Jojob: il car pooling tra colleghi

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Jojob è un innovativo servizio di car pooling aziendale, nato nel 2014 dalla startup Bringme, incubata presso I3P del Politecnico di Torino,  che si basa sull’idea di condivisione dell’automobile per il tragitto casa – lavoro. Jojob, mette infatti in collegamento, tramite una piattaforma web o una app i colleghi di lavoro o i dipendenti di aziende limitrofe alla propria per condividere passaggi in auto insieme per recarsi al posto di lavoro. Lo spirito del progetto risponde totalmente a una logica di sharing economy. I dipendenti possono beneficiare di un concreto risparmio economico, di un’effettiva riduzione dei tempi e dello stress dovuto agli spostamenti casa-lavoro, di un’ alternativa ai mezzi pubblici in caso di scioperi, ritardi o imprevisti e di possibili benefit aziendali a fronte dell’impegno ecologico. Contemporaneamente, le aziende adottano una soluzione di mobilità equa e sostenibile che gli consente di ottenere certificazioni ambientali, energetiche e di social responsibility. L’ applicazione mobile, il vero cuore innovativo del servizio,  è  in grado di certificare quanti chilometri ogni passeggero ha percorso in carpooling e quanta Co2 è stata risparmiata per ogni singolo viaggiatore. Questi dati sono a disposizione delle aziende e possono essere utilizzati per politiche di responsabilità sociale d’impresa e per il conseguimento di importanti certificazioni e per migliorare la propria competitività. Inoltre l’app, consente agli utenti iscritti di accumulare punti che potranno essere spesi nei locali convenzionati a livello locale e nazionale. A oggi sono oltre trenta le  aziende che lo adottano (tra cui Luxottica, Heineken, Findomestic e Brembo). 50mila utenti che usano il servizio. E soprattutto 30 tonnellate di C02 che non finiscono nell’atmosfera (nel 2015). Secondo uno studio fatto da Jojob, il risparmio annuale per ogni dipendente,  che va al lavoro condividendo l’auto, per una distanza casa-lavoro di 30 km, arriva a 1.782 euro e 7.722 Kg di CO2. Ideatore e Ceo è Gerard Albertengo, 35enne, che con la sua idea ha appena raccolto 100mila euro online attraverso la piattaforma di crowdfunding SiamoSoci.

I 10 regali di Natale del futuro già acquistabili con il crowdfunding

Visto l’avvicinarsi del Natale e l’immancabile corsa ai regali per i propri cari, SocialEconomy ha curiosato sulle piattaforme di crowdfunding, il finanziamento collettivo dell’era della sharing economy, Kickstarter e Indiegogo per consigliarvi dei gift natalizi in grado di stupire i destinatari. Una delle caratteristiche di tutti questi prodotti è che essendo stati inventati e sviluppati da poco tempo non sono ancora entrati a far parte del mainstream e quindi sono a prova di doppione.

G-RO il bagaglio a mano stabile

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G-RO è un trolley pensato per l’esigentze del viaggiatore contemporaneo. G-RO è dotato di due grandi ruote che lo rendono facile da trasportare su ogni superficie e perfettamente stabile una volta fermo. Inoltre, G-RO è dotato di un power bank per ricaricare smartphone e tablet, una maniglia ergonomica estraibile esterna (cosi da non sottarre spazio ai propri indumenti) e due tasche pensate appositamente per laptop e per i liquidi (che quindi diventano facilmente estraibili al momento dei controlli al metal detector in aereoporto).Il costo è a partire da US$199.

Flic – Il pulsante smart

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Flic è un piccolo pulsante senza fili che permette di creare una scorciatoia alle funzioni preferite dello smartphone o del tablet. Toccando Flic, disponibile sia per dispositivi Andrioid che Ios, sarà possibile scattare una fotografia, chiamare un taxi, spegnere la sveglia, o altro senza toccare minimamente  il proprio dispositivo mobile. Queste caratteristiche rendono Flic un regalo tech e trendy perfetto per ogni età. Il costo è a partire da US$ 34.

