Crowdfunding: Oreegano centra l’obiettivo su Crowdfundme

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Foto da Crowdfundme

Oreegano, la startup che si propone di diventare un punto  di riferimento nel campo dell’alimentazione consapevole ha superato l’obiettivo della campagna di crowdfunding, il finanziamento collettivo tipo della sharing economy, lanciata su Crowfundme, uno dei principali portali italiani di equity crowdfunding. Oreegano  ha già raccolto oltre 100 mila euro, ben oltre, quindi, l’obiettivo iniziale di 80 mila euro. Il nucleo della startup è la sua tecnologia, in grado di riconoscere all’istante tutti i valori nutrizionali di un piatto, permettendo di scegliere tra tantissime ricette quelle più adatte alle diverse esigenze alimentari sulla base di tutti i valori nutrizionali l’obiettivo del crowdfunding è il reperimento di risorse per avviare un percorso di crescita e internazionalizzazione  per diventare leader nel mondo della nutrizione, mercato che ha un valore di 1,4 miliardi in Italia e 37 miliardi a livello globale. tra i primi investitori in Oreegano figurano Alan Advantage, Luiss EnLabs e Altrove Innovation. Pur avendo già superato l’obiettivo di raccolta la campagna di crowdfunding, partita a gennaio, continuerà ancora nelle prossime settimane. Oltre all’Italia paese chiave individuato dai fondatori è il Cile, stato che ha una particolare attenzione al tema della sana alimentazione: è del 2016 una legge che impone un’etichettatura nei confronti degli alimenti sani e meno sani, con lo scopo di educare la popolazione a una alimentazione consapevole. Dal marzo 2016 a oggi 20.000 utenti hanno scelto di creare il loro ricettario su Oreegano, condividendo 4.000 ricette adatte a ogni tipo di alimentazione. Fra questi ci sono foodblogger, chef come Almo Bibolotti, ex Masterchef,  ma anche semplici amatori della buona cucina, curiosi di scoprire il contenuto nutrizionale di quello che preparano.

 

Tinaba sigla accordo con il Gruppo api/IP: il pieno di carburante si paga con lo smartphone

 

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Tinaba, il nuovo ecosistema digitale che consente trasferimenti di denaro, pagamenti e gestione delle spese quotidiane, e il Gruppo api, proprietario del marchio IP con oltre 3000 distributori in tutta Italia, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che consentirà di pagare il rifornimento di carburante tramite smartphone presso la rete SELF di proprietà del Gruppo. L’accordo diverrà operativo nella primavera 2017 in modo progressivo all’interno delle 400 stazioni di servizio SELF del Gruppo api su tutto il territorio nazionale, dove sarà possibile effettuare l’acquisto di carburante senza utilizzare contanti e senza doversi recare alla cassa. Il tutto senza alcun tipo di commissione sia per l’utente Tinaba sia per il Gruppo api.  Le parti lavoreranno perché futuro l’accordo sia esteso alle altre stazioni di rifornimento del Gruppo api e agli altri prodotti acquistabili negli shop connessi alle stazioni. “Siamo molto soddisfatti di aver sottoscritto con il Gruppo api il primo accordo Tinaba di carattere nazionale”, ha dichiarato il Presidente Matteo Arpe, “Sia per il prestigio e la storia dell’azienda  sia perché è la chiara dimostrazione del forte interesse esistente anche in Italia sul tema del fintech. Per il futuro stiamo lavorando all’ulteriore implementazione delle funzionalità di Tinaba e ad altre importanti intese commerciali che contiamo di annunciare nei prossimi mesi”. “Quello dei pagamenti digitali è un passo decisivo per la rete di distribuzione carburanti” ha commentato il presidente del Gruppo api, Ugo Brachetti Peretti. “Non solo perché permette una esperienza di acquisto molto più semplice e immediata, ma perché abilita numerose altre opportunità: sconti, fidelizzazione, offerte. L’accordo con Tinaba è un passo importante per offrire un servizio eccellente ai nostri clienti”. Tinaba, che è molto di più di un digital wallet, consente anche di realizzare progetti (una sorta di crowdfunding, la raccolta fondi dell’era della sharing economy) di di tipo personale, come una festa con gli amici, o lanciare progetti pubblici come ad esempio una raccolta fondi per la cura dei giardini del proprio quartiere.La forza di Tinaba, uno dei massimi attori del fintech, è rappresentata dalla semplicità e dal fatto di essere totalmente gratuita per tutti e per sempre. Anche un solo centesimo può essere trasferito senza alcun tipo di commissione, né per chi lo invia né per chi lo riceve. Tinaba può essere scaricata dall’AppStore o da Google Play.

