Car2go si rinnova e raddoppia. A Milano le nuove Smart fortwo e forfour. Torino sarà la prossima? 

Foto tratta da Facebook Car2go


Car2go, il servizio di car sharing attivo in alcune principali città italiane, si rinnova e raddoppia. Da oggi, infatti, a Milano, oltre al vecchio modello dell’iconica Smart vengono introdotte le nuove fortwo e 50 forfour, le autovetture Smart in grado di trasportare fino a quattro persone, cioè il doppio di quelle ospitabili nella vettura più piccola. I nuovi modelli avranno a bordo sistemi telematici di ultima generazione, che permetteranno all’utente di svolgere l’intero processo di noleggio esclusivamente tramite smartphone. La prossima città a ospitare le nuove Smart secondo indiscrezioni dovrebbe essere Torino. Oltre a questa novità il servizio di car sharing del gruppo Daimler ha anche aggiornato i piani tariffar che saranno in vigore in tutta Italia: Costo di noleggio al minuto per il modello smart fortwo (sia nuovo che vecchio modello): 0,24 cent/€; Costo di noleggio al minuto per il modello smart forfour: 0,26 cent/€; Tariffa oraria: 13,90 €; Tariffa giornaliera: 59 € (max. 24 ore di noleggio con 200 km inclusi); Il tempo di prenotazione disponibile per “bloccare” il veicolo sarà di 20 minuti. Per coloro che non sono ancora iscritti al servizio la quota di registrazione è stata fissata a 9 euro. Car2go vanta attualmente circa 300 mila clienti in tutta Italia. A Milano, la prima città in cui tre anni fa è stato lanciato il servizio, le vetture disponibili si avviano a diventare 800. 

Da Likibu ecco il bilancio dell’estate dell’home sharing in Italia e in Europa


Likibu, il primo comparatore di offerte dedicato alla ricerca di molteplici offerte di home sharing,  ha analizzato le abitudini di consumo degli italiani e degli europei relativamente all’estate 2016. Sulla base di un campione di 400 mila richieste di prenotazione di alloggi vacanze per i soggiorni nei mesi di luglio e agosto 2016, Likibu è quindi in grado di svelare quali sono state le tendenze registrate nell’estate oramai quasi al termine e tratteggiare un bilancio della stagione. Dallo studio emerge che il budget medio degli europei rilevato per un soggiorno di almeno una settimana in periodo estivo raggiunge i 1.047 €. Gli italiani sono sopra la media con 1.014 Euro, mentre gli Inglesi sono molto al di sopra della media con 1.228 Euro. La durata di un soggiorno per le vacanze degli europei è in media di 8,5 giorni. Una media elevata grazie agli inglesi (9,13 giorni) e ai francesi (9 giorni). Gli spagnoli (7,3 giorni), invece, abbassano leggermente la media. I tedeschi (8,2 giorni) o gli italiani (8,5 giorni), infine, si posizionano all’interno della media europea. Per quanto riguarda la durata delle vacanze, dai dati emerge che più della metà dei turisti italiani approfitta delle vacanze per soggiorni di media durata (6/9 giorni) mentre molto meno numerosi sono i vacanzieri che partono per soggiorni superiori alle 10 notti. Per quanto riguarda le mete l’Italia – secondo questa analisi – resta il paese più gettonato dagli italiani per le vacanze estive (30% delle ricerche). Inoltre, il Bel Paese si colloca in terza posizione tra i paesi più ricercati dagli europei (12%), dopo la Francia (23%) e la Spagna (32%) e davanti alla Grecia e alla vicina Croazia. Veniamo invece al budget che gli italiani hanno dedicato all’alloggio durante le vacanza: inaspettatamente durante l’estate 2016 gli affitti più cari si sono registrati in Grecia (1.400 euro a settimana), la media italiana è di 945 euro per 7 giorni. Paese piu low cost la Croazia con una spesa media di 646 euro. Guardando esclusivamente all’Italia, il budget medio più elevato per un alloggio vacanze nei mesi di luglio/agosto per circa una decina di giorni è stato speso per San Teodoro. I vacanzieri hanno infatti versato in media 1106€ per l’affitto in questa splendida località sarda, seguita dal Cilento, dall’Isola d’Elba e da Celafù in Sicilia (tra gli 817€ e i 750€). Infine, altro luogo molto gettonato per chi ha scelto le vacanze in Italia è Gallipoli: la spesa media per quest’ultima si è aggirata sui 567€, situandosi dunque fra le mete più economiche del 2016.  Likibu è un motore di ricerca che è stato sviluppato in Francia che integra al proprio interno più di 25 siti partner tra cui quelli del Gruppo HomeAway, Booking e altri leader del settore che da accesso a oltre 3,5 milioni di locazioni vacanze e home sharing, l’affitto di abitazioni dell’era della sharing economy, referenziate in tutto il mondo.
 

