UberPANETTONE, oggi l’ultima chiamata a Roma e Milano per l’iniziativa di solidarietà a favore di Unicef

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Oggi 16 Dicembre è il secondo e ultimo giorno in cui  UberEATS,la piattaforma di food delivery del colosso della sharing economy californiano,  porterà a domicilio un panettone a tutti coloro che riusciranno a richiederlo  tra le 11:00 e le 23:00 tramite l’applicazione della società. L’iniziativa riguarda le città di Roma e Milano e si svolge in partnership con G.Cova & C. per il capoluogo lombardo e Roscioli per la Capitale. UberPANETTONE nasce con una finalità benefica, infatti, i clienti UberEATS  non pagheranno il panettone ma in ogni scatola troveranno  un modulo di donazione ad Unicef per il valore del panettone di 25€ e Uber raddoppierà la donazione con altri 25€. Nella giornata di ieri l’iniziativa ha riscosso grandissimo successo e i panettoni a disposizione sono andati esauriti in pochi minuti. Hastag ufficiali dell’iniziativa sono #UberPANETTONE e #UberPERUNICEF

Roma: rubate oltre cento Fiat 500 Enjoy in sei mesi. I carabinieri arrestano 3 persone

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I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 3 persone accusate, a vario titolo di concorso in furto aggravato e continuato. L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma e condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma, ha riguardato un gruppo di persone dedito al furto aggravato ed al riciclaggio di numerosissime Fiat 500 Enjoy il servizio di car sharing di ENI. L’indagine è stata avviata a giugno 2015, in seguito alla denuncia presentata dai rappresentanti legali di ENI, titolare del servizio di car sharing, inerente il furto di circa cento Fiat 500 per un danno di oltre un milione e mezzo di euro.
La scrupolosa analisi del fenomeno, l’attività tecnica e dinamica e i numerosi riscontri effettuati, grazie anche alla collaborazione offerta dall’Eni, hanno permesso ai Carabinieri di ricostruire tutta la filiera dell’attività illecita. In prima battuta, gli indagati creavano un account sul portale http://www.enjoy.eni.com intestati fittiziamente ad altre persone, cui avevano fraudolentemente carpito dati anagrafici, numero dei documenti di guida, utenze telefoniche e numero di carte di credito. In questo modo riuscivano ad entrare in possesso delle Fiat 500 nel loro mirino, nelle quali manomettevano il computer di bordo con il relativo dispositivo di geo-localizzazione, rendendole invisibili alla sala operativa dell’azienda. A questo punto il gioco era fatto: la 500 veniva trasportata al di fuori dal territorio di Roma, smontata rapidamente in tutte le sue componenti e avviata al mercato parallelo dei pezzi di ricambio. Con questo sistema, in soli sei mesi, i malviventi hanno messo a segno oltre 100 colpi con le modalità di una vera e propria razzia. Dopo aver raggiunto Roma con il treno, riuscivano a portare con loro addirittura tre macchine a volta, percorrendo a tutta velocità la tratta autostradale Roma-Napoli.
D’accordo con gli investigatori, durante le indagini, la società titolare del servizio di car sharing (l’affitto di auto temporaneo dell’era della sharing economy) ha deciso di installare un ulteriore sistema di geolocalizzazione all’interno delle Fiat 500.  Tuttavia, gli indagati, dotandosi di apparecchiature all’avanguardia, riuscivano ad individuare e manomettere anche il secondo sistema di geolocalizzazione.
I carabinieri di Via In Selci hanno raccolto tutti i dati provenienti dalle oltre cento denunce presentate in varie caserme dell’Arma della Provincia di Roma, convogliandoli in un’unica informativa di reato.
In un’occasione, addirittura, i tre arrestati, dopo aver rubato un’autovettura a Roma, ne hanno dichiarato lo smarrimento della targa a Napoli ed hanno provveduto a reimmatricolare il veicolo, che è stato venduto ad un acquirente in buona fede residente nella Provincia di Matera.

