Uber, il colosso della sharing economy, sta vendendo una quota del 51% nella sua divisione di ride sharing a Singapore. A comprarla per 218 milioni di dollari USA l’operatore di trasporto pubblico ComfortDelGro. I due competitor con questa operazione diventerebbero quindi in partner. Affinche’ l’intesa sia completata, serve il via libera delle autorità.
Novità in casa BlaBlaCar: più facili i collegamenti con le piccole città
Grazie alla sua flessibilità e alla sua capillarità sul territorio, il carpooling di BlaBlaCar è molto apprezzato dai viaggiatori. Da qualche giorno la società della sharing economy ha attivato una nuova funzionalità, tramite web o le app per iOS e Android, che rende i collegamenti con le piccole città ancora più facili e migliora l’incontro sulla piattaforma tra le offerte di passaggio e le ricerche di un posto in auto condiviso. Il passeggero può, infatti, inserire il suo esatto luogo di partenza o arrivo: una città, un paese, un bar o persino un indirizzo. BlaBlaCar cerca un conducente che possa passare a prenderlo (o che possa lasciarlo) lungo il tragitto che ha già stabilito di percorrere. Una volta che il conducente accetta la piccola deviazione, la piattaforma suggerisce un punto d’incontro comodo e semplice da raggiungere per entrambi. E tutti sono di nuovo in viaggio in pochi minuti. Un esempio: La richiesta di un passeggero che parte da Sassuolo (Modena) e diretto a Torino viene inviata a un conducente che ha previsto di viaggiare tra Bologna e il capoluogo piemontese. La piattaforma suggerisce a entrambi di incontrarsi al casello Secchia Est, in modo che possano trovarsi facilmente e possano subito rimettersi in viaggio. Allo stesso modo, un conducente che ha pubblicato un’offerta di passaggio da Napoli a Mestre, e che ha solo uno o due posti prenotati per l’intera tratta, può ricevere una richiesta di prenotazione da un passeggero in partenza da Frosinone e diretto a Padova, due città che si trovano lungo il suo percorso, e farlo salire a bordo durante il tragitto in un luogo facilmente raggiungibile da entrambi che viene suggerito proprio da BlaBlaCar. «Si tratta di un’innovazione che permetterà di ottimizzare in modo ancora più efficiente i posti vuoti sulle auto che sono già in circolazione, e che sarà utile a tutta la community», commenta Andrea Saviane, country manager Italia di BlaBlaCar. «I passeggeri che si spostano da e verso i piccoli centri potranno trovare un automobilista che li raggiunga in un luogo di ritrovo quanto più possibile vicino al loro punto di partenza o di arrivo, e non dovranno più fare tappa nei centri maggiori come in passato. I conducenti, invece, potranno trovare più persone con cui chiacchierare e condividere le spese anche nei tragitti più lunghi, come quelli che attraversano tutta la penisola, nei quali è possibile che alcuni passeggeri abbiano l’esigenza di prenotare solo una parte della tratta». La nuova funzionalità. che a oggi è attiva nei percorsi tra Milano e Roma, Roma e Lecce, Torino e Bologna, Bergamo e Trieste, Napoli e Trieste, Milano e Reggio Calabria, Cagliari e Olbia, e Trapani e Messina, sarà implementata su altre tratte nelle prossime settimane.
