive soprattutto in zone centrali (46%) o semi-centrali (27%), nelle quali utilizza il servizio. E’ un utente pragmatico, ancora saltuario, poco fidelizzato al singolo operatore o allo specifico modello di auto: possiede in media 2,8 tessere dei diversi fornitori, guarda alla disponibilità del servizio prima che al brand, solo nel 6%-7% dei casi lo usa più di una volta a settimana. I servizi di car sharing soddisfano, con orari e modalità differenti, due diversi fabbisogni: lavorativo, dal lunedì al venerdì, con un picco di utilizzo tra le ore 9 e le 12, e personale, in particolare nel weekend, con un picco pomeridiano tra le 16 e le 19.
Car sharing, alternativa all’auto di proprietà ma anche a autobus e taxi
Il 40% del campione intervistato lo utilizza al posto dell’automobile di proprietà, mentre più della metà (55%) dichiara di usarlo in alternativa al Trasporto Pubblico Locale (TPL). Il 52% possiede un’auto ed il 37% ne ha due nel proprio nucleo familiare. Ma, potendo contare pienamente sul car sharing, gli italiani sarebbero realmente disposti a rinunciare all’auto? Dalle risposte emerge come in realtà l’auto condivisa al momento rappresenti un’opportunità di mobilità aggiuntiva, eventualmente sostitutiva della seconda auto. Il 43% degli utilizzatori non è ancora pronto ad abbandonare la propria vettura e il 32% lo farebbe se solo potesse affidarsi pienamente al car sharing, ma l’11% ha rinunciato a comprare un’auto e il 6% ne ha già venduta una, passando al car sharing. I dati mostrano quindi che l’auto condivisa sta ormai avendo un impatto concreto sulle abitudini di mobilità degli italiani. In base a tali dati, considerando il numero delle iscrizioni al servizio e le auto oggi disponibili in car sharing, è possibile stimare che ogni vettura in sharing tolga dalla strada fino a 9 automobili di proprietà; chiaramente si tratta di un valore cumulato su più anni, in quanto ogni anno sono solo i nuovi utenti che rinunciano alla propria auto, e non necessariamente da subito.
Ma quando conviene utilizzare il car sharing, piuttosto che l’auto di proprietà?
Il car sharing mostra concreti vantaggi economici rispetto alla proprietà dell’auto per percorrenze annue medio/basse: fino a 11.800 km per una vettura grande, 8.300 km per una vettura media e 6.000 km per un’utilitaria. Questo, senza considerare gli altri vantaggi garantiti dalla formula (la possibilità di entrare nelle zone a traffico limitato, sostare gratuitamente nelle aree pubbliche a pagamento, evitare un consistente immobilizzo di capitale per l’acquisto del bene) e i risparmi possibili grazie alla condivisione delle spese di viaggio (una scelta già oggi operata dal 56% degli utenti).
Quali sono le caratteristiche più richieste del servizio e delle vetture in sharing?
Dalle risposte emerge un profilo assolutamente pragmatico dell’utilizzatore. In cima alle caratteristiche del servizio giudicate più importanti si trova il prezzo competitivo (indicato dal 63% del campione), la presa/riconsegna ovunque (53%), la facilità d’uso (44%), mentre con riferimento all’auto gli utenti chiedono un abitacolo pulito (48%), sistemi di sicurezza (40%) e dispositivi di bordo (su tutti, navigatore, kit BT/vivavoce) (39%). L’utente vorrebbe avere certezza dei costi, ovvero conoscere a priori l’importo da spendere per un determinato tragitto (spesso quello casa-lavoro), che con una tariffa al minuto è difficile prevedere in città con elevata congestione. Tra gli altri miglioramenti del servizio che gli utenti vorrebbero: più auto, più parcheggi, diffusione più ampia in periferia e maggiore facilità d’uso anche con le APP. Nonostante i dati testimonino lo sviluppo costante della formula nelle nostre città, persistono alcune rigidità che rischiano di ingessare un mercato fortemente dinamico, con enormi potenzialità di sviluppo per la mobilità, urbana e non solo.