Tra i consiglieri economici di Donald Trump anche i CEO di Uber, Tesla/SpaceX e PepsiCo

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Tra i consiglieri economici del neo eletto Presidente degli USA Donald Trump ci sarà anche un esponente della sharing economy. Si tratta del CEO  e co-fondatore di Uber Travis Kalanick. La notizia è stata resa nota dal Trump Transition Team tramite il social network Medium. Insieme a Mr Uber entrano tra i diciannove membri del Trump’s Strategic and Policy Forum anche Elon Musk, CEO di Tesla e di SpaceX e Indra Nooyi, Chairman e CEO di PepsiCo. Il Forum, composto da alcuni degli imprenditori di successo e più stimati degli Stati Uniti d’America sarà chiamato a incontrare il presidente frequentemente per condividere con lui le proprie esperienze e conoscenze specifiche per supportare il Presidente USA nell’implementazione della sua agenda economica. “L’America ha le aziende più innovative e vivaci al mondo, e gli amministratori delegati pionieristici che aderiscono Forum oggi sono ai vertici dei propri campi”, ha detto il presidente eletto Trump. “La mia Amministrazione sta andando a lavorare insieme con il settore privato per migliorare l’economia e renderla attraente per le imprese che vogliono creare nuovi posti di lavoro negli Stati Uniti  dalla Silicon Valley fino alla cuore del Paese”. 

Il 2016 attraverso le ricerche su Google

Come da consuetudine Google ha reso noto  le parole emergenti, cioè quelle che hanno fatto registrare il maggiore incremento di ricerche nel corso dell’anno, del 2016. Attraverso a “Year in Search 2016” si può, quindi, scoprire l’anno che volge al termine attraverso i personaggi, gli avvenimenti, le mete delle vacanze, le ricette e i “perché…” che hanno caratterizzato le nostre ricerche sul celebre motore di “Big G”. In Italia è stato indubbiamente l’anno di Pokémon Go, in testa alla classifica delle parole emergenti (i termini emergenti sono quelli che hanno fatto registrare il maggiore incremento nelle ricerche nel corso dell’anno in questione e non il maggior numero di ricerche in assoluto). Ma non potevano non riflettersi nelle ricerche i grandi eventi sportivi – le Olimpiadi e gli Europei 2016 -, la politica internazionale con le elezioni politiche statunitensi e la Brexit, e i tristi fatti di cronaca, con il terremoto che ha colpito molte aree dell’Italia e gli addii a due grandi artisti, David Bowie e Bud Spencer.

Le dieci parole emergenti

  1. Pokémon Go
  2. Olimpiadi Rio 2016
  3. Europei 2016
  4. Elezioni USA
  5. Terremoto
  6. Sanremo 2016
  7. David Bowie
  8. Donald Trump
  9. Bud Spencer
  10. Brexit

Per quanto riguarda i personaggi che hanno fatto tendenza ai primi posti troviamo David Bowie, Donald Trump e Bud Spencer, a loro fanno seguito il calciatore della Juventus Gonzalo Higuain, Ezio Bosso e Prince – scomparso a fine marzo -, ma anche nomi dello spettacolo come Gabriel Garko e Virginia Raffaele, entrambi protagonisti dell’ultima edizione del Festival di Sanremo. Chiudono la classifica, la poetessa Alda Merini e la cantante Patty Pravo, grande presenza canora a Sanremo.

I primi dieci personaggi emergenti

  1. David Bowie
  2. Donald Trump
  3. Bud Spencer
  4. Gonzalo Higuain
  5. Ezio Bosso
  6. Prince
  7. Gabriel Garko
  8. Virginia Raffaele
  9. Alda Merini
  10. Patty Pravo

Analizzando le ricerche di tendenza, si vede anche come Google sia spesso utilizzato per rispondere alle curiosità e agli interrogativi di tutti i giorni: tra i “come fare…” primeggia “come fare il gelato al caffè in casa” mentre tra i “perché…” ha fatto tendenza “perché si intasa il braciere”. Tra gli innumerevoli quesiti, la ricerca del significato delle parole: e se in cima alla lista emergono idolatria, ad maiora e Brexit, non si può trascurare l’ingresso in classifica di petaloso. Tra le altre classifiche per quanto riguarda le mete di vacanza le prime tre posizioni sono occupate da Corfù, Pantelleria e Lecce. Tra le ricette tiramisu, peperonata e zucchine in carpione.

