Novità in casa BlaBlaCar: più facili i collegamenti con le piccole città

BlaBlaCar meeting

Grazie alla sua flessibilità e alla sua capillarità sul territorio, il carpooling di BlaBlaCar è molto apprezzato dai viaggiatori.  Da qualche giorno la società della sharing economy ha attivato una nuova funzionalità, tramite web o le app per iOS e Android, che rende i collegamenti con le piccole città ancora più facili e migliora l’incontro sulla piattaforma tra le offerte di passaggio e le ricerche di un posto in auto condiviso. Il passeggero può, infatti,  inserire il suo esatto luogo di partenza o arrivo: una città, un paese, un bar o persino un indirizzo. BlaBlaCar cerca un conducente che possa passare a prenderlo (o che possa lasciarlo) lungo il tragitto che ha già stabilito di percorrere. Una volta che il conducente accetta la piccola deviazione, la piattaforma suggerisce un punto d’incontro comodo e semplice da raggiungere per entrambi. E tutti sono di nuovo in viaggio in pochi minuti. Un esempio:  La richiesta di un passeggero che parte da Sassuolo (Modena) e diretto a Torino viene inviata a un conducente che ha previsto di viaggiare tra Bologna e il capoluogo piemontese. La piattaforma suggerisce a entrambi di incontrarsi al casello Secchia Est, in modo che possano trovarsi facilmente e possano subito rimettersi in viaggio. Allo stesso modo, un conducente che ha pubblicato un’offerta di passaggio da Napoli a Mestre, e che ha solo uno o due posti prenotati per l’intera tratta, può ricevere una richiesta di prenotazione da un passeggero in partenza da Frosinone e diretto a Padova, due città che si trovano lungo il suo percorso, e farlo salire a bordo durante il tragitto in un luogo facilmente raggiungibile da entrambi che viene suggerito proprio da BlaBlaCar. «Si tratta di un’innovazione che permetterà di  ottimizzare in modo ancora più efficiente i posti vuoti sulle auto che sono già in circolazione, e che sarà utile a tutta la community», commenta Andrea Saviane, country manager Italia di BlaBlaCar. «I passeggeri che si spostano da e verso i piccoli centri potranno trovare un automobilista che li raggiunga in un luogo di ritrovo quanto più possibile vicino al loro punto di partenza o di arrivo, e non dovranno più fare tappa nei centri maggiori come in passato. I conducenti, invece, potranno trovare più persone con cui chiacchierare e condividere le spese anche nei tragitti più lunghi, come quelli che attraversano tutta la penisola, nei quali è possibile che alcuni passeggeri abbiano l’esigenza di prenotare solo una parte della tratta». La nuova funzionalità. che a oggi è attiva nei percorsi tra Milano e Roma, Roma e Lecce, Torino e Bologna, Bergamo e Trieste, Napoli e Trieste, Milano e Reggio Calabria, Cagliari e Olbia, e Trapani e Messina, sarà implementata su altre tratte nelle prossime settimane.

