Dalla caduta del muro di Berlino sono passati esatamente 26 anni. In una via, Fehrbelliner Strasse, che fino al 9 novembre 1989 si trovava a Berlino Est oggi si trova oggi un piccolo negozio che è una sorta di biblioteca delle cose. Il suo nome è Leila e la caratteristica è che le cose non vengono vendute ma soltanto prese in prestito. L’idea è di Nikolai Wolfert, un giovane di 33 anni, che
partendo dalla considerazione che un trapano viene utilizzato 13 minuti in tutta la sua vita ha dato avvio a questa iniziativa. Per poter prendere in prestito gli oggetti occorre registrarsi al sito dopodiché è possibile iniziare il prestito di qualunque bene messo a disponibile in negozio tra cui, mobili, giochi, utensili, bicchieri, prodotti per la casa.
Questa iniziativa conferma l’importante ruolo che la capitale tedesca sta avendo in tema di sharing economy. Come già raccontato da SocialEconomy a Berlino sta avendo un grande impatto sull’economia reale Airbnb che nel biennio 2012-2013 ha generato un effetto economico sulla città di oltre 100 milioni di euro. Sul fronte della mobilità condivisa, invece, Berlino – secondo i dati di una ricerca condotta da Bundesverband CarSharing – è l’undicesima città tedesca con 0,85 auto condivise ogni 1000 abitanti.