Holga – la macchina fotografica dallo stile retrò

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Holga è una macchina fotografica che si contraddistingue per il suo designe retro e per la sua semplicità d’uso. Holga vuole riportere alla memoria dei propri utenti la prima macchina fotografica posseduta.  La fotocamerà, con filtri intercambiabili, ospita una scheda di memoria SD e consente in modo immediato di scattare senza dover compiere regolazioni di alcun tipo. Unica possibilità offerta è quella di scegliere tra una foto formato 1 a 1 oppure 4:3.  In un modo totalmente digitale Hola fa riscoprire, quindi, le funzionalità base della prima macchina fotografica. Il costo è è partire da US$ 68.

Nebia – la doccia che fa risparmiare il consumo di acqua

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Nebia è un sistema per la doccia facilmente installabile dotato di una staffa regolabile e di un telefono. Nebia atomizza l’acqua in milioni di piccole goccioline. Con questo sistema contemporaneamente si realizzano due vantaggi: più acqua viene a contatto con il corpo e si riduce il consumo di questa preziosa risorsa. Nebia, infatti, utilizza il 70% in meno di acqua rispetto a una tipica doccia. Il prezzo è a partire da US$ 249.

Baubax – la felpa multitasking

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Baubax è un indumento (disponibile nella versione felpa, giacca e giubbino anti pioggia/vento in tre colori) multitasking che comprende un cuscino da viaggio, una maschera per dormire, un paio di guanti e diverse tasche per contenere, Ipad, smartphone, auricolari, una lattina, il passaporto, una batteria supplementare per device mobili, una penna e due comode calde tasche per le mani. Baubax è uno dei progetti più finanziati in assoluto attraverso il crowdfunding (il suo inventore ha raccolto oltre US$ 10 miliardi). Motivo del successo è certamente la praticità dell’indumento (non solo da viaggio ma ottimo anche per il running, il golf, la vela e ideale per i nomadi digitali) anche alla luce delle sempre più stringenti regole delle compagnie aeree in tema di bagaglio a mano. Il costo è a partire da  US$ 149.

Barracuda – Il trolley smart e intelligente

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Barracuda è uno smart trolley che ben si addice alle esigenze di un viaggiatore modermo. La valigia è, infatti, dotata di sensore di prossimità, carica batteria per smartphone e tablet, una tasca esterna costruita appositamente per contenere un laptop e un piano di appoggio pensato per consentire un lavoro in mobilità. Il tutto è condito da un design accattivante e da una maniglia ergonomica. Ultima caratteistica che rende unico Barracuda è che da chiuso occupa pochissimo spazio.  Il costo è a partire da  US$ 260.

Ullo – il purificatore per il vino

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Ullo è uno strumento che consente di purificare, filtrare e areare il vino nel momento in cui lo si versa dalla bottiglia al calice o al decanter. Con Ullo sarà possibile quindi bere il proprio vino rimuovendo i solfiti. Con questo strumento ogni vino ritritornerà al suo gusto naturale. Il costo per un Ullo Wine Puriffier è a partire da  US$ 60.

Super fleece Rumpl – la coperta Activeweare

La Super Fleece creata da Rumpl è una coperta realizzata con tessuto Activeweare.  Grazie al materiale utilizzato, uguale a quello che si usa per abbigliamento tecnico sportivo, la Super Fleece offre il vantaggio della massima praticità. Inoltre, a differenza dei classici piumini da letto si lava facilmente e non trattiene gli odori. Il tessuto, organico, morbido e resistente, è idrorepellente e anti-batterico. Il prezzo parte da US$ 105.

Phazon – l’auricolare wireless impossibile da perdere

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Phazon sono degli auricolari wireless che assicurano una “vestibilità” ottimale per ogni orecchio. Chi li ha prodotti vuole assicurare ai propri clienti una ottima qualità del suono in ogni condizione. Infine, gli auricolari Phazon dialogono con il proprio smartphone (sia Android che Ios) e quindi tramite il terminale è possibile ritrovarli all’istante tramite una app apposita. il prezzo è a partire da US$ 149.