Da oggi su Google Maps i viaggi in carpooling condivisi su BlaBlaCar 

Google insieme a BlaBlaCar, più grande community al mondo di condivisione dei viaggi in auto, conferma la sua volontà di proporre agli utenti le soluzioni di mobilità più comuni per viaggiare da un punto A a un punto B. Ora i viaggi in carpooling condivisi su BlaBlaCar sono integrati tra le modalità di trasporto consigliate dall’app Google Maps. Dopo l’auto, i percorsi a piedi, la bicicletta e il treno, è il carpooling a fare il suo ingresso su Google Maps: da oggi i viaggi condivisi sulla piattaforma BlaBlaCar sono integrati tra le modalità di trasporto consigliate dal servizio di cartografia di Google. D’ora in poi, gli utenti che cercheranno un percorso su Google Maps vedranno l’opzione carpooling tra le modalità di trasporto consigliate su Google Maps. Gli utenti interessati a effettuare un viaggio in carpooling che già dispongano dell’app di BlaBlaCar sul proprio smartphone saranno reindirizzati su BlaBlaCar direttamente ai risultati corrispondenti al percorso cercato; gli altri saranno rendirizzati automaticamente sull’App Store o su Google Play. L’integrazione del carpooling in Google Maps è segno della popolarità raggiunta da questa modalità di viaggio tipica dell’era della sharing economy, che è diventata, in meno di 10 anni, una nuova soluzione per gli spostamenti interurbani. La popolarità del carpooling è tale che solo in Italia per le partenze di inizio agosto sono stati offerti sulla piattaforma oltre 260.000 posti per tutte le destinazioni di vacanza. La collaborazione tra Google e BlaBlaCar è globale e sarà gradualmente estesa ai 22 Paesi in cui BlaBlaCar è presente. Philippe Cayrol, Head of Partnerships di BlaBlaCar, spiega: «La collaborazione con Google è una splendida notizia per tutti gli utenti che da Google Maps ora potranno avere accesso alle offerte di carpooling di BlaBlaCar e potranno così scoprire o ritrovare una soluzione di viaggio economica e conviviale. Siamo convinti che il trasporto del futuro sarà multimodale e integrato, e che proporre insieme su Google Maps le opzioni treno, mezzi pubblici e carpooling sia un passo in avanti in questa direzione.» Gino Mattiuzzo, Partnership Manager di Google, aggiunge: «Vogliamo suggerire ai nostri utenti le migliori soluzioni di trasporto per ogni viaggio. Con la rapida espansione del carpooling, mostrare le offerte di passaggio disponibili su BlaBlaCar contribuirà ad ampliare la scelta dei mezzi di trasporto a disposizione di chi viaggia. E semplificherà il processo per gli utenti che vorranno prenotare il loro posto in auto direttamente dall’app di BlaBlaCar.»

I vantaggi del carpooling

Risparmio: il carpooling permette agli automobilisti e ai passeggeri di condividere le spese di viaggio e di spostarsi in modo economico.

Per il conducente:

• Fino a fino a 69€ di risparmio sulla tratta Roma-Bari, fino a 36€ sulla Padova-Milano e fino a 24€ sulla Milano-Genova.

Per il passeggero:

• Un posto in auto sulla Milano-Roma da 32€, sulla Roma-Napoli da 9€ e sulla Milano-Bologna da 11€.

Flessibilità: in carpooling sono disponibili numerose partenze in qualsiasi orario della giornata, dovunque. Solo a Milano, il venerdì sera, sono ben 5 le auto in partenza ogni minuto tra le ore 17.00 e le 20.00.

Condivisione e convivialità: il carpooling permette di fare incontri che arricchiscono, di viaggiare con persone che non si avrebbe occasione di conoscere nella vita di tutti i giorni, e di condividere le proprie esperienze.

I numeri di BlaBlaCar

· Più di 45 milioni di utenti in 22 Paesi

· La media di occupazione delle auto nei viaggi condivisi con BlaBlaCar è di 2,8 persone (contro l’1,6 della media europea)

· Il viaggio medio in Europa è di 340 km

· 12 milioni di viaggiatori ogni trimestre

· Oltre 30 milioni di download delle app gratuite per iOS e Android

Bnbsitter raccoglie US$ 2,5 milioni nel suo secondo round di investimento. Tra gli investitori c’è anche il CEO di BlaBlaCar