Per quanto riguarda ricerche in tutto il mondo le prime tre posizioni, divise per categorie, delle tendenze Google del 2016 sono le seguenti. Searches: Pokémon Go, IPhone7 e Donald Trump; Global News: US Election, Olympics e Brexit. People: Donald Trump, Hillary Clinton e Michael Phelps; Consumer Tech: iPhone 7, Freedom 251iPhone SE; Movies:Deadpool, Suicide Squad, The Revenant; Global Sporting Events: Rio Olympics, World Series Tour de France; Musicians: Céline Dion, Kesha, Michael Bublé; Losses: Prince, David Bowie, Christina Grimmie. TV Shows: Stranger Things, Westworld, Luke Cage.

Appello della Caritas Ambrosiana ai milanesi: a Natale invitate a pranzo chi è in difficoltà 


La condivisione non è soltanto quella economica che anima i player della sharing economy ma ne esiste una più alta: quella alla base della coesione sociale e della solidarietà. In questo filone si inserisce “Il pane spezzato, è più buono dell’aragosta”, la provocazione con cui Caritas Ambrosiana ha lanciato la quarta edizione dell’iniziativa di condivisione per le feste natalizie. L’appello dell’organismo diocesano è rivolto a coloro che abitano a Milano e agli abitanti della diocesi ambrosiana affinché nei giorni di festa aprano le porte di casa e condividano pranzi e cene, più o meno ricche e raffinate, con chi si trova in difficoltà. Sono graditi inviti a tavola per Natale, Capodanno e l’Epifania, ma sono ben accetti anche per i giorni che coprono l’intero periodo di festa. Saranno gli operatori di Caritas Ambrosiana a girare l’offerta alle persone che usufruiscono dei servizi di assistenza e a comunicare il nome dell’invitato a chi avrà aderito all’iniziativa. I cittadini che intendono partecipare all’iniziativa di charity “Il pane spezzato” devono dare la propria disponibilità, inviando una mail al Servizio Accoglienza Milanese: sam@caritasambrosiana.it. Gli operatori faranno poi giungere gli inviti ai propri utenti e richiameranno le famiglie per concordare i dettagli. L’ultimo Rapporto Povertà di Caritas Ambrosiana ha messo in luce proprio l’aumento della grave emarginazione. In un solo anno, tra il 2014 e il 2015, è cresciuto del 21,3% il numero dei senza tetto che si sono rivolti al Servizio Accoglienza Milanese. Un dato che trova conferma a livello nazionale dall’Istat, secondo cui proprio nel 2015 è stato registrato il picco di povertà assoluta più alto degli ultimi 10 anni, con 4,5 milioni di individui (1 milione e 582 mila famiglie) che non riescono ad accedere al paniere di beni e servizi essenziali.Inoltre chi cade nella povertà sempre più difficilmente si rialza e quindi resta intrappolato nel circuito dell’assistenza: nel 2015 le persone tornate per almeno due anni di seguito nello stesso centro di ascolto per chiedere aiuto sono state oltre la metà degli assistiti (51,2%), mentre all’inizio della crisi, nel 2008, erano meno di un terzo (32,1%). La povertà condanna i più deboli in una condizione di disagio che si protrae per sempre più tempo. Nel 2015 le persone senza lavoro continuano a essere la maggioranza degli assistiti (56,2%), ma ciò che colpisce è l’incremento delle persone con problemi di reddito, che dall’inizio della crisi sono passate dal 40,5% al 53,4%. “La crisi è stata un terremoto sociale: ha aperto una faglia dentro la quale sono finiti quelli che avevamo definito equilibristi, persone che stavano sospese sulla soglia delle povertà – ha sottolineato il direttore di Caritas Ambrosiana Luciano Gualzetti -. Oggi sono proprio loro, in genere italiani ultracinquantenni, a fare più fatica a risalire dal baratro in cui sono caduti. Costoro sono anche le persone che hanno maggiori difficoltà a rientrare nel mercato del lavoro e per questo vanno aiutate a recuperare il reddito, come si sta iniziando a fare coi nuovi provvedimenti del Governo, che valuteremo con attenzione. Subito dopo vengono i giovani che hanno lavori tanto precari e intermittenti che non riescono a sostenere i costi degli affitti, tantomeno accendere un mutuo, specie nelle aree urbane. Per loro andrebbe fatta innanzitutto una politica della casa all’altezza della situazione”.