Nel 2016 con il crowdfunding in Italia sono stati raccolti 91,7 milioni di Euro

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Starteed, una crowd-company che sviluppa soluzioni nel mercato del crowdfunding, ha recentemente aggiornato al 2016 la fotografia che periodicamente scatta per analizzare il fenomeno del finanziamento collettivo tipico della sharing economy in Italia. Secondo i dati resi noti il totale delle somme raccolte in Italia dalle varie piattaforme di crowdfunding nel 2016 ammonta a 91,7 milioni di Euro che rappresentano una crescita complessiva del 62% del settore rispetto al 2015. Starteed , he ha analizzato anche le tendenze in atto, nota che il secondo semestre dell’anno appena concluso ha fatto registrare una crescita del 35% rispetto ai primi sei mesi del 2016. Per quanto riguarda il valore medio per singolo progetto scorrendo i dati si nota che i progetti di equity crowdfunding sono quelli più importanti in termini di raccolta grazie a una media per campagna di circa 243 mila €. Sulle piattaforme Donation/Reward, l’importo di raccolta medio per progetto si assesta, invece, intorno ai 4.000 Euro. Per il 2017 Starteed si aspetta una crescita ulteriore grazie anche alle recenti norme introdotte con la Legge di Bilancio dal Governo che ha introdotto nuovi incentivi sia per le imprese che fanno ricorso a questa forma di finanziamento sia per gli investitori. La ricerca completa è disponibile al seguente link https://blog.starteed.com/il-crowdfunding-in-italia-tutti-i-numeri-e-le-piattaforme-aggiornato-a-gennaio-2017-e12535b00542#.rssyjx6fm

 

Il crowdfunding può sostenere la ricerca universitaria: l’esempio di Pavia e Siena per combattere l’inquinamento da pesticidi


È iniziata da qualche giorno su WeAreStarting la campagna di equity crowdfunding, il finanziamento collettivo tipico della sharing economy, promossa da Noxamet, spin-off nato dalla collaborazione tra i team di ricerca delle Università degli Studi di Pavia e di Siena sul progetto “Biotechnology” promosso dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
I due team universitari, il primo specializzato in chimica bioinorganica e il secondo in farmacologia, hanno sviluppato una nuova tecnologia per abbattere l’uso dei fitofarmaci (i pesticidi) normalmente impiegati nella filiera agricola industriale.
La famiglia di molecole che rivoluzionerà il mondo dell’agricoltura si chiama “metallo-nonoati”, composti che consentono di modulare e potenziare il rilascio del monossido di azoto.
“Una scoperta recente che – come conferma la Prof. Lucia Morbidelli, responsabile del Team di ricerca dell’Università di Siena – nasce in ambito cardiovascolare con l’applicazione innovativa di molecole donatrici di monossido di azoto quali vasodilatatori per ridurre il rischio di infarti, per poi rivelarsi, dopo tre anni di studio, anche un’importante innovazione in ambito agroalimentare in sostituzione dei pesticidi tossici per l’ambiente e per l’uomo”.
Una soluzione efficace – come afferma il Prof. Enrico Monzani, responsabile del Laboratorio di Chimica Bioinorganica dell’Università di Pavia – confermata dagli esperimenti con piante infettate che “grazie al trattamento con metallo-nonoati, sono in grado di resistere alle infezioni”.
Una soluzione sicura per l’uomo e l’ecosistema. Le nuove molecole brevettate da Noxamet – come afferma il Prof. Luigi Casella, coordinatore del Team di ricerca dell’Università di Pavia potranno segnare la”fine dei fitofarmaci inquinanti, somministrando alle piante il monossido di azoto, una piccola molecola gassosa utilizzata in natura dalle stesse piante per difendersi da agenti patogeni quali virus, funghi e parassiti”. Introdurre i metallo-nonoati significa, quindi, salvaguardare l’ambiente visto che secondo il Rapporto Nazionale Pesticidi nelle Acque 2016 condotto da ISPRA cresce la percentuale di prodotti fitosanitari inquinanti nelle acque. Noxamet avvia la sua prima campagna di equity crowdfunding su WeAreStarting, con l’obiettivo di raccogliere 130 mila euro utili per lo sviluppo della startup. È possibile partecipare al crowdfunding con un quota investimento minima di 100 euro.
“Per noi lanciare una campagna per una PMI Innovativa è un importante traguardo – afferma Carlo Allevi, founder e operations manager del portale italiano di WeAreStarting – siamo fieri di sostenere lo sviluppo di tecnologie innovative per l’ambiente, costruendo un ponte tra Università e investitori. Con la recente estensione del crowdfunding a tutte le 136 mila PMI italiane ci sarà la possibilità di finanziare ancora più progetti del mondo green, con conseguente impatto positivo per il territorio e la società”. 