La sharing economy continua a attrarre i investitori finanziari. Oggi, infatti, Bnbsitter, la startup che fornisce servizi di portineria on demand per affitti a breve termine, ha annunciato la raccolta di US$ 2,5 milioni (€ 2,2 milioni) nel suo secondo round di investimento. Il finanziamento arriva dopo il seed funding iniziale di US$ 500.000 ottenuto nel 2014 e una crescita rapida e costante che ha spinto l’azienda in una posizione di leadership all’interno del mercato dei servizi d’accoglienza. Fondata nel 2013 da due imprenditori siciliani residenti a Parigi, Biagio Tumino e Piero Cipriano, Bnbsitter si fa carico, per il proprietario di casa, di tutti i problemi logistici più comuni e dispendiosi in termini di tempo, che accompagnano tutte le fasi dell’affitto di un immobile: dalla consegna delle chiavi (con la registrazione degli ospiti al check-in e check-out), alla pulizia e lavanderia, ai servizi di rifornimento e di coordinamento per gli ospiti. Al centro del modello, forte attenzione all’assistenza al cliente e prezzi competitivi. La piattaforma ha già ospitato più di 50.000 viaggiatori in meno di 3 anni ed è diventata ormai un servizio di supporto fondamentale per siti di home exchange e affitti a breve termine, come Airbnb, HomeAway,Homelidays e Misterbnb. Cavalcando la forte crescita del mercato degli affitti privati, Bnbsitter intende aiutare i proprietari di case, consentendo di ottimizzare al meglio il loro reddito. Oggi il servizio è diventato essenziale per quasi 4.000 proprietari di appartamenti, che hanno affidato le chiavi delle loro case ad un team altamente esperto, selezionato e formato dall’azienda. Il successo di Bnbsitter ha attirato prestigiosi investitori nel suo secondo round di investimento, tra cui il fondatore di BlaBlaCar, Frederic Mazzella, alcuni altri business angel e la società francese di venture capital CapDecisif Management. Bnbsitter ha anche beneficiato del finanziamento ottenuto grazie al premio Bpifrance per la Digital Innovation nel 2015.”Grazie al sostegno di nuovi investitori, l’ambizione di Bnbsitter è quella di avviare una nuova fase di sviluppo, con particolare attenzione al miglioramento dell’efficienza e facilità d’uso per i clienti. Al fine di garantire un livello di qualità elevato e costante, Bnbsitter si occupa della formazione di oltre 300 concierge e il servizio offerto al cliente consente di effettuare prenotazioni last minute fino a 24 ore prima dell’arrivo dei viaggiatori. La filosofia aziendale è semplice: rendere la vita più facile ai proprietari di case che utilizzano siti di affitto a breve termine”, ha detto Frederic Mazzella, fondatore di BlaBlaCar. Bnbsitter prevede ora di continuare la sua espansione in tutta Europa: la startup serve attualmente i proprietari di immobili in 13 città europee tra cui Parigi, Cannes, Nizza, Barcellona, ​​Roma e Milano e ha in programma l’apertura di una sede a Londra entro la fine del 2016. Ma le ambizioni di crescita dell’azienda non si fermano al Vecchio Continente: a livello globale sono già stati individuati alcuni mercati chiave in cui è prevista una forte crescita nel breve termine, come gli Stati Uniti e America del Sud. “Siamo entusiasti di aver realizzato questo secondo round di finanziamento grazie a importanti investitori che credono nel nostro progetto e sosterranno la nostra crescita attraverso la prossima fase. Il mercato dei servizi on-demand è fiorente in tutti i settori e Bnbsitter occupa un ruolo dominante per il mercato degli affitti a breve termine. La nostra visione è quella di diventare il principale fornitore mondiale di servizi on demand essenziali e di alta qualità e siamo entusiasti di intraprendere questa nuova fase di espansione. Con questo obiettivo, stiamo già sviluppando un’applicazione che rivoluzionerà l’esperienza dell’utente, permettendo alle persone di prenotare servizi di portineria in tempo reale “, ha detto Piero Cipriano, fondatore di Bnbsitter.

Click&Boat, il boat sharing francese cresce e vuole espandersi in tutto il mondo

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Dopo aver presentato dodici “Uber del mare”, SocialEconomy ha deciso di approfondire l’argomento del boat sharing incontrando Edouard Gorioux, socio fondatore di Click&Boat.

Per iniziare: ci presenta Click&boat? Come è nata l’idea?
Click&Boat è il leader europeo nel mercato del noleggio barche peer to peer. Dopo BlaBlaCar, e Airbnb, Click & Boat offre ai proprietari di barche di far rendere la propria imbarcazione affittandola attraverso una piattaforma sicura e user-friendly. Click&Boat è il risultato di un fatto ovvio: milioni di barche nei porti europei sono utilizzate solo per pochi giorni all’anno. Inoltre, i proprietari delle imbarcazioni devono farsi carico di considerevoli costi annuali (ogni anno i costi ammontano a circa il 10% del prezzo della barca per una media, quindi, di circa 5000 € per imbarcazione).

Le piace la definizione “Uber del mare”?
Più che “Uber del mare” preferiamo il confronto con Airbnb perché noi colleghiamo gli affittuari agli armatori che non si dedicano a tempo pieno a questa attività, ma utilizzano Click & Boat per ridurre i costi annuali delle proprie barche.

