Un servizio simil Uber per le auto storiche e supercar? L’idea è venuta a Brandon Moossy e Richard Rawlings, due ragazzi di Austin in Texas. Per realizzarla i due hanno organizzato un crowdfunding su Kickstarter con l’obiettivo di raccogliere almeno 50 mila dollari US – in totale gli investimenti che i due americani devono fare ammontano a oltre $500 mila – al fine di terminare lo sviluppo dell’app (per dispositivi Apple e Android) che renderebbe possibile la nascita del servizio. Il nome della loro iniziativa, che vuole facilitare il ride sharing e il car sharing delle quattro ruote classiche, storiche, supercar, o exotic car per un giro in solitario o in condivisione, è Rock & Roll Ride. Nelle intenzioni dei fondatori di Rock&Roll Ride c’è quella di offrire tramite il servizio da loro ideato, che si basa su una app che geolocalizza le vetture e che rende possibile il matching domanda/offerta, la possibilità ai proprietari di auto speciali di mettere a reddito il proprio bene, proprio come già succede nell’era della sharing economy con le imbarcazioni tramite Sailo o Boatbound o le abitazioni tramite Airbnb o Wimdu, e al contempo quello di permettere agli amatori delle auto speciali di levarsi lo sfizio di un giro su una Cadillac, una Ferrari o altre automobili ever green. I due statunitensi hanno anche pensato a una serie di accortezze quali un processo di registrazione che verifica solvibilità e patente del richiedente e l’assicurazione che copre danni al mezzo o procurati a terzi. Per quanto riguarda la città in cui lanciare il servizio sul sito della società è stato aperto un contest e quindi saranno gli utenti a deciderlo: al momento è in testa Hashburn seguita da Austin e Dallas.
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Click&Boat, il boat sharing francese cresce e vuole espandersi in tutto il mondo
Dopo aver presentato dodici “Uber del mare”, SocialEconomy ha deciso di approfondire l’argomento del boat sharing incontrando Edouard Gorioux, socio fondatore di Click&Boat.
Per iniziare: ci presenta Click&boat? Come è nata l’idea?
Click&Boat è il leader europeo nel mercato del noleggio barche peer to peer. Dopo BlaBlaCar, e Airbnb, Click & Boat offre ai proprietari di barche di far rendere la propria imbarcazione affittandola attraverso una piattaforma sicura e user-friendly. Click&Boat è il risultato di un fatto ovvio: milioni di barche nei porti europei sono utilizzate solo per pochi giorni all’anno. Inoltre, i proprietari delle imbarcazioni devono farsi carico di considerevoli costi annuali (ogni anno i costi ammontano a circa il 10% del prezzo della barca per una media, quindi, di circa 5000 € per imbarcazione).
Le piace la definizione “Uber del mare”?
Più che “Uber del mare” preferiamo il confronto con Airbnb perché noi colleghiamo gli affittuari agli armatori che non si dedicano a tempo pieno a questa attività, ma utilizzano Click & Boat per ridurre i costi annuali delle proprie barche.
L’economia della condivisione è un mercato in rapida crescita, è cosi anche quello del boat sharing?
Certamente. Click&Boat è cresciuto di oltre il 1000% tra il 2014 e il 2015. Uno studio recente mostra che oltre il 40% dei proprietari di barche in Francia sta pensando di affittare la propria barca per ridurre i costi annuali. Considerando che soltanto in Francia ci sono un milione di proprietari di barche si capisce che il mercato che collega gli armatori alle persone che vogliono affittare una barca è molto vasto.
Un elemento comune a molto business in sharing è la disintermediazione. La condivisione di una barca tende a disintermediare le società di charter?
L’unico obiettivo di Click&Boat è quello di collegare più facilmente e in modo più smart il proprietario di una imbarcazione con l’affittuario. Click&Boat è molto diverso dalle società di charter. Siamo concorrenti, perché condividiamo lo stesso mercato, ma Click&Boat porta più persone alla nautica.
Chi sono i principali player del boat sharing in Europa e nel mondo?
Negli Stati Uniti: Boatbound. In Europa: Incrediblue e Bluewago. Oggi Click&Boat è il leader di mercato in Europa per il noleggio di barche 100% peer-to-peer.
In termini di domanda da parte degli utenti, il mercato europeo del boat sharing è grande?
Per essere onesti, è un mercato davvero giovane ma che sta crescendo sempre più velocemente. In Europa ci sono più di 10 milioni di imbarcazioni immatricolate, inoltre, e le persone sono sempre più propense a utilizzare piattaforme P2P come Airbnb, BlaBlaCar e il carsharing. Noi crediamo che il mercato del boat sharing possa raggiungere un livello superiore ai duecento milioni di Euro in meno di 5 anni.
Puo darci alcuni dati che illustrano il mercato del boat sharing in Francia e in Europa?
Oggi Click&Boat ha più di 25 mila utenti in Europa e sta crescendo sempre più velocemente. In Francia le barche registrate sono più di 1 milione (rispetto agli oltre 10 milioni di imbarcazioni presenti in tutta Europa). Click&Boat ha pagato ai proprietari oltre 2,5 milioni di Euro nel 2015 e come detto in meno di cinque anni ci aspettiamo che in Europa il mercato della condivisione delle barche possa raggiungere i 200 milioni di Euro.
Come va la sharing economy in Francia?
Sta crescendo molto in fretta. BlaBlaCar ha raggiunto oltre 20 milioni di utenti e quasi tutti conoscono Airbnb e Drivy (car sharing). Media e analisti finanziari si aspettano in Francia una crescita molto veloce dell’economia della condivisione.
Negli Stati Uniti Cruzin e Boatsetter qualche mese fa si sono fuse, secondo voi è possibile qualche altro deal tra le società di boat sharing?
Certamente. L’obiettivo di Click&Boat è quello di consolidare il mercato peer-to-market in Europa e nel mondo. Per questo è molto probabile che Click&Boat farà deal con altre società per crescere più velocemente e per aprirsi verso nuovi mercati in tutto il mondo. In particolare stiamo guardando all’Italia, Olanda, Germania e USA.
La sharing economy sale in barca: ecco 12 “Uber del mare” + 1 “Justpark dell’ormeggio” (fotogallery)
In questi giorni si celebra a Genova la cinquantacinquesima edizione del salone nautico. Per l’occasione SocialEconomy ha pensato di raccogliere in una gallery alcune delle principali società nautiche attive nel campo del boat sharing, settore della sharing economy in forte espansione.
Queste società – “uber del mare” – sono dei marketplace che mettono in collegamento gli armatori delle con gli utenti che vogliono trascorrere una gita o una vacanza in barca. Si va dalle italiane Bluewago, Sailsquare, Holaboat, Antlos. Sempre made in Italy troviamo Marinanow specializzata nei posti barca e quindi differente dalle società precedenti. Questa società con sede a Cagliari, infatti, rende possibile trovare e prenotare posti barca nelle marine del Mediterraneo direttamente tramite il web e senza intermediazione con una formula che ricorda quella dell’inglese JustPark, startup che consente di prenotare, tramite app, il parcheggio per la proria auto. Ritornando al boat sharing tradizionale e spostandoci all’estero troviamo: Board a Boat, Incrediblue, Sailo, Boatbound, GetMyBoat, Boatsetter e Click&boat e BnbBoat.
Ecco la gallery con un po’ di informazioni (disponibili cliccando su ogni singola foto) su queste queste società.












