Rocco Siffredi lancia una petizione per introdurre l’insegnamento dell’educazione sessuale nelle scuole

  
“La pornografia dovrebbe essere intrattenimento, ma in mancanza di alternative è diventata uno strumento di apprendimento, soprattutto tra i giovani. Secondo voi è normale?” Questo è l’incipit della petizione, indirizzata al Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, lanciata su Change da Rocco Siffredi in occasione della giornata mondiale dell’orgasmo che si celebra oggi 22 dicembre. Obiettivo è  sensibilizzare l’opinione pubblica  per prevedere l’introduzione dell’insegnamento dell’educazione sessuale nelle scuole. L’educazione sessuale è obbligatoria in tutti i paesi dell’Unione tranne che in Italia, Bulgaria, Cipro, Lituania, Polonia, Romania e Regno Unito. 

“In Italia – continua Rocco Siffredi contiamo decenni di proposte e nessuna legge. Non esiste una legge, dunque, nonostante ci sia richiesta di formazione”. 

Rocci Siffredi conclude il proprio appello rispondendo così all’interrogativo “Perché proprio io?” ” Perché faccio il mio lavoro da 30 anni e ho acquisito abbastanza esperienza per assicurare che quello che faccio io non è educazione sessuale, bensì altro, pornografia appunto”.  Al momento le sottoscrizioni sono arrivate a 11.500 e sono parecchie le discussioni sui Social accompagnate dall’hashtag #cipensarocco. 

Google Search: ecco i 10 “Come fare” emergenti del 2015

  
Google ha reso noto le ricerche di maggiore tendenza effettuate sul suo motore di ricerca nel 2015. SocialEconomy, si sofferma nel raccontarvi quelle ricerche che esprimono un desiderio di conoscenza. A chi non è mai capitato di andare sul motore di ricerca per cercare, in pieno spirito di knowledge sharing, una risposta a un interrogativo che inizia con “Come fare..”? Le tendenze emergenti in Italia in tema di conoscenza condivisa hanno un ruguardato vari aspetti della vita quotidiana. Tra i temi più gettonati quelli afferenti al cibo: olive in salamoia, pesto genovese, marron glace e gorgonzola e la moda con i tanto, amati o odiati a secondo dai punti di vista, risvoltini dei pantaloni riportati in vita dagli hipster e il tradizionale nodo della cravatta. Le ricerche del “Come fare..”dimostrano come sia alto l’interesse delle persone a condividere conoscenza e non soltanto i beni o servizi tipici della sharing economy. A livello globale Google ha anche realizzato il video “Google a Year in Search 2015”, visibile su YouTube, che riassume un anno di ricerche.

Di seguito i 10 Come fare emergenti

  1. le olive in salamoia
  2. fattura elettronica
  3. il gorgonzola in casa
  4. chiamate con whatsapp
  5. il pesto alla genovese in casa
  6. i braccialetti con gli elastici
  7. il nodo della cravatta
  8. innamorare un uomo
  9. i marron glace
  10. i risvoltini

Oggi è il #GivingTuesday, il giorno del dono

  
Oggi in tutto il mondo si celebra in #GivingTuesday, il giorno dedicato alla donazione, non solo in denaro. Giunto alla sua quarta edizione, #GivingTuesday è una giornata globale di giving che prende vita e si alimenta anche grazie ai social media. Il giorno coincide con il primo martedi dopo il Thanksgiving e quindi arriva dopo il Black Friday e il Cyber Monday che sono tipicamente giorni destinati ai consumi. Dal suo anno inaugurale nel 2012, #GivingTuesday è diventato un movimento che celebra e supporta il dare, declinato in ogni sua forma, e la filantropia. Il #GivingTuesday è stato creato da 92nd Street Y, -un centro culturale di New York City che, dal 1874, è impegnato attorno ai valori della donazione e del sociale per celebrare e incoraggiare il “dare”. La famiglia del #GivingTuesday nelle sue tre edizioni si è arricchita e oggi conta sul supporto di primari influecer tra cui Matthew Bishop (The Economist) e primarie istituzioni tra cui John Templeton Foundation, The Bill & Melinda Gates Foundation, The Case Foundation, PayPal e The Huffington Post. Tra i soggetti che hanno sposato la causa nel 2014 ci sono state anche le Nazioni Unite e la Casa Bianca che ha mandato un messaggio, siglato dal Presidente Barack Obama èer supportare gli organizzatori. Dalla prima edizione del  2012 a oggi le donazioni online sono aumentate del 470%. a oggi, in tutto il mondo, i sogggetti coinvolti nel  #GivingTuesday sono oltre 30 mila in 68 paesi.

