La sharing economy inizia a conquistare anche i palermitani. Questo è il quadro che emerge dai dati di marzo resi noti dal Comune siciliano. Nell’ultimo mese, infatti, è decisamente aumentato sia l’utilizzo del car sharing sia quello del bike sharing. La crescita ha riguardato tutti gli indicatori di riferimento dei servizi di mobilità condivisa: complessivamente gli abbonati sono a quota 3350, +16,5% rispetto al dato di dicembre 2015. Il car sharing di Palermo sale al quarto posto nella classifica nazionale del circuito ICS. Rispetto allo scorso febbraio, a marzo è bene evidenziata la crescita del 38% delle ore di utilizzo, mentre la percentuale dei chilometri percorsi sale a +12,63% (92.310 Km); le ore di esercizio +20,13% (21.740). Sempre a marzo, il numero di corse totali è cresciuto dell’8,3% (2.852) rispetto allo scorso febbraio. La flotta Car Sharig è composta da 126 auto, di cui 24 elettriche. Recentemente, visto il successo del servizio, il Cda dell’Amat ha approvato l’acquisto di altri 25 mezzi (già ordinati attraverso Consip): venti Panda e cinque furgoni. I parcheggi sono in totale 89, di cui 19 nel centro città. Gli stalli auto sono poco oltre 300. Numeri positivi anche per il bike sharing, che, a pochi mesi dall’avvio, conta circa 500 abbonati.In termini di utilizzo, il servizio di biciclette condivise è stato utilizzato per 73.335 minuti. L’87% utilizza la bici al di sotto di un’ora. I ciclo parcheggi sono in tutto 12, tre nel centro città (Piazza Castelnuovo, piazza Ignazio Florio e, da oggi anche a piazzale Ungheria.
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Rock & Roll Ride: le auto classiche in car sharing
Un servizio simil Uber per le auto storiche e supercar? L’idea è venuta a Brandon Moossy e Richard Rawlings, due ragazzi di Austin in Texas. Per realizzarla i due hanno organizzato un crowdfunding su Kickstarter con l’obiettivo di raccogliere almeno 50 mila dollari US – in totale gli investimenti che i due americani devono fare ammontano a oltre $500 mila – al fine di terminare lo sviluppo dell’app (per dispositivi Apple e Android) che renderebbe possibile la nascita del servizio. Il nome della loro iniziativa, che vuole facilitare il ride sharing e il car sharing delle quattro ruote classiche, storiche, supercar, o exotic car per un giro in solitario o in condivisione, è Rock & Roll Ride. Nelle intenzioni dei fondatori di Rock&Roll Ride c’è quella di offrire tramite il servizio da loro ideato, che si basa su una app che geolocalizza le vetture e che rende possibile il matching domanda/offerta, la possibilità ai proprietari di auto speciali di mettere a reddito il proprio bene, proprio come già succede nell’era della sharing economy con le imbarcazioni tramite Sailo o Boatbound o le abitazioni tramite Airbnb o Wimdu, e al contempo quello di permettere agli amatori delle auto speciali di levarsi lo sfizio di un giro su una Cadillac, una Ferrari o altre automobili ever green. I due statunitensi hanno anche pensato a una serie di accortezze quali un processo di registrazione che verifica solvibilità e patente del richiedente e l’assicurazione che copre danni al mezzo o procurati a terzi. Per quanto riguarda la città in cui lanciare il servizio sul sito della società è stato aperto un contest e quindi saranno gli utenti a deciderlo: al momento è in testa Hashburn seguita da Austin e Dallas.
Germania, nella patria dell’auto cresce il car sharing
La Germania è indiscutibilmente la patria dell’auto, li sono nate Mercedes-Benz, BMW, Audi, Porsche e Wolkswagen, proprio per questo motivo è interessante capire lo sviluppo che il car sharing sta avendo in questo paese. Recentemente, Bundesverband CarSharing (BCS) – l’ associazione che raggruppa i player dell’auto in condivisione che operano in Germania – ha reso noto uno studio in cui si analizza l’andamento del mercato e un ranking delle città tedesche con più automobili condivise. Nel complesso, l’offerta car sharing è migliorata in quasi tutte le città considerate: le postazioni carsharing sono arrivate a 490, 110 in più rispetto all’ultimo anno; il car sharing free floating (car2go e DriveNow per esempio) compre 11 città. A livello di citta la classifica, che prende in esame tutti i comuni tedeschi con più di 50 mila abitanti, mostra un podio composto da Karlsruhe con 2,15 veicoli in sharing ogni 1.000 abitanti, Stoccarda (1,44/1.000 abitanti) e Francoforte (1,44/1.000 abitanti).Tra le città con più di un milione di abitanti è Colonia a guidare la classifica con 1,15 mezzi ogni 1.000 cittadini seguita da Monaco di Baviera (settimo posto assoluto) con un rapporto auto in condivisione/1.000 abitanti pari a 0,98. Lo studio inoltre mostra che il fenomeno carsharing in Germania non riguarda soltanto le città medio grandi ma anche i comuni più piccoli: . Friburgo è la quinta città, Tubinga la sesta, Heidelberg ottava, e Gottinga decima. Tutte queste sono davanti a Berlino che figura all’undicesimo posto con 0,85 auto in sharing ogni 1.000 abitanti.