Il crowdfunding salva il cane appartenuto a Justin Bieber 

Foto gofundme


Si è chiuso con successo il crowdfunding, la raccolta fondi collettiva tipica della sharing economy, destinato a assicurare le cure a un chow chow di sette mesi ammalato di una grave forma di displasia all’anca. Il cane di nome Tod, era appartenuto alla star della musica Justin Bieber e da questo regalato per mancanza di tempo per accudirlo a un ballerino della sua crew di nome Cj Salvador. Il nuovo proprietario, una volta adottato Todd, ha scoperto che l’animale avrebbe avuto bisogno di un delicatissimo intervento e per sostenerne i costi, pari a 8 mila US dollari, ha avviato una campagna di crowdfunding sulla piattaforma USA gofundme. Secondo quanto si può leggere sul sito di gofundme, 6 mila dollari USA sono arrivati da una persona di nome Jayden Smith che alcuni media hanno ipotizzato essere il figlio dell’attore Will Smith che si chiama proprio Jayden. Dopo l’intervento l’attuale proprietario ha ringraziato chi ha sostenuto il crowdfunding con il proprio contributo, scrivendo su Facebook: “Ringrazio tutti, non potevo proprio accettare di dover sopprimere il mio amato cagnolino”. Todd nei mesi scorsi era diventato una star di Instagram e dei media (che avevano ipotizzato che la pagina fosse stata aperta proprio dal cantante pop) in quanto il suo profilo @toddtheatud aveva raggiunto in poche ore oltre 30 mila fan sul celebre social network delle foto. Diversi video del cane sono presenti su YouTube e godono di migliaia di visualizzazioni. 

È pugliese la startup che con gli scarti delle olive vuole prevenire, trombosi, arterioscelorosi e tumori. Al via la campagna di crowdfunding per raccogliere 500 mila euro


