
Foto Walliance – Facebook
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Nel DEF – il Documento di Economia e Finanza – approvato nelle scorse ore dal Consiglio dei Ministri sono previste due norme che avranno effetto sulla sharing economy. La prima riguarda l’introduzione della cedolare secca del 21% sugli affitti brevi inferiori ai 30 giorni. Per questa tipologia di affitti, in sostanza, gli intermediari (sia digitali che fisici) agiranno in qualità di sostituto d’imposta trattenendo automaticamente al momento della conclusione della transazione il 21% della stessa a titolo di ritenuta fiscale. Gli intermediari (tra cui Airbnb solo per citare il più famoso) verseranno quanto trattenuto alla casse pubbliche dello stato e emetteranno la certificazione unica per il proprietario dell’immobile . Tale norma (che a scanso di equivoci non è una tassa su Airbnb malgrado sia stata battezzata cosi a livello mediatico) serve a combattere la possibile evasione fiscale dei proprietari degli immobili adibiti a affitti temporanei. La seconda norma riguarda l’equity crowdfunding che viene inserito tra le forme di finanziamento alternative a favore delle PMI e delle startup innovative.
Sono quattro le offerte chiuse in overfunding su Mamacrowd, la piattaforma di equity crowdfunding (la raccolta di capitale dell’era della sharing economy aperta alle migliori startup e PMI innovative italiane) di SiamoSoci. Dopo Club Italia Investimenti 2 e PerFrutto, ora è la volta di Parterre e Felfil che hanno saputo convincere 136 investitori per un ammontare complessivo di 255mila euro. Parterre è la startup ha dato vita a una piattaforma che genera app mobile dedicate ai brand per una conoscenza più approfondita del proprio pubblico grazie alla raccolta di dati precisi e analizzabili in tempo reale. Parterre è già stata utilizzata in vari settori: da quello televisivo (con la app dedicata al popolare reality show Amici di Maria de Filippi), allo sport, da quello della moda alle elezioni politiche. Grazie a Mamacrowd ha raccolto 136.876 euro di adesioni, coinvolto 79 investitori e allargato il proprio network, come afferma il CEO Maurizio de Gregorio: “L’esperienza con il crowdfunding, gestito da Mamacrowd, è stata superiore alle nostre aspettative. Non solo perché abbiamo superato l’obiettivo di raccolta che ci eravamo prefissati, ma anche per la rete di nuove relazioni che si è creata con alcuni dei nuovi investitori. Con l’investimento ricevuto potremmo dare un serio impulso al nostro business plan, con l’acquisizione di nuovi clienti B2C e B2B e con la realizzazione della piattaforma di forecasting basata su machine learning. Sono convinto che il merito di questo successo sia da condividere con il team di Mamacrowd: la loro professionalità e competenza è stata determinante sia nella creazione della campagna che nella gestione operativa”. Felfil ha raccolto 117.942 euro di adesioni, raddoppiando l’obiettivo minimo fissato ad inizio raccolta. Per questo il CEO Fabrizio Mesiano si dichiara più che soddisfatto dell’esito della raccolta: “Mamacrowd ci ha convinto da subito per la chiarezza delle informazioni e per il supporto costante che è stato dato dal team, sia per quanto riguarda l’aspetto burocratico che per quello legato alla comunicazione e diffusione dei contenuti, in fase di preparazione e durante la raccolta. La campagna di Kickstarter ci aveva permesso di convalidare il prodotto, ora invece, grazie alla campagna di equity crowdfunding abbiamo rafforzato la proposta di business grazie alla fiducia dei 57 investitori. Attraverso questo primo round di investimento sarà possibile far fronte ad un nuovo batch di produzione e investire delle risorse in marketing e comunicazione per diffondere al meglio il nostro prodotto”. Felfil ha seguito il percorso di accelerazione di Treatabit, dedicato alle startup di natura digitale di I3P, l’incubatore del Politecnico di Torino. Prodotto di punta della giovane società è Felfil EVO, un estrusore di filamento per stampanti 3D che permette di rendere questa pratica più ecologica ed economica grazie l’uso di scarti plasitici e di stampa.
