
Foto Coca-Cola

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È partita da qualche giorno su Kickstarter il crowdfunding, la raccolta fondi dell’era della sharing economy, per sostenere il progetto di due innovatori italiani. Oggetto è uno zaino realizzato con materiali di ultima generazione, capace di proteggere gli oggetti al suo interno in qualsiasi circostanza. Il 3 novembre Imagination Farm USA, società di progettazione creativa e di design con sede a Houston, in Texas, fondata da Massimo Mellano e da Enrica Vagliani Gray, ha lanciato, infatti, su Kickstarter Capsula Backpack, uno zaino altamente innovativo realizzato, da un’idea del partner Angel Mond, con una tecnologia che lo rende completamente diverso da qualunque altro prodotto finora.Lo zaino Capsula Backpack è il risultato di un progetto tutto italiano che permette di conservare gli oggetti all’interno unendo sicurezza, praticità e stile. Nato nel laboratorio creativo della società a Milano, Capsula è caratterizzato da una elegante forma a parallelepipedo, con due comode maniglie e tracolla regolabile. Le caratteristiche che lo rendono unico nel suo genere sono però altre. Capsula è, infatti, uno zaino completamente impermeabile all’acqua ed anche all’aria. Realizzato con materiali di nuova generazione ultra resistenti ed a tenuta stagna, è interamente termosaldato, dotato di una innovativa zip water-proof e di una valvola di gonfiaggio. Il risultato è un oggetto estremamente leggero, maneggevole e di volume variabile capace di resistere allo schiacciamento, completamente ermetico ed anche galleggiante. Basti pensare che può resistere senza alcun problema in immersione per 30 minuti alla profondità di un metro.Capsula è uno zaino capace di garantire anche nelle circostanze più estreme, la protezione di laptop, tablet, macchine fotografiche, occhiali e altri oggetti fragili, semplicemente sfruttando l’aria contenuta al suo interno. Capsula Backpack ha un design modulare che, attraverso un nuovo concetto di spazio, presenta al suo interno una suddivisione con contenitori rimuovibili chiamati capsule. Gli zaini e le borse da viaggio tradizionali fanno a gara per offrire il maggior numero di taschini e scomparti interni. Il risultato è che quasi sempre mal si adattano alle specifiche esigenze di ciascuno e si fa sempre fatica a ritrovare con rapidità ciò che si è riposto all’interno. Molto spesso inoltre capita di utilizzare il proprio bagaglio in situazioni diverse. Magari nel weekend per il proprio tempo libero e durante la settimana in un viaggio di lavoro. A chi non è mai successo di trovarsi alla domenica sera, in preda all’ansia, a svuotare e riempire nuovamente la propria borsa con la certezza di dimenticare qualcosa o di portarsi appresso qualcosa di inutile. La soluzione delle capsule interne ovvia a tutti questi problemi. Realizzate in cinque colori e misure diverse sono rivestite di uno speciale tipo di velcro che consente di fissarle e di staccarle con facilità alle pareti dello zaino. Questo materiale particolare, di cui è foderato anche tutto l’interno della borsa, è molto soffice al tatto ed interagisce soltanto con se stesso, non aggrappandosi a nessun altro tipo di tessuto. Il sistema di fissaggio consente inoltre di mantenere sempre un’equilibrata distribuzione del peso lungo la parete dello zaino quando lo si indossa. Le misure delle capsule sono studiate in modo da combaciare perfettamente fra di loro in innumerevoli combinazioni diverse con geometrie in stile “tetris”. In questo modo la suddivisione interna degli spazi può essere adattata di volta in volta ad ogni circostanza ed esigenza, consentendo infinite soluzioni di personalizzazione. Il colore è utile per ritrovare con facilità gli oggetti; e per “rifare i bagagli” non sarà più necessario svuotare e riempire tutti gli scomparti; basterà sostituire le capsule. Infine la cerniera a tenuta stagna è anche un elemento prezioso contro i furti, soprattutto in luoghi affollati, e, come se non bastasse, consente di mantenere costante la temperatura interna, trasformando lo zaino Capsula Backpack anche in un ottimo contenitore termico. Massimo Mellano, CEO di Imagination Farm USA: “Lo zaino Capsula si distingue per la valvola di gonfiaggio che lo trasforma in un airbackpack, rendendolo resistente agli urti e in grado di proteggere perfettamente tutto quanto è all’interno. Che si tratti di utilizzarlo come una borsa, come uno zaino o come una valigetta, siamo molto orgogliosi di Capsula. Pensiamo sia davvero la “borsa reinventata” e un modo per proteggere in sicurezza anche gli oggetti più fragili”. Capsula Backpack e gli altri prodotti della stessa linea – la borsa porta computer “Lap Top & Carry Bag” e quella