Vacanze estive, i 10 luoghi da visitare consigliati dagli utenti di YAMGU

 

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YAMGU, una startup innovativa nel campo del social travelling, ha pensato di creare una top 10 dei luoghi di vacanza più ricercati per questa estate 2017.  YAMGU può essere utilizzato su cellulare, tablet e computer e permette di organizzare in pochi e semplici passaggi il proprio itinerario di viaggio, scegliendo destinazione e date per facili suggerimenti personalizzati. Oltre a fornire una guida completa e dettagliata delle bellezze del luogo scelto per il soggiorno, YAMGU supporta il turista proponendo e suggerendo attività e eventi, mostre, concerti, spettacoli e orari di apertura dei luoghi di interesse, consentendo anche di acquistare direttamente il biglietto elettronico per saltare le code. In sostanza YAMGU consente di vivere una esperienza di viaggio davvero social e di condividere, in stile sharing economy, il proprio itinerario con i compagni di viaggio. 

Ecco dunque i 10 luoghi più cercati dagli utenti di YAMGU per l’estate 2017: dalle spiagge della Sardegna e della Sicilia ai musei di Torino, fino alla Spagna, ce n’è davvero per tutti i gusti e per tutte le vacanze.

  1. Arbatax, la spiaggia delle rocce rosse (Sardegna). Sulla costa orientale della Sardegna, nel comune di Tortolì, sorge Arbatax, un antico borgo di pescatori che negli ultimi anni si è ingrandito ed è divenuto un’importante meta di turisti, attratti dalla spiaggia adiacente all’abitato: direttamente dal mare emergono rocce di porfido rosso che formano una maestosa scogliera. La spiaggia è composta principalmente da ciottoli di granito e porfido rosso che rendono il luogo particolarmente suggestivo.
  2. Isola dei Conigli, la spiaggia delle tartarughe (Sicilia). Una delle più belle spiagge al mondo è quella dell’Isola dei Conigli: questo fazzoletto di terra si trova al centro di una baia nella parte sud-occidentale dell’isola di Lampedusa e si congiunge ad essa tramite un istmo che si può percorrere a piedi. La spiaggia bianchissima e l’acqua cristallina caratterizzano questo paradiso, divenuto meta delle tartarughe caretta-caretta che qui vanno a deporre le uova.
  3. Belvedere di Murgia Timone: cartolina da Matera (Basilicata). Per chi ama visitare l’entroterra, la Basilicata con Matera, “Città dei Sassi”, offre uno spettacolo tra i più originali. Caratterizzata da case ricavate nella roccia, Matera vide i primi insediamenti urbani già nel paleolitico: un territorio ricco di storia, con il suggestivo aspetto di un presepe. Per goderne appieno, YAMGU consiglia il Belvedere di Murgia Timone, raggiungibile percorrendo la statale SS7, a 15 minuti da Matera: è il punto migliore da cui fotografare i Sassi, che si mostrano in tutta la loro bellezza come fossero protagonisti di una cartolina.
  4. Un salto nella storia a “Preone 200 milioni di anni” (Friuli Venezia Giulia). Camminando ed esplorando le vallate di cui è ricco il Friuli Venezia Giulia, è d’obbligo una deviazione verso Preone, piccolo centro venuto alla ribalta per la grande quantità di ritrovamenti fossili nel territorio, al momento i più antichi trovati in Europa. Una passeggiata in mezzo alla natura che trova la sua conclusione nella visita all’’Esposizione Naturalistica “Preone 200 milioni di anni”, un museo con reperti  paleontologici e pannelli didattici che raccontano l’evoluzione geologica e biologica del territorio delle Prealpi Carniche.