Il carpooling arriva in città
Un innovativo carpooling arriva dalla Sardegna in tutta Italia. Si chiama Clacsoon ed è un servizio che tramite app permette di offrire e richiedere passaggi in città in maniera semplice, sicura ed economica. Il funzionamento è molto intuitivo: tramite l’applicazione, disponibile per dispositivi Ios e Android, chi vuole richiedere un passaggio inserisce la propria destinazione; successivamente, in maniera totalmente automatica e in tempo reale, vengono geolocalizzati su una mappa i potenziali compagni di viaggio disposti a condividere il percorso, o anche solo parte di questo, consigliando il miglior punto d’incontro tra il richiedente e l’offerente.
SocialEconomy ha incontrato Giuseppe Colistra, CEO di Clacsoon, per approfondire il funzionamento e le prospettive future della società che ha sede a Cagliari.
Cosa è Clacsoon?
Clacsoon è un servizio per il carpooling urbano in tempo reale. Un giornalista RAI qualche tempo fa ci ha definito: “l’autostop del futuro”. Ci piace questa definizione perchè rende bene l’idea di quello che abbiamo in mente.
Quali sono i vantaggi per i vostri utenti?
I vantaggi per i Clacsooner sono molteplici. Sicuramente c’è il risparmio economico, infatti condividendo l’auto si condividono anche le spese, muovendosi in due o più persone il portafoglio sarà più pesante a fine mese. Ad esempio abbiamo stimato un risparmio di circa 35 €/mese su un tragitto medio casa-lavoro di 7 km, condividendo l’auto con altre due persone. Naturalmente più è lontano il luogo di lavoro, più è alta l’occasione di risparmio. Altro aspetto importantissimo è contribuire attivamente ad inquinare meno, ridurre il traffico, evitare i problemi di parcheggio, in sostanza vogliamo rendere le città più vivibili. Infine, anche l’aspetto social: fare car pooling significa conoscere nuove persone, ed è dimostrato che viaggiare in compagnia riduce lo stress.
Sul vostro sito si legge che Clacsoon è gratuito. Qual è il vostro modello di business?
Clacsoon è totalmente gratuito. Il nostro business si basa su un sistema di credito prepagato che stiamo per inserire nell’app. Per ogni viaggio l’app calcola automaticamente il valore del viaggio, sulla base dei km condivisi. Il passeggero può dunque ricompensare il guidatore per il passaggio di cui ha usufruito. Attualmente questo processo avviene tramite uno scambio di denaro contante, sulla base dell’importo suggerito dall’app. Stiamo inserendo un sistema per velocizzare questo processo, dando la possibilità agli utenti di acquistare del credito, che alla fine di ogni viaggio verrà trasferito sul conto del guidatore. Quando il guidatore vorrà riscattare il credito accumulato, applichiamo una fee che genera quindi la redditività di Clacsoon. Se i crediti restano all’interno del circuito non applichiamo alcuna fee, per incoraggiare gli utilizzatori ad alternarsi come passeggeri e guidatori.
Quali sono le città in cui la app clasoon è stata più scaricata?
L’app ha un grosso successo in Sardegna, specialmente a Cagliari, città nella quale siamo partiti e dove abbiamo la nostra sede. Stiamo registrando incrementi consistenti su grandi città del nord Italia come Milano, Torino e Bologna
Perché avete deciso di puntare sul carpooling istantaneo e urbano?
Ci siamo resi conto che esisteva una necessità molto diffusa. Chi ha un’automobile ha necessità di risparmiare qualcosa visti i costi esorbitanti. Chi non possiede un’auto, o vorrebbe lasciarla a casa, cerca una soluzione per muoversi che sia veloce, comoda e low-cost. Clacsoon è, quindi, una soluzione win-win per entrambi, in modo che tutti possano accedere alle potenzialità del carpooling anche in ambito urbano.Questo è oltremodo complicato per i sistemi attualmente esistenti che funzionano per annunci e quindi sono pensati per distanze molto lunghe e viaggi ampiamente programmati. Inserire un annuncio, aspettare una risposta e accordarsi. Nei sistemi ad annunci sono richieste molte iterazioni e quindi l’utente è scoraggiato all’utilizzo in città. Clacsoon risolve tutti questi problemi e quindi porta il carpooling anche nelle zone urbane.