per trasportare la macchina fotografica “Camera & Carry Bag” – possono essere prenotati in anteprima su Kickstarter, la più popolare piattaforma americana di crownfunding, che permette a innovatori e startupper di raccogliere i fondi necessari a sviluppare le proprie idee. La campagna su Kickstarter dal suo avvio avvenuta il 3 novembre scorso e ha raccolto in meno di ventiquattr’ore i fondi posti come obiettivo minimo per dare vita al progetto e a oggi sono stati raccolti oltre quaranta mila US$. Alla conclusione della raccolta fondi, il 19 dicembre, partirà la realizzazione industriale del prodotto, che verrà successivamente consegnato a domicilio in tutto il mondo alle persone prenotate. Per poter avere in atemprima il backpack waterproof, anti crush and floating Capsula occorre partecipare al reward crowdfunding e sostebere il progetto con almeno 169 US$. Le caratteristiche di Capsula lo rendono lo zaino l’ideale compagno di viaggio per gite avventurose, per viaggi in barca a vela o a motore o semplicemente per salvaguardare computer o macchine fotografiche durante una giornata di lavoro e spostamenti urbani.
La videopresentazione su Youtube: http://bit.ly/2fzgeNp


Due nuove startup aprono una campagna di equity crowdfunding, la ricerca di capitali dell’era della sharing economy, su Mamacrowd. Le due società, operanti nei settori degli affitti residenziali e della frutticoltura di precisione, hanno deciso di affidarsi a Mamacrowd per trovare nuovi investitori. Mamacrowd è la piattaforma di equity crowdfunding nata dall’esperienza di SiamoSoci, che dal 2011 facilita l’incontro tra investitori e asset non quotati. La piattaforma, certificata Consob, propone progetti innovativi operanti in settori che a livello nazionale e internazionale stanno attirando l’attenzione di diversi investitori. Le due nuove campagne riguardano Gromia e PerFrutto. La prima è una startup milanese che opera nel settore degli affitti residenziali, e si propone come il modo più semplice attualmente sul mercato per affittare case e stanze a medio e lungo termine. I vantaggi per i proprietari sono immediati: zero vincoli, risparmi fino al 70% e procedure di gestione di pagamento degli affitti che possono essere perfezionate completamente online. Gli utenti che utilizzano Gromia risparmiano oltre il 70% di denaro e fino al 50% di tempo rispetto alle agenzie immobiliari: chi offre un immobile trova un inquilino in 8,3 giorni che diventano 4,6 per una singola stanza, mentre per un affitto mensile di 1000 euro si registra il -74% di costi annui. Con la campagna di equity crowdfunding, la startup si apre a nuovi soci, alla ricerca di 80.000 euro. Il capitale raccolto sarà utilizzato per lanciare il servizio su diversi mercati. Attualmente, infatti, Gromia opera solo sulla città di Milano, per sfruttare il network effect dato dalla densità abitativa. L’azienda ha intenzione di espandersi a Roma, Torino e Bologna, per poi provare la strada dell internazionalizzazione sul mercato europeo dal 2019, partendo da Madrid, che sarà seguita da Berlino e Londra. L’altra nuova campagna è quella di PerFrutto. Nata da un team di ricercatori e docenti dell’Università degli studi di Bologna, PerFrutto si occupa di frutticoltura di precisione, operando in un settore fondamentale per l’Italia, come ha ricordato Bernardo Mattarellla, Direttore della Business Unit Incentivi e Innovazione di Invitalia, durante l’ultima edizione di Seeds&Chips (il summit internazionale dedicato alla food innovation): «i produttori italiani sono tra i maggiori conoscitori delle materie prime alla base delle produzioni di qualità e il sistema della ricerca italiano nel settore agroalimentare è un’eccellenza». Grazie ad alcune innovazioni tecnologiche sia hardware che software sviluppate dal team, tra cui un algoritmo proprietario che analizza e processa i dati relativi ai singoli frutteti, PerFrutto rende possibile il miglioramento della crescita dei frutti, ottimizza le risorse utilizzate in agricoltura e prevede le produzioni. Il risultato per i produttori è l’aumento fino al 40% del profitto per ettaro. Con i 70.000 € che si propone di trovare attraverso la campagna di equity crowdfunding, l’obiettivo del team è sviluppare la spinta commerciale, trovando nuovi clienti e aumentare gli ettari da misurare. Oltre ad Italia, Spagna e Francia la società sta lavorando in Australia, Uruguay e Marocco. A testimoniare la validità delle due aziende nei propri settori di riferimento, sia Gromia che PerFrutto hanno già suscitato l’attenzione dei primi investitori. La startup che opera nel settore immobiliare ha ricevuti investimenti per quasi 12 mila Euro mentre PerFrutto nel primo ha già raggiunto 20 mila Euro di raccolta.