Con Uber e Airbnb anche la sharing economy supporta gli italiani colpiti dal terremoto


Anche la sharing economy sta facendo sentire in modo concreto la propria solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto che si è verificato poco più di24 ore fa nel centro Italia. Uber, il celebre servizio di ride sharing, sta promuovendo, in coordinamento con Avis, le donazione di sangue a favore di coloro che durante le varie scosse che hanno colpito Amatrice, Accumoli e gli altri centri,sono rimasti feriti. Per facilitare le donazioni di plasma, la società californiana ha pensato di rimborsare a tutti i propri utenti che orbitano su Roma la corsa da e per i centri Avis della Capitale. Anche il mondo dell’home sharing,con il suo principale attore Airbnb, si è schierato vicino ai terremotati. La società USA ha ,fin dalle prime ore dopo il sisma, attivato là procedura Disaster response initiative che da la possibilità di poter mettere a disposizione (per gli host) la propria abitazione a vantaggio degli sfollati (i guest) che potranno richiedere così gratuitamente un alloggio attraverso la piattaforma. Al momento gli alloggi disponibili fino all’11 settembre sono ventisette. La procedura di solidarietà di Airbnb ha visto la luce per la prima volta nel 2012 quando Hurricane Sandy si abbattè sulle coste statunitensi. Per poter offrire o richiedere un alloggio su Airbnb il link è il seguente: https://www.airbnb.it/disaster/centralitalyearthquake

Il crowdfunding di FireFilies raccoglie oltre 1 milione di dollari USA

Tra i progetti più interessanti presenti in questa estate 2016 su Kickstarter, una delle principale piattaforma di crowdfunding, ci sono le cuffie di FireFilies. Queste cuffie bluetooth permettono un ascolto ottimale della propria musica in qualsiasi condizione, anche durante una nuotata al mare o in piscina, sono totalmente wireless. I FireFlies sono composti da due auricolari leggerissimi con un sostegno che consente di fissarli in modo ottimale all’interno dell’orecchio. I creatori di FireFilies hanno già raccolto con il crowdfunding, la raccolta fondi colettiva dell’era della sua, oltre 1 milione di dollari USA con oltre 11 mila partecipanti Il costo di un paio di auricolari è di 99 USD.

Video https://www.youtube.com/watch?v=qo-JrmRyFTE

Arriva dal Giappone la macchina fotografica che scatta foto al battito di ciglia 


Scattare una foto è diventato per molti un gesto che si ripete più volte al giorno. Una startup giapponese promette ora di semplificare la procedura di scatto attraverso il lancio di una fotocamera che una volta fissata nella montatura degli occhiali consente letteralmente di scattare una foto con un battito intenzionale di ciglia. Il nome di questo gadget tecnologico wearable è Blincam. La sua particolarità risiede nel sensore che è in grado di distinguere il normale battito delle ciglia da un determinato battito intenzionale. la fotocamera grazie a una connessione Bluetooth integrata è in gradi di connetersi allo smartphone e cosi gli scatti possono essere condivisi sui social network oppure conservate nel “rullino”. Gli inventori di Blincam hanno lanciato alcuni giorni fa una campagna di crowdfunding, il finanziamento collettivo dell’era della sharing economy, sulla piattaforma Makuake. Al momento il progetto risulta totalmente finanziato – mancano comunque ancora circa 50 giorni alla deadline – e ha raccolto oltre 15 milioni di Yen giapponesi. Secondo alcune indiscrezioni a novembre lo stesso progetto dovrebbe essere riproposto su Kickstarter e quindi per il grande pubblico internazionale. Il prezzo di listino dichiarato sul sito di crowdfunding è di 19,800 Yen pari a circa 170 euro. Tempi di consegna previsti a partire da gennaio 2017.