  5. Fontana delle 99 cannelle: le origini de L’Aquila (Abruzzo). Ci sono luoghi come L’Aquila che hanno bisogno di essere ri-scoperti. Qui tra le altre cose si può ammirare la Fontana delle 99 cannelle, eretta in pieno centro storico sull’antico castello di Acquili che ha dato il nome alla città, nei pressi del fiume Aterno. La costruzione iniziata nel 1272 è proseguita fino al XVIII secolo. La piazza sul cui perimetro si sviluppa la fontana, è a forma di trapezio e la fonte ha due vasche originariamente destinate al lavaggio del bucato. La fontana è costituita da 93 mascheroni, ciascuno diverso dall’altro, e da 6 cannelle singole: dovrebbero rappresentare i signori dei 99 castelli che avrebbero dato origine alla città.
  6. A Trapani il balcone di Palazzo Milo (Sicilia). La Sicilia non finisce mai di attirare i turisti: tra le mete da non perdere c’è Trapani, dove è stato eretto alla fine del XVII secolo il palazzo Milo Baroni della Salina, appartenuto originariamente alla famiglia Sauro e poi alla baronessa Milo. Uno sguardo particolare lo merita il portale collegato tramite volute al balcone sovrastante, decorato con festoni, volute, putti.
  7. Gli egizi a Torino: la visita al Museo (Piemonte). Torino è la meta ideale per un weekend tra natura e cultura: tappa d’obbligo il Museo Egizio, il più antico museo, a livello mondiale, dedicato alla civiltà nilotica, secondo solo a quello del Cairo. Il museo ospita circa 30.000 pezzi che documentano la storia e la civiltà egiziane. Molti i pezzi di rilievo, uno dei più importanti è la tomba intatta di Kha e Merit, inoltre sono esposti numerosi sarcofagi, mummie, lo statuario, divinità dell’antico Egitto e il “Papiro delle miniere d’oro”.
  8. “Punti di vista” a Torino (Piemonte). Sempre a Torino, di grande interesse per gli utenti di YAMGU è “Punti di vista”, l’opera realizzata dallo scultore inglese Tony Cragg in occasione delle olimpiadi di Torino del 2006. L’installazione si trova in Piazza d’Armi ed è formata da tre colonne ellittiche in bronzo alte tra i 10 e i 12 metri: la loro conformazione permette all’osservatore di percepire una dinamicità, in parte configurata come composta da profili di volti umani. I due assi delle ellissi, posti a 90° l’uno dall’altro, permettono infatti a ogni colonna di essere guardata da due diversi “punti di vista”.
  9. Lo spritz a Piazza delle Poste a Vicenza (Veneto). Non solo un luogo importante dal punto di vista architettonico ma anche uno dei poli della movida serata vicentina: si tratta in realtà di una via (contrà Garibaldi) secondo lo stradario civico, ma è conosciuta localmente come Piazza delle Poste per la presenza della sede del principale ufficio postale. La piazza ospita una fontana (la Fontana dei Bambini) del 1984, con sculture in bronzo di Nereo Quagliato. Come non passarci per uno spritz a Vicenza?
  10. L’arte al Prado di Madrid (Spagna). Per chi intende varcare i confini nazionali, imperdibile secondo gli utenti di YAMGU è il Museo del Prado a Madrid, in Spagna. L’edificio che lo ospita fu ideato da Carlo III di Spagna: il progetto fu approvato nel 1786, mentre per l’apertura ufficiale si dovette attendere il 19 novembre 1819. Oggi il Prado, considerato una delle pinacoteche più importanti del mondo, ospita le opere dei maggiori artisti italiani, spagnoli e fiamminghi, fra cui Fra Angelico, Andrea Mantegna, Antonello da Messina, Sandro Botticelli, Raffaello, Tiziano, Andrea del Sarto, Correggio, Parmigianino, Federico Barocci, Caravaggio, Artemisia Gentileschi, Giambattista Tiepolo, El Greco, Diego Velázquez, Francisco Goya, Rogier van der Weyden, Hieronymus Bosch, Rembrandt, Pieter Paul Rubens, Antoon van Dyck, Jacob Jordaens e molti altri.