Partire dal crowdfunding, la raccolta fondi dell’era della sharing economy, e arrivare in poco tempo tra gli scaffali di Harrods? È possibile. Questa è la storia di Flic, un piccolo pulsante senza fili che permette di accedere in modo immediato alle funzioni preferite del proprio smartphone o tablet. Era quasi un anno fa quando noi di SocialEconomy vi avevano consigliato Flic tra i regali del futuro già acquistabili tramite le piattaforme di crowdfunding e adesso questo oramai iconico – è proprio il caso di dirlo visto il successo – pulsante si trova appunto da Harrods, il più celebre grande magazzino di tutto il mondo. La cosa è possibile perché Flic è tra i prodotti selezionati da Hardware Club, un fondo di venture capital che supporta le startup con l’obiettivo di farle entrare nel mainstream. Flic, creato dalla società svedese Shortcut labs, aveva raccolto quasi un milione di dollari USA (959 mila US$) tramite la piattaforma Indiegogo. Il funzionamento di Flic è semplicissimo: disponibile sia per dispositivi Andrioid che Ios, con una semplice pressione sarà possibile scattare una fotografia, chiamare un taxi, spegnere la sveglia e tanto altro senza toccare minimamente il proprio dispositivo mobile. Inoltre, recentemente la società ha annunciato di essere entrata anche nel segmento dell’home automation. Pur essendo nato da poco Flic vanta già prestigiosissime partnership tra cui quelle con Spotify, Skype e Shazam. La storia di Flic si candida a diventare l’emblema della democratizzazione possibile con la sharing economy: chi ha idee, talento ha finalmente una possibilità per arrivare sul mercato entrando dalla porta principale.

È partita da qualche giorno su Kickstarter la campagna di crowdfunding, il finanziamento collettivo dell’era della sharing economy, di Twinkly, le luci smart per l’albero di Natale create dalla startup tricolore Ledworks. La caratteristica principale di queste lucine natalizie è che è possibile controllarle anche a distanza tramite smartphone. Obiettivo dei promotori è raccogliere entro novembre 50 mila euro per poter avviare così la produzione e la distribuzione del prodotto entro il Natale 2016. Al momento al raggiungimento dell’obiettivo mancano poco più di 15 mila Euro. La particolarità di Twinkly non è però semplicemente quella di essere delle luci controllabili da remoto tramite connessione Wi-Fi, da smartphone o tablet, infatti, queste lucine di nuova concezione sono in grado di poter dar vita a dei veri e propri giochi e coreografie luminose configurabili da dispositivi mobile. Con Twinkly, infatti, ogni singolo led, indirizzabile e a lente diffus, può essere controllato è regolato con la massima precisione. Tramite L’app, Ios o Android,di Twinkly con un tap si possono sfogliare gli effetti disponibili, scaricarne di nuovi o personalizzarli per poi riprodurli immediatamente sull’albero. I fondatori di Ledworks non hanno tralasciato la componente social: gli utenti potranno condividere sui social network una GIF animata raffigurante la propria coreografia luminosa creata. Per poter aderire al crowdfunding, che già dopo la prima settimana ha raccolto più del 50% dell’obiettiv, c’è tempo fino al 4 novembre. Tra le opzioni offerte dai fondatori tramite Kickstarter c’è anche il rewards crowdfunding che da la possibilità a 52 euro di ricevere entro il Natale 2016 uno dei primi Twinkly così da poter essere i primi a sfoggiare il primo albero di Natale smart.