Carsharing: DriveNow con “Handshake” risolve il problema parcheggio
DriveNow, il servizio di car sharing frutto della joint venture tra BMW e SIXT SE, rivoluziona il mondo dell’auto in condivisione con la nuova funzione Handshake, che offre agli oltre 70.000 clienti DriveNow un comodo passaggio di auto tra utenti. La nuova funzionalità, non solo permette ai clienti un reale risparmio di tempo e quindi di denaro, trattandosi di un servizio che si paga al minuto, ma genera anche un effetto positivo sul traffico urbano: da un lato, infatti, si evita la lunga ricerca di posti auto, specialmente nelle aree particolarmente trafficate, e dall’altro è possibile avvantaggiarsi di una maggiore disponibilità di veicoli. Utilizzare la nuova funzione Handshake è facilissimo. I clienti DriveNow dovranno solo inserire la destinazione desiderata direttamente dall’app e attivare l’opzione ‘Offri l’auto a destinazione’. Prerequisito per l’attivazione della nuova funzione è che la destinazione si trovi all’interno dell’area operativa. Dopo aver attivato l’opzione, l’app mostra la disponibilità del veicolo in corrispondenza della destinazione, indicando anche l’orario stimato di arrivo. Se un cliente DriveNow prenota una macchina in uso con l’opzione Handshake, l’utente alla guida riceve un messaggio sul display dell’auto e la prenotazione resta attiva per tutto il tempo necessario a raggiungere la destinazione, anche per più dei 15 minuti abituali, senza costi aggiuntivi. Una volta giunto a destinazione, il conducente seleziona ‘Consegna l’auto’ sul display del veicolo e il nuovo cliente conferma l’azione tramite app cliccando su ‘Prendi in carico’. In questo modo il noleggio precedente si conclude e inizia quello successivo. Se il cliente che ha riservato l’auto non arriva a destinazione come concordato, non ci sono svantaggi per il conducente, che può terminare il noleggio come al solito, semplicemente parcheggiando l’auto in una delle aree sosta consentite. Inoltre, se il conducente o l’utente successivo annullano l’opzione, entrambe le parti vengono immediatamente informate. “Handshake è una novità rivoluzionaria per il car sharing”, commenta Andrea Leverano, Managing Director di DriveNow Italia “È un accordo non vincolante tra due utenti che non pone l’obbligo di noleggiare un’auto, ma allo stesso tempo offre enormi vantaggi ai clienti: garantisce un risparmio di tempo, evitando l’estenuante ricerca di posti auto disponibili, di denaro, e aumenta la disponibilità di veicoli nelle vicinanze.” DriveNow con la nuova opzione Handshake può così garantire una distribuzione e un utilizzo più efficiente della flotta, specialmente quando la quantità di parcheggio disponibili è limitata e la richiesta elevata, segnando un traguardo importante e innovativo per il car sharing, che diviene in questo modo sempre più adeguato alle esigenze del futuro. DriveNow, che è una delle principali societa europee della sharing economy, conta complessivamente 875.000 clienti registrati e un parco vetture di oltre 5.500 veicoli a Monaco, Berlino, Düsseldorf, Colonia, Amburgo, Vienna, Londra, Copenhagen, Stoccolma, Bruxelles, Milano e Helsinki.