Qube – la lampadina wi-fi multi colore comandabile via smartphone

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Qube è una lampadina dalla luce multicolore che si comanda tramite lo smartphone. In pratica con Qube, grazie alla tecnolgia wi-fi diventerà possibile comandare a distanza ogni luce della propria abitazione. Inoltre Qube è in grado di accedersi automaticamente, grazie alla tecnologia bluetooth,  ogni volta che lo smartphone si trova nel raggio di azione del punto luce in cui è installata. I produttori dichiarano che ogni lampadina Qube è stata sviluppata per vivere 50 mila ore (27 anni!). Il costo è a partire da US$ 19.

Merry Christmas, Feliz Navidad, Joyeux Noel, Buon Natale, Feliz Natal, Fröhliche Weihnachten, 圣诞节快乐, С Рождеством

Al via il crowdfunding civico del Comune di Milano

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E’ stato pubblicato il primo bando del Comune di Milano per selezionare i progetti destinati a essere finanziati attraverso il crowdfunding, il finanziamento collettivo della sharing economy, civico: i progetti che verranno selezionati, e che dovranno dimostrare di avere un “alto impatto sociale”, verranno inseriti sulla piattaforma Eppela e potranno accedere al cofinanziamento del Comune (fino ad un massimo di 50mila euro) se riusciranno a catalizzare l’attenzione (e le donazioni) dei cittadini milanesi. Il termine di consegna fissato dal bando è il 31 dicembre 2015.  Il cwowdfunding civico era stato annunciato dagli assessori Cristina Tajani (Politiche del lavoro e sviluppo economico) e Pierfrancesco Majorino (Politiche sociali) in occasione della Collaborative Week.  “Con l’avvio di questa piattaforma vogliamo sostenere le idee d’impresa attraverso un approccio condiviso che sostenga le giovani start up, le nuove realtà produttive nonché l’emergente modello di economia condivisa con una occhio particolare ai progetti d’innovazione sociale, che pongono la persona al centro” –  hanno sostenuto i due assessori che proseguono – : “Grazie a quest’azione di crowdfunding i progetti innovativi ad alto contenuto sociale avranno un’opportunità reale per finanziarsi ed emergere, oltre a favorire lo sviluppo di una città che guarda al futuro in maniera solidale, inclusiva e innovativa”. L’iniziativa di crowdfunding civico prevedrà un avvio sperimentale, per un periodo di 18 mesi, e potrà contare su un contributo dell’Amministrazione comunale di 400mila euro volto a sostenere idee e i progetti di persone e organizzazioni che mirano a incentivare l’avvio di processi di finanziamento “dal basso e condivisi”. Progetti e idee che potranno spaziare dallo sviluppo di una città più accessibile, grazie alla rimozione delle barriere tangibili e intangibili per soggetti con fragilità psico-fisiche, passando per l’aumento della connettività o la riduzione del digital divide sino a nuovi servizi per la cura della persone e la conciliazione famiglia-lavoro e il miglioramento della qualità della vita e progetti d’impresa sociale. I progetti che riusciranno a ottenere attraverso il crowdfunding un finanziamento almeno pari alla metà dell’importo complessivo previsto per la propria realizzazione potranno beneficiare di un contributo da parte dell’Amministrazione per la restante parte non coperta, fino ad un importo massimo di 50 mila euro per ogni singolo progetto.