Twinkly http://www.twinkly.com/
Video https://m.youtube.com/watch?feature=youtu.be&v=xVId48QHEUo

Scattare una foto è diventato per molti un gesto che si ripete più volte al giorno. Una startup giapponese promette ora di semplificare la procedura di scatto attraverso il lancio di una fotocamera che una volta fissata nella montatura degli occhiali consente letteralmente di scattare una foto con un battito intenzionale di ciglia. Il nome di questo gadget tecnologico wearable è Blincam. La sua particolarità risiede nel sensore che è in grado di distinguere il normale battito delle ciglia da un determinato battito intenzionale. la fotocamera grazie a una connessione Bluetooth integrata è in gradi di connetersi allo smartphone e cosi gli scatti possono essere condivisi sui social network oppure conservate nel “rullino”. Gli inventori di Blincam hanno lanciato alcuni giorni fa una campagna di crowdfunding, il finanziamento collettivo dell’era della sharing economy, sulla piattaforma Makuake. Al momento il progetto risulta totalmente finanziato – mancano comunque ancora circa 50 giorni alla deadline – e ha raccolto oltre 15 milioni di Yen giapponesi. Secondo alcune indiscrezioni a novembre lo stesso progetto dovrebbe essere riproposto su Kickstarter e quindi per il grande pubblico internazionale. Il prezzo di listino dichiarato sul sito di crowdfunding è di 19,800 Yen pari a circa 170 euro. Tempi di consegna previsti a partire da gennaio 2017.

Deliveroo e Bookabook, la piattaforma di crowdfunding di libri, dopo il successo ottenuto dal progetto “Fame di lettura?” durante il weekend 15/17 hanno deciso di prolungare l’azione di marketing che prevede un libro in regalo per ogni ordine effettuato nei ristoranti che utilizzano il brand del canguro come servizio di food delivery. Come si legge, infatti, nel blog della società editrice effettuando una transazione con Deliveroo entro il 24 luglio (in uno dei ristoranti contrassegnati dall’icona dei libri) insieme al proprio ordine si riceverà in regalo un ebook edito da Bookabook da leggere sul proprio device. Bookabook è una piattaforma di crowdfunding (la raccolta fondi dell’era della sharing economy) del libro in Italia che nasce nell’aprile 2014 con due obiettivi: mettere i lettori al centro del processo di creazione del libro e dare agli autori una via d’accesso al mercato editoriale. La società nel 2014 è stata nominata nel Wired-Audi Innovation Award e nel 2015 è stata tra i finalisti al contest internazionale per l’innovazione in editoria, Renew the book. Da gennaio 2016 l’editore ha anche lanciato un social network degli scrittori, dove gli autori di Bookabook possono scambiare consigli e idee. Oltre ai libri che dal 15 al 17 luglio sono stati regalati in versione cartacea come Romanzo Còrso di Laurence Donnini, un giallo ambientato in Corsica e La Scoperta dell’Acqua Calda, un road movie ambientato in un condominio di periferia, si potrà leggere in formato ebook il pulp Deadflowers di Paola Tavella e Agostino Toscana, Corso Regina 68 di Camilla Bonetti, una Bridget Jones in salsa gianduia, e Enciclopedia dell’amore di Enzo Fileno Carabba, un’antologia sull’amore.

Tinaba, l’ecosistema digitale pensato con l’obiettivo di mettere in connessione le relazioni umane con le esigenze economiche e le abitudini – di consumo e di risparmio – delle famiglie e dei giovani, ha presentato le innovative funzionalità che la rendono unica nel panorama internazionale delle società del fintech e che saranno introdotte sul mercato a partire dal prossimo autunno.
Tinaba, il cui capitale è attualmente detenuto da Sator Private Equity Fund – il fondo promosso da Sator S.p.A. che co-investirà anche direttamente nella società – è stata ideata per operare in connessione con un istituto bancario, coniugando innovazione nell’esperienza di acquisto e cultura del risparmio. Tinaba è già attiva in Italia grazie a un accordo in esclusiva siglato con Banca Profilo e prevede un’espansione internazionale in Europa e negli altri Paesi, stipulando alleanze in esclusiva con singoli istituti di credito. Tinaba riserverà a Banca Profilo e a tutte le banche partner la facoltà di sottoscrivere una quota del proprio capitale indicativamente pari al 5%.
Tinaba, acronimo di This Is Not A BAnk, è il frutto di oltre due anni di ricerca e sviluppo e ha coinvolto oltre sessanta persone. L’ecosistema digitale realizzato è basato interamente su una tecnologia italiana proprietaria che abilita le banche partner a servizi digitali innovativi e unici. L’ammontare dell’investimento è di oltre 30 milioni di Euro.
