Viaggi: eccco le 16 mete consigliate da Airbnb per il 2016

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Airbnb, il principale operatore dell’home sharing e uno dei principali attori della sharing economy ha resto noto le 16 destinazioni must to visit per il 2016. In particolare, Airbnb ha selezionato alcuni quartieri di grandi città che pur essendo delle “perle” rimangono solitamente fuori dal main stream turistico. La scelta di questo tipo di mete deriva dal fatto che, come dimostrano alcuni dati rilasciati periodicamente dalla società USA, generalmente i viaggiatori che scelgono un alloggio Airbnb per una vacanza sono soliti frequentare anche zone non battutte dai grandi flussi di turisti con un grosso beneficio, quindi, per tutte quelle attività economiche localizzate fuori dal centro delle città.

16 – Constitución, Buenos Aires, Argentina

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15- Richmond – Melbourne, Australia

 

14 – The Bukit Peninsula, Bali

 

13 – District VII, Budapest, Ungheria,

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12 – Poncey-Highland – Atlanta, USA

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11 – Oak Lawn – Dallas, USA

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10 – Roma Sur – Mexico City, Messico

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9 – Meireles a Fortaleza, Brasile

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8 – Kaneohe a Oahu, Hawaii, USA

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7 – Hammerbrook a Amburgo, Germania

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6 – Triana a Siviglia, Spagna

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5 – Koukaki a Atene, Grecia

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4 – Capucins a Bordeaux, Francia

 

3 – Brickfields (0 Little India), Kuala Lumpur, Malaysia

 

2 – Banglampoo a Bangkok, Tailandia

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1 – Chūō-ku a Osaka, Giappone

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Più di 1 milione di persone hanno scelto Airbnb per il Capodanno 2016

  
Airbnb, uno dei colossi della sharing economy, ha annunciato che più di 1 milione di persone hanno scelto un alloggio sul suo marketplace per trascorrere il Capodanno 2016. In totale i viaggiatori, aventi 170 diverse nazionalità, hanno scelto una meta Airbnb in 150 paesi. Scendendo nei particolari circa 47.000 persone hanno soggiornato a New York City, 45.000 – Parigi, 35.000 a Londra e 25.000 a Sydney, Tokyo, Berlino, Barcelona, Amsterdam, Roma e Miami. Il Giappone è il Paese che per le vacanze del Capodanno 2016 ha fatto segnare la maggiore crescita rispetto all’anno precedente: tre città giapponesi, infatti, sono nella top 10 delle destinazioni che hanno visto il maggior incremento percentuale delle prenotazioni rispetto al 2015. Fukuoka è in cima alla lista con un aumento del 1.287% delle preferenze mentre Osaka e Kyoto hanno visto aumentare le prenotazioni rispettivamente del 678% e del 417%. L’America Latina è un’altra regione del mondo che, guidata dal grande interesse per Cuba, sta diventando sempre più popolare su Airbnb. Altre mete del Sud America preferite dai viaggiatori Airbnb sono state le spiagge di di Acapulco in Messico e Guaruja in Brasile. Venendo all’Europa i principali incrementi rispetto all’anno scorso hanno riguardato Carcassonne, Perpignan, Opal Coast e il Sud della Bretagna in Francia e la Foresta Nera in Germania. Le tipologie di abitazioni scelte dai guest Airbnb per Capodanno comprendono anche alloggi particolari come le capanne nel bosco, imbarcazioni, castelli e isole private. Tra le mete prescelte, da venti viaggiatori Airbnb, figura anche la leggendaria Isola di Pasqua. Gli alloggi più costosi prenotati sul principale marketplace turistico della sharing economy per il Capodanno 2016 sono stati in Repubblica Dominicana, Saint-Barthélemy e Vail e Steamboat Springs in Colorado negli USA dove per una notte sono stati spesi oltre US$ 4.000. I dati resi noti da Airbnb, confermano l’enorme interesse nel mondo per il fenomeno degli alloggi condivisi e di come la sharing economy sta aiutando l’ulteriore sviluppo del turismo e dei viaggi. Sempre la stessa Airbnb aveva reso noto a dicembre 2015, come SocialEconomy via aveva raccontato, che oltre 250 Mila persone avevano scelto un alloggio della società californiana per trascorrere il weekend del Thanksgiving. 

