Con Google Maps possibile condividere in tempo reale la propria posizione

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“Dove ti trovi esattamente?” e “A che ora pensi di arrivare?”  Queste sono le domande più probabili che spesso ognuno di noi si è sentito rivolgere in vista di un appuntamento. A questi interrogativi presto gli utenti di Google Maps di tutto il mondo saranno in grado di rispondere con pochi gesti e senza mai uscire dall’app. Sia su Android che su iOS, sarà, infatti, possibile condividere con chiunque la propria posizione in tempo reale. Le persone con cui la posizione verrà condivisa potranno visualizzare la posizione su Android, iPhone e sul Web da dispositivi mobili e da desktop. Grazie a questa nuova funzione, quindi, ogni volta che si vorrà  far sapere a qualcuno dove ci si trova basterà  aprire il menu laterale o toccare il punto blu e poi cliccare “Condividi posizione”, e  scegliere con chi e per quanto tempo condividere l’informazione. In questo modo si potrà condividere la posizione in tempo reale con i contatti Google, o condividerla con amici e familiari inviando un link tramite le app di messaggistica preferite. Durante la condivisione, i contatti selezionati vedranno sulla loro mappa la posizione e l’orario stimato di arrivo. La condivisione terminerà automaticamente una volta arrivati a destinazione. La condivisione della posizione su Google Maps sarà disponibile a breve in tutto il mondo.

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Da oggi con Google Maps si possono condividere i propri luoghi preferiti [VIDEO]

A partire da oggi su Google Maps è possibile creare elenchi di luoghi e condividerli con i propri amici. Il tutto avviene senza mai uscire da Maps (sia su Android sia su iOS). Ad annunciare la novità sharing è la stessa Google tramite un post pubblicato sul proprio blog. Per condividere i propri luoghi preferiti basta aprire l’app Google Maps e , dopo aver individuato il luogo prescelto, selezionare l’icona “Salva” e aggiungerlo a uno degli elenchi preimpostati sull’app, ad esempio “Da visitare” e “Preferiti”. Visto che anche per Google condividere è importante la condivisione degli elenchi è stata resa molto agevole e può avvenire via messaggio, email, social network e attraverso le app di messaggistica più usate. Gli elenchi che si deciderà di salvare saranno sempre con voi all’interno delle mappe di Google e visibili sia da dispositivo mobile che da desktop anche in assenza di connessione.  Google ha reso disponibile su YouTube un video in cui viene spiegato passo dopo passo come è possibile salvare e condividere i propri luoghi del cuore.

Successo per il crowdfunding di Insta360, la fotocamera per fare foto e video a 360 gradi


Appassionati di fotografia o video? Su Indiegogo, il celebre portale di crowdfunding, la raccolta fondi dell’era della sharing economy, è in corso la campagna di un prodotto che fa per voi. il gadget tecnologico si chiama Insta360 Air ed è una fotocamera portatile portatile per smartphone Android (funziona tramite un gancio clip-on) in grado di catturare immagini HD a 360 gradi immersive e video. Le caratteristiche di questa fotocamera rendono Insta360 Air  lo strumento ideale per youtuber, blogger in quanto le immagini scattate o i video girati possono essere condivise istantaneamente su social network o addirittura trasmesse in live streaming. Inoltre grazie a un cavo rigido la fotocamera può essere collegata a un PC o notebook cosi da consentire la possibilità di utilizzo come webcam, sempre con la funzione immersiva a 360 gradi. Insta360 è disponibili in quattro colori: nero, bianco, oro e rosa. quando mancano circa dieci giorni alla chiusura della campagna di crowdunding i promotori hanno già ampiamente superato l’obiettivo prefisso e hanno raccolto oltre 74 mila dollari USA. Per poterla ricevere in anteprima (a partire da marzo 2017)  occorre sottoscrivere il reward crowdfunding in corso versando a partire da 99 $US.Per coloro che invece usano un IPhone, la società ha un prodotto uguale appositamente creato per dispositivi iOS che si chiama Insta360 Nano. ques’ultimo lo si può trovare già su alcune piattaforme di eCommerce al costo di circa 250 euro.