Tinaba si caratterizza come unicum in Italia e a livello internazionale:
– È gratuita: dovunque e per sempre, senza costi di transazione per ogni
trasferimento di denaro P2P, P2B e per i micropagamenti.
– È dove sei tu: ridefinisce il concetto di contactless. Per la prima volta il pagamento avviene non alla cassa ma dove si trova il cliente.
– È social: in un’unica app, un portafoglio digitale per tutte le esigenze di spesa, non solo personali ma anche social. È un ecosistema digitale aperto a tutta la famiglia, genitori e figli, anche non maggiorenni.
– È smart: permette un rapporto inedito tra merchant e cliente. Tinaba è partner del consumatore, lo accompagna nell’intera esperienza di acquisto, fino al pagamento ridefinendo il confine tra offline e online.Le nuove funzionalità sono state presentate presso la sede di Sator e Banca Profilo nel corso di una live experience durante la quale gli utenti hanno potuto provare alcune delle funzionalità di Timaba, tra cui cassa comune, partecipazione a progetti sociali, crowdfunding, acquisto – senza dover passare dalla cassa – di un libro della Libreria Hoepli e o di un gelato Out Of The Box, o donazione a artisti di strada.
Tinaba è già disponibile a invito sugli store Apple e Google Play, mentre a partire dall’autunno prossimo sarà disponibile per tutti. Tinaba, per le sue caratteristiche e le sue innovazioni di candida, quindi, a diventare la startup di riferimento per i millennials, generazione Z e per l’era della sharing economy.
E’ operativa da qualche ora WOOP food, la prima piattaforma italiana di crowdfunding, il finanziamento collettivo dell’era della sharing economy, dedicata esclusivamente al finanziamento di nuove iniziative imprenditoriali e progetti legati all’agricoltura ed al cibo made in Italy. WOOP vuole essere un punto di riferimento per agricoltori, allevatori e startup interessati alla produzione di prodotti alimentari a basso impatto ambientale e all’ artigianato agroalimentare alla ricerca di un finanziamento tramite crowdfunding per sviluppare la propria idea. La missione di WOOP food è quella di dare nuova linfa al sistema agro alimetare italiano. «Il nostro obiettivo è promuovere la cucina locale e regionale, sostenere l’agricoltura biologica, la lavorazione artigianale degli alimenti, e, al contempo, la diffusione di un’educazione ambientale tra le giovani generazioni», racconta sul blog di WOOP Andrea Sartorio, co-founder della start-up. In concomitanza con l’avvio della piattaforma sono state lanciate anche le prime campagne crowdfunding: La Tartufaia del Re, progetto di King of Truffles che prevede la creazione, in Molise, di un ettaro di area protetta dove piantare alberi micorizzati per far crescere il tartufo. Per rendere accessibile la tartufaia a cavatori e appassionati, i promotori hanno bisogno di raggiungere 6.200 €. Altro progetto è Crow, promosso da Carlo Maria Recchia, che si pone l’obiettivo di raccogliere 3 mila Euro al fine di completare la produzione, tutta italiana, del primo lotto di birra Crow, l’unica birra al mais nero corvino originario del Sud America. Terzo e ultimo progetto al momento disponibile su WOOP e IOlive, una app per la tutela dell’olio italiano.

Quando ancora mancano 4 giorni alla conclusione la campagna di crowdfunding di CleanBnB ha già tagliato il traguardo. La startup che offre servizi per chi affitta la propria casa attraverso il big della sharing economy AirBnB ha, infatti, superato l’obiettivo di 50 Mila euro di raccolta attraverso il marketplace CrowdFundMe. La campagna di CleanBnB avviata su CrowdFundMe mette sul mercato l’11% di capitale della società per una valutazione pre-money di circa 400 mila euro. Al momento secondo i dati visibili su CrowdFundMe gli investimenti raccolti hanno superato i 51 Mila euro. Secondo quanto reso noto da Websim a investire sono stati fino ad ora 52 soggetti con un investimento medio di 990 euro. Otto degli investimenti sono stati superiori a 499 euro e chi ha aderito all’offerta ha investito da 250 (il ticket minimo) a 10 mila euro. CleanBnB offre ai proprietari di un immobile che hanno deciso di affittarlo tramite Airbnb, Wimdu, HomeAway, Flipkey, Roomrama o 9Flats, un ventaglio di servizi che comprendono la ricerca di ospiti, consegna delle chiavi e pulizia della casa.