Più di 1 milione di persone hanno scelto Airbnb per il Capodanno 2016

  
Airbnb, uno dei colossi della sharing economy, ha annunciato che più di 1 milione di persone hanno scelto un alloggio sul suo marketplace per trascorrere il Capodanno 2016. In totale i viaggiatori, aventi 170 diverse nazionalità, hanno scelto una meta Airbnb in 150 paesi. Scendendo nei particolari circa 47.000 persone hanno soggiornato a New York City, 45.000 – Parigi, 35.000 a Londra e 25.000 a Sydney, Tokyo, Berlino, Barcelona, Amsterdam, Roma e Miami. Il Giappone è il Paese che per le vacanze del Capodanno 2016 ha fatto segnare la maggiore crescita rispetto all’anno precedente: tre città giapponesi, infatti, sono nella top 10 delle destinazioni che hanno visto il maggior incremento percentuale delle prenotazioni rispetto al 2015. Fukuoka è in cima alla lista con un aumento del 1.287% delle preferenze mentre Osaka e Kyoto hanno visto aumentare le prenotazioni rispettivamente del 678% e del 417%. L’America Latina è un’altra regione del mondo che, guidata dal grande interesse per Cuba, sta diventando sempre più popolare su Airbnb. Altre mete del Sud America preferite dai viaggiatori Airbnb sono state le spiagge di di Acapulco in Messico e Guaruja in Brasile. Venendo all’Europa i principali incrementi rispetto all’anno scorso hanno riguardato Carcassonne, Perpignan, Opal Coast e il Sud della Bretagna in Francia e la Foresta Nera in Germania. Le tipologie di abitazioni scelte dai guest Airbnb per Capodanno comprendono anche alloggi particolari come le capanne nel bosco, imbarcazioni, castelli e isole private. Tra le mete prescelte, da venti viaggiatori Airbnb, figura anche la leggendaria Isola di Pasqua. Gli alloggi più costosi prenotati sul principale marketplace turistico della sharing economy per il Capodanno 2016 sono stati in Repubblica Dominicana, Saint-Barthélemy e Vail e Steamboat Springs in Colorado negli USA dove per una notte sono stati spesi oltre US$ 4.000. I dati resi noti da Airbnb, confermano l’enorme interesse nel mondo per il fenomeno degli alloggi condivisi e di come la sharing economy sta aiutando l’ulteriore sviluppo del turismo e dei viaggi. Sempre la stessa Airbnb aveva reso noto a dicembre 2015, come SocialEconomy via aveva raccontato, che oltre 250 Mila persone avevano scelto un alloggio della società californiana per trascorrere il weekend del Thanksgiving. 

Regali di Natale indesiderati? In Germania si possono scambiare con i libri 

  
A Natale capita di ricevere dei regali che per varie ragioni, gusto o taglia errata, non possono essere utilizzati da chi li ha ricevuti. Per rispondere a questa esigenza e per fare, parallelamente, un’azione a favore della cultura e della solidarietà verso i meno fortunati, l’editore tedesco Bastei Lübbe e il retailer Hugendube hanno inventato, in uno spirito tipico della sharing economy,un chiosco in cui i doni non apprezzati possono essere scambiati con libri. L’iniziativa, che si concluderà domani 30 dicembre, si sta svolgendo in tre centri commerciali di Monaco, Ingolstadt e Norimberga. Recandosi in questi mall sarà infatti possibile inserire all’interno dei chioschi i doni che si vogliono scambiare, indipendentemente dal loro valore, e in cambio si riceveranno alcuni titoli della casa editrice tedesca. I regali scambiati verranno, invece, donati a alcune organizzazioni che si occupano di charity

Wimdu, ecco i 5 migliori mercati d’Europa dove mangiare lo street food più gustoso

berlino s

©Credits Wimdu

Wimdu – la più grande piattaforma europea per la ricerca di appartamenti privati per vacanza ha stilato la classifica dei cinque migliori mercati in Europa dove provare lo street food, il cibo della sharing generation, più gustoso.