L’idea di Clacsoon è esportabile anche all’estero?
Certo, la piattaforma dal punto di vista tecnologico è utilizzabile in ogni parte del globo. Naturalmente per avere successo bisogna sviluppare le community locali e incoraggiarle ad utilizzare il sistema. Il nostro primo passo è la versione dell’app in inglese, che verrà rilasciata tra qualche giorno.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi nell’avviare un’impresa in Sardegna?
Il vantaggio principale è sicuramente il forte impulso ad innovare presente nel settore digital. Si accede facilmente ad un ampio network di persone che lavorano nel campo dell’innovazione. Credo che Cagliari offra delle condizioni davvero ottimali per fare impresa nel settore digitale. Le difficoltà logistiche date dall’insularità esistono, ma il settore digitale ne risente sicuramente meno rispetto ad altri settori produttivi. I restanti problemi sono quelli tipici della nostra nazione, Un esempio a caso? La burocrazia!
Il vostro progetto nasce da una collaborazione tra università di Cagliari e iniziativa privata. Ritiene fondamentale la collaborazione enti di ricerca/privati per dare una spinta innovativa al Paese?
Esatto, la nostra società è, infatti, una spin-off dell’Università di Cagliari. Credo che la collaborazione con il mondo della ricerca sia un passaggio fondamentale per le aziende che intendono innovare. Nelle Università c’è molto fervore nel pensare a nuove soluzioniManca però il passo fondamentale verso il business e i mercati. Questo passaggio lo possono garantire le aziende. Quindi sicuramente le collaborazioni consentono di ottenere importanti risultati.
Siete stati sostenuti da altre realtà pubbliche? Se si che tipo di sostegno avete ottenuto?
Abbiamo vinto un bando di un ente regionale che si chiama Sardegna Ricerche e sostiene molteplici iniziative innovative nell’isola. Oltre ad un fondo economico che ci ha permesso di partire, è stato fondamentale l’accesso ad un corso di avviamento all’imprenditoria che ci ha aiutato tantissimo.
Clacson è più una realtà della sharing econonomy o della green economy?
Sicuramente ci poniamo come player di entrambi i settori. Questi due settori economici non sono due compartimenti stagni, ci sono diversi punti di contatto e noi ci inseriamo in queste intersezioni. La sharing economy favorisce il riuso e il prestito, piuttosto che l’acquisto ed il possesso. Queste pratiche hanno una forte impronta green, perchè permettono di migliorare l’utilizzo delle risorse a disposizione e inquinare di meno. Clacsoon incentiva il riuso dei posti vuoti in auto promuovendo una comportamento di condivisione per ottimizzare gli spostamenti in auto che è sia share sia “verde” visto tutti i risvolti in termini di ecosostenibilità ambientale.
Ultima domanda: in questi mesi si discute in Italia e in USA di introdurre una normativa per i servizi in sharing. Secondo lei sarebbe utile? Non si rischia di ingessare la nascente economia della condivisione?
Credo che una normativa chiara sia fondamentale. I problemi infatti nascono quando si opera nelle cosiddette zone grigie, che non sono pienamente normate. L’ingessatura credo che non sia data dalle norme, bensì vien fuori se il sistema normativo non è al passo con i tempi e quindi le leggi sono obsolete. Non chiediamo un sistema che risponda in maniera proattiva, che sarebbe ideale, ma almeno un sistema reattivo verso i cambiamenti che sono in atto nella società. Dunque ben vengano nuove norme e l’aggiornamento di quelle esistenti.
Ecco le 16 società che per Credit Suisse potrebbero beneficiare del boom della sharing economy
La sharing economy sta certamente influenzando e modificando le abitudini dei consumatori di larga parte del mondo e conseguenzialmente sta attranedo l’interesse di parecchi investitori. In un report del 18 settembre, Credit Suisse ha analizzato, con il lavoro degli analisti Eugene Klerk, Richard Kerseley e Marcello Prato, questo fenomeno fornendo una panoramica dei settori che a loro avviso sono suscettibili di essere colpiti dall’ulteriore espansione dell’economia della condivisione. Gli analisti hanno preso in esame i settori, sotto-settori e le imprese che sono altamente esposte al concetto di condivisione e quelle che possono avere un’esposizione parziale al fenomeno. I settori individuati inizialmente dalla ricerca di Credit Suisse sono quelli del Transport, Travel & Leisure, Business service, Financial e quelli non classificati ma con aderenze al tema della condivisione. Successivamente sono stati individuati i sotto-settori più promettenti: Auto, Insurance, Bicycle, Hotel, Logistic, Recruitment, Office sharing, P2P lending, Pre-owned good e Social media. Infine, per ogni subsector sono state individuate le società quotate in borsa che potrebbero beneficiare del trend positivo della sharing economy.