Foto da Crowdfundme
Oreegano, la startup che si propone di diventare un punto di riferimento nel campo dell’alimentazione consapevole ha superato l’obiettivo della campagna di crowdfunding, il finanziamento collettivo tipo della sharing economy, lanciata su Crowfundme, uno dei principali portali italiani di equity crowdfunding. Oreegano ha già raccolto oltre 100 mila euro, ben oltre, quindi, l’obiettivo iniziale di 80 mila euro. Il nucleo della startup è la sua tecnologia, in grado di riconoscere all’istante tutti i valori nutrizionali di un piatto, permettendo di scegliere tra tantissime ricette quelle più adatte alle diverse esigenze alimentari sulla base di tutti i valori nutrizionali l’obiettivo del crowdfunding è il reperimento di risorse per avviare un percorso di crescita e internazionalizzazione per diventare leader nel mondo della nutrizione, mercato che ha un valore di 1,4 miliardi in Italia e 37 miliardi a livello globale. tra i primi investitori in Oreegano figurano Alan Advantage, Luiss EnLabs e Altrove Innovation. Pur avendo già superato l’obiettivo di raccolta la campagna di crowdfunding, partita a gennaio, continuerà ancora nelle prossime settimane. Oltre all’Italia paese chiave individuato dai fondatori è il Cile, stato che ha una particolare attenzione al tema della sana alimentazione: è del 2016 una legge che impone un’etichettatura nei confronti degli alimenti sani e meno sani, con lo scopo di educare la popolazione a una alimentazione consapevole. Dal marzo 2016 a oggi 20.000 utenti hanno scelto di creare il loro ricettario su Oreegano, condividendo 4.000 ricette adatte a ogni tipo di alimentazione. Fra questi ci sono foodblogger, chef come Almo Bibolotti, ex Masterchef, ma anche semplici amatori della buona cucina, curiosi di scoprire il contenuto nutrizionale di quello che preparano.
Foto Scuter
La sharing economy è un argomento che suscita ogni giorno parecchio interesse dei media sia tradizionali che online. Visto il numero crescente di persone che sono toccate, direttamente o indirettamente, dall’economia della condivisione Radio 105 ha pensato di reinserire nel proprio palinsesto la trasmissione radiofonica interamente focalizzata sull’argomento. Stiamo parlando di 105 SmartUp, un appuntamento dedicato all’universo del crowdfunding, la raccolta fondi attraverso la rete in onda ogni domenica alle 12 sulle frequenze della celebre stazione radiofonica. Il programma è condotto condotto da Maurizio Guagnetti e Gianluca Pellizzoni. All’interno dell’ora di trasmissione vengono raccontate news, consigli e curiosità del mondo del finanziamento collettivo dell’era della sharing economy. Focus della puntata è la sfida tra startup a caccia di finanziatori che si compone anche di una parte online. I radioascoltatori, infatti, dovranno collegarsi al sito web di Radio 105 per decretare il vincitore settimanale. Per entrare a far parte del novero degli startupper in gara occorre scrivere una mail all’indirizzo 105SMARTUP@105.NET raccontando il proprio sogno da realizzare con il crowdfunding. 105 SmartUp rappresenta l’unico show on air dedicato al crowdfunding. Maurizio Guagnetti e Gianluca Pellizzoni rappresentano un tandem consolidato, i due, infatti,hanno condotto sempre sulle frequenze di Radio 105 RadioBici raccontando l’Italia che grazie alle proprie eccellenze pedala.
