Election Day: Uber, in collaborazione con Google, aiuta i propri utenti a votare

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Oggi 8 novembre 2016 negli Stati Uniti si celebra l’Election Day, il giorno in cui, come decretato da un atto del Congresso USA del 1845, gli americani scelgono il proprio Presidente. Anche se con l’adozione del voto anticipato (early voting) e del voto per corrispondenza (mail-in voting) questo giorno ha parzialmente perso il proprio valore tradizionale (basti citare che negli Stati di Washington, Colorado e Oregon si vota esclusivamente per posta), per gli statunitensi e per il mondo intero questo giorno rimane fortemente emblematico. Anche alcune delle società che fanno parte della sharing economy hanno così deciso di celebrarlo attraverso delle iniziative che hanno l’obiettivo di facilitare l’espressione del voto quale massimo esempio di democrazia. Oltre Lyft, di cui SocialEconomy ha scritto ieri che offre uno sconto del 45% sulle corse per il seggio, anche Uber, insieme a Google, ha avviato una campagna per incoraggiare gli utenti a votare per l’elezioni che vedono sfidarsi il magnate Donald Trump e l’ex Sottosegretario alla Difesa Hillary Clinton. Il big player della sharing economy ha, in collaborazione con con Google, infatti, lanciato una speciale funzione in-app. che consente di visualizzare nell’app di Uber la posizione del proprio seggio con una semplice pressione di un pulsante.  Inoltre gli utenti Uber riceveranno un messaggio in-app che ricorderà che oggi è il giorno del voto. Tutti coloro che, invece, ancora non sono clienti della società di ride sharing usando il codice promozionale “VOTETODAY” avranno diritto a uno sconto di US $20 di sconto per la loro prima corsa Uber.

Sharing economy, nell’Election Day Lyft offrirà il 45% di sconto per recarsi alle urne


Lyft, il servizio di ride sharing attivo negli Stati Uniti, Vietnam, Indonesia, Malaysia, Singapore, Thailandia e Filippine,  in occasione dell’election day USA di domani 8 novembre ha deciso di incentivare l’espressione del voto offrendo a uno sconto del 45% a coloro che, trovandosi in una delle 20 aree coperte dalla promozione, sceglieranno un’auto guidata dall’azienda dai baffi rosa per recarsi alle urne. Ad annunciarlo è stata la stessa azienda, uno dei big player della sharing economy tramite una mail inviata agli utenti eleggibili. “Trovare, convenienti opzioni di trasporto a prezzi accessibili è stato tradizionalmente un ostacolo al voto. Ecco perché Lyft vuole contribuire a rendere più facile lo spostamento ai passeggeri per il giorno delle elezioni”, questo quanto affermato dalla società in una email inviata qualche ora fa.  Lyft offrirà lo sconto del 45% nella fascia oraria compresa tra 07:00-08:00 di Martedì 8 novembre. La disponibilità comunque secondo quantomeiportato nella mail è limitata. Per accedervi occorre I farlo il “Deal of the Week”. Per qunto riguarda inuovi utenti, Lyft darà loro un bonus di 5 US dollari da utilizzare nelle prime 10 corse utilizzando Martedì il codice November8th. Le elezioni americane per scegliere il quarantacinquesimo Presidente degli USA vedono contrapposti la democratica Hillary Clinton è il repubblicano Donald Trump. Molti osservatori negli ultimi mesi hanno notato che il voto dei millennial potrebbe essere importante nella definizione della competizione. Chissà se la sharing economy darà, quindi, il proprio contributo indiretto nella scelta del nuovo Commander in Chief chiamato a sostituire l’uscente Barack Obama. Come raccontato da SocialEconomy per combattere l’astensionismo è anche nato un servizio dal nome VoterDrive che offre corse gratuite per le urne elettorali tramite Uber