 

Al via il crowdfunding civico del Comune di Milano

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E’ stato pubblicato il primo bando del Comune di Milano per selezionare i progetti destinati a essere finanziati attraverso il crowdfunding, il finanziamento collettivo della sharing economy, civico: i progetti che verranno selezionati, e che dovranno dimostrare di avere un “alto impatto sociale”, verranno inseriti sulla piattaforma Eppela e potranno accedere al cofinanziamento del Comune (fino ad un massimo di 50mila euro) se riusciranno a catalizzare l’attenzione (e le donazioni) dei cittadini milanesi. Il termine di consegna fissato dal bando è il 31 dicembre 2015.  Il cwowdfunding civico era stato annunciato dagli assessori Cristina Tajani (Politiche del lavoro e sviluppo economico) e Pierfrancesco Majorino (Politiche sociali) in occasione della Collaborative Week.  “Con l’avvio di questa piattaforma vogliamo sostenere le idee d’impresa attraverso un approccio condiviso che sostenga le giovani start up, le nuove realtà produttive nonché l’emergente modello di economia condivisa con una occhio particolare ai progetti d’innovazione sociale, che pongono la persona al centro” –  hanno sostenuto i due assessori che proseguono – : “Grazie a quest’azione di crowdfunding i progetti innovativi ad alto contenuto sociale avranno un’opportunità reale per finanziarsi ed emergere, oltre a favorire lo sviluppo di una città che guarda al futuro in maniera solidale, inclusiva e innovativa”. L’iniziativa di crowdfunding civico prevedrà un avvio sperimentale, per un periodo di 18 mesi, e potrà contare su un contributo dell’Amministrazione comunale di 400mila euro volto a sostenere idee e i progetti di persone e organizzazioni che mirano a incentivare l’avvio di processi di finanziamento “dal basso e condivisi”. Progetti e idee che potranno spaziare dallo sviluppo di una città più accessibile, grazie alla rimozione delle barriere tangibili e intangibili per soggetti con fragilità psico-fisiche, passando per l’aumento della connettività o la riduzione del digital divide sino a nuovi servizi per la cura della persone e la conciliazione famiglia-lavoro e il miglioramento della qualità della vita e progetti d’impresa sociale. I progetti che riusciranno a ottenere attraverso il crowdfunding un finanziamento almeno pari alla metà dell’importo complessivo previsto per la propria realizzazione potranno beneficiare di un contributo da parte dell’Amministrazione per la restante parte non coperta, fino ad un importo massimo di 50 mila euro per ogni singolo progetto.

 

Le biblioteche italiane provano la strada del fundraising 

  
Per cercare di migliorare la difficile situazione in cui versano alcune delle biblioteche italiane è stato presentato qualche giorno fa Bibliorasing, sito web dedicato alle biblioteche di tutta Italia che vogliano ricorrere al fundraising per finanziarsi. Biblioraising fa parte di un progetto più ampio di formazione sul fundraising e sull’uso dell’Art Bonus per le biblioteche promosso dal Centro per il Libro e la Lettura del Mibact e dall’ANCI e elaborato dalla Scuola di Roma Fund-raising.it che ne ha curato la realizzazione. Art Bonus è uno strumento fortemente voluto dal Governo italiano, con il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, che prevede importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta per chi effettua erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura. Da tempo le biblioteche pubbliche italiane si ritrovano a stringere i denti per via dei tagli ai finanziamenti a loro destinati. I tagli più consistenti riguardano la somma destinata all’acquisto dei libri, scesa da oltre 8 milioni annui a 3 milioni. Tra l’altro la partecipazione dei cittadini alle biblioteche nella fase di congiuntura economica è aumentata perché spesso si preferisce condividere un libro piuttosto che acquistarlo. Navigando nel sito, gli operatori e dirigenti delle biblioteche potranno trovare un kit contenente strumenti di comunicazione sociale e di gestione amministrativa sull’Art Bonus e altri strumenti di raccolta fondi rivolti ad individui, aziende e fondazioni. Biblioraising – che ha visto, tra gli altri, un’attiva partecipazione dei territori coinvolti nel progetto sperimentale In vitro – è iniziato a maggio, con un’azione di formazione e assistenza ai sistemi bibliotecari di Roma, Torino, Lecce, Nuoro, Ravenna, e Regione Umbria, e nasce dall’esigenza di diffondere l’uso dell’Art Bonus presso le biblioteche, quale strumento per favorire donazioni filantropiche e di rispondere all’urgente necessità di promuovere e realizzare azioni di raccolta di fondi a favore di questi luoghi di cultura, non solo come risposta alla crisi della finanza pubblica, ma soprattutto come strumenti atti a coinvolgere la comunità nel sostegno e nella gestione dei beni comuni.