Helsinki

Kauppatori – letteralmente Piazza del Mercato – è la piazza centrale della città, dove ha luogo il più importante mercato di Helsinki. Qui si gusta pesce fresco, cucinato al momento, tra cui spiccano senza dubbio salmone e aringhe. Proprio le aringhe sono le regine di ottobre, il mese più importante per Kauppatori, quando i pescatori entrano nel porto per vendere questi pesci direttamente dalle loro barche. Se si preferisce la carne è, invece, possibile optare per quella di renna.

Berlino

Berlino è una delle città più cosmopolite in Europa, con una vita notturna incredibilmente attiva; è naturale che qui lo street food abbia acquisito nel corso degli anni sempre più importanza. All’inizio era il currywurst, poi il kebab, ma oggi è possibile trovare ogni genere di specialità, dall’Estremo Oriente ai tradizionali hamburger. Luogo molto amato dai berlinesi è il Neue Heimat, a Friedrichshain, qui ogni domenica, in un capannone industriale riconvertito, molti produttori locali scatenano l’acquolina con delizie di ogni tipo.

Bristol

Per provare uno degli street food più innovativi del Regno Unito, l’Eats Market di Bristol è il posto da non lasciarsi scappare. Ogni secondo e quarto giovedì del mese al Temple Quay di Bristol una varietà di street food truck e produttori locali arrivano per proporre le loro insolite ricette. Tra i più famosi i Feastie Boys che preparano ciambelle ripiene di petto di manzo e i Gopal Curry Shack, famosi per i loro piatti vegani al curry.

Madrid

La Spagna negli ultimi anni si è imposto come uno dei paesi più innovativi nello scenario gastronomico; chef del calibro di Ferran Adrià, Miguel Sánchez Romera e Joan Roca hanno dettato nuovi incredibili standard. Accanto alla passione per la cucina delle stelle Michelin, la penisola iberica è da sempre casa di un meraviglioso street food. Il miglior indirizzo in questo caso è il Madreat. Questo mercato ospita molti produttori indipendenti che offrono un’incredibile varietà di scelta; qui è possibile trovare piatti provenienti da tutto il mondo reinterpretati dalla sensibilità e passione dei vari cuochi.

Palermo

Palermo, da sempre è sinomimo di marcati storici e di cibo. Il mercato più antico è quello di Ballarò: un vero tripudio di  delizie e primizie siciliane: verdure crude e pesce fresco, ma anche specialità tipiche dello street food. Come le panelle (frittelle di farina di ceci), crocchè di papate, polpo bollitto, pane câ meusa (il panimo con la milaza), lo sfinciuni (una simil pizza con pomodoro e cipolla) e fritti di ogni tipo. Altro mercati storico della città è quello della Vucciria, immortalato anche in un celebre dipinto di Renato Guttuso.

In Germania Car2go diventa anche black

                     
Car2go e le sue Smart oramai sono note a tutti gli amanti del car sharing e della sharing economy, ma in Germania da qualche mese c’è un’altra Car2go molto meno nota. Il suo nome è Car2go Black ed è sempre un servizio e di Daimler. Le auto utilizzate sono Mercedes Classe B, naturalmente nere, iper accessoriate e dotate di ogni comfort: dal navigatore satellitare alle prese di ricarica per ogni tipo di smartphone e tablet, passando dal viva voce Bluetooth e dai sedili in pelle riscaldabili. Le differenze rispetto al servizio con le Smart non risiedono esclusivamente nelle automobili utilizzate: le auto sono disponibili solo in determinate stazioni di sosta, è possibile percorrere tratte interurbane e la tariffazione non è calcolata al minuto ma a ora di utilizzo. Invariato invece il sistema di utilizzo: il tutto è sempre basato su una app e quindi molto intuitivo e veloce. Se Car2go è un carsharing, Car2go Black è un rent a car moderno. Per quanto attiene ai costi le tariffe promozionali disponibili al momento, tutte comprensive di carburante, vanno dai €14,90 euro a ora (incluso 100km) ai €69 (inclusi 200km) per 24 ore. Per ogni km supplementare vengono addebitati €0,25. Car2go black è attivo a Berlino, Amburgo, Francoforte, Düsseldorf, Colonia, Monaco di Baviera e Stoccarda. Alcuni rumors indicano come possibile nei prossimi mesi il lancio di Car2go Black in Italia, paese in cui il servizio sulle Smart sta riscuotendo molto successo. 