 

Al via il crowdfunding per il giornale dei partigiani

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“Non abbiamo mai smesso di essere partigiani e di raccontare le nostre storie, al futuro. Oggi vogliamo farlo con Patria Indipendente online, conquistando anche lo spazio digitale”. Con queste parole si avvia la campagna social di crowdfunding, il finanziamento collettivo tipico dell’era della sharing economy,  a sostegno del periodico online dell’ANPI nazionale (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) Patria Indipendente, che non riceve alcun contributo pubblico. Si tratta di una campagna online per il finanziamento della rivista, tramite la richiesta a tutti i “naviganti” di una donazione, una forma di microfinanziamento dal basso. Le quote di versamento sono libere. Ma chi dona più di 25 euro avrà un riconoscimento e la qualifica di “Amico”. Un ulteriore riconoscimento e la qualifica di “Staffetta” a chi dona più di 50 euro. Al top la qualifica di “Combattente”, attribuita a coloro che versano più di 100 euro. L’obiettivo è esplicitato nel volantino che accompagna l’iniziativa: “Sostieni Patria Indipendente nella conquista dello spazio digitale”. In sostanza, la nuova frontiera della tecnologia della comunicazione. L’ANPI e la sua rivista online accettano la sfida del tempo e rilanciano: la campagna si protrarrà per tutto l’inverno e sarà sostenuta, oltre che dagli iscritti all’ANPI e dai lettori, anche da un certo numero di testimonial, personalità del mondo della cultura, dell’arte e dello spettacolo che si riconoscono nei valori ispiratori dell’associazione partigiana e del suo periodico, a cominciare dall’antifascismo. Il tutto, secondo un programma stabilito da tempo: da settembre ha iniziato le pubblicazioni Patria Indipendente online. A novembre si avvia la campagna di crowdfunding per finanziare il periodico. Nei primi mesi del 2016, col ricavato della campagna, si renderà il periodico sempre più completo, capillare ed accessibile. L’approdo di questa storia – è l’auspicio dell’ANPI – sarà la forza di uno strumento di democrazia e cultura democratica pensato con profonda passione e senso di una preziosa eredità civile: quella della Resistenza e dei combattenti per la libertà.

 

Il sito della campagna è il seguente:

Sator investe nel fintech e annuncia l’avvio di Tinaba

    

Sator, società di investimento presieduta da Matteo Arpe, ha annunciato  il lancio, dopo quasi due anni di progettazione, di Tinaba, un ecosistema digitale pensato con l’obiettivo di mettere in connessione le relazioni umane con le esigenze economiche e le abitudini – di consumo e di risparmio – delle famiglie e dei giovani. La tecnologia di Tinaba è stata ideata per operare in connessione con un istituto bancario tradizionale, coniugando innovazione e cultura del risparmio. Tinaba verrà avviata in Italia nel corso dei prossimi mesi e successivamente anche in Europa e in altri paesi. In ogni nazione verrà stipulata un’alleanza in esclusiva con un singolo istituto di credito. Tinaba è una società italiana, più specificamente una start-up innovativa ai sensi della Legge 221/2012, posseduta attualmente al 100% da Sator Private Equity Fund, il fondo promosso da Sator S.p.A. che co-investirà nella società direttamente. E’ inoltre prevista l’apertura del capitale agli istituti di credito con i quali saranno siglati accordi di collaborazione nei diversi paesi.Tinaba, acronimo di This Is Not A BAnk, abilita in congiunzione con un istituto di credito moltissimi servizi innovativi, tra cui:

– un sistema di trasferimento del denaro, inclusi i pagamenti ed i micropagamenti, completamente gratuito e con funzioni innovative quali: cassa comune on-line e off-line, you&me, paga alla romana, funzionalità P2P semplici ed evolute;

– una logica social – in primis la famiglia, ma anche lo sport, la scuola e molte altre cerchie – che rende Tinaba destinata ad utenti di tutte le età, inclusi i teenager, che potranno utilizzarla in luogo del contante;

– un parallelo sistema per i merchant, inclusi i piccoli e piccolissimi esercizi commerciali, completamente gratuito e in grado di favorirne lo sviluppo dell’attività, abilitando le più moderne funzioni di relazione con la clientela;

– un sistema georeferenziato per il crowdfunding – il finanziamento collettivo dell’era della sharing economy – adattabile ad ogni tipo di utilizzo incluso quello ai fini di solidarietà;

– servizi dedicati al rapporto genitori-figli – come paghetta, conti condivisi, risparmio per obiettivi, help me e altri – alle scuole e ad altre comunità;

– un front-end innovativo per un accesso semplice ai servizi bancari di investimento e di finanziamento degli istituti di credito partner secondo le più moderne formule e modalità;

– una piattaforma per il social lending ed il microcredito.

