Oramai è diventato un appuntamento fisso prima di ogni grande festività. I suoi rompicapi sono tra i più condivisi sul web nell’era dei social network. Stiamo parlando di Gigerly Dudàs in arte Dudolf. L’artista e disegnatore ungherese ha pubblicato in occasione della Pasqua l’ultimo gioco sul proprio profilo Facebook e Twitter. Il titolo è “Can you find the easter egg among the tulips?” In pieno spirito di Happy Easter la sfida lanciata da Dudolf, che è nato a Budapest, consiste nel trovare un uovo di Pasqua mimetizzato in mezzo a un infinito numero di tulipani. La sfida alla ricerca dell’uovo è aperta. Visto le 4,4 mila visualizzazioni ottenute su Facebook in poche ore dalla pubblicazione del nuovo rompicapo siamo sicuri che, come accaduto in passato (https://socialeconomy.mobi/2016/12/26/riuscite-a-trovare-la-pecora-che-si-nasconde-tra-i-babbo-natale-ritorna-dudolf-lartista-che-realizza-i-rompicapi-piu-condivisi-sul-web/ e https://socialeconomy.mobi/2017/02/14/riuscite-a-trovare-il-cuore-che-si-nasconde-tra-le-lumache-ritorna-dudolf-lartista-che-realizza-i-rompicapi-piu-condivisi-sul-web/ ), lo sharing dell’immagine sarà notevole cosi come gli articoli delle testate giornalistiche italiane e internazionali. Il link con l’immagine originale è: http://bit.ly/2p3wIp1. La soluzione la trovate a questo link: http://bit.ly/2pf0qHG
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Ecco di cosa ha parlato nel 2016 su Twitter l’Italia dell’innovazione
Per il terzo anno consecutivo IBM Italia e Talent Garden hanno analizzato le conversazioni fatte in Italia nel corso dello scorso anno su Twitter sui temi dell’innovazione per capire dove quali sono state le tendenze. Punto di partenza dello studio sono stati i tweet inviati nel 2016 dai 10 magazine di riferimento per la comunità tech in Italia (@Chefuturo, @Startup_Italia, @EconomyUp, @Startupbusiness, @Wireditalia, @CorInnovazione, @Ideastartup, @Startupperblog, @Nova24Tec e @techecon); all’interno dei loro cinguettii sono stati, poi, individuati gli hashtag più rappresentativi che sono, successivamente, stati utilizzati come parole chiave per filtrare le conversazioni scambiate in Italia durante il 2016. In totale sono stati raccolti e analizzati un milione di tweet prodotti nell’ultimo anno da oltre 260mila utenti. Gli hashtag più utilizzati nel 2016 quando si è twittato di innovazione sono stati tra gli altri #startup, #fintech, #iot, #ecommerce, #bigdata, #bitcoin, #cybersecurity, #crowdfunding, #innovazione, #sharingeconomy e #blockchain. Per quanto riguarda gli argomenti più dibattuti, i principali filoni di discussione sono stati il FinTech, la Cybersecurity, l’IoT e Industry 4.0, il FoodTech, l’Artificial Intelligence, l’Open Innovation e il Societing. Interessante anche la differenza degli argomenti trattati dagli uomini e dalle donne. Gli uomini, che hanno animato il 69% delle conversazioni Twitter in tema di innovazione, hanno dialogato su #fintech, #cybersecurity, #blockchain, #opendata, #iot e #ecommerce. Le donne, che rappresentano il rimanente 31%, hanno, invece mostrato maggiore propensione verso argomenti come #robot, #crowdfunding (il finanziamento collettivo dell’era della sharing economy), #foodtech, #innovazione #robot #societing e #openinnovation. Per il 2016 il premio di città dell’innovazione lo vince Milano, che con il 12% dei tweet si posiziona sul gradino più alto del podio. Seguono Roma con il 9% delle discussioni totali e Torino, che come l’anno scorso con il suo 2,8% è stata leggermente distaccata dalle due metropoli. Prima città del sud Napoli che si classifica al quarto posto con il 2,5%, a seguire Trieste, Verona, Bologna e Cremona, Palermo e Cagliari. le due città insulari entrano cosi per la prima volta nella classifica delle prime dieci città in cui si discute di innovazione.