Milano adotta il baratto amministrativo

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Nell’era della sharing economy, il Comune di Milano rafforza la propria attenzione al sociale e al welfare della città con l’adozione del Baratto Amministrativo, provvedimento con cui i cittadini milanesi, entro precisi limiti, potranno permutare il proprio debito con lavori di pubblica utilità.
L’iniziativa, che entra di diritto nella categoria della social economy, resa possibile dal Decreto Sblocca Italia, sarà attiva dal gennaio 2016. Da allora i milanesi in difficoltà economiche e che risultano, per cause di forza maggiore (morosità incolpevole) insolventi con il Comune, potranno ricevere dei vantaggi fiscali partecipando col proprio tempo alla gestione dei beni pubblici. Per esempio contribuendo alla pulizia di strade, edifici e spazi verdi, o attivandosi con interventi di decoro urbano e valorizzazione dei quartieri.
Si potrà accedere al ‪ Baratto Amministrativo‬ per estinguere morosità relative a tributi comunali (come ici, imu o la tassa rifiuti), multe ed entrate patrimoniali (per esempio affitti e rette scolastiche) per debiti pregressi fino al 2013 e con valore minimo di 1.500 Euro. A richiedere questa forma di condivisione lavoro/debito potranno essere le persone fisiche e i titolari di ditta individuale residenti nel capoluogo lombardo con un ISEE fino a 21.000 Euro. Con questa iniziativa Milano diventa
la prima grande città d’Italia a adottare questa formula di baratto già sperimentato in alcuni piccoli centri.

Con UberGIVING donati dieci container di beni a favore dei profughi

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UberGIVING, l’iniziativa sociale lanciata da Uber insieme alla Croce Rossa per sostenere i profughi in arrivo in questi giorni nelle coste dell’Europa di cui vi abbiamo raccontato nel post Con Uber la sharing economy aiuta i profughi, ha ottenuto una risposta travolgente. A darne notizia è stato la stesso operatore di ride sharing che tramite le colonne del proprio blog ha reso noto che nelle quarantasei citta di diciannove paesi europei in cui è stata proposta l’iniziativa sono stati raccolti beni sufficienti a riempire più di dieci container. Inoltre Uber ha raccontato che molti driver hanno devoluto a sostegno della causa i propri guadagni del 9 settembre 2015, giorno in cui si è svolta UberGIVING. Infine, Uber ha annunciato che continuerà a lavorare insieme ai suoi charity partner in tutta Europa per
sostenere l’mergenza cha sta colpendo il vecchio continente.

Da ottobre al via a Milano Ape Milk, il servizio di ritiro a domicilio di latte materno

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Ci sono situazioni in cui il latte materno può salvare la vita di un neonato. Grazie alle banche del latte materno oggi di questo preziosa alimento in Italia si raccolgono circa 10mila litri all’anno, quantità che però copre soltanto un terzo del fabbisogno. Le banche del latte umano oggi sono 33 e sono distribuite in 15 regione del nostro Paese. Per diffondere e promuovere la donazione del latte materno che può essere utilizzato per l’alimentazione dei neonati prematuri ricoverati in ospedale l’Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato – A.I.B.L.U.D – ha dato vita con il patrocinio del Ministero della Salute, di Padiglione Italia a Expo e del Comune di Milano a Human Milk Link, un sistema completo di ritiro a domicilio (totalmente gratuito) e gestione del “primo alimento”. Il servizio consiste in un’ostetrica specializzata e formata appositamente sull’allattamento al seno che si sposterà a Milano con una Ape Milk allestita e attrezzata con celle frigorifere per la conservazione del latte umano donato e raccoglierà al domicilio delle donatrici il latte materno per portarlo direttamente alla Banca del Latte del territorio che avrà successivamente il compito di trattarlo, per garantirne qualità e sicurezza, e distribuirlo, gratuitamente, attraverso gli ospedali, ai bambini che ne hanno bisogno. L’ostetrica, inoltre, potrà offrire anche consulenza gratuità alle mamme donatrici per favorire il processo di allattamento ed estrazione del latte. Le mamme che intendono offrire una quota del proprio latte alla Banca possono contattare il centro di riferimento e sottoporsi ad un semplice screening che consiste nella valutazione della storia clinica e nell’esecuzione di esami sierologici (epatite B, epatite C, infezione da HIV). La raccolta a domicilio nasce dal fatto che la donazione può essere un problema pratico: per una mamma che allatta il tempo è sempre prezioso e per questo recarsi alla Banca del Latte per effettuare la donazione può diventare un ostacolo, soprattutto in una grande città. Il servizio Ape Milk partirà il primo di ottobre nel centro di Milano e in una seconda fase verrà esteso all’hinterland milanese, attraverso la rete di raccolta delle farmacie aderenti al servizio – attualmenete sono circa 20 quelle che hanno accettato di diventare “Ambasciatrici del latte umano donato”-  di Human Milk Link. Successivamente il servizio di raccolta a domicilio sarà replicato con il medesimo format anche in  altre grandi città italiane (Roma, Torino, Firenze, Bari, Palermo) dove è già presente una Banca del Latte e successivamente potrà diventare un modello da esportare nelle principali capitali europee.