Dal prossimo 8 dicembre Tinaba inizierà una fase di test ristretto della nuova applicazione, mentre da metà gennaio 2016 sarà disponibile il download su invito. Tinaba prevede il completamento delle fasi di test entro il primo trimestre 2016.

Successo per il crowdfunding della start up che trasforma gli ex detenuti in impreditori

Foto: Refoundry.org

Foto: Refoundry.org

L’articolo 27 della Costituzione italiana enuncia “Le pene (…) devono tendere alla rieducazione del condannato”. Nella pratica è risaputo, invece, di quanta diffidenza ci sia nella società civile nei confronti di coloro che hanno trascorso un periodo in galera che, quindi, spesso non avendo la possibilità di ricostruirsi una vita nella totale legalità e finiscono per commettere nuovi reati. La recidiva secondo alcuni dati negli Stati Uniti è molto alta: il 67% delle persone che escono da un carcere vengono riarrestate nei successivi 36 mesi. Per cercare di andare contro questa triste tendenza Tommy Safian e Cisco Pinedo hanno fondato Refoundry, una società statunitense che dopo un anno di formazione e di business planning concede agli ex carcerati un finanziamento per lanciare un’attività imprenditoriale che a sua volta destinerà parte dei ricavi a finanziare un’altra nuova impresa costituita da altri ex galeotti. L’idea è, quindi, quella di cercare di creare una catena, in grado di autosostenersi, che promuova il reinserimento sociale, che non può che passare dal lavoro, degli ex detenuti. Il benenifico che Refounfry vuole produrre a vantaggio della collettività è plurimo: maggiore sicurezza ma anche cercare di far diminuire la spesa pubblica assorbita dal sistema penitenziario che annualmente drena parecchi denari pubblici: è stato calcolato che solo a New York City ogni carcerato costa alla collettività 167 mila US$. Adesso Refoundry ha lanciato una campagna di crowdfunding, il finanziamento collettivo della sharing economy, con l’obiettivo di raccogliere 45 mila US dollari, per completare i primi progetti di rinserimento. Al momento quando mancano due giorni alla conclusione della raccolta fondi i promotori, tramite Kickstarter, hanno già centrato il target di raccolta incamerando quasi US$ 50 mila.

Refoundry (Video)

Su indiegogo il crowdfunding per un film italiano sugli homeless

unnamedE’ partito il 5 novembre su Indiegogo il crowdfunding per la realizzazione del film Pane dal cielo, primo lungometraggio di Giovanni Bedeschi, regista e produttore italiano che da tempo è impegnato in attività di volontariato a contatto con il mondo dei senza dimora. Il film vuole essere un’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’emergenza degli homeless che a Milano è particolarmente forte. Il progetto ha il patrocinio del Comune di Milano (Direzione centrale politiche sociali e cultura della salute) e della Fondazione Pubblicità Progresso. “In questi luoghi frequentati dai senza dimora ho potuto vedere e ascoltare storie straordinarie ed emozionanti di persone a cui è bastato veramente poco per trovarsi in mezzo a una strada: papà separati, pensionati con il minimo della pensione, imprenditori falliti, operai senza lavoro dopo la chiusura della loro fabbrica.. Ho sentito il dovere morale di dare voce alle loro storie, non solo perché questi individui non hanno i mezzi per farlo, ma anche perché si tratta di una situazione in cui, purtroppo, qualunque persona “normale” potrebbe ritrovarsi. Occorre affrontare questa verità e dare una risposta concreta per risolvere l’emergenza “, dice Giovanni Bedeschi.

