Ofo, prima piattaforma al mondo di bike sharing free floating, rafforza la propria presenza nell’area milanese ed estende il servizio ai comuni di Peschiera Borromeo, San Donato Milanese e San Giuliano Milanese portando cosi la sharing economy anche nei piccoli centri dell’hinterland milanese. Le ofo bike saono, infatti, da alcuni giorni oggi a disposizione dei cittadini che potranno utilizzarle per compiere “l’ultimo chilometro”, per affrontare il tragitto casa – lavoro ma anche per svago, spostandosi in modo conveniente, pratico e sostenibile. L’utilizzo di ofo è davvero semplicissimo: è sufficiente scaricare l’app (per dispositivi iOS e Android), geolocalizzare la ofo bike più vicina attraverso la mappa integrata e sbloccare lo smart lock scannerizzando il QR code. Giunti a destinazione è importante parcheggiare la bici in un punto che non sia di intralcio agli altri passanti e richiudere lo smart lock, lasciando così la bici a disposizione dei futuri ofo biker. “L’entusiasmo con cui i Comuni di Peschiera Borromeo, San Donato Milanese e San Giuliano Milanese hanno accolto il nostro servizio di bike sharing preannuncia un più ampio coinvolgimento delle altre municipalità dell’area metropolitana di Milano nel breve periodo” afferma Antonio Rapisarda, CountryManager di ofo Italia. “Oggi si concretizza il primo ed esemplare coordinamento di tre Comuni dell’area metropolitana di Milano” continua Marco Menichetti, City Manager Milano di ofo Italia. “La volontà delle municipalità coinvolte di implementare sistemi di mobilità sostenibili e di raccordarsi con il disegno unitario di Città Metropolitana, unita al nostro impegno nel creare sinergie con le autorità e gli attori locali, all’impegno civico, alla condivisione e al rispetto reciproco di noi cittadini – che sono sicuro dimostreremo – saranno la chiave del successo di questa importante iniziativa”. “Siamo soddisfatti della proficua collaborazione tra Peschiera Borromeo, San Donato Milanese e San Giuliano Milanese: tre amministrazioni che hanno saputo unire le proprie energie e garantire ai propri cittadini un servizio di bike sharing dedicato, con 1200 biciclette sui tre territori” spiega Caterina Molinari,Sindaco di Peschiera Borromeo. “Si rafforza il legame ciclistico con San Donato Milanese, che culminerà con l’inaugurazione nel 2020 della pista ciclabile che unirà i nostri due comuni. Sarà fondamentale per il buon funzionamento di questo nuovo servizio di bike sharing il senso civico di ciascuno di noi, il rispetto per questo bene comune e per gli altri cittadini che vorranno usufruirne”. “La nostra città conferma ancora una volta la propria vocazione all’innovazione e alla sperimentazione. Il valore aggiunto di questa nuova esperienza è la sinergia con Peschiera Borromeo e San Giuliano. La collaborazione tra Enti, infatti, consente di superare i confini comunali e di studiare soluzioni condivise su larga scala territoriale” afferma Andrea Checchi, Sindaco di San Donato Milanese. “L’obiettivo comune è adottare nuove forme di mobilità sostenibile meno impattanti per l’ambiente e calibrate sulle esigenze dei cittadini. Caratteristiche che abbiamo individuato nel servizio di ofo”. “Potenziare gli spostamenti in bicicletta è un’opportunità importante per la nostra città. Con questo servizio innovativo, esempio di sinergia tra Comuni dell’area metropolitana, auspichiamo di incentivare la mobilità a due ruote che crediamo contribuisca a migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini” dichiara Marco Segala, Sindaco di San Giuliano Milanese. “Al riguardo, abbiamo già identificato alcuni punti di raccolta nei luoghi di maggiore passaggio – da subito, i parcheggi della stazione ferroviaria in via Roma, fronte Municipio e in via Manara, a cui ne seguiranno altri – e abbiamo già aderito alla proposta di Città Metropolitana per ottenere altre 100 biciclette”
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Car sharing: DriveNow raggiunge quota un milione di clienti
DriveNow, che è una delle principali societa europee della sharing economy, ha festeggiato il primo milione di clienti. In occasione di questo importante traguardo la società del car sharing ha lanciato sui social due diverse campagne all’hashtag #oneinamillion; la prima riguarda gli oggetti più strani dimenticati dagli utenti nelle auto, mentre la seconda riguarda le occasioni più particolari in cui l’auto è stata utilizzata. DriveNow gode di un parco vetture di oltre 5.500 veicoli a Monaco, Berlino, Düsseldorf, Colonia, Amburgo, Vienna, Londra, Copenhagen, Stoccolma, Bruxelles, Milano e Helsinki.