I 5 regali di Natale del futuro già acquistabili con il reward crowdfunding di Kickstarter 

https://m.youtube.com/watch?v=UTIJunh2Dzk

Come fatto lo scorso anno con  l’avvicinarsi del Natale e l’immancabile conseguente corsa ai regali per i propri cari, SocialEconomy ha curiosato sulla piattaforma di crowdfunding, il finanziamento collettivo dell’era della sharing economy, di Kickstarter per consigliarvi dei gift natalizi in grado di stupire i destinatari. Una delle caratteristiche di tutti questi prodotti è che essendo stati inventati e sviluppati da poco tempo non sono ancora entrati a far parte del mainstream e quindi in grado di stupire il destinatario. 

Ecco la nostra selezione di regali per il Natale 2016. 

Vinci – le cuffie smart a comando vocale e audio 3D

Foto Vinci


Realizzato da AI, Vinci sono un paio di cuffie a comando vocale e con un assistente personale. Le cuffie sono dotate di un sistema  audio 3D e di una tecnologia smart che consente l’annullamento del rumore. Il prezzo parte da 99 Dollari USA. La campagna di crowdfunding in corso su Kickstarter sta avendo un grande successo e al momento ha raccolto oltre 580 mila US$. 

Foto Kickstarter



Vue – Gli occhiali da vista o da sole smart e connessi

Vue è il primo paio di occhiali smart  progettati per l’uso quotidiano. Con questi occhiali smart è possibile ascoltare musica, avere sempre a disposizione un tracker delle proprie attività fisiche oppure fare o ricevere una telefonata senza tenere in mano il proprio smartphone. Disponibile sia da vista che da sole Vue ha raccolto con il crowdfunding di Kickstarter quasi 2,2 Milioni di dollari USA. Il loro prezzo parte da 179 Dollari. 

Snapnator MagSafe – Il connettore magnetico che evita le cadute del proprio PC portatile 


Snapnator MagSafe è un connettore di alimentazione magnetico per tutti i computer portatili dotato di una presa USB-C tra cui MacBook, Chromebook, Google Pixel e la maggior parte degli smartphone. La porta magnetica Magsafe è stata fino al lancio del nuovo MacBook Pro una delle feature più amate dagli utenti Apple. Dal lancio del nuovo portatile, la società di Cupertino ha preferito optare per quattro porte di tipo USB-C, rimuovendo quindi il supporto a collegamenti di tipo magnetico. Adesso Snapnator riporta in vita il MagSafe molto apprezzato dagli utenti perché grazie alla calamita il cavo di ricarica si sgancia facilmente evitando rovinise cadute del PC portatile. Il prezzo del reward crowdfunding su Kickstarter parte da 29 dollari. O oggi la campagna ha raccolto poco oltre 300 mila Dollari. 

Airblock – Il drone modulare 

Foto da Kickstarter


Airblock è il primo drone modulare che può essere trasformato in un hovercraft, auto, e molto altro ancora. In pratica con i moduli di Airblock ognuno potrà costruirsi facilmente il proprio drone è cimentarsi in divertenti acrobazie. Su Kickstarter finirà sono stati raccolto oltre 700 mila US dollari. Prezzo a partire da 99 US$. 

Airselfie – La fotocamera volante sempre a portata di smartphone 

Foto Airselfie


Airselfie è l’unica fotocamera volante e portatile che può essere integrata al proprio smartphone. Grazie a una sorta di cover che ospita fotocamera e telefono sarà quindi possibile avere sempre con se una sorta di piccolo drone – controllabile dallo smartphone – in grado di prendere il volo per scattare delle foto aeree oppure dei selfie da una prospettiva inusuale. Il prezzo per averne uno tramite il reward crowdfunding di Kickstarter parte da 179 €. Al momento sono stati raccolti 475 mila euro. 