 

 

 

 

Scooterino raccoglie 500 mila euro e si prepara al lancio in nuove città 


Scooterino, la startup del ride sharing su moto scooter, mette a segno un round di investimento da €500 mila e annuncia che si prepara al lancio dei propri servizi in altre città d’Italia e rende da possibile prenotare in anticipo un passaggio in scooter. Il nuovo sistema di pre-booking andrà ad affiancarsi al già collaudato sistema delle richieste in tempo reale. Questa nuova funzionalità  risponde all’esigenza crescente degli utenti di garantirsi un passaggio in specifici giorni o orari. D’ora in poi gli Scooteristi registrati potranno inserire i loro percorsi e orari abituali, direttamente nell’app, e verranno avvisati se qualcuno sta cercando un passaggio compatibile. Per quanto riguarda gli utenti, invece, essi potranno richiedere un passaggio real-time come fatto finora, oppure formulare una richiesta di prenotazione anticipata (minimo 6 ore di anticipo, massimo 7 giorni) inserendo giorno, ora e indirizzi desiderati: l’app mostrerà i profili degli scooteristi che vanno in quella direzione. Il nuovo sistema di prenotazione interesserà un’area molto grande di Roma, per permettere il matching tra i pendolari, mentre il servizio last minute in tempo reale sarà attivo solo in una zona piccola e centrale e avrà un rimborso minimo di 6€ “Ma applicheremo uno sconto fino alla fine dell’anno, quindi il rimborso per un passaggio rimarrà lo stesso per altri due mesi” – assicurano i fondatori. Disponibile per Android e per IOS, l’app Scooterino negli ultimi 12 mesi ha generato un contagioso entusiasmo nella città di Roma, portando più di 12.000 persone ad iscriversi grazie al solo passaparola, registrando più di 33.000 richieste di passaggio nella sola città di Roma e suscitando la curiosità di media italiani e stranieri tra cui il The Guardian. Nonostante le difficoltà iniziali, questa traction ha convinto un pool di investitori americani, in co-investimento con il fondo regionale Lazio Innova, a scommettere sulla startup oltre €500.000 per rendere possibile una più rapida espansione del business. Per richiedere o prenotare un passaggio basta scaricare l’app e registrarsi, mentre per iscriversi come scooteristi si può scrivere all’indirizzo support@scooterino.it o compilare il profilo “Scooterista” all’interno dell’app. “Il nostro obiettivo è potenziare al massimo l’efficenza della mobilità condivisa in città” – affermano Oliver Page e Francesco Rellini, co-founders della start-up romana – “per questo stiamo già raccogliendo adesioni di aspiranti scooteristi in altre città, prime fra tutte Genova, Milano, Firenze e Napoli, per dare vita alla più grande community di ridesharing su scooter in Italia”. Scooterino non dimentica la sicurezza: “Riteniamo sia necessaria per creare una comunità solida e che ispiri fiducia” – ricordano i co-founders – “per questo motivo, prima di accettare uno scooterista nella nostra community ci sarà un incontro per convalidarne l’identità. In più e’ richiesto un minimo di 21 anni, una patente valida, un’assicurazione in regola, e uno scooter omologato per due e in buone condizioni”.“Scooterino non è un servizio Scooter Taxi o un Affitto Scooter, non è nemmeno uno Scooter Sharing” – affermano i fondatori. “Scooterino è il “BlaBlaCar” per i tragitti brevi e urbani sullo scooter”. Passeggeri e Scooteristi infatti devono lasciare un feedback reciproco alla fine di ogni passaggio condiviso e costruirsi così una reputazione nella community. Il round di finanziamento appena concluso conferma l’attrattività dei servizi della sharing economy rivolti alla mobilità urbana. 