Car2goBlack (video)

Airbnb, 100 milioni di euro l’impatto economico su Berlino.

berlinoDopo Atene, Barcellona e Madrid, il viaggio di SocialEconomy alla scoperta dell’impatto economico generato da Airbnb nelle principali città del mondo oggi fa tappa a riparte a Berlino. La principale piattaforma di home sharing ha realizzato uno studio che analizza l’impatto economico derivante dalla sua presenza nel biennio 2012-2013 nella capitale tedesca.
Il report mostra che Airbnb ha generato un effetto economico complessivo sulla città di 100 milioni di euro nei due anni considerati. Lo studio ha anche riscontrato che Airbnb, uno degli attori principali della sharing economy,  è una fonte importante di reddito per i residenti locali che utilizzano la piattaforma: quasi la metà dei 5.600 host Airbnb presenti a Berlino hanno entate inferiori al reddito medio delle famiglie della città della Porta di Brandeburgo che è pari a 1650 Euro, inoltre, il 45% degli host totali ha una famiglia monoreddito. Il 48% dei padroni di casa Airbnb di Berlino utilizza i soldi che guadagna con l’attività di hosting per pagare le spese correnti quali l’affitto o il mutuo. Dalla ricerca emerge, inoltre, che i guest Airbnb, che nel biennio 2012-2013 sono stati oltre 65 mila,  spendono più tempo e più denaro rispetto ai viaggiatori che allogiano nei tradizionali hotel: chi sceglie la piattaforma californiana soggiorna in media 6,3 notti spendendo circa 845 € contro le 2,3 notti e i 473 Euro spesi da coloro che scelgono l’hotel. Infine, nel report si evice che il 77% delle strutture Airbnb sono localizzate fuori dalla zona nella quali sono presenti gli alberghi quindi i vantaggi in termini economici si riverberano anche sulle zone meno turistiche quali ad esempio i quartieri di Neukölln, Kreuzberg e Wedding. Il dato è importante perche 311 Euro (sui 473 totali) spesi in media dal cliente Airbnb rimagono nel quartiere dove si trova l’abitazione scelta per soggiornare a nella capitale della Germania.

Germania, nella patria dell’auto cresce il car sharing

carsharing germania

La Germania è indiscutibilmente la patria dell’auto, li sono nate Mercedes-Benz, BMW, Audi, Porsche e Wolkswagen, proprio per questo motivo è interessante capire lo sviluppo che il car sharing sta avendo in questo paese. Recentemente, Bundesverband CarSharing (BCS) – l’ associazione che raggruppa i player dell’auto in condivisione che operano in Germania – ha reso noto uno studio in cui si analizza l’andamento del mercato e un ranking delle città tedesche con più automobili condivise. Nel complesso, l’offerta car sharing è migliorata in quasi tutte le città considerate: le postazioni carsharing sono arrivate a 490, 110 in più rispetto all’ultimo anno; il car sharing free floating (car2go e DriveNow per esempio) compre 11 città. A livello di citta la classifica, che prende in esame tutti i comuni tedeschi con più di 50 mila abitanti, mostra un podio composto da Karlsruhe con 2,15 veicoli in sharing ogni 1.000 abitanti, Stoccarda (1,44/1.000 abitanti) e Francoforte (1,44/1.000 abitanti).Tra le città con più di un milione di abitanti è Colonia a guidare la classifica con 1,15 mezzi ogni 1.000 cittadini seguita da Monaco di Baviera (settimo posto assoluto) con un rapporto auto in condivisione/1.000 abitanti pari a 0,98. Lo studio inoltre mostra che il fenomeno carsharing in Germania non riguarda soltanto le città medio grandi ma anche i comuni più piccoli: . Friburgo è la quinta città, Tubinga la sesta, Heidelberg ottava, e Gottinga decima. Tutte queste sono davanti a Berlino che figura all’undicesimo posto con 0,85 auto in sharing ogni 1.000 abitanti.