Vacanze di Natale 2016, ecco i consigli di viaggio di Evaneos.it


Le parole chiave della sharing economy sono disintermediazione e condivisione. Nel campo dei viaggi e degli spostamenti l’economia circolare ha trovato uno dei maggiori segmenti. In questo segmento di mercato, oltre alle società della sharing economy che propongono condivisione di case vacanze, auto, biciclette, esistono business che si basano sulla disintermediazione. Una di queste è Evaneos.it, la prima piattaforma che permette ai privati di entrare direttamente in contatto con tour operator locali selezionati in tutto il mondo per organizzare dei viaggi al 100% su misura. Fondata  in Francia da due incalliti viaggiatori oggi Evaneos conta globalmente 500.000 membri ed è presente in 150 destinazioni con 850 tour operator locali partner. Dalla sua creazione, già 120.000 persone hanno viaggiato con Evaneos. Per le prossime vacanze di Natale la societa francese ha realizzato un’infografica per raccontare che le vacanze invernali non fanno rima per forza con caminetto, neve e panettone. È possibile, infatti, immaginarsi con maschera e boccaglio a fare snorkeling sulla barriera corallina, passeggiare tra i baobab o fare trekking sul Machu Picchu. Tailandia, Perù, India, Costa Rica, Madagascar sono, infatti, le destinazioni consigliate per le vacanze di Natale 2016. 

Thailandia. Destinazione molto amata dagli italiani, è perfetta da novembre a marzo, soprattutto se la meta del viaggio è Chiang Mai per il suo clima secco. La famosa Koh Samui è ideale invece per un viaggio durante la nostra estate. 

Perù. Ogni motivo è buono per andare in Perù: dalla scoperta delle rovine del Machu Picchu all’ottima gastronomia locale che ha incantato gli chef più famosi del mondo. Scegliere quando partire invece merita una riflessione in più, soprattutto se si considerano le dimensioni di questo grande Paese. Per le partenze di Natale, il Machu Picchu è perfetto perché sorge nella regione centrale, quella più secca in quel periodo dell’anno.

India. Occhi puntati sull’Himalaya: l’India esercita un fascino senza tempo sui viaggiatori di tutto il mondo. Forse non tutti sanno però che l’inverno – e il periodo natalizio – è la stagione giusta per ammirare la catena dell’Himalaya. Ammirare e non scalare!  Una volta in India perché non allungare il viaggio verso Calcutta e Delhi e vedere dal vivo dove è ambientato il libro Shantaram?

Costa Rica. Questo meraviglioso Paese del Centro America è conosciuto in tutto il mondo per le sue foreste color smeraldo. Ancora pochi sanno invece che l’isola di Coco è Patrimonio Mondiale dell’Unesco ed è una meta ideale dove “spiaggiarsi” nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico.  

Madagascar.Secondo un’antica leggenda locale, i baobab sono le radici del cielo, non stupisce che questo pezzo di Africa al largo dell’Oceano Indiano tolga il fiato per la sua natura commovente e il suo popolo fiero e sorridente. L’inverno coincide con la stagione secca e sarà facile incontrare colonne di persone che coprono lunghe distanze a piedi per recarsi al mercato, a scuola, o al lavoro. Al suo passaggio, ogni viaggiatore riceverà un sorriso, grande ricchezza di questo incredibile Paese. 

Basket, Linas Kleiza ex NBA e Olimpia Milano sceglie la sharing economy per la sua “nuova”vita da imprenditore 


Come riportato da Startup Lithuania l’ex giocatore dell’Olimpia Milano Linas Kleiza ha investito in Baltic Arrow, una piattaforma di car sharing che si basa sul car swapping, ossia lo scambio di auto tra utenti privati. È stato lo stesso giocatore di basket Linas Kleiza a svelare il proprio coinvolgimento nella startup in occasione della presentazione avvenuta qualche giorno fa nella città della Lituania Kaunas. Baltic Arrow offre agli utenti la possibilità di presentare le propria auto sul sito web della società e renderla temporaneamente disponibile per lo scambio con con altri utenti. Baltic Arrow, guidata dal CEO Rytis Kričenas, vuole di valore per gli utenti che cercano un auto per un periodo temporaneo e allo stesso tempo rappresenta, in pieno stile sharing economy, un’altra alternativa ai taxi o all’affitto tradizionale. Inizialmente, il servizio sarà gratuito e i nuovi utenti potranno beneficiare di un bonus di benvenuto pari a 100 EUR. Dopo il periodo iniziale dovrebbe essere applicata una commissione di transazione. Il servizio di car sharing è già attivo in Lituania e guarda con interesse ai  principali mercati occidentali come l’area per una possibile espansione futura. Kleiza, inoltre, non soltanto ha investito nella società ma anche prestato la propria immagine per lanciare questa innovativa forma di car sharing. Come visibile su YouTube il giocatore ha, infatti, girato un video per spiegare il funzionamento di Baltic Arrow e per promuovere l’avvio della società. La scelta di Linas Kleiza di diventare impreditore ha proprio nel basket illustrissimi predecessori: Kobe Bryant, l’ex stella della Nba ha proprio recentemente annunciato l’avvio di un fondo di investimento da cento milioni di dollari USA dedicato alla tecnologia, media e gestione dati. Prima di lui altri du super star del basket internazionale come Michael Jordan e Magic Johnson avevamo scleto di avviare un’attività imprenditoriale. l’ex numero 23 dei Chicago Bulls si è, infatti, dedicato allo sport comprando il controllo di squadre di basket, mentre Magic Johnson ha creato una catena di cinema localizzate nei quartieri disagiati.