 

Flic, dal crowdfunding agli scaffali di Harrods 


Partire dal crowdfunding, la raccolta fondi dell’era della sharing economy, e arrivare in poco tempo  tra gli scaffali di Harrods? È possibile. Questa è la storia di Flic, un piccolo pulsante senza fili che permette di accedere in modo immediato alle funzioni preferite del proprio smartphone o tablet. Era quasi un anno fa quando noi di SocialEconomy vi avevano consigliato Flic tra i regali del futuro già acquistabili tramite le piattaforme di crowdfunding e adesso questo oramai iconico – è proprio il caso di dirlo visto il successo – pulsante si trova appunto da Harrods, il più celebre grande magazzino di tutto il mondo. La cosa è possibile perché Flic è tra i prodotti selezionati da Hardware Club, un fondo di venture capital che supporta le startup con l’obiettivo di farle entrare nel mainstream. Flic, creato dalla società svedese Shortcut labs, aveva raccolto quasi un milione di dollari USA (959 mila US$) tramite la piattaforma Indiegogo. Il funzionamento di Flic è semplicissimo: disponibile sia per dispositivi Andrioid che Ios, con una semplice pressione sarà possibile scattare una fotografia, chiamare un taxi, spegnere la sveglia e tanto altro senza toccare minimamente il proprio dispositivo mobile. Inoltre, recentemente la società ha annunciato di essere entrata anche nel segmento dell’home automation. Pur essendo nato da poco Flic vanta già prestigiosissime partnership tra cui quelle con Spotify, Skype e Shazam. La storia di Flic si candida a diventare l’emblema della democratizzazione possibile con la sharing economy: chi ha idee, talento ha finalmente una possibilità per arrivare sul mercato entrando dalla porta principale. 

Twinkly, prosegue con successo su Kickstarter il crowdfunding per illuminare l’ albero di Natale 4.0


È partita da qualche giorno su Kickstarter la campagna di crowdfunding, il finanziamento collettivo dell’era della sharing economy, di Twinkly, le luci smart per l’albero di Natale create dalla startup tricolore Ledworks. La caratteristica principale di queste lucine natalizie è che è possibile controllarle anche a distanza tramite smartphone. Obiettivo dei promotori è raccogliere entro novembre 50 mila euro per poter avviare così la produzione e la distribuzione del prodotto entro il Natale 2016. Al momento al raggiungimento dell’obiettivo mancano poco più di 15 mila Euro. La particolarità di Twinkly non è però semplicemente quella di essere delle luci controllabili da remoto tramite connessione Wi-Fi, da smartphone o tablet, infatti, queste lucine di nuova concezione sono in grado di poter dar vita a dei veri e propri giochi e coreografie luminose configurabili da dispositivi mobile. Con Twinkly, infatti, ogni singolo led, indirizzabile e a lente diffus,  può essere controllato è regolato con la massima precisione. Tramite L’app, Ios o Android,di Twinkly con un tap si possono sfogliare gli effetti disponibili, scaricarne di nuovi o personalizzarli per poi riprodurli immediatamente sull’albero. I fondatori di Ledworks non hanno tralasciato la componente social: gli utenti potranno condividere sui social network una GIF animata raffigurante la propria coreografia luminosa creata. Per poter aderire al crowdfunding, che già dopo la prima settimana ha raccolto più del 50% dell’obiettiv, c’è tempo fino al 4 novembre. Tra le opzioni offerte dai fondatori tramite Kickstarter c’è anche il rewards crowdfunding che da la possibilità a 52 euro di ricevere entro il Natale 2016 uno dei primi Twinkly così da poter essere i primi a sfoggiare il primo albero di Natale smart. 