DriveNow: al via il restyling e nuovi servizi in app
DriveNow, il servizio di car sharing frutto della joint venture tra il Gruppo BMW e SIXT SE, ha annunciato l’introduzione di una nuova procedura di noleggio. In questo modo la società della sharing economy punta a rafforzare il proprio modello di servizio. Grazie al restyling e all’aggiornamento dell’app e della tecnologia a bordo delle auto, i clienti avranno a disposizione un nuovo sistema di noleggio che velocizza in modo significativo la prenotazione e la partenza in auto. Grazie alle migliorie il noleggio sarà ora fino a cinque volte più rapido rispetto al sistema precedente e saranno sufficienti pochi secondi per prenotare, aprire il veicolo e partire. Oltre a questa novità DriveNow ha annunciato l’introduzione di altre innovative feature. I clienti potranno aprire la propria auto DriveNow già da una distanza di 150 metri: attivando le notifiche push sul proprio smartphone, sarà l’app stessa ad avvisare il cliente quando si trova alla distanza giusta per poter aprire il veicolo (funzione presto disponile, al momento versione beta). Prima di salire in auto, tramite app è, inoltre, possibile pianificare il proprio viaggio scegliendo la voce “Imposta viaggio” che rende possibile: l’inserimento della propria destinazione (che cosi sarà già impostata nel navigatore a bordo della vettura); la renotazione di pacchetti orari; l’acquisto del Pacchetto Protezione per e ridurre la propria franchigia per solo 1 €; la scelta tra noleggio privato o aziendale; la comunicazione di eventuali danni dell’auto. Questo inserimento dati da remoto sostituisce quello sul display dell’auto. Il risultato è quindi che il cliente, una volta a bordo della sua DriveNow, deve solo digitare il codice PIN di sicurezza di quattro cifre. L’auto è poi pronta per partire e il noleggio può iniziare. “Abbiamo ridisegnato l’app in stretta collaborazione con i nostri clienti”, commenta Andrea Leverano, Managing Director di DriveNow Italia. “Quasi tutti i nostri clienti, infatti, noleggiano i veicoli attraverso l’app. Con questo rilancio, abbiamo rinforzato ancora di più il ruolo dello smartphone come mezzo di accesso ai nostri servizi e offerto ai nostri clienti un’app allo stato dell’arte della tecnologia. Tutte le funzioni importanti per il processo di noleggio sono state integrate nell’app: questo velocizza il processo in modo significativo e rende le cose più semplici per i nostri clienti”.
Il car sharing cresce in tutta Italia con una media del 35%. Negli ultimi sei mesi gli italiani hanno trascorso 1,8 milioni di ore nelle auto condivise
5.030 veicoli, 4.265.000 di prenotazioni, 1.800.000 ore di noleggio, circa 30.000.000 di km percorsi e una crescita del 35% negli ultimi sei mesi. È questa la fotografia sull’uso del car sharing, una delle forme di sharing economy che più sta avendo successo, in Italia scattata da URBI, l’app che aggrega i principali sistemi di mobilità urbana e condivisa in Italia. I dati sono stati presentati oggi nel corso del convegno “Smart Mobility in Smart Cities” che si è svolto presso l’Università degli Studi di Milano. Secondo lo studio realizzato da URBI, la mobilità condivisa sta crescendo in tutta Italia con un trend positivo costante che ha consentito di percorrere 30.000.000 di km in appena 6 mesi. Sotto la lente di ingrandimento le città di Milano, Torino, Firenze e Roma e i servizi offerti da Car2go, Enjoy, Share‘n go, DriveNow e ZigZag. In tutti e quattro i capoluoghi il numero di viaggi in car sharing ha avuto un tasso di crescita regolare giungendo, nel caso di Torino, a guadagnare addirittura 54 punti percentuali. Seguono Milano, con un aumento del 41%, Roma con il 20% e Firenze con il 10%. Nel complesso si può parlare di un aumento medio del 35%. Non in tutte le città l’aumento dei viaggi è stato determinato da una maggior disponibilità di vetture. Se infatti nel caso di Milano (+49% di veicoli) e Roma (+23%), l’ingrandimento delle flotte degli ultimi mesi è stato senz’altro