Foto da Facebook Baltic Arrow

Dove si va? Sta per arrivare la nuova App di Uber. Semplicemente fantastica 

Foto Uber


La nuova app di Uber, che noi di SocialEconomy vi raccontiamo prima di tutti in Italia, è tutta incentrata sulla risposta a una semplice, ricorrente e iconica domanda: Dove si va? Dietro a questo interrogativo è racchiuso tutto il mondo di Uber e le infinite novità che il colosso della sharing economy porterà prossimamente sul mercato. Il segreto è la semplicità e la facilità d’uso, il tutto condito da novità che fissano un benchmark come un’azienda leader deve fare. Uber stupisce così il proprio pubblico e lo fa veramente alla grande.  Ecco nel dettaglio tutte le novità dell’imminente nuova app che rappresenta la prima vera e propria novità dal lancio sul mercato avvenuto nel 2012. La prima, come anticipato, è la domanda iniziale visibile all’avvio dell’app: Dove si va? Rispondendo a questa domanda si conoscerà in anticipo la tariffa esatta e l’orario di arrivo stimato per la maggior parte delle corse già prima di effettuare la richiesta. La seconda news è rappresentata dalla possibilità di connettere i propri contatti presenti sullo smartphone con l’app Uber e rendere amici e familiari effettive destinazioni. Attraverso la geolocalizzazione Uber invierà ai contatti una notifica affinché condividano la propria posizione così da poterli raggiungere ovunque essi si trovino. La terza novità riguarda l’inserimento di scorciatoie (singoli tastini di scelta rapida) presenti nella schermata principale dell’applicazione. L’app memorizza le corse abituali e fornisce suggerimenti in base alla posizione in cui ci si trova e all’orario. Le scorciatoie sono ancora più efficaci se si sincronizza il proprio calendario con l’app Uber. Se si avrà già memorizzato la destinazione, infatti, la scorciatoia per la meta è pronta non appena si avvia l’app. Le novità non finiscono qui, con la nuova applicazione si potranno confrontare in anticipo le tariffe per la maggior parte delle corse, scegliendo, a seconda dei servizi Uber presenti nelle varie città in cui è disponibile il servizio, tra servizio Economy (UberPool e UberX), Premium (la classica vettura nera Uber), Extra Seats – Posti supplementari (UberVan) e More (per le auto con seggiolino bimbi oppure attrezzate per ospitare i portatori di handicap con carrozzella). Ulteriori novità sono le istruzioni in app per facilitare l’incontro tra cliente e driver, le funzioni per condividere il proprio stato con amici e familiari e quelli dividere il pagamento della corsa con i compagni di viaggio. Dulcis in fundo è un pacchetto di extra pensato per coccolare il cliente:  durante la corsa si potrà ascoltare la musica preferita con Pandora, si potrà ordinare un pasto con UberEATS, il servizio di food delivery di proprietà del big della sharing economy USA, per fare arrivare qualcosa di gustoso una volta giunti a destinazione, ricevere consigli sui locali grazie a Foursquare e Yelp. Inoltre, si potranno sbloccare gli esclusivi filtri di Snapchat. Per visualizzare le nuove funzioni Uber ha aperto una pagina web e ha diffuso su Facebook un video. Ancora non è nota la data di rilascio della nuova app ma non vediamo l’ora che sia disponibile sugli store di Apple e Google Play certi che saprà rispettare le aspettative. 