La sharing economy e la condivisione possono essere alla base di nuove idee imprenditoriali. Un esempio arriva dalla startup Intertwine che ha annunciato di aver raccolto oltre un milione di Euro. Il funding è avvenuto tramite tre operazioni distinte: un aumento di capitale di 400 mila Euro (investitori coinvolti: FI.R.A. – Finanziaria Regionale Abruzzese, TechinTouch, Hubcom, Eclettica, Nello Di Biase, Giovanni Marinaccio, Stefano Squillacciotti), il bando Smart&Start Italia (agevolazioni per complessivi 485 mila Euro di cui il 20% a fondo perduto) e un finanziamento dal Banco di Napoli di 150 mila Euro, sostenuto dal Fondo di Garanzia di Medio Credito Centrale, che ha garantito l’80% dell’affidamento concesso. Intertwine è il social network dell’editoria per lo storytelling basato su creatività condivisa e su collaborazione tra scrittori, lettori e talenti per creare, condividere e pubblicare opere editoriali multimediali collaborative. Grazie a queste operazioni, Intertwine punterà sul potenziamento della community e della piattaforma tecnologica Intertwine.it, con il rilascio di nuove funzionalità per creare un prodotto editoriale sempre più personalizzabile e multimediale. Nei prossimi mesi la startup napoletana aprirà una nuova sede operativa in Abruzzo. Sarà inoltre ampliata la rete commerciale e verranno lanciate iniziative di marketing dedicate alle scuole ed enti. Intertwine rafforzerà anche il team con l’ingresso di 4 professionisti: sviluppatori e business developer. Intertwine ha una community di 15 mila iscritti, in cui ogni membro può dar vita a storie o continuare quelli degli altri utenti creando – in modo collaborativo- opere multimediali. Prima di questo round di raccolta la startup aveva raggiunto l’obiettivo avviato con successo una campagna di crowdfunding su Eppela accumulando 10 mila euro di risorse. “Con questa operazione FI.R.A., che ha investito 300.000 Euro, diventa l’azionista di maggioranza relativa di Intertwine e conferma il proprio ruolo di catalizzatore per la creazione e l’insediamento in Abruzzo di imprese ad elevato contenuto di tecnologia e innovazione”, afferma Alessandro Felizzi, Presidente di FI.R.A. FI.R.A. è la società partecipata dalla Regione Abruzzo e da un pool di banche, che ha gestito StartHope. Dalla prima operazione a maggio 2014 FI.R.A ha investito circa 20 milioni in 44 startup, risultando, per importo e numero di operazioni, il primo investitore italiano nel seed capital.
Due nuove startup aprono una campagna di equity crowdfunding, la ricerca di capitali dell’era della sharing economy, su Mamacrowd. Le due società, operanti nei settori degli affitti residenziali e della frutticoltura di precisione, hanno deciso di affidarsi a Mamacrowd per trovare nuovi investitori. Mamacrowd è la piattaforma di equity crowdfunding nata dall’esperienza di SiamoSoci, che dal 2011 facilita l’incontro tra investitori e asset non quotati. La piattaforma, certificata Consob, propone progetti innovativi operanti in settori che a livello nazionale e internazionale stanno attirando l’attenzione di diversi investitori. Le due nuove campagne riguardano Gromia e PerFrutto. La prima è una startup milanese che opera nel settore degli affitti residenziali, e si propone come il modo più semplice attualmente sul mercato per affittare case e stanze a medio e lungo termine. I vantaggi per i proprietari sono immediati: zero vincoli, risparmi fino al 70% e procedure di gestione di pagamento degli affitti che possono essere perfezionate completamente online. Gli utenti che utilizzano Gromia risparmiano oltre il 70% di denaro e fino al 50% di tempo rispetto alle agenzie immobiliari: chi offre un immobile trova un inquilino in 8,3 giorni che diventano 4,6 per una singola stanza, mentre per un affitto mensile di 1000 euro si registra il -74% di costi annui. Con la campagna di equity crowdfunding, la startup si apre a nuovi soci, alla ricerca di 80.000 euro. Il capitale raccolto sarà utilizzato per lanciare il servizio su diversi mercati. Attualmente, infatti, Gromia opera solo sulla città di Milano, per sfruttare il network effect dato dalla densità abitativa. L’azienda ha intenzione di espandersi a Roma, Torino e Bologna, per poi provare la strada dell internazionalizzazione sul mercato europeo dal 2019, partendo da Madrid, che sarà seguita da Berlino e Londra. L’altra nuova campagna è quella di PerFrutto. Nata da un team di ricercatori e docenti dell’Università degli studi di Bologna, PerFrutto si occupa di frutticoltura di precisione, operando in un settore fondamentale per l’Italia, come ha ricordato Bernardo Mattarellla, Direttore della Business Unit Incentivi e Innovazione di Invitalia, durante l’ultima edizione di Seeds&Chips (il summit internazionale dedicato alla food innovation): «i produttori italiani sono tra i maggiori conoscitori delle materie prime alla base delle produzioni di qualità e il sistema della ricerca italiano nel settore agroalimentare è un’eccellenza». Grazie ad alcune innovazioni tecnologiche sia hardware che software sviluppate dal team, tra cui un algoritmo proprietario che analizza e processa i dati relativi ai singoli frutteti, PerFrutto rende possibile il miglioramento della crescita dei frutti, ottimizza le risorse utilizzate in agricoltura e prevede le produzioni. Il risultato per i produttori è l’aumento fino al 40% del profitto per ettaro. Con i 70.000 € che si propone di trovare attraverso la campagna di equity crowdfunding, l’obiettivo del team è sviluppare la spinta commerciale, trovando nuovi clienti e aumentare gli ettari da misurare. Oltre ad Italia, Spagna e Francia la società sta lavorando in Australia, Uruguay e Marocco. A testimoniare la validità delle due aziende nei propri settori di riferimento, sia Gromia che PerFrutto hanno già suscitato l’attenzione dei primi investitori. La startup che opera nel settore immobiliare ha ricevuti investimenti per quasi 12 mila Euro mentre PerFrutto nel primo ha già raggiunto 20 mila Euro di raccolta.