di incentivo, le città di Torino e Firenze raccontano una storia differente. “A Torino e Firenze, il numero di veicoli, invece di aumentare, è diminuito negli ultimi 6 mesi rispettivamente dell’8% e del 12%. Eppure questo non ha fermato i cittadini che sempre di più scelgono di usare i servizi di mobilità condivisa”, dichiara Emiliano Saurin, founder di URBI. “Il fatto che Torino abbia avuto il maggior incremento di viaggi in car sharing in Italia dimostra che questi sistemi, anche in mancanza di grandi flotte, sono sempre più importanti nella vita quotidiana delle persone e che, anche grazie a URBI, sono sempre più alla portata di tutti”. Allo stato attuale, le flotte di car sharing in Italia contano 5.030 veicoli di cui 2.386 a Milano, 1.570 a Roma, 610 a Torino e 464 a Firenze. L’utilizzatore medio dei sistemi di sharing mobility è maschio, ha tra i 25 e i 34 anni. Secondo i dati raccolti da URBI sui suoi utenti, il 75% è uomo e il 25% è donna. Per quanto riguarda le età, il 34% ha tra i 24 e i 35 anni, mentre il 25% si colloca nella fascia di età 35-44 anni; il 15,5% ha 18-24 anni, il 15% tra i 45 e i 54 anni. Chiudono il 14% degli utenti di età compresa tra i 55 e i 64 anni e un 7% degli over 65. Stando allo studio di URBI, i noleggi dei veicoli car sharing durano in media 25 minuti in Italia. A Milano si registrano ogni giorno complessivamente 5.415 ore di noleggio, con una media di 2,7 ore di noleggio per ciascun veicolo. Segue Roma, con un totale giornaliero di 2.551 ore e una media di 1,9 ore a macchina. A Torino si totalizzano invece 1.123 ore di noleggio giornaliero, con una media di 1,8 a vettura. Chiude Firenze con 639 ore totali e una media di 1,3 a veicolo. In totale le ore di noleggio sono state 1.800.000. Mediamente, nel corso di una giornata, a Milano si effettuano 12.750 noleggi, a Roma 5.741, a Torino 3.458 e a Firenze 1.608, con picchi di utilizzo nelle giornate di venerdì e sabato. Analizzando invece la media settimanale dell’uso del car sharing nella città di Milano, risulta che la fascia oraria in cui girano più vetture condivise è quella compresa tra le 18 e le 20 (13,1%). Tra le 10 e le 12, (così come tra le 12 e le 14 e tra le 14 e le 16) la percentuale di utilizzo è pari al 10%, che sale fino al 12,6% tra le 16 e le 18. Alta anche la percentuale di chi dopo le ore 22 preferisce il car sharing ai bus notturni (8,4%).
Share’ngo, Fastweb e AMAT insieme per rilevare l’inquinamento ambientale e acustico in mobilità
Una flotta di auto elettriche in car sharing che complessivamente percorre 35 mila chilometri al giorno in una città come Milano e trasmette fino a 0,25 terabyte di dati di controllo ambientale all’ora: non è fantascienza, ma l’obiettivo del progetto Ecowatch-Intelligent Seed, presentato in anteprima europea da Share’ngo, Fastweb e AMAT (Agenzia per la Mobilità, l’Ambiente e il Territorio di Milano). Il progetto è il primo atto del programma internazionale Intelligent Seed di Share’ngo che prenderà avvio, in fase sperimentale, dal 1° maggio 2017, con la dislocazione delle prime otto auto SHARE’NGO, uno dei player italiani della sharing economy, (in una speciale livrea verde) dotate dei dispositivi elettronici necessari per rilevare in mobilità:inquinamento ambientale, temperatura e umidità dell’aria; inquinamento acustico e campi elettromagnetici. I dati saranno analizzati da AMAT che lavorerà con Share’ngo e Fastweb alla progettazione e alla sperimentazione di nuove forme di rilevazione, trasmissione, aggregazione e presentazione di informazioni ai cittadini, a protezione della salute e per favorire l’educazione collettiva ai comportamenti volti alla riduzione degli inquinanti, del traffico e del rumore. Le auto Share’go Ecowatch saranno powered by Fastweb, che fornisce tutti i servizi di connettività che consentono la trasmissione dei dati in tempo reale e che in futuro trasformerà le auto in punti Wi-Fi. Saranno dotate di tecnologie di monitoring ambientale NUVAP che, in partnership con Telcomms, ha