Tra le dieci donne del 2016 scelte dal Financial Times Magazine c’è anche Jean Liu, la cinese alla guida del colosso del ride sharing Didi Chuxing 

Foto Financial Times – Twitter


Theresa May, la prima donna a ricoprire l’incarico di primo ministro in UK, Simone Biles, la ginnasta che ha trionfato alle Olimpiadi di Rio, Maria Grazia Chiuri, la prima donna a capo di Christian Dior, Margrethe Vestager, il commissario UE alla competition, l’artista Njideka Akunyili Crosby, Dilma Rousseff, l’ex Presidente del Brasile, Phoebe Waller-Bridge & Vicky Jones, creatrici di Fleabag, Mary Berry, la regina delle torte e Jean Liu, Presidente della società di ride sharing cinese Didi Chuxing.  Sono loro le dieci donne dell’anno 2016 nominate Woman of the year 2016 dal Financial Times Weekend Magazine. Tra loro c’è anche una esponente della sharing economy. Stiamo parlando di Jean Liu, Presidente di Didi Chuxing. Nel lungo articolo pubblicato sul celebre magazine viene spiegato che la Liu sarà ricordata come la donna che ha costretto Uber alla resa in Cina. La Liu è, infatti, a capo della la società cinese di ride sharing che nell’agosto del 2016 ha siglato un accordo con Uber che ha portato alla fusione di UberChina con la società da lei presieduta. Da quella fusione è, quindi, nato il colosso mondiale del ride sharing che secondo Bloomberg vale trentacinque miliardi di dollari USA. Con l’operazione UberChina, con il 20% del capitale, è il più grande azionista di DiDi e ha abbandonato il mercato cinese. Nell’articolo viene ricordato che qualche mese prima dell’operazione con Uber nel capitale di Didi Chuxing era entrata Apple investendo un miliardo di dollari US. L’accordo con Uber concluso dalla Liu ha così proiettato Didi, che effettua circa 20 milioni di corse al giorno, nel firmamento delle grandi aziende cinesi – e non solo – della tecnologia. 

Promozione di Natale per BikeMi, abbonamento annuale scontato fino al 7 gennaio 2017


In occasione del Natale 2016 BikeMi, il servizio di bike sharing attivo nel comune di Milano, ha pensato ad una promozione per tutti i nuovi abbonati: 12 mesi ad un prezzo scontato. Da mercoledì 7 dicembre fino al 7 gennaio 2017 sarà, infatti, possibile acquistare l’abbonamento annuale al servizio a 29€ invece di 36€. Per usufruire della promozione è sufficiente recarsi sulla pagina “Abbonati” del sito di BikeMi e seguire la tradizionale procedura di acquisto, lo sconto sara calcolato in automatico. L’offerta è riservata ai nuovi abbonati e non è cumulabile con altre convenzioni o promozioni in corso. Per l’acquisto degli abbonamenti BikeMi è necessario essere in possesso di una carta di credito tradizionale appartenente ai circuiti Visa, Mastercard e American Express. BikeMi, che ha da poco compiuto otto anni, conta  circa 19 mila prelievi medi giornalieri e oltre 50 mila abbonamenti annuali ed è uno dei simboli che dimostrano il successo della sharing economy nel capoluogo lombardo. 