Del film sono stati già creati un teaser di venti minuti e un trailer che Bedeschifilm ha autoprodotto e finanziato, grazie ai quali la casa di produzione ha raggiunto un accordo per la distribuzione dell’opera presso le sale d’essai in tutta Italia e nella Svizzera italiana. Il soggetto, scritto da Sergio Rodriguez, racconta la storia di due senzatetto tra le vie di Milano e di un evento particolare, il ritrovamento di un neonato in un cassonetto, che sconvolgerà le loro vite. Tra gli attori protagonisti, Paola Pitagora, Sergio Leone, Donatella Bartoli, Gigi Piola.

Dato che il film verrà prodotto in modo indipendente dalla casa di produzione Bedeschifilm, è stata lanciata, con l’obiettivo di raccogliere 250 mila Euro, una campagna di crowdfunding – la raccolta fondi dell’era della sharing economy – sulla piattaforma Indiegogo. Per dare il proprio contributo c’è tempo fino il 15 dicembre.  A oggi, quando mancano 35 giorni alla deadline, sono stati raccolti 3.990 euro. I proventi generati dal film saranno donati a due fondazioni milanesi entrambe attive nell’ambito della solidarietà ai senza dimora. Il sito dedicato al film è: www.panedalcielo.com.

Intervista video al Regista Giovanni Bedeschi

http://www.panedalcielo.com/it/video/intervista-bedeschi/ZB-MlQ3Rc4o

Crowdfunding, con RX Controller ogni imbarcazione puo diventare un kite

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Trasformare ogni imbarcazione in una sorta di Kitesurf? Grazie all’invenzione di Dan Tracy e agli strumenti della sharing economy quale in crowdfuding si può. Dan, un ragazzo statunitense, ha realizzato un controller che una volta collegato a una vela da kite (l’invetore suggerisce una vela da 2 a 4 metri quadrati) e fissato con una leggera imbragatura alla cintola di uno dei diportisti consente a ogni tipo di imbarcazione, canoa o kayak di lasciarsi portare dal vento. Oltre all’utilizzo per puro divertimento questo sistema può essere un utile strumento in caso di avaria al motore della propria imbarcazione. Grazie a questo strumento, dal nome RX Controller, infatti la propria imbarcazione anche in caso di guasto potrà fare torno in porto grazie alla forza di eolo. Dan attualmente ha in corso una campagna di crowdfunding su Kickstarter che si concluderà tra 14 giorni. Per comprare con la formula del reward crowfunding RX controller occorrono US$ 299. Per poterlo utilizzare occorrerà compare a parte la vela, il cui costo si aggira tra i US$ 200 e i 300 dollari. Sul sito di Dan inoltre è possibile acquistare altri prodotti da lui creati come il Rescue Kit, un prodotto molto simile che si distingue soltanto per dimensioni più ridotte. Questo, compreso di vela, viene venduto al costo di 359 US$. 

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Mogees, su Kickstarter il sensore che trasforma ogni oggetto in uno strumento musicale 


Chi non ha mai ticchettato su un bicchiere o su un tavolo a ritmo di musica? Adesso dal Regno Unito arriva Mogees, un piccolo sensore (40 mm il suo diametro) che permette di trasformare ogni oggetto in uno strumento musicale in poche e semplici mosse. Inventore e Amministratore Delegato di Mogees è l’italiano Bruno Zamborlin, un tecnologo, ricercatore di tecnologia musicale e live performer. La sua ricerca si concentra su nuovi metodi di interazione gestuale con oggetti di uso quotidiano e le loro applicazioni nella creazione di nuove interfacce per l’espressione musicale. Bruno ha fondato Mogees dopo aver lavorato per 5 anni presso l’IRCAM / Centre Pompidou di Parigi e il Goldsmiths College di Londra, la celebre università in cui hanno studiato amche Damien Hirst e Vivienne Westwood. Mogees, che è in grado di catturare ogni vibrazione creata dai gesti umani, va posizionato sull’oggetto da trasformare in strumento musicale e poi collegato a uno smartphone. Successivamente con una apposita app, disponibile sia per IOS sia per dispositivi Android, si effettuano le regolazioni e il gioco è fatto. Mogees è compatibile con strumentazioni musicali e software per la musica e quindi può essere integrato con semplicità. Gli ideatori del sensore hanno lanciato il 7 ottobre su Kickstarter una campagna crowdfuding con l’obiettivo di raccogliere 20 mila Sterline. A oggi la campagna di finanziamento collettivo che si concluderà il 6 novembre ha riscosso un buon successo ed è arrivata a raccogliere fondi per oltre 77 Mila Sterline. Per avere Mogees in anteprima già a novembre tramite Kickstarter occorrono 95 Pound.