sviluppato e testato l’utilizzazione in mobilità di Nuvap N1, il primo dispositivo al mondo compatto in grado di rilevare fino a 24 diversi parametri ambientali, tra cui l’inquinamento acustico, l’inquinamento dell’aria (monossido di carbonio, e polveri sottili), la qualità dell’aria (H2, LPG, Alcohol, NH3, Etanolo, Toluene), la temperatura e l’umidità. Non solo Milano. Il programma Intelligent Seed prevede, entro il 2017, l’avvio di progetti simili anche ad Amsterdam in Olanda (dove Share’ngo avvierà il servizio di car sharing) e a Ningbo in Cina, con la valorizzazione dei dati raccolti dai veicoli Share’ngo in ambiti critici per la qualità della vita in città, come la sicurezza (telesorveglianza in mobilità), il controllo dei parametri ambientali, la diffusione di info-traffico, il marketing di prossimità e la navigazione a realtà aumentata.”Si fa un gran parlare di Internet delle cose e di connected car”, ha dichiarato Emiliano Niccolai, Amministratore Delegato di CS Group SpA – Share’ngo, “e questo progetto invita a considerare che le rivoluzioni di questi mondi nuovi sono già qui, con benefici immediati e immediatamente condivisibili. Basta saper fare rete per scoprire quello che mobilità e connettività possono inventare insieme”. Secondo Maria Berrini, Presidente di AMAT, l’aspetto più importante della sperimentazione “è la trasformazione di dati ambientali sempre più parcellizzati e accurati in informazioni immediatamente utilizzabili da chiunque viva in città, attraverso una pluralità di dispositivi sia personali, come uno smartphone, che territoriali, come i totem nelle metropolitane o i pannelli elettronici che segnano l’ingresso in Area C”. Tutte informazioni, ha continuato Berrini, che aumentano la consapevolezza dei cittadini e quindi stimolano e promuovono “comportamenti che possono migliorare sensibilmente la qualità dell’ambiente urbano, come la riduzione del riscaldamento in casa o la scelta di forme di mobilità sostenibile”. “Fastweb partecipa a questa sperimentazione perché è coerente con la nostra strategia: utilizzare il digitale per migliorare la vita delle persone e delle città”, ha dichiarato Sergio Scalpelli, Direttore delle Relazioni esterne e istituzionali di Fastweb. E ha aggiunto: “In questo progetto l’innovazione è al servizio della qualità dell’ambiente. In futuro inoltre vogliamo creare una rete Wi-Fi cittadina che utilizzi anche le auto come hot spot. È un’applicazione concreta di economia della condivisione che illustra quale può essere il futuro dell’Internet delle cose. E ancora una volta è da Milano che parte l’innovazione”.Vivissimo il grazie e calorosi gli auguri di buon viaggio dell’Assessore a Mobilità e Ambiente del Comune di Milano Marco Granelli, che ha sottolineato l’entusiasmo del Comune nel “promuovere e far parte di un progetto così innovativo”. Le prime sperimentazioni avverranno in estate a Milano, Firenze e Roma di creazione di mesh network tra auto Share’ngo dotate di connessione Internet a bordo, connessione offerta in logica open Wi-Fi sia a chi guida l’auto che ai cittadini, con una rete aperta e integrabile ad altre reti sia pubbliche che private. Nelle intenzioni di Share’ngo quella di Intelligent Seed diventerà una vera e propria rete mondiale, una enabling platform accessibile e partecipata da cittadini, associazioni, aziende e amministrazioni che abbiano in comune la volontà di diventare IS Cities, promuovere la mobilità elettrica condivisa e progettare insieme il proprio futuro mettendo al primo posto la tutela ambientale, la sostenibilità, la sicurezza e lo sviluppo delle città. Le auto Share’ngo Ecowatch sono dotate di un BBOX/ROUTER con connettività Fastweb 3G, di una videocamera e di N1R di NUVAP, l’unica apparecchiatura compatta sul mercato in grado di rilevare i livelli di 24 diversi parametri di qualità ambientale. Coperta da brevetto internazionale, N1 è un device hi-tech che include il più grande numero di sensori di qualità ambientale mai integrati in un unico dispositivo.