Video https://m.youtube.com/watch?v=CKul4f239z4

Si è chiuso con successo il crowdfunding di Publicitary


Si è conclusa con successo la campagna crowdfunding lanciata su Kickstarter, una delle principali
piattaforme di raccolta collettiva,
per produrre il must to have dei pubblicitari italiani, PUBBLICITARY: il gioco che si pone l’obiettivo di comparire in tempi brevi su ogni scrivania delle agenzie di advertising. Il gioco da tavolo si compone di un tabellone, un mazzo di carte “MAIL IMPROVVISA” e un mazzo di carte “GARA”. I due mazzi, insieme al tabellone di gioco, rappresentano gli elementi fra cui destreggiarsi con un unico scopo: fondare l’Agenzia Pubblicitaria più redditizia e far fallire tutte le altre Agenzie. Il progetto PUBBLICITARY nasce dalla pagina Facebook “L’Agenzia Pubblicitaria ” (http://bit.ly/29k8KeF), che negli ultimi tre anni ha raccolto 25 mila pubblicitari italiani che hanno trovato nei contenuti condivisi dalla pagina una boccata d’aria fresca in mezzo alle varie deadline. Il crowdfunding, la raccolta collettiva tipica dell’era della sharing economy, ha raccolto complessivamente oltre 20 mila euro coinvolgendo 151 partecipanti. L’invio del gioco a coloro che hanno partecipato alla campagna avverrà a partire da ottobre 2016. Buon gioco a tutti!

Sharing economy in barca, successo per Easy Harbor

Già qualche settima fa vi avevamo parlato di Easy Harbor, l’app pensata per mettere in contatto i proprietari o gli affittuari dei posti barca con i diportisti che sono alla ricerca di un posto barca in marina durante la propria crociera che vogliono ridurre o annullare i costi d’ormeggio in porto. Oggi, alla vigilia del periodo clou delle vacanze dell’estate 2016, torniamo a occuparci di questo esempio di sharing economy per la nautica perché la società ha comunicato alcuni numeri che testimoniano la felice accoglienza del mercato per la societa che permette lo scambio dei posti barca. Ad oggi sono stati censiti 540 porti. La App è stata scaricata più di 600 volte su dispositivi IOS e Android (cellulari e tablet) negli ultimi 3 mesi, mentre il numero di utenti registrati nel medesimo periodo è già arrivato a più di 300. Le offerte pubblicate ammontano a 40 in tutta Italia: Varazze, Rosignano, Roma, Oristano, Pisa, Sanremo, Genova, Grosseto, Licata ma c’è anche un po di estero come ad esempio Mentone in Francia. Sono già stati scambiati ormeggi per un totale di 112 giorni, con un considerevole risparmio tra le parti , considerando il periodo di alta stagione. Inoltre, alcuni diportisti dopo il periodo di scambio gratuito hanno deciso di prolungare la permanenza in porto pagando lo stazionamento. Questo conferma la grande opportunità anche per le marine di farsi conoscere ad un pubblico che, in assenza della app, non avrebbe avuto la possibilità di provarne i servizi e di apprezzare le bellezze turistiche limitrofe. Easy Harbor, in seguito a questa prima fase di start up, offrirà anche la possibilità di vivere al meglio l’esperienza dell’ormeggio attraverso una serie di funzioni come l’ “inserimento di offerte a pagamento”, che consentirà agli utenti di inserire il proprio posto barca con il prezzo giornaliero (suggerito direttamente dalla App) ma anche notizie sugli eventi organizzati delle marine; feedback da parte degli utenti e molte informazioni sui porti e sulle possibilità turistiche delle zone limitrofe.

http://www.easyharbor.it/

Likibu, ecco la top 10 delle migliori destinazioni per andare a caccia di Pokémon durante le vacanze