L’economia della condivisione è un mercato in rapida crescita, è cosi anche quello del boat sharing?
Certamente. Click&Boat è cresciuto di oltre il 1000% tra il 2014 e il 2015. Uno studio recente mostra che oltre il 40% dei proprietari di barche in Francia sta pensando di affittare la propria barca per ridurre i costi annuali. Considerando che soltanto in Francia ci sono un milione di proprietari di barche si capisce che il mercato che collega gli armatori alle persone che vogliono affittare una barca è molto vasto.

Un elemento comune a molto business in sharing è la disintermediazione. La condivisione di una barca tende a disintermediare le società di charter?
L’unico obiettivo di Click&Boat è quello di collegare più facilmente e in modo più smart il proprietario di una imbarcazione con l’affittuario. Click&Boat è molto diverso dalle società di charter. Siamo concorrenti, perché condividiamo lo stesso mercato, ma Click&Boat porta più persone alla nautica.

Chi sono i principali player del boat sharing in Europa e nel mondo?
Negli Stati Uniti: Boatbound. In Europa: Incrediblue e Bluewago. Oggi Click&Boat è il leader di mercato in Europa per il noleggio di barche 100% peer-to-peer.

In termini di domanda da parte degli utenti, il mercato europeo del boat sharing è grande?
Per essere onesti, è un mercato davvero giovane ma che sta crescendo sempre più velocemente. In Europa ci sono più di 10 milioni di imbarcazioni immatricolate, inoltre, e le persone sono sempre più propense a utilizzare piattaforme P2P come Airbnb, BlaBlaCar e il carsharing. Noi crediamo che il mercato del boat sharing possa raggiungere un livello superiore ai duecento milioni di Euro in meno di 5 anni.

Puo darci alcuni dati che illustrano il mercato del boat sharing in Francia e in Europa?
Oggi Click&Boat ha più di 25 mila utenti in Europa e sta crescendo sempre più velocemente. In Francia le barche registrate sono più di 1 milione (rispetto agli oltre 10 milioni di imbarcazioni presenti in tutta Europa). Click&Boat ha pagato ai proprietari oltre 2,5 milioni di Euro nel 2015 e come detto in meno di cinque anni ci aspettiamo che in Europa il mercato della condivisione delle barche possa raggiungere i 200 milioni di Euro.

Come va la sharing economy in Francia?
Sta crescendo molto in fretta. BlaBlaCar ha raggiunto oltre 20 milioni di utenti e quasi tutti conoscono Airbnb e Drivy (car sharing). Media e analisti finanziari si aspettano in Francia una crescita molto veloce dell’economia della condivisione.

Negli Stati Uniti Cruzin e Boatsetter qualche mese fa si sono fuse, secondo voi è possibile qualche altro deal tra le società di boat sharing?
Certamente. L’obiettivo di Click&Boat è quello di consolidare il mercato peer-to-market in Europa e nel mondo. Per questo è molto probabile che Click&Boat farà deal con altre società per crescere più velocemente e per aprirsi verso nuovi mercati in tutto il mondo. In particolare stiamo guardando all’Italia, Olanda, Germania e USA.

Il carpooling arriva in città

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Un innovativo carpooling arriva dalla Sardegna in tutta Italia. Si chiama Clacsoon ed è un servizio che tramite app permette di offrire e richiedere passaggi in città in maniera semplice, sicura ed economica. Il funzionamento è molto intuitivo: tramite l’applicazione, disponibile per dispositivi Ios e Android, chi vuole richiedere un passaggio inserisce la propria destinazione; successivamente, in maniera totalmente automatica e in tempo reale, vengono geolocalizzati su una mappa i potenziali compagni di viaggio disposti a condividere il percorso, o anche solo parte di questo, consigliando il miglior punto d’incontro tra il richiedente e l’offerente.

SocialEconomy ha incontrato Giuseppe Colistra, CEO di Clacsoon, per approfondire il funzionamento e le prospettive future della società che ha sede a Cagliari.

Cosa è Clacsoon?

Clacsoon è un servizio per il carpooling urbano in tempo reale. Un giornalista RAI qualche tempo fa ci ha definito: “l’autostop del futuro”. Ci piace questa definizione perchè rende bene l’idea di quello che abbiamo in mente.

