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Wimdu plaude alla legge della Regione Lombardia sull’home sharing
Sulla scia di Londra e Amsterdam, come vi abbiamo raccontato nelle scorse settimane, anche la Lombardia ha legiferato in materia di sharing economy con una legge regionale riguardante l’home sharing. In questo modo, Milano si allinea alle maggiori capitali europee e si dota di un quadro normativo che regolamenta il tema delle strutture ricettive non alberghiere gestite da privati. Dopo il commento positivo di AirBnb per bocca del Country Manager Italia Matteo Stifanelli, oggi è arrivato il plauso all’iniziativa da parte di Wimdu. La piattaforma europea per la ricerca di appartamenti privati in città con oltre trecentomila soluzioni abitative in oltre centocinquanta paesi in tutto il mondo attraverso il PR Manager Giovanni Quaglia ha dichiarato: ” Siamo davvero felici che anche il mondo politico italiano stia prendendo una posizione in tema di home sharing e che venga così riconosciuto l’impatto positivo che questo fenomeno ha avuto e sta avendo sempre di più sui flussi turistici a Milano e nell’intera Lombardia anche e soprattutto durante EXPO”. Wimdu, che conta oltre 1,2 milioni di utenti registrati, ha manifestato, inoltre, la propria disponibilità a collaborare con le “Autorità per contribuire a migliorare il quadro legislativo di riferimento”. Contestualmente la società di home sharing con sede a Berlino ha reso noto che nel periodo gennaio 2015/15 di settembre 2015 le prenotazioni online per soggiorni a Milano hanno registrato una crescita percentuale media del 206% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un altro un dato che testimonia il fascino crescente di Milano emerge dal confronto 2014-2015 delle destinazioni più richieste su Wimdu.it: nel 2014 il capoluogo lombardo occupava il 4° posto, dopo Roma, Firenze e Venezia, nel 2015, invece, la Città Eterna riconferma il suo indiscusso primato ma a Milano va l’onore di aver raggiunto il secondo posto. Il maggior numero di prenotazioni sono arrivate dall’Italia, seguita a ruota da Germania, Francia, Spagna e Olanda.
Estate 2015, 17 milioni di viaggiatori hanno scelto Airbnb
Da quando nel 2007 i co-fondatori di Airbnb Brian e Joe hanno ospitato i primi tre ospiti sono trascorsi otto anni. Da allora la community della società di home sharing si è espansa velocemente e oggi copre 191 paesi e oltre 34 Mila città del mondo. Gli utenti, che possono accedere tramite web, smartphone IOS o Android (iPhone o Samsung galaxy per citare i brand più noti) , tablet e da poco anche tramite Apple Watch, dal 2007 sono stati oltre ai 50 milioni di cui 30 milioni soltanto nell’ultimo anno.
L’estate appena trascorsa ha visto, come emerge dal report di Airbnb, circa 17 milioni di persone soggiornare in alloggi Airbnb; Per avere evidenza in modo netto dello strepitoso successo ottenuto dalla piattaforma basta pensare che i viaggiatori che hanno scelto la società californiana durante le ferie estive sono più dell’intera popolazione di Grecia, Svezia o Svizzera e più dei viaggiatori che nell’intero 2015 si sono recati a Parigi, Dubai e New York.Il giorno di picco di presenze è stato l’8 agosto con 1 milione di guest che hanno scelto un alloggio in oltre 150 città. Questo numero rappresenta il record assoluto di presenze giornaliere registrato da quando Airbnb ha aperto i battenti. Gli utenti che hanno scelto la società USA per trascorrere la bella stagione del 2015 provengono da oltre 57 Mila città, hanno una età media di 35 anni, il 54% sono donne e il 46% uomini. Questa estate i clienti Airbnb hanno scelto non soltanto alloggi consueti ma anche location uniche o particolari: 50 Mila hanno scelto una barca, 25 Mila una roulotte, 13 Mila un castello, 10 Mila una casa sugli alberi o una tenda. Tra le location scelte si segnala anche un’isola privata in Nicaragua e le case nella roccia nelle isole greche.