Twinkly http://www.twinkly.com/

Video https://m.youtube.com/watch?feature=youtu.be&v=xVId48QHEUo

Sharing economy in barca, successo per Easy Harbor

Già qualche settima fa vi avevamo parlato di Easy Harbor, l’app pensata per mettere in contatto i proprietari o gli affittuari dei posti barca con i diportisti che sono alla ricerca di un posto barca in marina durante la propria crociera che vogliono ridurre o annullare i costi d’ormeggio in porto. Oggi, alla vigilia del periodo clou delle vacanze dell’estate 2016, torniamo a occuparci di questo esempio di sharing economy per la nautica perché la società ha comunicato alcuni numeri che testimoniano la felice accoglienza del mercato per la societa che permette lo scambio dei posti barca. Ad oggi sono stati censiti 540 porti. La App è stata scaricata più di 600 volte su dispositivi IOS e Android (cellulari e tablet) negli ultimi 3 mesi, mentre il numero di utenti registrati nel medesimo periodo è già arrivato a più di 300. Le offerte pubblicate ammontano a 40 in tutta Italia: Varazze, Rosignano, Roma, Oristano, Pisa, Sanremo, Genova, Grosseto, Licata ma c’è anche un po di estero come ad esempio Mentone in Francia. Sono già stati scambiati ormeggi per un totale di 112 giorni, con un considerevole risparmio tra le parti , considerando il periodo di alta stagione. Inoltre, alcuni diportisti dopo il periodo di scambio gratuito hanno deciso di prolungare la permanenza in porto pagando lo stazionamento. Questo conferma la grande opportunità anche per le marine di farsi conoscere ad un pubblico che, in assenza della app, non avrebbe avuto la possibilità di provarne i servizi e di apprezzare le bellezze turistiche limitrofe. Easy Harbor, in seguito a questa prima fase di start up, offrirà anche la possibilità di vivere al meglio l’esperienza dell’ormeggio attraverso una serie di funzioni come l’ “inserimento di offerte a pagamento”, che consentirà agli utenti di inserire il proprio posto barca con il prezzo giornaliero (suggerito direttamente dalla App) ma anche notizie sugli eventi organizzati delle marine; feedback da parte degli utenti e molte informazioni sui porti e sulle possibilità turistiche delle zone limitrofe.

http://www.easyharbor.it/

L’app per scambiarsi gratuitamente i posti barca è disponibile su App Store e Google Play

  

Di Easy Harbour, la startup che consente ai diportisti di scambiarsi gratuitamente il proprio posto barca, via avevano già parlato in questo post. Oggi ritorniamo a occuparcene perché, come promesso dai fondatori, l’app è stata varata ed è ora disponibile per i dispositivi iOS e Android rispettivamente su App Store e Google Play. Easy Harbour è stata pensata, in pieno stile sharing economy, per facilitare economicamente l’ormeggio nelle marine italiane. Infatti, soprattutto nei mesi estivi, ormeggiare in porto può diventare un’impresa sia per i pochi posti disponibili sia per prezzi che in alta stagione possono essere davvero proibitivi. Allo stesso tempo molti posti barca vengono lasciati liberi e restano inutilizzati. Easy Harbor mette in contatto i proprietari, o gli affittuari, dei posti barca attraverso una community e consente di annullare i costi d’ormeggio in porto. L’utilizzo è molto semplice:
basta scaricare l’ app, attraverso un qualsiasi dispositivo mobile,per poter mettere a disposizione uno o più posti barca e accedere alle offerte inserite da altri diportisti. Easy Harbor, in seguito a questa prima fase di start-up, offrirà anche la possibilità di vivere al meglio l’ormeggio in porto attraverso una serie di funzioni della propria app come il “diario di porto” che consentirà agli utenti di lasciare consigli sui servizi che si trovano in porto; lo “scandenziere” per non dimenticarsi nessuna scadenza di pagamento o revisione degli accessori della barca e notizie sugli eventi organizzati dalle marine. Easy Harbor va ad affiancarsi a altri servizi dell’economia della condivisione per gli amanti del mare con in testa il boat sharing, che con le varie uber del mare (Incrediblue, Antlos e Sailo le più famose) sta conquistando tanti consensi sia in Italia che all’estero. 