Quali sono i vantaggi per i vostri utenti?

I vantaggi per i Clacsooner sono molteplici. Sicuramente c’è il risparmio economico, infatti condividendo l’auto si condividono anche le spese, muovendosi in due o più persone il portafoglio sarà più pesante a fine mese. Ad esempio abbiamo stimato un risparmio di circa 35 €/mese su un tragitto medio casa-lavoro di 7 km, condividendo l’auto con altre due persone. Naturalmente più è lontano il luogo di lavoro, più è alta l’occasione di risparmio. Altro aspetto importantissimo è contribuire attivamente ad inquinare meno, ridurre il traffico, evitare i problemi di parcheggio, in sostanza vogliamo rendere le città più vivibili. Infine, anche l’aspetto social: fare car pooling significa conoscere nuove persone, ed è dimostrato che viaggiare in compagnia riduce lo stress.

Sul vostro sito si legge che Clacsoon è gratuito. Qual è il vostro modello di business? 

Clacsoon è totalmente gratuito. Il nostro business si basa su un sistema di credito prepagato che stiamo per inserire nell’app. Per ogni viaggio l’app calcola automaticamente il valore del viaggio, sulla base dei km condivisi. Il passeggero può dunque ricompensare il guidatore per il passaggio di cui ha usufruito. Attualmente questo processo avviene tramite uno scambio di denaro contante, sulla base dell’importo suggerito dall’app. Stiamo inserendo un sistema per velocizzare questo processo, dando la possibilità agli utenti di acquistare del credito, che alla fine di ogni viaggio verrà trasferito sul conto del guidatore. Quando il guidatore vorrà riscattare il credito accumulato, applichiamo una fee che genera quindi la redditività di Clacsoon. Se i crediti restano all’interno del circuito non applichiamo alcuna fee, per incoraggiare gli utilizzatori ad alternarsi come passeggeri e guidatori.

Quali sono le città in cui la app clasoon è stata più scaricata?

L’app ha un grosso successo in Sardegna, specialmente a Cagliari, città nella quale siamo partiti e dove abbiamo la nostra sede. Stiamo registrando incrementi consistenti su grandi città del nord Italia come Milano, Torino e Bologna

Perché avete deciso di puntare sul carpooling istantaneo e urbano?

Ci siamo resi conto che esisteva una necessità molto diffusa. Chi ha un’automobile ha necessità di risparmiare qualcosa visti i costi esorbitanti. Chi non possiede un’auto, o vorrebbe lasciarla a casa, cerca una soluzione per muoversi che sia veloce, comoda e low-cost. Clacsoon è, quindi, una soluzione win-win per entrambi, in modo che tutti possano accedere alle potenzialità del carpooling anche in ambito urbano.Questo è oltremodo complicato per i sistemi attualmente esistenti che funzionano per annunci e quindi sono pensati per distanze molto lunghe e viaggi ampiamente programmati. Inserire un annuncio, aspettare una risposta e accordarsi. Nei sistemi ad annunci sono richieste molte iterazioni e quindi l’utente è scoraggiato all’utilizzo in città. Clacsoon risolve tutti questi problemi e quindi porta il carpooling anche nelle zone urbane.

L’idea di Clacsoon è esportabile anche all’estero?

Certo, la piattaforma dal punto di vista tecnologico è utilizzabile in ogni parte del globo. Naturalmente per avere successo bisogna sviluppare le community locali e incoraggiarle ad utilizzare il sistema. Il nostro primo passo è la versione dell’app in inglese, che verrà rilasciata tra qualche giorno.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi nell’avviare un’impresa in Sardegna?

Il vantaggio principale è sicuramente il forte impulso ad innovare presente nel settore digital. Si accede facilmente ad un ampio network di persone che lavorano nel campo dell’innovazione. Credo che Cagliari offra delle condizioni davvero ottimali per fare impresa nel settore digitale. Le difficoltà logistiche date dall’insularità esistono, ma il settore digitale ne risente sicuramente meno rispetto ad altri settori produttivi. I restanti problemi sono quelli tipici della nostra nazione, Un esempio a caso? La burocrazia!