Si è conclusa con 400 aziende candidate, oltre 89 progetti presentati, 4 progetti selezionati la prima fase di Over the Cloud, la Call4Innovation per le startup e piccole medie imprese lanciata da Fastweb e Digital Magics, business incubator quotato sul mercato AIM Italia di Borsa Italiana. Le aziende candidate hanno presentato le loro innovazioni in ambito ICT-Cloud, Sicurezza, Enterprise Mobility, Big Data e Unified Communication, dedicate ad aziende con un numero di addetti da 20 a 250 circa e con un fatturato annuo dai 3 ai 25 milioni. L’iniziativa Over the Cloud: Call4Innovation è nata dalla volontà di Fastweb di supportare startup e PMI che per crescere hanno bisogno di partner consolidati che le aiutino a trasformare le idee in prodotti e le affianchino nella distribuzione a livello nazionale con una rete di vendita specializzata. Fra gli oltre 89 progetti inviati, sono state selezionate le 12 startup e PMI che, presso il campus di coworking (la condivisione degli uffici dell’era della sharing economy) Talent Garden Milano Calabiana, hanno partecipato alla fase finale della competition. La giuria composta da Fastweb, Digital Magics e Oracle, partner tecnologico, ha scelto 4 progetti che avranno la possibilità di fare un test di mercato per poi essere commercializzati attraverso il Cloud di Fastweb, entrando così nell’offerta della rete vendita di Fastweb. I progetti, selezionati sia per l’elevato grado di innovazione e sia perché adatti a rispondere ai bisogni delle aziende di medie dimensioni, sono: una suite di servizi di business security in cloud, una piattaforma di credito e couponing digitale per il settore turismo, una piattaforma di data analytics e business intelligence per il settore alberghiero, alcune applicazioni cloud per la forza vendita.
Come riportato da Startup Lithuania l’ex giocatore dell’Olimpia Milano Linas Kleiza ha investito in Baltic Arrow, una piattaforma di car sharing che si basa sul car swapping, ossia lo scambio di auto tra utenti privati. È stato lo stesso giocatore di basket Linas Kleiza a svelare il proprio coinvolgimento nella startup in occasione della presentazione avvenuta qualche giorno fa nella città della Lituania Kaunas. Baltic Arrow offre agli utenti la possibilità di presentare le propria auto sul sito web della società e renderla temporaneamente disponibile per lo scambio con con altri utenti. Baltic Arrow, guidata dal CEO Rytis Kričenas, vuole di valore per gli utenti che cercano un auto per un periodo temporaneo e allo stesso tempo rappresenta, in pieno stile sharing economy, un’altra alternativa ai taxi o all’affitto tradizionale. Inizialmente, il servizio sarà gratuito e i nuovi utenti potranno beneficiare di un bonus di benvenuto pari a 100 EUR. Dopo il periodo iniziale dovrebbe essere applicata una commissione di transazione. Il servizio di car sharing è già attivo in Lituania e guarda con interesse ai principali mercati occidentali come l’area per una possibile espansione futura. Kleiza, inoltre, non soltanto ha investito nella società ma anche prestato la propria immagine per lanciare questa innovativa forma di car sharing. Come visibile su YouTube il giocatore ha, infatti, girato un video per spiegare il funzionamento di Baltic Arrow e per promuovere l’avvio della società. La scelta di Linas Kleiza di diventare impreditore ha proprio nel basket illustrissimi predecessori: Kobe Bryant, l’ex stella della Nba ha proprio recentemente annunciato l’avvio di un fondo di investimento da cento milioni di dollari USA dedicato alla tecnologia, media e gestione dati. Prima di lui altri du super star del basket internazionale come Michael Jordan e Magic Johnson avevamo scleto di avviare un’attività imprenditoriale. l’ex numero 23 dei Chicago Bulls si è, infatti, dedicato allo sport comprando il controllo di squadre di basket, mentre Magic Johnson ha creato una catena di cinema localizzate nei quartieri disagiati.