Il carpooling per condividere il tragitto casa-ufficio fa bene all’economia domestica e alla sostenibilità ambientale. Questo è il quadro che emerge dai numeri del 2015 diffusi da Jojob, il servizio italiano di carpooling aziendale che permette con la sharing economy di abbattere non soltanto i costi economici dei pendolari ma anche di concretizzare l’impegno ecologico. Nello scorso anno sono stati condivisi tramite Jojob oltre 11.000 viaggi, per un totale di 434.000 km e 87 tonnellate di Co2 evitate in atmosfera. Altro risvolto positivo della condivisione dell’auto per raggiuere il posto di lavoro è quello economico: il carpooling ha permesso, infatti, ai dipendenti di risparmiare in media 1.300 euro. In particolare, il risparmio economico derivante dalla scelta di condivisione del tragitto casa-lavoro si concretizza in 2.376 euro per chi percorre 60 Km e 1.782 euro per chi effettua tragitti di 45 Km. Si tratta invece di 1.188 euro per chi viaggia ogni giorno per 30 Km, 594 euro per 15 Km e infine 396 euro per 10 Km al giorno di auto condivisa. Nel 2015 Jojob ha coinvolto più di 50.000 dipendenti di oltre 50 aziende di grandi dimensioni, come Amazon, Findomestic, Yoox, Heineken, Auchan, Bnl, Luxottica, che si sono affidate a questo servizio per introdurre e adottare soluzioni di mobilità equa e sostenibile. A queste si aggiungono più di 1.000 piccole e medie imprese che contribuiscono a rafforzare i cluster interaziendali. Secondo Jojob, oltre il 35% dei lavoratori dal primo giorno si iscrive al servizio di carpooling proposto dall’azienda e comincia ad utilizzarlo per condividere i passaggi con i colleghi. “L’attenzione delle aziende italiane verso la mobilità sostenibile ed i risultati generati da Jojob stanno portando l’Italia ad essere il paese leader in Europa per il carpooling aziendale”, dichiara Gerard Albertengo, CEO di Bringme, azienda ideatrice di Jojob. “Per la prima volta non è l’Italia ad inseguire, bensì è l’esempio da seguire. Quest’anno il nostro obiettivo sarà diffondere il carpooling casa-lavoro alle PMI e presto vedremo una prima versione internazionale di Jojob”.