La Pokémon-mania è decisamente uno dei temi dell’estate 2016, sui social impazzano video di persone che si ammassano in luoghi ricchi di Pikachu e compagni, i media internazionali ogni giorno ci raccontano curiosità legate al gioco della Nintendo, tra gli annunci di lavoro emergono cercatori di animaletti che si fanno retribuire 15 euro all’ora. Adesso anche la sharing economy prova a cavalcare l’onda del successo planetario di Pokemon Go. Likibu, il motore di ricerca  che integra al suo interno più di 25 siti partner tra cui quelli del Gruppo HomeAway, Booking e altri leader del settore, ha, infatti, rilasciato la lista della Top 10 delle mete ideali per allenatori di Pokémon.
1. SOKCHO, Corea del Sud
La Corea del Sud è dotata di una città di allenatori di mostrini della Nintendo: direzione Sokcho per acciuffare dei Pokémon in tutta facilità. A causa di un errore di programmazione nell’App, questa stazione balneare situata a soli due ore da Seoul, può contare un numero impressionante di bestioline. Un turista ha infatti dichiarato di aver afferrato in meno di mezz’ora circa una trentina di Pokémon diversi, tra cui Pikatchu e il leggendario Aerodactyl.

2. NEW YORK
New York City è senza dubbio la città dell’Empire State Building e della Statua della Libertà, ma è soprattutto il luogo ideale per fare un Safari Pokémon! Recatevi a Central Park per una caccia sfrenata, capeggiata da guide esperte in materia: con una mappa già ben impostata, vi condurranno esattamente dove si nascondono i Pokémon più rari. 
3. TOKYO
Terra natale dei Pokémon, la megalopoli è in piena ebollizione dopo il recente lancio di Pokémon Go. La città più popolata al mondo conta milioni di addestratori.
4. ROMA
Le creature nipponiche sono numerose a Roma, sparse per diversi quartieri e nei vari luoghi di interesse. Ma l’assembramento più importante sembra concentrarsi intorno al Colosseo e ai Fori Imperiali dove è possibile trovare Pokémon rari del calibro di Pikachu. Anche in Città del Vaticano sembrano essere stati avvistati i famosi animaletti, il che ha aggiunto una nuova categoria di visitarori tra i classici pellegrini di piazza San Pietro. In particolare, sta girando in questi giorni la voce secondo la quale proprio tra le colonne della sacra piazza si aggiri Arceus, un “dio” Pokémon molto prezioso. Il fenomeno non è chiaramente passato inosservato, spingendo addirittura la Radio del Papa a trasmettere un messaggio per mettere in guardia dai pericoli psicologici che il gioco porterebbe ai giovani appassionati.

5. SAN FRANCISCO
La più grande adunata di giocatori di Pokémon Go (le cosiddette Pokédates) ha avuto luogo recentemente a San Francisco: circa 9000 giovani hanno percorso assieme le strade della città alla ricerca di quello che manca nel loro Pokédex. In futuro s ono previsti nuovi incontri di questo genere. 

6. LONDRA
Per gli addestratori di Pokémon, Londra è una città inevitabile: numerosi eventi di tutti i tipi vengono organizzati per riunire i cacciatori. Ad esempio esistono serate musicali dove delle esche per Pokémon saranno attivate per tutta la durata dell’evento. Nella capitale UK si può, inoltre, assistere a degli eventi cittadini in cui vengono organizzati quiz e proiezioni di episodi del cartone animato giapponese. 

7. SIDNEY
Come è facile aspettarsi, il Pokémon Kangaskhan (la bestiolina che ricorda il canguro) è possibile trovarla in Australia e senza dubbio potrete trovare anche molti Pokémon acquatici al porto di Sydney! 

8. HONOLULU
Le spiagge paradisiache e il mare azzurro turchese d’Hawaii non solo solamente luoghi rinomati per il surf: ci troverete anche dei Pokémon rari! Le spiagge di Honolulu abbondano infatti di Exeggutor. 
 
9. AUCKLAND
Direzione Nuova Zelanda, dove gli amanti del gioco Pokémon Go tentano di aiutarsi a vicenda per fare in modo che tutti possano catturare le creature giapponesi. Un profilo su Snapchat (id : PokemonGoNZ) condivide le foto degli utenti per rivelare le postazioni dei Pokémon più difficili da trovare. 