Fitbit acquisisce alcune attività di Pebble, la startup regina del crowdfunding 

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Fitbit società quotata al NYSE e leader nel mercato dei dispositivi indossabili che misurano alcune funzioni vitali e analizzano e raccolgono dati quali il numero di passi, qualità del sonno, battito cardiaco e gradini saliti, ha annunciato nelle scorse ore di aver acquisito alcune specifiche attività di Pebble, la startup degli smartwatch che ha visto la luce attraverso il crowdfunding (la raccolta fondi dell’era della sharing economy) di Kickstarter. Fitbit ha annunciato con un comunicato stampa di aver acquisito il personale chiave e la proprietà intellettuale relativa al software e allo sviluppo del firmware, mentre, l‘acquisizione esclude i prodotti hardware della società.  James Park, CEO e co-fondatore di Fitbit nel comunicato ha dichiarato “Con questa acquisizione siamo posizionati meglio per accelerare l’espansione della nostra piattaforma e del nostro ecosistema, in modo da rendere Fitbit una parte essenziale nella vita di tutti i giorni per una platea più grande di consumatori”. La società non ha reso noto il valore dell’acquisizione degli asset di Pebble. Pebble aveva lanciato la propria attività tramite un crowdfunding su Kickstarter nel 2012 anticipando quindi molti produttori di smartwatch tra cui il colosso Apple. Allora aveva raccolto US$ 10 milioni versati da 68.929 persone. Il successo si era poi ripetuto nel 2015 con un nuovo crowdfunding milionario (che dopo soltanto 49 minuti ha raggiunto 1 milione di dollari USA di raccolta) che aveva permesso di racimolare oltre 20 milioni di dollari americani grazie al supporto di 78.741 sostenitori. Nel 2016 Pebble aveva concluso una terza raccolta fondi accumulando 12,7 milioni di US dollari raccolti grazie al supporto di 66.673 utenti attratti dal lancio di Pebble Time 2, Pebble 2 e del nuovo Pebble Core. In totale Pebble ha venduto dal 2012 o oggi oltre 2 milioni di smartwatch. L’acquisizione di alcune attività da parte di Fitbit ha delle importanti conseguenze per i clienti che hanno acquistato i device wearable che hanno spopolato con i tre crowdfunding e le vendite online. Per questo motivo Pebble nel suo blog ha pubblicato un post in cui si specifica che:

  • Pebble non si occuperà più di produzione, vendita e promozione di device;
  • I device Pebble continueranno a funzionare
  • Le funzionalità potrebbero essere ridotte in futuro.
  • I sostenitori di Kickstarter che non hanno ricevuto quanto promesso – riceveranno il rimborso completo dal 16 dicembre 2016
  • Gli ordini tramite pebble.com non saranno più accettati ed evasi, e ciò vale pure per i pre-ordini di Pebble2 che non siano già stati addebitati o spediti.
  • Decadenza della garanzia per gli smartwatch Pebble.
  • I resi degli ordini fatti tramite pebble.com – completati prima del 7 dicembre 2016 – saranno rimborsati.
  • I Pebble acquistati dai rivenditori potranno essere restituiti o permutati in funzione della politica adottata dai rivenditori.
  • I Pebblers avranno a disposizione cavi di ricarica sostitutivi e altri accessori compatibili tramite Amazon o altri rivenditori.

Inoltre Pebble ha messo a diposizione una pagina web per ulteriori informazioni. http://www.proofofclaims.com/PebbleTech/documents/

 

Marrakech è la prima città d’Africa a lanciare un servizio di bike sharing 

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Foto Medina Bike – Facebook

Qualche settimana fa il governo del Marocco, in stretta collaborazione con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO) e il Global Environment Facility (GEF), ha lanciato il servizio di bike sharing a Marrakech. Il servizio chiamato Medina Bike rappresenta una notizia importante in tema di sharing economy perché quello di Marrakech è il primo servizio di bici condivise che viene lanciato in Africa. Il progetto di bike sharing  si inserisce in una serie di iniziative lanciate nella città del Marocco per promuovere la sostenibilità e lo sviluppo verde. L’iniziativa mira a promuovere il trasporto sostenibile e incoraggiare gli abitanti della città a utilizzare veicoli non a motore attraverso la creazione di 10 stazioni automatiche di noleggio biciclette in zone chiave per la città. Il numero totale delle biciclette in sharing sarà di 300. “Marrakech diventa la prima città in Africa a lanciare un programma di bike sharing e speriamo di replicare questa attività in altre città marocchine” ha dichiarato Hakima El-Haite, il Ministro delegato dell’Ambiente del Marocco alla cerimonia di lancio. Il Medina Bike ha anche una propria pagina Facebook accessibile all’indirizzo http://facebook.com/medinabike/