Il vostro progetto nasce da una collaborazione tra università di Cagliari e iniziativa privata. Ritiene fondamentale la collaborazione enti di ricerca/privati per dare una spinta innovativa al Paese?

Esatto, la nostra società è, infatti, una spin-off dell’Università di Cagliari. Credo che la collaborazione con il mondo della ricerca sia un passaggio fondamentale per le aziende che intendono innovare. Nelle Università c’è molto fervore nel pensare a nuove soluzioniManca però il passo fondamentale verso il business e i mercati. Questo passaggio lo possono garantire le aziende. Quindi sicuramente le collaborazioni consentono di ottenere importanti risultati.

Siete stati sostenuti da altre realtà pubbliche? Se si che tipo di sostegno avete ottenuto?

Abbiamo vinto un bando di un ente regionale che si chiama Sardegna Ricerche e sostiene molteplici iniziative innovative nell’isola. Oltre ad un fondo economico che ci ha permesso di partire, è stato fondamentale l’accesso ad un corso di avviamento all’imprenditoria che ci ha aiutato tantissimo.

Clacson è più una realtà della sharing econonomy o della green economy?

Sicuramente ci poniamo come player di entrambi i settori. Questi due settori economici non sono due compartimenti stagni, ci sono diversi punti di contatto e noi ci inseriamo in queste intersezioni. La sharing economy favorisce il riuso e il prestito, piuttosto che l’acquisto ed il possesso. Queste pratiche hanno una forte impronta green, perchè permettono di migliorare l’utilizzo delle risorse a disposizione e inquinare di meno. Clacsoon incentiva il riuso dei posti vuoti in auto promuovendo una comportamento di condivisione per ottimizzare gli spostamenti in auto che è sia share sia “verde” visto tutti i risvolti in termini di ecosostenibilità ambientale.

Ultima domanda: in questi mesi si discute in Italia e in USA di introdurre una normativa per i servizi in sharing. Secondo lei sarebbe utile? Non si rischia di ingessare la nascente economia della condivisione?

Credo che una normativa chiara sia fondamentale. I problemi infatti nascono quando si opera nelle cosiddette zone grigie, che non sono pienamente normate. L’ingessatura credo che non sia data dalle norme, bensì vien fuori se il sistema normativo non è al passo con i tempi e quindi le leggi sono obsolete. Non chiediamo un sistema che risponda in maniera proattiva, che sarebbe ideale, ma almeno un sistema reattivo verso i cambiamenti che sono in atto nella società. Dunque ben vengano nuove norme e l’aggiornamento di quelle esistenti.

Il treno sfida il car pooling: fino al 15 novembre da Milano a Parigi in TGV a 29 euro

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Voyages-sncf.com, la società del gruppo SNCF leader continentale del settore dei viaggi, lancia la sfida al fenomeno del car pooling portando online, e sui binari ferroviari, due offerte pensate su misura dei più giovani che tanto stanno dimostrando di amare i viaggi condivisi in auto. La sfida viene lanciata proprio a settembre, mese in cui da tradizione si registra un forte incremento di viaggiatori protagonisti di viaggi interrail o semplicemente in cerca dell’ultima vacanza prima del back to school, oppure studenti fuori sede in partenza o di ritorno verso casa. L’offerta attuale prevede biglietti per la seconda classe del TGV, il treno francese a alta velocità che collega Milano, Torino, Novara e Vercelli a Parigi, Lione e Chambery, a 29 euro. La promozione è valida per i biglietti acquistati entro il 10 settembre per viaggiare dall’11 settembre al 15 novembre 2015. Interessanti novità anche per gli amanti dell’Interrail, a loro viene riservato il 15% di sconto sul “Global pass” valido in tutte le stazioni europee se attivato dall’1 settembre fino al 31 ottobre e utilizzato entro il 30 gennaio 2016. 

www.voyages-sncf.com

La #sharingeconomy a Milano (e non solo)

Milano è certamente una città in cui molto può essere condiviso. SocialEconomy, utilizzando anche la mappatura delle realtà italiane attive nella sharing economy fatta da Collaboriamo.org, ha realizzato una infografica che mostra tutto quanto si può condividere (gratuitamente o a pagamento) all’ombra del Duomo (e non solo).

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