Bike sharing: a Milano il 70% degli utenti integra BikeMi con la metropolitana
Il Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi dell’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con Clear Channel, gestore di BikeMi, tra il 2016 e il 2017 ha condotto un’indagine sulla qualità e la customer satisfaction degli utenti del servizio. Lo studio è stato diretto da Giancarlo Manzi, docente di Statistica e Data Mining, e da Giorgio Saibene, dottorando in Sociologia Economica e Scienze del Lavoro. I risultati sono stati presentati al pubblico questo pomeriggio alla presenza di rappresentanti dell’amministrazione comunale. Il questionario d’indagine è stato somministrato a 25.688 abbonati di BikeMi e ha permesso di acquisire informazioni preziose non solo per comprendere la percezione qualitativa del sistema di bike sharing da parte dei suoi abbonati, ma anche per tracciare le caratteristiche del biker tipo e conoscerne abitudini e comportamenti. I risultati dell’indagine rivelano che gli utenti BikeMi sono prevalentemente uomini (57%), di quasi 41 anni, con un’elevata istruzione (il 95% degli utenti ha almeno il diploma di scuola secondaria superiore, il 72% almeno un titolo di istruzione terziaria cioè una laurea a ciclo breve), è un imprenditore (25%) ed è sposato o convivente (per il 57% dei rispondenti). A fare uso delle biciclette condivise, uno dei massimi esempi della sharing economy, sono principalmente i lavoratori che le integrano con altre reti di mobilità sostenibile: il sistema viene infatti considerato, dal 95% degli intervistati, un’alternativa più che valida all’automobile. Il 70% degli utenti integra BikeMi con la rete metropolitana, il 55% con il tram e 40% con l’autobus. Grazie all’introduzione delle biciclette a pedalata assistita (oltre 8 utenti su 10 sono soddisfatti delle e-bike) e ad una distribuzione sempre più capillare delle stazioni, le due ruote del Comune di Milano, non sono più semplici mezzi per recarsi dalla fermata della metropolitana a casa o al posto di lavoro, ma anche per coprire l’intera tratta, evitando problemi di traffico, scioperi e parcheggio. Quanto emerso dall’analisi è un quadro estremamente positivo. Tra gli aspetti maggiormente apprezzati, la policy delle tariffe e il Servizio Clienti. Oltre il 90% dei rispondenti al sondaggio ritiene che i costi e i tempi di restituzione per l’utilizzo delle biciclette siano più che ragionevoli. Anche il supporto alla clientela offerto tramite Call Center, posta elettronica e social network supera il 90% per quanto riguarda i consensi: 7 utenti su 10 si dichiarano molto soddisfatti. Le principali aree di miglioramento del servizio suggerite sono relative allo stato di manutenzione delle biciclette e alla presenza/assenza di biciclette negli orari di punta del traffico cittadino. Tra le possibili innovazioni presenti e future che possono essere lanciate per aumentare l’utilizzabilità di BikeMi sembra che la possibilità di trasportare carichi pesanti (per esempio la spesa) sia una delle priorità degli utenti. Il 76% afferma di desiderare di avere a disposizione una cargo-bike per muoversi in città. Il 10% si dimostra sensibile agli utenti diversamente abili e apprezzerebbe l’introduzione della hand-bike (bicicletta alimentata dal lavoro delle braccia). L’indagine non ha coinvolto solamente gli abbonati annuali ma anche gli utenti occasionali, tra cui utenti con abbonamento giornaliero e settimanale, il 40% dei quali sono risultati essere stranieri. Anche questo bacino di utenza ha espresso pareri positivi, andando a confermare i risultati dell’analisi rivolta agli abbonati annuali. L’indice di gradimento complessivo del servizio per chi sceglie le formule di sottoscrizione giornaliere o settimanali è pari al 90%.