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Su Indiegogo il crowdfunding per il documentario anti Juventus

Immagine tratta da Indiegogo / Odiosa Juve

È partita ieri su Indiegogo una campagna di crowdfunding che sicuramente farà discutere tanto e dividerà l’Italia del pallone. Si tratta del progetto, presentato nell’ambito del Festival del Cinema di Roma alla presenza dei promotori e degli ex calciatori Sergio Brio della Juventus e Sebino Nela della Roma, Odiosa Juve. Come raccontato nella pagina Facebook di Cineama Odiosa Juve è un documentario che vuole essere “un ironico, divertente, documentato viaggio attraverso le disavventure arbitrali che, di tanto in tanto, hanno agevolato il cammino della vecchia signora”. Nelle pagine web del colosso del crowdfuding Indiegogo la casa di produzione Cineama e il regista Lorenzo Minoli, organizzatori del finanziamento collettivo, scrivono che voglio realizzare “un documentario che vuol raccontare la declinazione di tutte le sfumature emotive che vanno oltre le maglie bianconere: rabbia, antipatia, addirittura odio”. Si vedranno immagini che hanno fatto la storia del calcio, storie mai raccontate, curiosità e aneddoti riemersi dalla memoria di coloro che, in diverse epoche, “si sono trovati in qualche modo a dover fare i conti con la corazzata Juve”. I promotori dell’iniziativa precisano, cosa importante essendo un documentario, che nel titolo ha una connotazione”contro”, che il loro racconto cinematografico vuole “dare forma e contenuto a una comunità di persone” che condividono l’anti juventinità “non con l’insulto, tanto meno con la violenza, ma con la puntuale, costante, perfino ironica denuncia di quanto è accaduto in passato”.
Il regista Lorenzo Minoli, con un passato in USA, ha al suo attivo un documentario sull’Unione Sovietica di Gorbachev, la produzione della serie televisiva La Bibbia e, con la casa di produzione da lui fondata, la Five Mile River Films, quella della miniserie Giulio Cesare e del film per la TV Il Dono di Nicholas. Nella sua carriera Minoli ha collezionato il prestigioso Primetime Emmy Award per la miniserie Joseph con Ben Kingsley, altre tre nominations per il Primetime Emmy Award e la vittoria del Christopher’s Award. Come si può leggere nella pagina Wikipedia, Minoli in Italia ha fondato la Flying Dutchman Produzioni il cui primo film, nel 2010, La Marea silenziosa è stato il primo lungometraggio italiano sottotitolato in cinese.
Obiettivo del crowdfuding è raccogliere 200 mila Euro. Per partecipare ci sono 59 giorni di tempo e i perk sottoscrivibili vanno da un minimo di 3€ a un massimo di €3.000.
Ultima cuorisità: come riportato da alcuni media, il regista è torinese di nascita e juventino di fede calcistica.

Odiosa Juve (video YouTube / Cineama)

http://www.youtube.com/watch?v=w4PVwpM4jCw&sns=em

http://youtu.be/jAOw7PxWKws

http://youtu.be/H8-Lgrzrwlo

http://youtu.be/eDi8e4z9JGM

Aldo Agroppi per Odiosa Juve