Riuscite a trovare il cuore che si nasconde tra le lumache? Ritorna Dudolf, l’artista che realizza i rompicapi più condivisi sul web
I suoi rompicapi sono tra i più condivisi sul web nell’era dei social network. Stiamo parlando di Gigerly Dudàs in arte Dudolf. L’artista e disegnatore ungherese ha pubblicato in occasione di San Valentino l’ultimo gioco sul proprio profilo Facebook e Twitter. Il titolo è “Can you find the heart among the snails?”. In pieno spirito di San Valentin la sfida lanciata da Dudolf, che è nato a Budapest, consiste nel trovare un cuore mimetizzato in mezzo a un infinito numero di lumache. La sfida alla ricerca del cuoricino è aperta. Visto le 500 condivisioni ottenute su Facebook quando non sono ancora passati 60 minuti dalla pubblicazione del nuovo rompicapo siamo sicuri che, come accaduto in passato (https://socialeconomy.mobi/2016/12/26/riuscite-a-trovare-la-pecora-che-si-nasconde-tra-i-babbo-natale-ritorna-dudolf-lartista-che-realizza-i-rompicapi-piu-condivisi-sul-web/), lo sharing dell’immagine sarà notevole cosi come gli articoli delle testate giornalistiche italiane e internazionali. Il link con l’immagine originale è:http://thedudolf.blogspot.it/2017/02/find-heart.html
La soluzione la trovate a questo link: http://dudolfsolutions.blogspot.it/2017/02/snails-soluzion.html
Da Airbnb alloggi gratuiti per i rifugiati non ammessi negli USA dopo l’ordine esecutivo di Donald Trump
La decisione del Presidente degli USA Donald Trump di bloccare, tramite un ordine esecutivo emesso nelle scorse ore, per 120 giorni l’accettazione di rifugiati, di sospendere per tre mesi l’arrivo di cittadini da Iran, Iraq, Sudan, Libia, Siria, Somalia, Yemen e lo stop indefinito all’arrivo di profughi siriani sta suscitando una valanga di critiche, proteste e azioni a favore di coloro che si trovano nella condizione di non poter più entrare negli US. In risposta a questo intervento Airbnb, il colosso dell’home sharing ha varato un’offerta gratuita di abitazioni per i rifugiati non ammessi negli Stati Uniti. Ad annunciare tale iniziativa è stato il fondatore del società della sharing economy Brian Chesky attraverso Twitter. Chesky sul proprio account ha scritto:“Airbnb is providing free housing to refugees and anyone not allowed in the US. Stayed tuned for more, contact me if urgent need for housing” che tradotto significa: “Airbnb sta fornendo un alloggio gratuito ai rifugiati e chiunque non ammesso negli Stati Uniti. Rimanete sintonizzati per ulteriori informazioni e contattarmi se avete bisogno urgente di abitazioni”. In totale i tweet di Bryan Chesky sull’argomento sono stati tre: “Not allowing countries or refugees into America is not right, and we must stand with those who are affected” e ancora: “Open doors brings all of US together. Closing doors further divides US. Let’s all find ways to connect people, not separate them” cioè: “Non consentire l’accesso a paesi o rifugiati in America non è giusto, e noi dobbiamo stare con coloro che sono colpiti”: “Porte aperte tutti insieme. La Chiusura di ulteriori porte divide gli Stati Uniti. Dobbiamo trovare il modo per collegare le persone, non separarle”. Bryan Chesky su Twitter ha oltre 180 mila follower.
I tre tweet di Bryan Chesky
E’ di Barack Obama l’articolo scientifico più condiviso sul web nel 2016
Il Presidente uscente degli USA Barack Obama è certamente una social star.Ciò è vero non solo in campo politico ma anche in campo medico. Prima di abbandonare la Casa Bianca Obama porta, infatti, a casa un nuovo record: è suo l’articolo scientifico più condiviso sul web nel 2016. United States Health Care Reform: Progress to Date and Next Steps è il titolo della pubblicazione con cui – secondo la Altmetric Top 100 di Digital Science – il Presidente degli Stati Uniti è lo scienziato che nel 2016 ha avuto più condivisioni sui social e citazioni sui media online. La sua pubblicazione sulla riforma sanitaria – la cosidetta Obamacare – è stata pubblicata sul Journal of the American Medical Association (Jama) il 2 agosto del 2016, da allora è stato un proliferare di cinguettii, post, articoli ecc… Il ranking realizzato Altmetric Top 100 di Digital Science prende in esame l’impatto degli articoli pubblicati su riviste scientifiche sul web sotto forma di post su social netowork, tweet su Twitter o voci di Wikipedia. L’articolo sull’Obamacare, il primo scritto da un presidente in carica su una rivista scientifica, ha raccolto poco meno di 9mila tweet e 200 post su Facebook.