Ofo porta il bike sharing nell’hinterland milanese
Ofo, prima piattaforma al mondo di bike sharing free floating, rafforza la propria presenza nell’area milanese ed estende il servizio ai comuni di Peschiera Borromeo, San Donato Milanese e San Giuliano Milanese portando cosi la sharing economy anche nei piccoli centri dell’hinterland milanese. Le ofo bike saono, infatti, da alcuni giorni oggi a disposizione dei cittadini che potranno utilizzarle per compiere “l’ultimo chilometro”, per affrontare il tragitto casa – lavoro ma anche per svago, spostandosi in modo conveniente, pratico e sostenibile. L’utilizzo di ofo è davvero semplicissimo: è sufficiente scaricare l’app (per dispositivi iOS e Android), geolocalizzare la ofo bike più vicina attraverso la mappa integrata e sbloccare lo smart lock scannerizzando il QR code. Giunti a destinazione è importante parcheggiare la bici in un punto che non sia di intralcio agli altri passanti e richiudere lo smart lock, lasciando così la bici a disposizione dei futuri ofo biker. “L’entusiasmo con cui i Comuni di Peschiera Borromeo, San Donato Milanese e San Giuliano Milanese hanno accolto il nostro servizio di bike sharing preannuncia un più ampio coinvolgimento delle altre municipalità dell’area metropolitana di Milano nel breve periodo” afferma Antonio Rapisarda, CountryManager di ofo Italia. “Oggi si concretizza il primo ed esemplare coordinamento di tre Comuni dell’area metropolitana di Milano” continua Marco Menichetti, City Manager Milano di ofo Italia. “La volontà delle municipalità coinvolte di implementare sistemi di mobilità sostenibili e di raccordarsi con il disegno unitario di Città Metropolitana, unita al nostro impegno nel creare sinergie con le autorità e gli attori locali, all’impegno civico, alla condivisione e al rispetto reciproco di noi cittadini – che sono sicuro dimostreremo – saranno la chiave del successo di questa importante iniziativa”. “Siamo soddisfatti della proficua collaborazione tra Peschiera Borromeo, San Donato Milanese e San Giuliano Milanese: tre amministrazioni che hanno saputo unire le proprie energie e garantire ai propri cittadini un servizio di bike sharing dedicato, con 1200 biciclette sui tre territori” spiega Caterina Molinari,Sindaco di Peschiera Borromeo. “Si rafforza il legame ciclistico con San Donato Milanese, che culminerà con l’inaugurazione nel 2020 della pista ciclabile che unirà i nostri due comuni. Sarà fondamentale per il buon funzionamento di questo nuovo servizio di bike sharing il senso civico di ciascuno di noi, il rispetto per questo bene comune e per gli altri cittadini che vorranno usufruirne”. “La nostra città conferma ancora una volta la propria vocazione all’innovazione e alla sperimentazione. Il valore aggiunto di questa nuova esperienza è la sinergia con Peschiera Borromeo e San Giuliano. La collaborazione tra Enti, infatti, consente di superare i confini comunali e di studiare soluzioni condivise su larga scala territoriale” afferma Andrea Checchi, Sindaco di San Donato Milanese. “L’obiettivo comune è adottare nuove forme di mobilità sostenibile meno impattanti per l’ambiente e calibrate sulle esigenze dei cittadini. Caratteristiche che abbiamo individuato nel servizio di ofo”. “Potenziare gli spostamenti in bicicletta è un’opportunità importante per la nostra città. Con questo servizio innovativo, esempio di sinergia tra Comuni dell’area metropolitana, auspichiamo di incentivare la mobilità a due ruote che crediamo contribuisca a migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini” dichiara Marco Segala, Sindaco di San Giuliano Milanese. “Al riguardo, abbiamo già identificato alcuni punti di raccolta nei luoghi di maggiore passaggio – da subito, i parcheggi della stazione ferroviaria in via Roma, fronte Municipio e in via Manara, a cui ne seguiranno altri – e abbiamo già aderito alla proposta di Città Metropolitana per ottenere altre 100 biciclette”
Bike sharing: oBike sceglie Torino per il debutto in Italia
oBike, startup con sede a Singapore leader nel bike-sharing,ha scelto Torino come città italiana in cui far debuttare il proprio servizio di Bike sharing free floating. La piattaforma che è attualmente presente in 3 diversi continenti per un totale di 15 stati nel mondo e 40 città debutterà domani 16 novembre con le prime 500 biciclette. L’app di oBike è scaricabile sul proprio smartphone e consente agli utenti di individuare e noleggiare le biciclette utilizzando una tecnologia del tutto innovativa: le bici presentano sia un blocco incorporato sia un sistema GPS, che consente loro di essere lasciate ovunque e non esclusivamente in un’area di parcheggio. L’arrivo di Obike a Torino, segno della dinamicità della sharing economy in Italia, porta a 3 le piattaforme di bike sharing a flusso libero presenti nel nostro Paese dopo l’arrivo nei mesi scorsi di Ofo e Mobike a Milano. Il prezzo di oBike è di 30 centesimi di euro ogni 30 minuti con un deposito cauzionale di 5 euro.