10. VIENNA
I giocatori nottambuli saranno accontentati  a Vienna: la prima caccia notturna è stata organizzata in luglio. Passeggiare di notte per le strade della capitale austriaca è sicuramente un modo originale per visitare la città durante le vacanze. Una volta in Austria si può anche decidere di fare una capatina in Germania, precisamente a Wolfsburg, dove la omonima squadra di calcio ha aperto ai giocatori di Pokémon la VW-Arena permettendo così di giocare nello stadio in una sorta di caccia collettiva. 

Fusione tra UberChina e DiDi: nasce in Cina il colosso del ride sharing 


Con un post pubblicato sulla propria pagina Facebook Travis Kalanick, CEO di Uber ha ufficializzato oggi la fusione tra UberChina e la rilavale DiDi Chuxing. Al termine dell’operazione UberChina sarà, con il 20% del capitale, il più grande azionista di DiDi. Uber, uno dei colossi della sharing economy, era arrivata in Cina poco più di due anni fa e da allora si è espansa in 60 città realizzando circa 40 milioni di corse a settimana. “Come imprenditore ho imparato che per avere successo si debba porre ascolto alla propria testa oltre che seguire il proprio cuore” ha scritto Kalanick ai sui collaboratori spiegando le motovazioni che l’hanno spinto a siglare l’accordo con il big player del ride sharing cinese.  Secondo quanto riporato da Bloomberg l’operazione dovrebbe valere 35 miliardi di dollari USA. Come SocialEconomy vi aveva raccontato, DiDi lo scroso maggio aveva annunciato con un comunicato stampa che Apple aveva investito nella società 1 miliardo di US dollari durante un round di finanziamento. Nel comunicato diffuso allora si leggeva che grazie a questo investimento, Apple diventa un investitore strategico di DiDi e si unisce a Tencent, Alibaba e altri soci chiave per aiutare ulteriormente la missione di DiDi di costruire una piattaforma di ride sharing in grado di servire centinaia di milioni di automobilisti e passeggeri cinesi

Mytaxi + Hailo, nell’era della sharing economy le società di taxi si fondono


Nell’era della sharing economy le società di taxi per rafforzarsi si fondono. Con un comunicato e una comunicazione diretta agli utenti, Hailo e Mytaxi, le due società innovative leader nel settore della prenotazione di taxi tramite app, hanno – infatti – annunciato di voler unire le proprie forze e di avere in programma una fusione tra le due società. La nuova società opererà con il marchio mytaxi e utilizzerà la app mytaxi in tutti i mercati. Ciò significa che i paesi in cui Hailo è attualmente presente, ossia Regno Unito, Irlanda e Spagna, saranno oggetto di ridenominazione del marchio nei prossimi 12 mesi e il marchio Hailo sarà progressivamente eliminato. Con l’integrazione tra le società, verrà creata da subito la più grande società in Europa per la prenotazione di taxi tramite app. In questo modo si potrà quindi prenotare, pagare e valutare un taxi con l’app mytaxi in oltre 50 città di 9 paesi: Germania, Spagna, Regno Unito, Irlanda, ltalia, Polonia, Portogallo, Austria e Svezia. La nuova società sarà diretta da Andrew Pinnington, attuale CEO di Hailo, e avrà sede ad Amburgo, in Germania. Niclaus Mewes, fondatore di mytaxi, avrà un posto nel consiglio di amministrazione e svolgerà un ruolo centrale nell’integrazione e nello sviluppo strategico della nuova società. mytaxy nel 2014 è stata comprata dal colosso dell’auto Daimler. L’annunciata proposta di integrazione delle attività è subordinata all’approvazione delle Autorità di Regolamentazione Europee. Attraverso la combinazione di Hailo e mytaxi, si vuole creare una sinergia tra una tecnologia leader a livello mondiale, un marchio iconico. Come riportato da Bloomberg la fusione tra le due società dovrebbe consentire alla nuova entità di competere meglio con il big player della sharing economy Uber