
Sailo, uno dei più promettenti player del mercato della sharing economy e in particolare del boat sharing, ha creato un utilissimo strumento (Sailo Boat Calculator) accessibile online all’indirizzo https://www.sailo.com/calculator/cost-of-ownership che aiuta gli appassionati di nautica – sia a vela che a motore – a ben valutare i costi connessi alla proprietà di un’imbarcazione e quindi se è maggiormente conveniente acquistarla o noleggiarla. Il funzionamento del calcolatore di Sailo (TechStars nel 2015) è davvero straordinario per completezza, dettagli di fattori analizzati e per possibilità di personalizzazione. E’ possibile visualizzare, infatti, i costi, i potenziali ricavi da noleggio, le spese di manutenzione, le tasse, il costo di un eventuale finanziamento, le spese di registrazione, costi di attracco e ormeggio, carburante, manutenzione e altri piccolissimi dettagli che sommati tra loro possono permettere di effettuare un acquisto consapevole oppure una rinuncia avveduta. Ad esempio, un proprietario di una barca New York City based che sta valutando l’acquisto di un Jeanneau 49DS del 2005 per un costo di 235 mila US dollari dovrà sostenere costi totali di circa $ 443.000 se la barca viene venduta dopo 10 anni dall’acquisto. Questo scenario presuppone che il proprietario usi la barca di 18 giorni all’anno che corrisponde alla media di uso di un’imbarcazione da diporto negli Stati Uniti da parte di un armatore. Sailo, che è stata definita da Fortune l’Airbnb dei mari è una startup con sede a New York e a Miami che da circa 3 anni collega la domanda di chi vuole affittare un’imbarcazione con l’offerta degli armatori che possiedono una barca che nella maggior parte dei casi rimane per molto tempo ormeggiata in banchina. Il meccanismo di Sailo è quello consolidato del marketplace: attreverso il sito sailo.com avviene infatti il matching tra domanda e offerta. La società è stata fondata da 4 giovani ragazzi, Adrian Gradinaru (CEO), Magda Marcu (Operations & Finance), Delphine Braas (Marketing & Business Development) e Bogdan Batog (Engineering) di cui 2 con prestigiosi MBA alla Columbia University, con la volontà di riuscire a rendere la nautica accessibile a tutti e cercare di portare la sharing economy dalla terra ferma al mare. L’azienda a oggi ospita annunci di oltre 1500 imbarcazioni tra barche a vela, motoscafi e yacht localizzate nell’area New York, Cape Cod, Florida e San Diego ma anche Croazia, Portogallo e Grecia Tra le disponibilità offerte dagli armatori tramite il portale di Sailo anche quella di trascorrere una giornata intera, al costo di US$ 1.000, tra le acque di Manhattan per godersi lo skyline di New York.
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La Regione Lombardia apre alla sharing economy
Airbnb, piattaforma leader nel settore dell’hospitality, ha annunciato in un comunicato stampa che “Milano e la Regione Lombardia hanno approvato nuove regole in favore dell’home sharing e della community di Airbnb”. Le nuove norme confermano che i residenti in Lombardia possono condividere le proprie case e, con ulteriori misure a sostegno degli host locali, pongono le basi per una futura collaborazione tra Airbnb e le città lombarde. Il provvedimento lombardo segue quelli di Londra, Amsterdam, Francia e Portogallo, amministrazioni che hanno implementato negli ultimi mesi le regole sulla sharing economy. Precedentemente, le regole per l’home sharing occasionale in Lombardia erano complesse e poco chiare e destinate ai professionisti dell’ospitalià. Le nuove regole riconoscono che molti degli host di Airbnb non sono aziende o professionisti ma persone comuni che condividono le loro case occasionalmente e utilizzano i guadagni come una risorsa per le proprie necessità. Nel dettaglio il provvedimento chiarisce che: i residenti in Lombardia sono liberi di condividere le loro case occasionalmente; l’home sharing è classificato come un’attività non professionale; molti degli host non dovranno ottemperare ai complessi obblighi di notificazione o mettere una segnaletica fuori dalle proprie abitazioni e beneficeranno di requisiti di notifica nuovi e semplificati con le autorità locali. Matteo Stifanelli, Country Manager di Airbnb Italia, ha cosi commentato: “L’home sharing e Airbnb portano benefici economici, sociali e ambientali unici a Milano e alla Lombardia. Gli host locali hanno già aiutato ad accogliere circa 400.000 visitatori nella regione durante gli ultimi 12 mesi, e hanno fornito agli ospiti esperienze autentiche e locali. Facciamo un plauso al Consiglio Regionale della Lombardia per l’annuncio di queste nuove regole e siamo disponibili a lavorare con le città su altre misure”. L’ annuncio di Airbnb della nuova regolamentazione dei servizi di condivisione del proprio appartamento è stata l’occasione per svelare alcuni dati riguardanti le presenze avvenute in Lombardia tramite la propria piattaforma tra l’1 settembre 2014 e l’1 settembre 2015: 400 Mila ospiti hanno alloggiato presso host locali lombardi, il numero rappresenta, rispetto ai dodici mesi precedenti, una crescita del 200%. Le principali città di origine degli ospiti Airbnb a Milano sono state: Parigi (5.8%); Londra (3%); Roma (2.3%); New York (2%); Zurigo: (1.8%).