Arriva a Milano il bike sharing a flusso libero
La sharing economy continua a raccogliere consensi in (quasi) tutta Italia. L’ultima novità è la condivisione di biciclette a flusso libero. La particolarità del nuovo servizio di bike sharing partito a Milano da poche ore sta proprio nel free floating, cioè le bici potranno essere lasciate in strada e non per forza riportate nelle apposite rastrelliere. Il servizio già attivo nel capoluogo lombardo è di Mobike, una società cinese, ma tra qualche mese una terza società si andrà ad aggiungere a quest’ultima e all’apripista BikeMi (non a flusso libero). Si tratta di Ofo. Per utilizzare il servizio di Mobike, che conterà in totale su 8 mila biciclette, occorre scaricare l’omonima app disponibile sia per IOS che Android. Una volta registrati e inserito i dati di una carta di credito (attenzione non sono accettati American Express e PayPal) basterà localizzare una bicicletta (che rimarrà disponibile per 15 minuti) e tramite il Qrcode sbloccare il lucchetto presente nella bici. Il costo? 30 centesimi ogni 30 minuti.
Tinaba e Fondazione De Marchi Onlus insieme per il crowdfunding benefico a favore dei bambini del pronto soccorso pediatrico del Policlinico di Milano
Tinaba, la start-up tecnologica ideata e fondata da Matteo Arpe, interamente controllata dal fondo Sator e che in Italia opera in esclusiva con Banca Profilo, e la Fondazione De Marchi Onlus hanno avviato oggi il crowdfunding, la raccolta fondi dell’era della sharing economy, a favore dei neonati colpiti dalla bronchiolite. L’intero ricavato della raccolta sarà utilizzato per l’acquisto di due nuovi macchinari per la somministrazione di ossigeno ad alti flussi per il trattamento dei bambini affetti da bronchiolite, che saranno donati al pronto soccorso pediatrico del Policlinico di Milano. Tinaba è stata scelta dalla Fondazione De Marchi Onlus in quanto è l’unico strumento operativo in grado di gestire una raccolta fondi in modo totalmente gratuito, moltiplicando la base dei possibili benefattori in una logica social e consentendo anche ai giovani di partecipare con piccole o piccolissime somme. Tinaba parteciperà direttamente alla raccolta fondi contribuendo con 1 Euro per ogni donatore che aderirà all’iniziativa. Per contribuire basterà scaricare la App di Tinaba sul proprio smartphone, registrarsi seguendo tutti i semplici passaggi, accedere al “Wall” e, dopo aver cliccato sul progetto “Quanto vale per te un respiro?”, confermare tramite il tasto “Sostieni”. Il crowdfunding durarà per i prossimi tre mesi. «La Fondazione De Marchi ha accolto con entusiasmo la proposta di collaborazione di Tinaba – commenta Emilio Fossali, Presidente della Fondazione – Vediamo in questo strumento un canale importante e innovativo di raccolta fondi, che permetterà di allargare la nostra base di raccolta e di raggiungere nuovi traguardi nell’assistenza dei piccoli pazienti. Ricordiamoci che anche due euro sono importanti quando si tratta di aiutare». «Tinaba è impegnata in prima linea per sostenere progetti di beneficenza e a scopo solidale – commenta Filippo De Montis, co-CEO di Tinaba – La preferenza della Fondazione De Marchi è il primo e più importante riconoscimento dei nostri sforzi per costruire all’interno di Tinaba una piattaforma di crowdfunding in cui ogni centesimo raccolto va direttamente al destinatario, senza costi di intermediazione. Con noi, due euro donati sono due euro ricevuti».
Car sharing: i noleggi in Italia nel 2016 sono stati 6,2 milioni. Milano e Roma al top
Il 2016 è stato per il car sharing un anno di sviluppo assai sostenuto, non solo del business in sé, ma anche del numero di operatori presenti sul mercato. I dati che testimoniano il grande successo di questo segmento della sharing economy, emergono dalla ricerca “Il car sharing in Italia: soluzione tattica o alternativa strategica?”, condotta da ANIASA – Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici e dalla società di consulenza strategica Bain. A fine anno è stata infatti superata la soglia del milione di tessere di iscrizione alle diverse società fornitrici del servizio (1.080.000), con oltre 6,2 milioni di noleggi; numeri impressionanti, che testimoniano la vitalità di un comparto in forte trasformazione ed espansione, soprattutto se si considera il confronto con il 2015: +70% di tessere, +33% su flotta e noleggi. Dal punto di vista territoriale, Milano e Roma si confermano, anche per caratteristiche strutturali, città d’elezione dell’auto condivisa. Le due metropoli rappresentano infatti circa l’80% del business complessivo, seguite da Torino e Firenze.