Wimdu: Roma, Milano e Venezia guidano la classifica delle città più amate dai turisti

wimdu 2Quali sono le mete italiane preferite dagli stranieri? Quali città suscitano interesse e curiosità tali da valere un viaggio, breve o lungo che sia, nel nostro Paese? Wimdu, la più grande piattaforma europea per la ricerca di appartamenti privati, ha stilato la classifica delle 10 città italiane più prenotate tramite la propria piattaforma di home sharing nel 2015. Complessivamente dallo studio emerge che il Bel Paese che piace sempre di più non solo agli stranieri ma anche agli italiani. Analizzando l’origine delle prenotazioni, 10 sono i Paesi da cui sono fioccate le maggiori richieste di prenotazioni nella penisola italica e un dato colpisce piacevolmente: dopo la Germania è proprio l’Italia il secondo Paese che viaggia alla scoperta di se stesso, seguito da Spagna, Paesi Bassi, Francia, Svizzera, Danimarca, Polonia, Austria e Regno Unito. Nella top ten di Wimdu, che conta in Italia oltre 40.000 appartamenti, Roma occupa la prima posizione, “un salotto da attraversare in punta di piedi” come sosteneva l’indimenticato Alberto Sordi facendo probabilmente riferimento alle numerose bellezze artistiche di una città ricca non solo di arte e storia ma anche di eventi, locali suggestivi e proposte che appagano ad ogni età e che attirano sempre di più tedeschi (33%) e spagnoli (21%). Secondo posto invece per Milano, ad amarla soprattutto i tedeschi (28%) e gli italiani (22%). Molto probabile che a incidere sulle presenze nel capoluogo lombardo sia stata il successo di Expo. Terzo posto per Venezia, quarto per Firenze. E se Venezia ha conquistato i tedeschi (43%), a Firenze la parte dei leoni l’hanno fatta fino ad ora gli spagnoli (26%). Proseguendo nella classifica Wimdu, al quinto posto compare il Lago di Garda, meta sempre più apprezzata dagli svizzeri, seguito al sesto e settimo posto rispettivamente da Torino  e Verona. L’ottavo e il nono posto vedono da un lato Napoli, che Stendhal ha addirittura acclamato come “la città più bella dell’universo” e dall’altro Bologna, fenomenale anche per la sua eccellente tradizione gastronomica tanto apprezzata da Artusi che invitava a fare un riverenza “quando sentite parlare della cucina bolognese, ché se la merita”. Chiude il ranking delle delle 10 città italiane più gettonate per vacanze e short week-end, Pisa. Wimdu con le oltre 300.000 soluzioni abitative in più di 150 Paesi in tutto il mondo e più di 250 dipendenti dislocati tra le sedi dell’headquarter di Berlino e la città di Lisbona è la più grande piattaforma europea per la ricerca di appartamenti privati in città. Attualmente la il marketplace  conta più di 1,2 milioni di utenti registrati.

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Click&Boat, il boat sharing francese cresce e vuole espandersi in tutto il mondo

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Dopo aver presentato dodici “Uber del mare”, SocialEconomy ha deciso di approfondire l’argomento del boat sharing incontrando Edouard Gorioux, socio fondatore di Click&Boat.