Ecco l’elenco delle sedici aziende su cui Credit Suisse si aspetta di vedere un effetto positivo dall’aumento del business condiviso: Auto: Avis Budget, Axa e Hertz; Bycicle: JC Decaux e Shimano; Hotel: HomeAway e TripAdvisor; Logistic: Amazon.com; Recruitment: Linkedin; Office sharing: Regus; P2P Lending: LendingClub e Visa; Pre owned good: EBay e MercadoLibre; Social media: Facebook e Yelp.
Nel report vengono spiegate anche le motivazioni che hanno spinto gli analisti della banca svizzera a includere queste società tra quelle che potrebbero risentire positivamente dell’effetto sharing economy. Avis Budget e Hertz potrebbero beneficiare del maggiore utilizzo del car sharing, mentre, Axa potrebbe subire un positivo effetto del fatto che società come Uber potrebbero volere una polizza globale per i propri veicoli. L’espansione del bike sharing potrebbe, invece, portare benefici a JC Decaux in quanto “uno dei più grandi operatori a livello mondiale” e Shimano che da produttore di componenti per bici potrebbe ricevere un beneficio indiretto. Per quanto riguarda il settore Hotel ricadute positive potrebbero esserci su HomeAway e su TripAdvisor che secondo gli analisti potrebbe “ampliare la propria offerta alla condivisione di alloggi”. Per il settore della logistica Amazon.com potrebbe avre un‘espansione nei delivery service e nella proposta di beni di seconda mano. Per quanto attiene i servizi a supporto del business Linkedin potrebbe avere benefici dal P2P staffing mentre Regus ne potrebbe avere per via della domanda di spazi di lavoro in condivisione. Per il settore finanziario le attenzioni positive si concentrano su LendingClub e Visa come sistemi alternativi ai tradizionali per ottenere finanza. Su EBay e MercadoLibre si scrive che entrambe le aziende potrebbero beneficiare della crescita della condivisione (e vendita) di merci di seconda mano. Infine, Facebook e Yelp possono trarre beneficio dal fatto che le società della sharing economy utilizzano i social media per sviluppare e espandere la propria offerta.
Il treno sfida il car pooling: fino al 15 novembre da Milano a Parigi in TGV a 29 euro
Voyages-sncf.com, la società del gruppo SNCF leader continentale del settore dei viaggi, lancia la sfida al fenomeno del car pooling portando online, e sui binari ferroviari, due offerte pensate su misura dei più giovani che tanto stanno dimostrando di amare i viaggi condivisi in auto. La sfida viene lanciata proprio a settembre, mese in cui da tradizione si registra un forte incremento di viaggiatori protagonisti di viaggi interrail o semplicemente in cerca dell’ultima vacanza prima del back to school, oppure studenti fuori sede in partenza o di ritorno verso casa. L’offerta attuale prevede biglietti per la seconda classe del TGV, il treno francese a alta velocità che collega Milano, Torino, Novara e Vercelli a Parigi, Lione e Chambery, a 29 euro. La promozione è valida per i biglietti acquistati entro il 10 settembre per viaggiare dall’11 settembre al 15 novembre 2015. Interessanti novità anche per gli amanti dell’Interrail, a loro viene riservato il 15% di sconto sul “Global pass” valido in tutte le stazioni europee se attivato dall’1 settembre fino al 31 ottobre e utilizzato entro il 30 gennaio 2016.
Enjoy: dall’8 al 30 agosto scatta la promozione
Enjoy, l’operatore di car e scooter sharing attivo a Milano, Roma, Torino e Firenze, lancia la promozione estiva. Dall’8 al 30 agosto effettuando almeno 15 euro di noleggi si riceverà (entro le 24 ore successive) in omaggio un buono, valido fino al 30 di settembre 2015, del valore di 5 euro. Inoltre affittando un veicolo Enjoy per l’intera giornata oltre al voucher di 5 Euro se ne riceverà uno aggiuntivo del valore di 10€. Ogni utente può partecipare una sola volta per ciascuna delle due modalità promozioni e accumulare voucher per un importo massimo di 15€.