A Linate e Malpensa decolla il BookCrossing. L’iniziativa si inserisce nell’ambito di Tempo di Libri
Il BookCrossing prende il volo negli aeroporti di Milano Linate e Malpensa con #BookFlyZone, uno spazio condiviso dove tutti possono prendere e lasciare i libri che preferiscono. L’iniziativa, in pieno stile sharing economy, si inserisce all’interno della manifestazioni di a Tempo di Libri, la fiera del settore editoria che si svolgena Milano dal oggi 19 aprile fino al 23 aprile. Nei due aereoporti milanesi sarà possibile prendere gratuitamente uno dei libri presenti in una delle nove librerie allestite in aerostazione a patto però di lasciare un proprio testo disposizione di altri viaggiatori. I volumi messi in disposizione sono 6mila.
Con Walliance e Club Deal salgono a 21 le società di equity crowdfunding autorizzate dalla Consob

Foto Walliance – Facebook
BikeMi da record nella settimana del Salone del Mobile
La Settimana del Mobile 2017 appena conclusa ha fatto registrare record eccezionali per il servizio BikeMi, il servizio di bike sharing attivo nel Comune di Milano. I dati che dimostrano il successo di questa forma di sharing economy nel capoluogo lombardo sono i seguenti: mercoledì 5 aprile BikeMi ha registrato il record assoluto di utilizzi in un solo giorno dal 2008, cioè da quando il servizio è in funzione, con 23.370 prelievi, così come l’8 aprile sono state prelevate 16.106 bici, un altro record assoluto di prelievi, considerando che si tratta di un sabato. Tra sabato 8 aprile e domenica 9 aprile sono stati sottoscritti rispettivamente 584 e 485 abbonamenti giornalieri, per un totale di 1.069, con un aumento del 152% rispetto agli stessi giorni dell’anno precedente, mentre i settimanali hanno registrato +102% a confronto con la settimana precedente. In totale nei sei giorni tra il 4 e il 9 aprile sul BikeMi ha pedalato il mondo. Durante il Salone del mobile sono stati sottoscritti 2.619 abbonamenti settimanali o giornalieri da persone provenienti da tutti i continenti a eccezione dell’Antartide. Infatti, se il 56% di questi risulta essere sottoscritto da italiani il resto è costituito da 222 olandesi, 160 tedeschi, 121 francesi; 89 utenti provengono dal Regno Unito, 64 dalla Svizzera, 55 dal Belgio a pari merito con gli Stati Uniti. Il Far East è capitanato da 44 giapponesi seguiti da residenti in Corea del Sud (in 10, come Grecia e Svezia), India (sono in 6 come i romeni, gli ungheresi e i ciclisti della Repubblica Ceca) e Cina (4 come i messicani, i portoghesi, gli ucraini, i bulgari e i residenti a Hong Kong). Sono stati 7 gli australiani, altrettanti i lussemburghesi e 5 gli africani (2 algerini, 2 sudafricani e un egiziano). In 20 dal Brasile e dall’Austria, 41 gli spagnoli, 26 i turchi, 23 i danesi, 21 i finlandesi, 16 i polacchi e 15 i norvegesi e questo solo per fare qualche esempio. Domenica 9 aprile sono stati superati i 60.000 abbonati annuali attivi, con un incremento di annuali iscritti del 22% rispetto al 2016 e del 43% rispetto alla settimana precedente. In generale gli utilizzi totali nella settimana del design sono stati 114.158 e hanno avuto un aumento del 25% se confrontati con il 2016 e con la settimana prima dell’apertura del Salone. Sono stati percorsi 234.024 km con un risparmio di quasi 50mila chilogrammi di CO2. Per gestire questo traffico straordinario di bici gialle Clear Channel, gestore del servizio di bike sharing, ha organizzato presso le otto stazioni più utilizzate – Duomo, San Babila, Palazzo Marino, San Pietro in Gessate, Brera, Cavour, Cairoli e ovviamente Tortona – i presidi fissi. Gli operatori, dotati di furgoni per la raccolta e redistribuzione delle 3.650 bici in servizio, svuotavano in tempo reale le stazioni piene per permettere immediatamente la riconsegna agli utenti che arrivavano con una bici in carico da riagganciare, evitando quanto più possibile i disagi. In totale sono stati utilizzati 28 furgoni di cui 6 dotati di carrello per ciascuno dei tre turni di lavoro giornaliero.