Foto Uber

Foto Uber

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Sharing economy, a Londra nascono gli home sharing club al grido #LondonIsOpen

Come raccontato da autorevoli media, tra cui il Corriere della Sera che ha recentemente ospitato un’intervista al suo CEO e fondatore Brian Chesky, sono molti nel mondo i paesi e comuni che stanno contestando la formula di Airbnb. Adesso, come raccontato dal The Gurdian, arriva una sorta di controffensiva organizzata dagli stessi host di Airbnb londinesi. Come naturale che sia nell’era della sharing economy, il desiderio di reagire a normative che a volte sono frutto di regole vecchie riadattate al caso dei servizi dell’economia condivisa arriva dal basso. È così che sono nati nella capitale UK gli home sharing club che altro non sono che delle libere forme associateve che riuniscono i proprietari delle abitazioni che vengono offerte come alloggi alla community sempre crescente di quei viaggiatori che scelgono Airbnb per le proprie vacanze o viaggi di lavoro. Come raccontato dal The Guardian, il colosso californiano ha inviato a Londra dei propri dipendenti per coordinare questi home sharing club. Su YouTube  sono anche apparsi degli spot pubblicitari facenti parte della #LondonIsOpen campaign lanciata da Airbnb in cui gli host raccontano la propria positiva esperienza derivante dal condividere la propria abitazione.  Come insegna il successo ottenuto dalla sharing economy sono la spinta dal basso e la partecipazione di massa a questa forma di economia la vera forza. La dimostrazione sono le varie Uber, i car sharing, i bike sharing e ovviamente la stessa Airbnb. Proprio per questo motivo noi di SocialEconomy, come tra l’altro notato qualche giorno fa da Beppe Severgnini sulle colonne del Corriere della Sera, riteniamo che la sharing economy non possa essere frenata o cancellata ma ben regolamentata. Diversamente le persone inventeranno nuove forme di condivisione. L’unica via è il dialogo per costruire tutti insieme – legislatori, Governi, Istituzioni locali, utenti, associazioni di categoria, consumatori e aziende – una forma di regolamentazione, anche fiscale, per gestire queste nuove forme di economia che magari sia anche in uniforme tra i vari stati visto che la sharing economy è un fenomeno  culturale mondiale. Se così non sarà a perdere non saranno soltanto le aziende ma tutto l’indotto che i big della sharing economy stanno contribuendo a far nascere e sviluppare e quindi l’economia reale. A supporto di quanto scriviamo ricordiamo che lo studio Fattore Sharing ha stimanto in 3,4 miliardi di Euro l’impatto per l’economia italiana generato da Airbnb. E come scritto dal Corriere della Sera è sbagliato ritenere che i viaggiatori che scelgono Airbnb sottraggono business agli alberghi tradizionali. 

Con Uber Elevate nel 2026 si potrà volare su un aereo elettrico innovativo 

Foto Uber


Volare con Uber? Secondo Business Insider Potrebbero mancare soltanto 10 anni. Non stiamo parlando degli elicotteri della società USA già operativi in alcune città come ad esempio Dubai, bensì di veri e propri avveniristici aeromobili. Questo è il quadro che emerge da un white paper reso disponibile dal celebre colosso della sharing economy. Lo studio che mostra come Uber sia alla continua ricerca di soluzioni innovative per migliorare il trasport è stato pubblicato oggi sul sito web della società californiana. Nelle 98 pagine che compongono il documento dal titolo “Fast-Forwarding to a Future of On-Demand Urban Air Transportation” viene spiegata e analizzata in ogni aspetto  quella che potrebbe essere la nuova frontiera degli spostamenti interurbani. L’idea di Uber è quella di progettare, realizzare e rendere effettivamente operativi entro il 2026 dei taxi aerei multi passeggero a decollo e atterraggio verticale spinti da un motore elettrico. Il nome di questi veicoli aerei è Vertical Take-Off and Landing – VTOL. Secondo lo studio pubblicato questi mezzi volanti potranno percorrere fino a 160 Km con una velocità massima pari a 240 Km/h. Nel documento sono anche contenute alcune immagini suggestive di questi concept aerei. Uber nel suo studio non ha tralasciato nessun dettaglio e ha analizzato anche l’investimento necessari per produrli è il costo per miglia. Quest’ultimo, in particolare viene comparato con il costo di un veicolo UBER e con quello relativo a un’automobile privata. Contro una media di un prezzo per passeggero per miglio di UberX  di 2,34 US dollari e di 1,38 US$ per UberPOP l’Uber Elevate potrebbe costare all’inizio in un range medio compreso tra 2,09 e 2,97 US$ che nel long term potrebbero abbassarsi tra un prezzo compreso tra gli 0,33 e i 0,37 dollari USA per passeggero per miglio volato. Considerando il prezzo nel med term il prezzo per miglio volato per passeggero si aggirerebbe intorno ai 0,50 dollari americani. L’analisi Uber mostra che il prezzo per un viaggio di 45 miglia su un VTOL, che dovrebbe sostituire un viaggio in auto di 60 miglia, potrebbe avere un costo a partire da US$ 21 per durata del viaggio di 15 minuti.