Nasce WOW FI, il Wi-fi in sharing per navigare gratis dovunque

 

Fastweb

 
In pieno spirito di sharing economy, Fastweb lancia la community dedicata a tutti i propri clienti. Il suo nome è WOW FI e consente a ogni i cliente dell’operatore TLC di navigare in Wi-fi anche fuori dalla propria abitazione in modo totalmente gratuito “sfruttando” la rete di altri clienti della compagnia telefonica che decideranno di condividere la propria connessione dati. WOW FI è attualmente disponibile automaticamente e gratuitamente nelle città di Monza, Livorno, Ancona, Brescia, Verona, Pescara, Bergamo, Padova, Varese, Bari, Busto Arsizio, Legnano, Pisa, Reggio Emilia, Palermo, Catania, Como, Modena e Venezia. Da dicembre il servizio sarà disponibile anche a Milano. Per quanto attiene al funzionamento Fastweb provvederà a integrare sui modem dei propri clienti un nuovo segnale Wi-Fi (SSID), indipendente dalla rete domestica principale è che non andrà a intaccare la potenza della propria connessione domestica.
In questo modo, i modem diventeranno un hotspot per gli altri clienti Fastweb della città che si trovano in prossimità di questo segnale.
Ai membri della community WOW FI basterà selezionare la rete denominata “WOW FI – FASTWEB” tra le reti wireless disponibili sul proprio dispositivo mobile per connettersi in Wi-Fi senza nessun costo aggiuntivo. La password per accedere alla community verrà inviata direttamente da Fastweb tramite SMS e dovrà essere inserita soltanto al primo accesso.
Quando l’abbonato Fastweb sarà nella propria abitaziobe continuerà a utilizzare tutta la velocità della propria linea senza limitazioni. WOW FI è stato progettato per garantire completamente la sicurezza e la privacy della tua linea.
Quando, invece, il cliente Fastweb si troverà fuori casa potrà sfruttare tutti i vantaggi del Wi-Fi senza costi aggiuntivi, riuscendo così a limitare il consumo dati del cellulare.
Per accedere a WOW FI baserà effettuare la ricerca delle reti wireless disponibili dal dispositivo mobile e selezionare la rete WOW FI – FASTWEB.

Sul sito di Fastweb è possibile accedere alle guide (per terminali IOS, Android e Windows) per configurare il proprio smartphone o tablet. 

WOW FI (video) https://youtu.be/FaCvIpiMz8A

Amazon sfida Uber e lancia Amazon Flex

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Amazon, il colosso dell’ecommerce ha annunciato oggi il lancio del servizio Amazon Flex. L’iniziativa consiste nel fare diventare semplici cittadini postini, in cambio di un compenso che la società USA stima tra i 18 e i 25 US dollari all’ora. I postini, per entrare a far parte della squadra, dovranno garantire un minimo di due ore di disponibilità giornaliera; dovranno avere almeno 21 anni e essere dotati di auto e di smartphone Android.
Il servizio Amazon Flex è già attivo a Seattle e presto sara esteso alle città di New York (nella zona di Manhattan) Baltimore, Miami, Dallas, Austin, Chicago, Indianapolis, Atlanta e Portland.
In questa prima fase i postini potranno consegnare solo prodotti Amazon Prime, ma la stessa società ha dichiarato che in futuro il nuovo servizio di consegna potrebbe essere esteso.
Altra novità possibile è l’apertura a mezzi di consegna alternativi all’automobile, come le biciclette o addirittura la consegna a piedi.
Alla base di questa mossa, con cui il colosso di Jeff Bezos entra di diritto tra gli attori dell’economia on demand, sfidando Uber che già in alcune città in Europa è Stati Uniti sta sperimentando servizi di trasporto di cibi a domicilio con UberEATS e che secondo alcuni media potrebbe puntare per il futuro anche sui servizi di logistica.