Per maggiori informazioni:

http://www.human-milklink.org

info @ human-milklink.org

Con Uber la sharing economy aiuta i profughi

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La settimana che sta per concludersi ha visto realizzarsi una bella iniziativa sociale che ha avuto per protagonisti Uber e la Croce Rossa. Il principale operatore di ride sharing al mondo ha, infatti, lanciato #UberGIVING, una raccolta di beni a favore dei profughi la cui emergenza in questi giorni scuote le coscienze di tutti noi. Lo scorso mercoledì 9 settembre Uber in quarantasei città di diciannove paesi europei ha raccolto per conto della Croce Rossa beni destinati a essere donati alle migliaia di profughi che cercano riparo in Europa . Il funzionamento è stato molto semplice e assolutamente gratuito per gli utenti Uber: tramite la App si richiedeva un’auto per prelevare le donazioni, una volta avvenuta la consegna i beni donati sono state consegnati da Uber  a un centro locale della massima associazione noprofit. I beni accettati richiesti dalla Croce Rossa comprendevano: maglioni (tipo pile) taglie 42-46; scarpe da ginnastica numero 42-47; canottiere intime per l’inverno; pantaloni pesanti comodi sportivi (tipo tute o pantaloni in velluto); piumini (tipo di velluto o tute); biancheria nuova per bambini dai 2 fino ai 7 anni; giubottini per bambini; ciabatte di plastica da doccia; pantaloni e scarpe da calcio. Davvero un’iniziativa lodevole che noi di SocialEconomy ci auguriamo sia ripetuta al più presto.

Arriva a Milano il primo car sharing elettrico a flusso libero

Il 15 giugno arrivano a Milano le prime 100 Equomobili Share ’Ngo, il primo servizio in Europa di car sharing elettrico a flusso libero – senza cioè l’obbligo di riportare le auto alle colonnine di ricarica.
Una particolarità del servizio, annunciato oggi dal Comune di Milano, è il sistema tariffario personalizzato in base alle caratteristiche dell’utente: mamme, pendolari, studenti fuori sede e coloro che vivono lontano dalle fermate della metropolitana e del passante saranno agevolati con sconti e servizi dedicati appositamente alle loro necessità.
Inoltre, dall’una di notte alle sei del mattino, per le donne l’Equomobile è gratis.
Altra novità sono i ‘premi di merito’ previsti, per esempio, per chi fa un lavoro di pubblica utilità, o vende la propria auto privata, lavora in co-working, o porterà a lavare l’auto (mezza giornata gratis nel week end).

Il nuovo car sharing si servirà delle auto elettriche Equomobili ZD di Share ’Ngo, ideate da Alfredo Bacci (ingegnere per oltre 30 anni in Fiat) ed Ettore Chimenti (ex responsabile marketing di Piaggio).
I veicoli sono a due posti, possono raggiungere una velocità di 80 chilometri orari e hanno un bagagliaio di 300 litri. E’ già possibile registrarsi al servizio attraverso il sito www.equomobili.it, al costo di 10 euro di iscrizione. Per chi si registra  entro il 14 giugno, è previsto un buono di 500 minuti (da utilizzare per un massimo di 3 ore al giorno entro il 31 dicembre 2015).