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Toyota porta in Italia il primo car sharing ibrido

 

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La tecnologia Full Hybrid  disponibile per la prima volta in Italia in un programma di car sharing. Questo è Yukõ (in italiano, “Andiamo”) il servizio di condivisione dell’auto, tanto in voga nell’era della sharing economy, di Toyota, che dopo Dublino, in cui è iniziata la sperimentazione europea a giugno scorso, arriva adesso anche in Italia, secondo paese pilota, e approda a Forlì.  La costante ricerca di nuove soluzioni di trasporto urbano, unita alla necessità di ridurre la congestione del traffico delle città e le emissioni di CO2, ha permesso a Toyota di considerare, sempre di più, la propria innovazione tecnologica, al servizio di nuovi modelli di trasporto – anche condiviso – dedicato alle città. Il successo di queste tecnologia Toyota è ampiamente dimostrata dai moltissimi veicoli adibiti a servizio Taxi a Milano e nelle principali città di tutto il mondo. Le autovetture del car sharing Yukõ disponibili a Forlì sono sette Toyota Yaris Hybrid, equipaggiate con cerchi in lega, touchscreen con navigatore, retrocamera e Bluetooth, per far provare tutta l’esperienza di guida Full Hybrid, anche a chi sceglie un servizio alternativo alla proprietà dell’auto. Chi userà una Toyota Yaris con Yukõ potrà godere di tutti i benefici che la città offre al servizio di car sharing con vetture ibride: possibilità di entrare gratis nelle zone a ZTL e parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu, nel Comune di Forlì. Sensibilizzare i cittadini sull’importanza della mobilità sostenibile è una delle azioni che l’ Amministrazione porta avanti già da tempo con l’obiettivo di rendere il territorio sempre più vivibile e fruibile, sviluppando e promuovendo buone pratiche quotidiane rispettose della salute, della qualità della vita e dell’ambiente – ha dichiarato il Sindaco di Forlì, Davide Drei. “Già dal nome, Yuko, questo progetto è in linea con lo spirito dell’attività di forlì  – dice l’Assessore alla Mobilità del Comune, Marco Ravaioli -.Vogliamo muoverci insieme per connettere il territorio e le persone. Questo concetto è sintetizzato anche nel car sharing e per la città è un ulteriore passo verso un futuro possibile”. “Yukõ rappresenta il primo progetto in Italia di car sharing ibrido – dichiara Andrea Carlucci – Amministratore Delegato Toyota Motor Italia. Un successo per il nostro brand, sempre alla ricerca di nuove soluzioni dedicate alla mobilità sostenibile, al servizio dei cittadini e dell’ambiente. Siamo orgogliosi di cominciare questa sperimentazione proprio in Romagna, nella città di Forlì, considerata anche la sua attenzione ai temi ambientali. La tecnologia Full Hybrid, questa volta anche in car sharing, è la giusta risposta al nostro importante obiettivo di arrivare a una mobilità in città a emissioni zero. Questo obiettivo si può veramente realizzare, come testimoniano i risultati di una recente ricerca del CARe di Roma che evidenziano come la nostra Toyota Prius di quarta generazione, in un percorso casa-lavoro, sia riuscita a percorrere il 73,2%del tempo a emissioni zero. I valori sono arrivati al 79,4% del tempo sempre a emissioni zero, in percorso urbano. Adesso, grazie a Yukõ, ci dirigiamo verso un servizio destinato veramente a tutti, assicurando sempre la qualità, affidabilità e sicurezza Toyota. Procediamo a grandi passi, – ha proseguito Carlucci – verso un futuro sempre più sostenibile, volto a migliorare le condizioni di vita delle nostre città, verso un uso più consapevole delle risorse energetiche alternative e una diminuzione dell’uso dei combustibili fossili. E’ per questo che siamo i portavoce nel mondo della tecnologia Hybrid e crediamo nell’idrogeno, (con la Toyota Mirai) quale risorsa energetica da utilizzare su larga scala. Il servizio di car sharing partirà da metà novembre 2016 e sarà attivo 24 ore al giorno. Le tariffe, che al momento non sono state rese note, includeranno i costi di esercizio del veicolo, benzina inclusa. Per quanto attiene, infine, la prenotazione si prevede che avverrà tramite sito web.