Il carpooling arriva in città

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Un innovativo carpooling arriva dalla Sardegna in tutta Italia. Si chiama Clacsoon ed è un servizio che tramite app permette di offrire e richiedere passaggi in città in maniera semplice, sicura ed economica. Il funzionamento è molto intuitivo: tramite l’applicazione, disponibile per dispositivi Ios e Android, chi vuole richiedere un passaggio inserisce la propria destinazione; successivamente, in maniera totalmente automatica e in tempo reale, vengono geolocalizzati su una mappa i potenziali compagni di viaggio disposti a condividere il percorso, o anche solo parte di questo, consigliando il miglior punto d’incontro tra il richiedente e l’offerente.

SocialEconomy ha incontrato Giuseppe Colistra, CEO di Clacsoon, per approfondire il funzionamento e le prospettive future della società che ha sede a Cagliari.

Cosa è Clacsoon?

Clacsoon è un servizio per il carpooling urbano in tempo reale. Un giornalista RAI qualche tempo fa ci ha definito: “l’autostop del futuro”. Ci piace questa definizione perchè rende bene l’idea di quello che abbiamo in mente.

Quali sono i vantaggi per i vostri utenti?

I vantaggi per i Clacsooner sono molteplici. Sicuramente c’è il risparmio economico, infatti condividendo l’auto si condividono anche le spese, muovendosi in due o più persone il portafoglio sarà più pesante a fine mese. Ad esempio abbiamo stimato un risparmio di circa 35 €/mese su un tragitto medio casa-lavoro di 7 km, condividendo l’auto con altre due persone. Naturalmente più è lontano il luogo di lavoro, più è alta l’occasione di risparmio. Altro aspetto importantissimo è contribuire attivamente ad inquinare meno, ridurre il traffico, evitare i problemi di parcheggio, in sostanza vogliamo rendere le città più vivibili. Infine, anche l’aspetto social: fare car pooling significa conoscere nuove persone, ed è dimostrato che viaggiare in compagnia riduce lo stress.

Sul vostro sito si legge che Clacsoon è gratuito. Qual è il vostro modello di business? 

Clacsoon è totalmente gratuito. Il nostro business si basa su un sistema di credito prepagato che stiamo per inserire nell’app. Per ogni viaggio l’app calcola automaticamente il valore del viaggio, sulla base dei km condivisi. Il passeggero può dunque ricompensare il guidatore per il passaggio di cui ha usufruito. Attualmente questo processo avviene tramite uno scambio di denaro contante, sulla base dell’importo suggerito dall’app. Stiamo inserendo un sistema per velocizzare questo processo, dando la possibilità agli utenti di acquistare del credito, che alla fine di ogni viaggio verrà trasferito sul conto del guidatore. Quando il guidatore vorrà riscattare il credito accumulato, applichiamo una fee che genera quindi la redditività di Clacsoon. Se i crediti restano all’interno del circuito non applichiamo alcuna fee, per incoraggiare gli utilizzatori ad alternarsi come passeggeri e guidatori.

Quali sono le città in cui la app clasoon è stata più scaricata?

L’app ha un grosso successo in Sardegna, specialmente a Cagliari, città nella quale siamo partiti e dove abbiamo la nostra sede. Stiamo registrando incrementi consistenti su grandi città del nord Italia come Milano, Torino e Bologna

Perché avete deciso di puntare sul carpooling istantaneo e urbano?

Ci siamo resi conto che esisteva una necessità molto diffusa. Chi ha un’automobile ha necessità di risparmiare qualcosa visti i costi esorbitanti. Chi non possiede un’auto, o vorrebbe lasciarla a casa, cerca una soluzione per muoversi che sia veloce, comoda e low-cost. Clacsoon è, quindi, una soluzione win-win per entrambi, in modo che tutti possano accedere alle potenzialità del carpooling anche in ambito urbano.Questo è oltremodo complicato per i sistemi attualmente esistenti che funzionano per annunci e quindi sono pensati per distanze molto lunghe e viaggi ampiamente programmati. Inserire un annuncio, aspettare una risposta e accordarsi. Nei sistemi ad annunci sono richieste molte iterazioni e quindi l’utente è scoraggiato all’utilizzo in città. Clacsoon risolve tutti questi problemi e quindi porta il carpooling anche nelle zone urbane.