Link all’articolo di Barack Obama su Jama http://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2533698?resultClick=1
Ingografica
Riuscite a trovare la pecora che si nasconde tra i Babbo Natale? Ritorna Dudolf, l’artista che realizza i rompicapi più condivisi sul web
I suoi rompicapi sono tra i più condivisi sul web nell’era dei social network. Stiamo parlando di Gigerly Dudàs in arte Dudolf. L’artista e disegnatore ungherese ha pubblicato in occasione delle festività natalizie l’ultimo gioco sul proprio profilo Facebook e Twitter. Il titolo è “Find the sheep”. In pieno spirto natalizio la sfida lanciata da Dudolf, che è nato a Budapest, consiste nel trovare una pecorella mimetizzata in mezzo a un infinito numero di Babbo Natale. La sfida è aperta. Le condivisioni ottenute nelle prime 48 ore su Facebook sfiorano le sette mila è quasi tutti i media del mondo stanno pubblicando articoli sul nuovo gioco di Dudolf. Il link con l’immagine originale è: http://thedudolf.blogspot.com/2016/12/find-sheep.html
La soluzione la trovate a questo link: http://dudolfsolutions.blogspot.com/2016/12/santa-solution.html
Jetsmarter vuole essere la Uber dei cieli
Cosi come Uber che ha rivoluzionato il mondo dei trasporti in auto con conducente una startup USA vuoke provare a rivoluzionare, in stile sharing economy, il mondo dei viaggi in aereo. La società in questione si chiama Jetsmarter ed è stata fondata da Sergey Petrossov, un giovane che ha deciso di avviare una propria attività stanco dei prezzi inaccessibili praticati dalle società che affittano jet privati. La missione di Jetsmarter è quella di rendere possibile a uomini d’affari di potersi spostare con un aereo privato senza per forza essere milionari. L’idea di Sergey Petrossov sembra essere talmente solida che, secondo quanto riportato da alcuni media, ha raccolto US$ 20 milioni dal rapper Jay Z, dalla famiglia reale saudita, da Goldman Sachs e Twitter. Il funzionamento di Jetsmarter si basa sulla condivisione dei posti degli aerei privati che possono essere prenotati tramite App fino a sei ore prima del decollo. Jetsmarter è stato definito dallo stesso fondatore e CEO della società Petrossov come la «democratizzazione del trasporto aereo». Al momento le caratteristiche del servizio – i viaggi aerei possono essere organizzati prenotando almeno 4 posti e solo da coloro che hanno sottoscritto un abbonamento dal costo mensile di US$ 800 secondo quanto riportato da Buzzfeed – rendono Jetsmarter uno strumento che si addice ai viaggiatori d’affari e alle aziende. In più chi sottoscrive la membership ha la possibilità di viaggiare gratis su tratte già organizzate da altri viaggiatori. Coloro che non sono membri possono comunque usufruire dei servizi di Jetsmarter tramite JetDeals cioè la modalità con cui i posti rimasti disponibili sulle tratte già schedulate dai membri vengono aperti a tutti. Per avere un idea di prezzo ad esempio per spostarsi da New York a San Josè per andare a seguire il Super Bowl occorrono 3.500 dollari USA, mentre per raggiungere la stessa destinazione da Los Angeles il prezzo è di US$ 999. A oggi la società ha “a disposizione” oltre tre mila jet privati pronti al decollo, sette giorni su sette e in qualsiasi periodo dell’anno. Tra i desiderata del fondatore c’è quello di poter rendere il servizio usufruibile a chiunque per realizzare il concetto del lusso democratico nei cieli. La sede di Jetsmarter si trova negli USA in Florida e recentemente sono stati aperti degli uffici anche in Europa, a Zurigo, a dimostrazione che le intenzioni della società sono di espandersi in tutti i continenti.
#SaveRummo: condividere una foto per manifestare solidarietà al pastificio Rummo
Questa volta la sharing economy non c’entra nulla. Si parla di solidarietà al tempo dei social network. Su Facebook, Twitter e altri celebri piattaforme social nelle ultime ore è scattata una gara per manifestare solidarietà al pastificio Rummo e ai suoi 150 dipendenti gravemente colpito dall’alluvione che si è abbattuto sulla zona di Benevento la notte tra il 14 e il 15 novembre. L’iniziativa di solidarietà è partita da un “evento” promosso su Facebook in cui si invitano gli internauti a supportare la storica azienda di Benevento. Le mosse per sostenere una delle principali aziende del sud Italia sono poche e semplici: basta comprare un pacco di pasta, fotografarlo e poi condividere lo scatto sui social con l’hastag #saveRummo. All’appello al momento hanno aderito 41 Mila persone. L’azienda da parte sua ha diffuso uno statement in cui dichiara: “Basta guardare i volti degli operai per capire quanto sia grave quello che è successo”. A manifestare il loro sostegno anche alcuni personaggi noti come Selvaggia Lucarelli e Fiorello.