A Milano è arrivato UberEATS, il servizio di food delivery di Uber


Come SocialEconomy vi aveva anticipato nelle scorse settimane è arrivato a Milano UberEATS, il servizio di food delivery del colosso della sharing economy californiano Uber. Nel capoluogo lombardo UberEATS collabora con oltre cento locali e ristoranti per offrire un’unica piattaforma in cui trovare il miglior cibo locale. Accedendo alla piattaforma di UberEATS (effettuando il download dell’App da GooglePlay e AppStore oppure tramite sito web uberEATS.com), si potrà ordinare qualsiasi piatto dall’elenco di ristoranti e riceverlo rapidamente. In media, fra ordine e consegna passano circa 35 minuti. Una volta selezionato i piatti preferiti nel “carrello” verrà visualizzato il riepilogo dell’ordine del cibo e il prezzo totale.  Il pagamento avviene  direttamente con l’account Uber e, se si vuole, si può monitorare sulla app o sul sito lo stato dell’ordine. 

Carrefour e Share’nGo inaugurano Shop’n Go, la prima stazione di ricarica per una spesa in car sharing 


La sharing economy, continua a fare notizia. E’ stata inaugurata, infatti, nei giorni scorsi a Milano presso il punto vendita Carrefour market di via Farini, la prima di 8 stazioni di ricarica Shop’n go nei supermercati Carrefour market. Le stazioni di ricarica saranno tutte attive entro la fine dell’anno con 30 postazioni di ricarica e fino a 40 posizioni di parcheggio complessivi. I clienti del supermercato avranno, quindi, la possibilità di utilizzare il servizio di car sharing free floating, usufruendo così di numerose agevolazioni come ad esempio, 30 minuti di sosta gratuita per ogni spesa e 50 minuti di guida gratuiti ogni 1000 punti payback. L’iniziativa si inserisce in un’ottica di sensibilizzazione dei clienti sui vantaggi della mobilità condivisa ed elettrica in chiave di sostenibilità ambientale, promuovendo comportamenti ecosostenibili ed efficienti anche in chiave urbanistica soprattutto nelle grandi città come Milano. La partnership con Share’ngo è un’ulteriore dimostrazione dell’impegno di Carrefour nell’ambito della sostenibilità ambientale. All’inaugurazione hanno partecipato Marco Granelli, Assessore a Mobilità e Ambiente del Comune di Milano, Carlo Bacchetta, Direttore Sviluppo Commerciale Supermercati Carrefour Italia, Emiliano Niccolai, Amministratore delegato di Share’ngo-CS Group SpA e Luca Mortara, Direttore Marketing di Share’ngo-CS Group SpA. Stephane Coum, Direttore Supermercati Carrefour Italia, ha commentato: “Siamo orgogliosi di aver realizzato un progetto volto a incentivare i clienti all’utilizzo della moderna e sostenibile mobilità condivisa. Questa iniziativa rispecchia a pieno la nostra visione e il nostro impegno verso un sempre minore impatto ambientale unito alla possibilità di fornire un servizio di alto livello e innovativo in linea con la strategia di Carrefour market sempre più vicina e attenta alle esigenze dei propri clienti”. “La nostra ambizione è trasformare la mobilità urbana elettrica e condivisa in un’esperienza alla portata di tutti, ogni giorno nuova e più gratificante – ha dichiarato Emiliano Niccolai, amministratore delegato di Share’ngo – un obiettivo che può essere raggiunto più velocemente con l’impegno delle destinazioni a contribuire alla convenienza del car sharing rispetto all’uso dell’auto privata, offrendo, piccoli privilegi, sconti, minuti di corsa o minuti di sosta gratuiti qualsiasi sia il nostro bisogno o il nostro desiderio: fare acquisti , andare in palestra o andare a teatro in centro… essendo certi di trovare l’auto alla fine dello spettacolo per tornare a casa”.