Per iniziare: ci presenta Click&boat? Come è nata l’idea?
Click&Boat è il leader europeo nel mercato del noleggio barche peer to peer. Dopo BlaBlaCar, e Airbnb, Click & Boat offre ai proprietari di barche di far rendere la propria imbarcazione affittandola attraverso una piattaforma sicura e user-friendly. Click&Boat è il risultato di un fatto ovvio: milioni di barche nei porti europei sono utilizzate solo per pochi giorni all’anno. Inoltre, i proprietari delle imbarcazioni devono farsi carico di considerevoli costi annuali (ogni anno i costi ammontano a circa il 10% del prezzo della barca per una media, quindi, di circa 5000 € per imbarcazione).

Le piace la definizione “Uber del mare”?
Più che “Uber del mare” preferiamo il confronto con Airbnb perché noi colleghiamo gli affittuari agli armatori che non si dedicano a tempo pieno a questa attività, ma utilizzano Click & Boat per ridurre i costi annuali delle proprie barche.

L’economia della condivisione è un mercato in rapida crescita, è cosi anche quello del boat sharing?
Certamente. Click&Boat è cresciuto di oltre il 1000% tra il 2014 e il 2015. Uno studio recente mostra che oltre il 40% dei proprietari di barche in Francia sta pensando di affittare la propria barca per ridurre i costi annuali. Considerando che soltanto in Francia ci sono un milione di proprietari di barche si capisce che il mercato che collega gli armatori alle persone che vogliono affittare una barca è molto vasto.

Un elemento comune a molto business in sharing è la disintermediazione. La condivisione di una barca tende a disintermediare le società di charter?
L’unico obiettivo di Click&Boat è quello di collegare più facilmente e in modo più smart il proprietario di una imbarcazione con l’affittuario. Click&Boat è molto diverso dalle società di charter. Siamo concorrenti, perché condividiamo lo stesso mercato, ma Click&Boat porta più persone alla nautica.

Chi sono i principali player del boat sharing in Europa e nel mondo?
Negli Stati Uniti: Boatbound. In Europa: Incrediblue e Bluewago. Oggi Click&Boat è il leader di mercato in Europa per il noleggio di barche 100% peer-to-peer.

In termini di domanda da parte degli utenti, il mercato europeo del boat sharing è grande?
Per essere onesti, è un mercato davvero giovane ma che sta crescendo sempre più velocemente. In Europa ci sono più di 10 milioni di imbarcazioni immatricolate, inoltre, e le persone sono sempre più propense a utilizzare piattaforme P2P come Airbnb, BlaBlaCar e il carsharing. Noi crediamo che il mercato del boat sharing possa raggiungere un livello superiore ai duecento milioni di Euro in meno di 5 anni.

Puo darci alcuni dati che illustrano il mercato del boat sharing in Francia e in Europa?
Oggi Click&Boat ha più di 25 mila utenti in Europa e sta crescendo sempre più velocemente. In Francia le barche registrate sono più di 1 milione (rispetto agli oltre 10 milioni di imbarcazioni presenti in tutta Europa). Click&Boat ha pagato ai proprietari oltre 2,5 milioni di Euro nel 2015 e come detto in meno di cinque anni ci aspettiamo che in Europa il mercato della condivisione delle barche possa raggiungere i 200 milioni di Euro.

Come va la sharing economy in Francia?
Sta crescendo molto in fretta. BlaBlaCar ha raggiunto oltre 20 milioni di utenti e quasi tutti conoscono Airbnb e Drivy (car sharing). Media e analisti finanziari si aspettano in Francia una crescita molto veloce dell’economia della condivisione.

Negli Stati Uniti Cruzin e Boatsetter qualche mese fa si sono fuse, secondo voi è possibile qualche altro deal tra le società di boat sharing?
Certamente. L’obiettivo di Click&Boat è quello di consolidare il mercato peer-to-market in Europa e nel mondo. Per questo è molto probabile che Click&Boat farà deal con altre società per crescere più velocemente e per aprirsi verso nuovi mercati in tutto il mondo. In particolare stiamo guardando all’Italia, Olanda, Germania e USA.