L’idea di Clacsoon è esportabile anche all’estero?

Certo, la piattaforma dal punto di vista tecnologico è utilizzabile in ogni parte del globo. Naturalmente per avere successo bisogna sviluppare le community locali e incoraggiarle ad utilizzare il sistema. Il nostro primo passo è la versione dell’app in inglese, che verrà rilasciata tra qualche giorno.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi nell’avviare un’impresa in Sardegna?

Il vantaggio principale è sicuramente il forte impulso ad innovare presente nel settore digital. Si accede facilmente ad un ampio network di persone che lavorano nel campo dell’innovazione. Credo che Cagliari offra delle condizioni davvero ottimali per fare impresa nel settore digitale. Le difficoltà logistiche date dall’insularità esistono, ma il settore digitale ne risente sicuramente meno rispetto ad altri settori produttivi. I restanti problemi sono quelli tipici della nostra nazione, Un esempio a caso? La burocrazia!

Il vostro progetto nasce da una collaborazione tra università di Cagliari e iniziativa privata. Ritiene fondamentale la collaborazione enti di ricerca/privati per dare una spinta innovativa al Paese?

Esatto, la nostra società è, infatti, una spin-off dell’Università di Cagliari. Credo che la collaborazione con il mondo della ricerca sia un passaggio fondamentale per le aziende che intendono innovare. Nelle Università c’è molto fervore nel pensare a nuove soluzioniManca però il passo fondamentale verso il business e i mercati. Questo passaggio lo possono garantire le aziende. Quindi sicuramente le collaborazioni consentono di ottenere importanti risultati.

Siete stati sostenuti da altre realtà pubbliche? Se si che tipo di sostegno avete ottenuto?

Abbiamo vinto un bando di un ente regionale che si chiama Sardegna Ricerche e sostiene molteplici iniziative innovative nell’isola. Oltre ad un fondo economico che ci ha permesso di partire, è stato fondamentale l’accesso ad un corso di avviamento all’imprenditoria che ci ha aiutato tantissimo.

Clacson è più una realtà della sharing econonomy o della green economy?

Sicuramente ci poniamo come player di entrambi i settori. Questi due settori economici non sono due compartimenti stagni, ci sono diversi punti di contatto e noi ci inseriamo in queste intersezioni. La sharing economy favorisce il riuso e il prestito, piuttosto che l’acquisto ed il possesso. Queste pratiche hanno una forte impronta green, perchè permettono di migliorare l’utilizzo delle risorse a disposizione e inquinare di meno. Clacsoon incentiva il riuso dei posti vuoti in auto promuovendo una comportamento di condivisione per ottimizzare gli spostamenti in auto che è sia share sia “verde” visto tutti i risvolti in termini di ecosostenibilità ambientale.

Ultima domanda: in questi mesi si discute in Italia e in USA di introdurre una normativa per i servizi in sharing. Secondo lei sarebbe utile? Non si rischia di ingessare la nascente economia della condivisione?

Credo che una normativa chiara sia fondamentale. I problemi infatti nascono quando si opera nelle cosiddette zone grigie, che non sono pienamente normate. L’ingessatura credo che non sia data dalle norme, bensì vien fuori se il sistema normativo non è al passo con i tempi e quindi le leggi sono obsolete. Non chiediamo un sistema che risponda in maniera proattiva, che sarebbe ideale, ma almeno un sistema reattivo verso i cambiamenti che sono in atto nella società. Dunque ben vengano nuove norme e l’aggiornamento di quelle esistenti.