Il car sharing cresce in tutta Italia con una media del 35%. Negli ultimi sei mesi gli italiani hanno trascorso 1,8 milioni di ore nelle auto condivise
5.030 veicoli, 4.265.000 di prenotazioni, 1.800.000 ore di noleggio, circa 30.000.000 di km percorsi e una crescita del 35% negli ultimi sei mesi. È questa la fotografia sull’uso del car sharing, una delle forme di sharing economy che più sta avendo successo, in Italia scattata da URBI, l’app che aggrega i principali sistemi di mobilità urbana e condivisa in Italia. I dati sono stati presentati oggi nel corso del convegno “Smart Mobility in Smart Cities” che si è svolto presso l’Università degli Studi di Milano. Secondo lo studio realizzato da URBI, la mobilità condivisa sta crescendo in tutta Italia con un trend positivo costante che ha consentito di percorrere 30.000.000 di km in appena 6 mesi. Sotto la lente di ingrandimento le città di Milano, Torino, Firenze e Roma e i servizi offerti da Car2go, Enjoy, Share‘n go, DriveNow e ZigZag. In tutti e quattro i capoluoghi il numero di viaggi in car sharing ha avuto un tasso di crescita regolare giungendo, nel caso di Torino, a guadagnare addirittura 54 punti percentuali. Seguono Milano, con un aumento del 41%, Roma con il 20% e Firenze con il 10%. Nel complesso si può parlare di un aumento medio del 35%. Non in tutte le città l’aumento dei viaggi è stato determinato da una maggior disponibilità di vetture. Se infatti nel caso di Milano (+49% di veicoli) e Roma (+23%), l’ingrandimento delle flotte degli ultimi mesi è stato senz’altro di incentivo, le città di Torino e Firenze raccontano una storia differente. “A Torino e Firenze, il numero di veicoli, invece di aumentare, è diminuito negli ultimi 6 mesi rispettivamente dell’8% e del 12%. Eppure questo non ha fermato i cittadini che sempre di più scelgono di usare i servizi di mobilità condivisa”, dichiara Emiliano Saurin, founder di URBI. “Il fatto che Torino abbia avuto il maggior incremento di viaggi in car sharing in Italia dimostra che questi sistemi, anche in mancanza di grandi flotte, sono sempre più importanti nella vita quotidiana delle persone e che, anche grazie a URBI, sono sempre più alla portata di tutti”. Allo stato attuale, le flotte di car sharing in Italia contano 5.030 veicoli di cui 2.386 a Milano, 1.570 a Roma, 610 a Torino e 464 a Firenze. L’utilizzatore medio dei sistemi di sharing mobility è maschio, ha tra i 25 e i 34 anni. Secondo i dati raccolti da URBI sui suoi utenti, il 75% è uomo e il 25% è donna. Per quanto riguarda le età, il 34% ha tra i 24 e i 35 anni, mentre il 25% si colloca nella fascia di età 35-44 anni; il 15,5% ha 18-24 anni, il 15% tra i 45 e i 54 anni. Chiudono il 14% degli utenti di età compresa tra i 55 e i 64 anni e un 7% degli over 65. Stando allo studio di URBI, i noleggi dei veicoli car sharing durano in media 25 minuti in Italia. A Milano si registrano ogni giorno complessivamente 5.415 ore di noleggio, con una media di 2,7 ore di noleggio per ciascun veicolo. Segue Roma, con un totale giornaliero di 2.551 ore e una media di 1,9 ore a macchina. A Torino si totalizzano invece 1.123 ore di noleggio giornaliero, con una media di 1,8 a vettura. Chiude Firenze con 639 ore totali e una media di 1,3 a veicolo. In totale le ore di noleggio sono state 1.800.000. Mediamente, nel corso di una giornata, a Milano si effettuano 12.750 noleggi, a Roma 5.741, a Torino 3.458 e a Firenze 1.608, con picchi di utilizzo nelle giornate di venerdì e sabato. Analizzando invece la media settimanale dell’uso del car sharing nella città di Milano, risulta che la fascia oraria in cui girano più vetture condivise è quella compresa tra le 18 e le 20 (13,1%). Tra le 10 e le 12, (così come tra le 12 e le 14 e tra le 14 e le 16) la percentuale di utilizzo è pari al 10%, che sale fino al 12,6% tra le 16 e le 18. Alta anche la percentuale di chi dopo le ore 22 preferisce il car sharing ai bus notturni (8,4%).