Passare dal laboratorio alla produzione industriale grazie all‘equity crowdfunding, il finanziamento collettivo dell’era della sharing economy.  Questo è l’obiettivo di Bioenutra, una startup che a sede in Puglia, a Ginosa  in provincia di Taranto precisamente, fondata nel 2014 da un gruppo di tecnici e professionisti che hanno investito le loro risorse e il loro know-how per realizzare un’impresa che ha la missione di migliorare lo stile di vita dell’uomo, valorizzando sottoprodotti di origine naturale al fine di sviluppare e produrre prodotti ad alto valore aggiunto per il mercato nutraceutico, cosmetico, farmaceutico ed alimentare. Già a partire dal 2014 la start-up ha condotto delle prove di produzione su scala di laboratorio utilizzando come materia prima il succo di spremitura delle olive (meglio noto come Acque di Vegetazione), prodotto dai frantoi oleari come sottoprodotto della produzione dell’olio extra vergine di oliva. L’attività di ricerca è stata proficuamente supportata dalla collaborazione dei Dipartimenti di Farmacia – Scienze del Farmaco (DFFS) e Scienze Agro-Ambientali e Territoriali (DISAAT) dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Grazie a questa intensa attività sperimentale è stato messo a punto un processo naturale, basato su biotecnologie e senza l’aggiunta di solventi, che consente di ottenere, dalla suddetta matrice di origine olearia, un estratto ricco di principi attivi polifenolici ed in particolare di una preziosissima molecola: l’idrossitirosolo. Come risulta da innumerevoli studi clinici internazionali, le proprietà benefiche dei polifenoli, grazie alla loro azione antiossidante, possono determinare importanti effetti antinfiammatori, cardiotonici, astringenti, dimagranti, protettivi, depurativi, antivirali e antitumorali. Inoltre, L’EFSA, European Food and Safety Authority, ha riconosciuto nel 2011 l’azione di contrasto svolta dall’idrossitirosolo contro l’ossidazione LDL, quindi contro il processo responsabile dell’attivazione dei meccanismi che promuovono la formazione del trombo e della patologia arteriosclerotica.Grazie alle proprietà dei polifenoli, il prodotto ottenuto ha destato significativo interesse, soprattutto da parte degli operatori del settore cosmetico e nutraceutico orientati al mercato nature. Dovendo passare dalla fase di sperimentazione a quella di produzione vera e propria, Bioenutra si accinge a costruire le infrastrutture produttive e ad acquistare gli impianti e le apparecchiature necessarie per realizzare un impianto pilota, su scala semi-industriale, per la produzione di principi attivi polifenolici, ottenuti appunto dallo sfruttamento dei sottoprodotti naturali di origine agricola ed agroindustrial. L’iniziativa di Bioenutra fornisce un contributo alla risoluzione di annosi problemi legati allo smaltimento dei sottoprodotti dell’agroindustria, e in particolare delle acque di vegetazione generate dalla produzione dell’olio extra vergine di oliva. Grazie all’innovativo processo produttivo messo a punto dai tecnici e ricercatori di Bioenutra sarà possibile, quindi, valorizzare i sottoprodotti di origine naturale al fine di sviluppare e produrre prodotti ad alto valore aggiunto trasformando quindi una fonte di criticità ambientale in una importante risorsa da utilizzare a fini produttivi. Per consentire la concreta realizzazione del proprio progetto, per implementare le ulteriori attività di ricerca e per condurre una efficace azione di marketing, Bioenutra ha lanciato una raccolta di equity crowdfunding sul portale MuumLab, con l’obbiettivo di raccogliere sul mercato 500 mila euro offrendo agli investitori quote di partecipazione societaria. Il portale MuumLab è autorizzato CONSOB e opera in collaborazione con la BCC San Marzano. 

Tinaba: a Natale pattini gratis e bonus per tutti gli utenti 


Tinaba,  il nuovo ecosistema digitale che oltre a consentire trasferimenti di denaro, pagamenti, gestione delle spese quotidiane dal proprio smartphone proietta il consumatore in un’esperienza d’acquisto personalizzata e innovativa ha lanciato alcune promozioni natalizie per festeggiare insieme ai propri utenti il suo primo Natale. Per tutte le vacanze Tinaba, che è partner di 02 ICE, la pista di pattinaggio coperta più grande di Milano, offre ai suoi utenti che pagheranno con l’app del fantasmino un bonus di 3 euro. Per i nuovi utenti la prima pattinata (scaricando l’applicazione è completando la registrazione) sarà, invece, gratuita.  Coloro che invece opteranno per un aperitivo o una cena recandosi in uno dei numerosi punti convenzionati con Tinaba riceveranno 3 € in regalo. La lista completa dei negozi partner di Tinaba su Milano è consultabile a questo link.  Tinaba, che è molto di più di un digital wallet, consente anche di realizzare progetti di crowdfunding, la raccolta fondi dell’era della sharing economy, in una modalità social, divertente e veloce. Le forza di Tinaba è rappresentata dalla semplicità e dal fatto di essere totalmente gratuita per tutti e per sempre. Anche un solo centesimo può essere trasferito senza alcun tipo di commissione, né per chi lo invia né per chi lo riceve. Tinaba può essere scaricata dall’AppStore o da Google Play e per registrarsi occorrono soltanto 180 secondi.