Coboat: il coworking su un catamarano di 82 piedi

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Può un catamarano di 82 piedi diventare un ufficio in coworking? La risposta è si.
Coboat, startup inglese con sede a Londra, come raccontato per primo da Business Insider è nata per realizzare il sogno di ogni amante del mare: lavorare comodamente e con tutti i confort dell’ufficio godendosi contemporaneamente la natura e la navigazione. Il tutto in un contesto stimolante che può contribuire, grazie anche alla presenza di altri ospiti, alla nascita di nuove idee. Il catamarano, che può ospitare contemporaneamente 20 nomadi digitali, è dotato di: connessione wi-fi, comode postazioni di lavoro, elettricità – garantita da energia solare e eolica -, cabine e cucina. Le prossime destinazioni per l’ultimo trimestre del 2015 sono Tailandia, Sumatra, Andaman e Isole Nicobar. Il costo a settimana, che comprende tutti i servizi a bordo e i pasti (escluso alcolici) per una di queste destinazioni è di 980 euro. Tra le mete che toccherà Coboat c’è anche l’Italia: il catamarano navigherà le acque italiane tra fine luglio e fine agosto 2016 toccando le coste della Sicilia e della Sardegna.
Infine, Coboat, insieme a Jovoto, piattaforma di progetti creativi, sul proprio sito ha lanciato un format che mette in palio cento giorni di navigazione sul catamarano gratuitamente per il miglior progetto creativo presentato. Al concorso possono partecipare fotografi, video maker, autori, musicisti, designer, programmatori, foodie, blogger, viaggiatori o imprenditori. Per candidarsi occorre presentare il proprio progetto (ad esempio un film, un libro, una nuova idea di business, una app) entro il 16 settembre 2015. Coboat ha scelto come partner della sua iniziativa Jovoto, azienda con sede a Berlino e leader globale nel crowdsourcing creativo, che offre una piattaforma ideale in cui i candidati possono presentare la propria idea mettendo a disposizione delle aziende una sorta di banca dati di creativi in grado  di sviluppare e gestire progetti complessi. 
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Dalla Sardegna arriva il Tir-Sharing

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L’economia della condivisione continua a riscuotere consensi, cosi dopo biciclette, auto e scooter tocca ai TIR. L’idea è venuta a Francesco Murru, un giovane sardo di Nuoro che ha inventato Sendilo, un portale (www.sendilo.it) attraverso il quale gli autotrasportatori – con partita IVA e mezzo proprio – possono mettere in vendita lo spazio disponibile sui propri mezzi di trasporto offrendolo a chi ha esigenze di effettuare una consegna. Per esempio: un autotrasportatore che ha una consegna da fare sulla rotta Roma – Milano ed ha ancora spazio sul proprio mezzo, oppure rientra da Milano a Roma scarico può mettere tale viaggio a disposizione di chi deve spedire della merce, ad un prezzo competitivo, visto che comunque quel viaggio lo deve comunque fare. Con questo sistema il proprietario del mezzo di trasporto ottimizzando il carico ha cosi un risparmio sul carburante e pedaggi autostradali, mentre chi ha esigenze di spedire della merce può farlo contenendo i costi di spedizione. L’idea è venuta osservando il fatto che circa la metà dei mezzi di trasporto merci in italia viaggia scarico. Molto lodabili anche le finalità di rispetto per l’ambiente: ottimizzando il trasporto merci si risparmia infatti carburante e quindi si riducono le emissioni di CO2 nell’ambiente. L’incrocio tra domanda e offerta avviene tramite il portale sendilo.it  nel quale coloro che hanno bisogno di effettuare una spedizione inseriscono la propria richiesta ricevendo e a stretto giro un preventivo da parte degli autotrasportatori iscritti al servizio. A questo punto al cliente non resterà che scegliere quello a lui più congeniale e perfezionare la spedizione. Il sistema si basa sui feedback che rappresentano una garanzia per chi cerca una spedizione.