Il fashion incontra il crowdfunding: le borse che si ispirano a Venezia arrivano su Kickstarter
Il brand di accessori Isla Fontaine ha appena lanciato una campagna di crowdfunding di 35.000€ (la raccolta fondi tipica dell’era della sharing economy) Kickstarter allo scopo di aumentare la sua visibilità internazionale. Isla Fontaine produce gioielli e borse made in Italy che attualmente sono distribuiti attraverso un gruppo ristretto di boutique. “È risaputo che il mercato degli accessori e, in particolare delle borse, è dominato quasi esclusivamente dalle grandi maison del lusso lasciando pochissimo spazio per i brand emergenti” afferma Eleonora Mayerle, fondatrice e designer di Isla Fontaine. “Oltre ad essere molto competitivo, il mercato impone anche dei costi elevatissimi per quanto riguarda la pubblicità, inaffrontabili per una giovane realtà come la nostra. Con il lancio di una campagna su Kickstarter, il nostro scopo è quello di produrre la collezione Primavera Estate 2018 e di portarla direttamente ai clienti finali.” La modalità di pre-acquisto permetterà al brand veneziano di soddisfare i quantitativi minimi per la produzione senza però intaccare la qualità del prodotto e mantenendo i prezzi il più bassi possibile. L’idea dietro Isla Fontaine, infatti, è quella che ogni donna debba potersi permettere una bella borsa di design ad un prezzo accessibile. È per questa ragione che il brand realizza delle borse che hanno lo stesso livello di design e di attenzione alla qualità dei brand di lusso ma ad un prezzo decisamente più ragionevole. Tutti i prodotti sono disegnati a Venezia e creati con cura in Italia da un gruppo di abili artigiani italiani con alle spalle più di 35 anni di esperienza nel campo della lavorazione delle pelli per le più importanti maison come Louis Vuitton, Chanel, Prada e Gucci. Indossare una borsa Isla Fontaine non significa soltanto possedere un accessorio unico, ma anche sostenere un’artigianalità che, nonostante la concorrenza dei paesi emergenti, continua con orgoglio ad esistere in Italia. La collezione disponibile su Kickstarter è ispirata a Venezia ed include due tote, una lady bag, un secchiello, una borsa a spalla e un’elegante clutch. In più, ad ogni borsa è abbinato un divertente ed originale bag charm. Raccogliendo 35.000€ attraverso Kickstarter entro il 30 novembre, Isla Fontaine punta così a portare la sua collezione di borse in tutto il mondo.
Per saperne di più sulla collezione, i lettori possono visitare la pagina del progetto:
https://www.kickstarter.com/projects/410727880/isla-fontaine-italian-luxury-leather-bags
Car sharing: DriveNow raggiunge quota un milione di clienti
DriveNow, che è una delle principali societa europee della sharing economy, ha festeggiato il primo milione di clienti. In occasione di questo importante traguardo la società del car sharing ha lanciato sui social due diverse campagne all’hashtag #oneinamillion; la prima riguarda gli oggetti più strani dimenticati dagli utenti nelle auto, mentre la seconda riguarda le occasioni più particolari in cui l’auto è stata utilizzata. DriveNow gode di un parco vetture di oltre 5.500 veicoli a Monaco, Berlino, Düsseldorf, Colonia, Amburgo, Vienna, Londra, Copenhagen, Stoccolma, Bruxelles, Milano e Helsinki.
Da oggi con Tinaba fai il pieno nelle stazioni IP Matic
Tinaba, l’ecosistema digitale ideato e fondato da Matteo Arpe che consente trasferimenti di denaro, pagamenti/gestione delle spese quotidiane e la realizzazione di progetti in modalità crowdfunding, la raccolta fondi dell’era della sharing economy, ha annunciato che da oggi è possibile pagare il pieno carburante con il proprio smartphone presso le stazioni di servizio self-service IP MATIC del Gruppo api abilitate. In queste stazioni basterà selezionare l’importo, scegliere la pompa di benzina libera e pagare con Tinaba dal proprio smartphone senza costi di commissione. Ogni 100 euro di rifornimento si otterrà un rimborso di 10 euro. inoltre, grazie alle funzioni di Tinaba sarà possibile creare una cassa comune per dividere il conto con i compagni di viaggio, sempre senza costi aggiuntivi. Tinaba è la startup interamente controllata da Sator che in Italia opera in esclusiva con Banca Profilo.
Uber UK può continuare a operare a Londra in pendenza dell’appello
Con la risposta (vedi screenshot)via Twitter Uber Uk ha confermato le indiscrezioni scritte nei giorni scorsi da Evening Standard: la TFL – autorità che regola i trasporti nella città di Londra – ha autorizzato l’operatore di ride sharing a operare in pendenza dell’appello. Ciò significa che tutti gli utenti di uno dei massimi rappresentanti della sharing economy potranno continuare a utilizzare Uber anche nella città di Londra. La Tfl nelle scorse settimane non aveva voluto rinnovare la licenza, scaduta ieri 30 settembre, mettendo quindi a rischio la continuità di Uber nella capitale UK. Per capire se Uber potrà continuare in modo stabile a operare a Londra bisognerà ora attendere la decisione sull’appello presentato dalla società californiana.