Successo per il crowdfunding di Insta360, la fotocamera per fare foto e video a 360 gradi


Appassionati di fotografia o video? Su Indiegogo, il celebre portale di crowdfunding, la raccolta fondi dell’era della sharing economy, è in corso la campagna di un prodotto che fa per voi. il gadget tecnologico si chiama Insta360 Air ed è una fotocamera portatile portatile per smartphone Android (funziona tramite un gancio clip-on) in grado di catturare immagini HD a 360 gradi immersive e video. Le caratteristiche di questa fotocamera rendono Insta360 Air  lo strumento ideale per youtuber, blogger in quanto le immagini scattate o i video girati possono essere condivise istantaneamente su social network o addirittura trasmesse in live streaming. Inoltre grazie a un cavo rigido la fotocamera può essere collegata a un PC o notebook cosi da consentire la possibilità di utilizzo come webcam, sempre con la funzione immersiva a 360 gradi. Insta360 è disponibili in quattro colori: nero, bianco, oro e rosa. quando mancano circa dieci giorni alla chiusura della campagna di crowdunding i promotori hanno già ampiamente superato l’obiettivo prefisso e hanno raccolto oltre 74 mila dollari USA. Per poterla ricevere in anteprima (a partire da marzo 2017)  occorre sottoscrivere il reward crowdfunding in corso versando a partire da 99 $US.Per coloro che invece usano un IPhone, la società ha un prodotto uguale appositamente creato per dispositivi iOS che si chiama Insta360 Nano. ques’ultimo lo si può trovare già su alcune piattaforme di eCommerce al costo di circa 250 euro.

 

 

 

 

Il crowdfunding ritorna on air su Radio 105


La sharing economy è un argomento che suscita ogni giorno parecchio interesse dei media sia tradizionali che online. Visto il numero crescente di persone che sono toccate, direttamente o indirettamente, dall’economia della condivisione Radio 105 ha pensato di reinserire nel proprio palinsesto la trasmissione radiofonica interamente focalizzata sull’argomento. Stiamo parlando di 105 SmartUp, un appuntamento dedicato all’universo del crowdfunding, la raccolta fondi attraverso la rete in onda ogni domenica alle 12 sulle frequenze della celebre stazione radiofonica. Il programma è condotto condotto da Maurizio Guagnetti e Gianluca Pellizzoni. All’interno dell’ora di trasmissione vengono raccontate news, consigli e curiosità del mondo del finanziamento collettivo dell’era della sharing economy. Focus della puntata è la sfida tra startup a caccia di finanziatori che si compone anche di una parte online. I radioascoltatori, infatti, dovranno collegarsi al sito web di Radio 105 per decretare il vincitore settimanale. Per entrare a far parte del novero degli startupper in gara occorre scrivere una mail all’indirizzo 105SMARTUP@105.NET raccontando il proprio sogno da realizzare con il crowdfunding. 105 SmartUp rappresenta l’unico show on air dedicato al crowdfunding. Maurizio Guagnetti e Gianluca Pellizzoni rappresentano un tandem consolidato, i due, infatti,hanno condotto sempre sulle frequenze di Radio 105 RadioBici raccontando l’Italia che grazie alle proprie eccellenze pedala.

Tutte le PMI potranno fare ricorso all’equity crowdfunding. L’Italia tra i paesi con la normativa più avanzata al mondo


“Da oggi tutte le 136mila piccole e medie imprese italiane, non più solo quelle innovative e le startup, che hanno bisogno di liquidità per finanziare i propri progetti, possono farlo usufruendo dei portali di equity crowdfunding, le piattaforme online che permettono di raccogliere fondi attraverso la condivisione del progetto imprenditoriale in rete”. Così Adriana Galgano, deputata del gruppo Civici e Innovatori, prima firmataria  dell’emendamento alla Legge alla Stabilità che modifica il Testo Unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, in materia di raccolta di capitali per le piccole e medie imprese semplificando la raccolta di risorse e incentivando la differenziazione delle fonti finanziarie e la ripresa del credito bancario. “Un’innovazione fondamentale – spiega Galgano – che fa dell’Italia uno dei paesi con la normativa di equity crowdfunding (la raccolta fondi dell’era della sharing economy nda) più avanzata al mondo e la pone tra le legislazioni europee più evolute in tema di politiche per la crescita e sviluppo di ecosistemi innovativi per l’impresa”.  Il crowdfunding anche nel nostro Paese, come dimostrano i dati di  Crowdfundingbuzz sta riscuotendo un buon successo e supportando lo sviluppo delle attività imprenditoriali. Sulle piattaforme italiane sono stati, infatti, raccolti oltre 6,35 milioni di euro dall’inizio dell’operatività di cui circa 3,3 milioni sono stati raccolti nel corso del 2016.