È l’1 ottobre e Uber Londra funziona
Come anticipato qualche giorno fa dall’ Evening Standard, oggi 1 ottobre Uber è operativa a Londra. La free press della capitale UK aveva ipotizzato che in attesa dell’appello promosso dal colosso della sharing economy contro la decisione della TFL avrebbe potuto decidere di proseguire il proprio servizio per 12 mesi. L’autorità che regola i trasporti di Londra nelle scorse settimane aveva negato a Uber il rinnovo della licenza scaduta ieri 30 settembre. October 1st Uber is working!
Bike sharing: a Milano il 70% degli utenti integra BikeMi con la metropolitana
Il Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi dell’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con Clear Channel, gestore di BikeMi, tra il 2016 e il 2017 ha condotto un’indagine sulla qualità e la customer satisfaction degli utenti del servizio. Lo studio è stato diretto da Giancarlo Manzi, docente di Statistica e Data Mining, e da Giorgio Saibene, dottorando in Sociologia Economica e Scienze del Lavoro. I risultati sono stati presentati al pubblico questo pomeriggio alla presenza di rappresentanti dell’amministrazione comunale. Il questionario d’indagine è stato somministrato a 25.688 abbonati di BikeMi e ha permesso di acquisire informazioni preziose non solo per comprendere la percezione qualitativa del sistema di bike sharing da parte dei suoi abbonati, ma anche per tracciare le caratteristiche del biker tipo e conoscerne abitudini e comportamenti. I risultati dell’indagine rivelano che gli utenti BikeMi sono prevalentemente uomini (57%), di quasi 41 anni, con un’elevata istruzione (il 95% degli utenti ha almeno il diploma di scuola secondaria superiore, il 72% almeno un titolo di istruzione terziaria cioè una laurea a ciclo breve), è un imprenditore (25%) ed è sposato o convivente (per il 57% dei rispondenti). A fare uso delle biciclette condivise, uno dei massimi esempi della sharing economy, sono principalmente i lavoratori che le integrano con altre reti di mobilità sostenibile: il sistema viene infatti considerato, dal 95% degli intervistati, un’alternativa più che valida all’automobile. Il 70% degli utenti integra BikeMi con la rete metropolitana, il 55% con il tram e 40% con l’autobus. Grazie all’introduzione delle biciclette a pedalata assistita (oltre 8 utenti su 10 sono soddisfatti delle e-bike) e ad una distribuzione sempre più capillare delle stazioni, le due ruote del Comune di Milano, non sono più semplici mezzi per recarsi dalla fermata della metropolitana a casa o al posto di lavoro, ma anche per coprire l’intera tratta, evitando problemi di traffico, scioperi e parcheggio. Quanto emerso dall’analisi è un quadro estremamente positivo. Tra gli aspetti maggiormente apprezzati, la policy delle tariffe e il Servizio Clienti. Oltre il 90% dei rispondenti al sondaggio ritiene che i costi e i tempi di restituzione per l’utilizzo delle biciclette siano più che ragionevoli. Anche il supporto alla clientela offerto tramite Call Center, posta elettronica e social network supera il 90% per quanto riguarda i consensi: 7 utenti su 10 si dichiarano molto soddisfatti. Le principali aree di miglioramento del servizio suggerite sono relative allo stato di manutenzione delle biciclette e alla presenza/assenza di biciclette negli orari di punta del traffico cittadino. Tra le possibili innovazioni presenti e future che possono essere lanciate per aumentare l’utilizzabilità di BikeMi sembra che la possibilità di trasportare carichi pesanti (per esempio la spesa) sia una delle priorità degli utenti. Il 76% afferma di desiderare di avere a disposizione una cargo-bike per muoversi in città. Il 10% si dimostra sensibile agli utenti diversamente abili e apprezzerebbe l’introduzione della hand-bike (bicicletta alimentata dal lavoro delle braccia). L’indagine non ha coinvolto solamente gli abbonati annuali ma anche gli utenti occasionali, tra cui utenti con abbonamento giornaliero e settimanale, il 40% dei quali sono risultati essere stranieri. Anche questo bacino di utenza ha espresso pareri positivi, andando a confermare i risultati dell’analisi rivolta agli abbonati annuali. L’indice di gradimento complessivo del servizio per chi sceglie le formule di sottoscrizione giornaliere o settimanali è pari al 90%.