Uber dal 7 al 14 dicembre donerà 1 euro all’Unicef per ogni corsa UberGIVING effettuata

Foto Uber #UberGIVING


Anche la sharing economy non si sottrae alle iniziative di solidarietà. Uber, il leader del ride sharing, per ogni corsa effettuata con #UberGIVING dal 7 al 14 dicembre 2016 donerà un euro all’Unicef per garantire  protezione, cure ed integrazione a bambini migranti e rifugiati che ogni giorno arrivano in Italia. In particolare le donazioni saranno a favore dei Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) che sono le principali vittime di trafficanti di esseri umani e vengono sottoposti a forme estreme di abusi e privazioni nel corso del viaggio. Principale obiettivo dell’Unicef e di Uber in Italia è proteggere e tutelare questi bambini che una volta raggiunti i paesi di destinazione si trovano ad affrontare minacce aggiuntive quali xenofobia e discriminazione. L’iniziativa di Uber non è la prima nel suo genere. Il programma di donazione UberGIVING ha, infatti, avuto in Italia un altro precedente nel settembre 2015 quando la celebre società californiana raccolse, grazie al supporto dei propri utenti, dieci container di beni di prima necessità a favore dei rifugiati. Altre iniziative, infine, si sono svolte dal 2015 in alcuni paesi in cui Uber è attiva come il Libano o la Spagna. 

Con UberGIVING donati dieci container di beni a favore dei profughi

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UberGIVING, l’iniziativa sociale lanciata da Uber insieme alla Croce Rossa per sostenere i profughi in arrivo in questi giorni nelle coste dell’Europa di cui vi abbiamo raccontato nel post Con Uber la sharing economy aiuta i profughi, ha ottenuto una risposta travolgente. A darne notizia è stato la stesso operatore di ride sharing che tramite le colonne del proprio blog ha reso noto che nelle quarantasei citta di diciannove paesi europei in cui è stata proposta l’iniziativa sono stati raccolti beni sufficienti a riempire più di dieci container. Inoltre Uber ha raccontato che molti driver hanno devoluto a sostegno della causa i propri guadagni del 9 settembre 2015, giorno in cui si è svolta UberGIVING. Infine, Uber ha annunciato che continuerà a lavorare insieme ai suoi charity partner in tutta Europa per
sostenere l’mergenza cha sta colpendo il vecchio continente.

Con Uber la sharing economy aiuta i profughi

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La settimana che sta per concludersi ha visto realizzarsi una bella iniziativa sociale che ha avuto per protagonisti Uber e la Croce Rossa. Il principale operatore di ride sharing al mondo ha, infatti, lanciato #UberGIVING, una raccolta di beni a favore dei profughi la cui emergenza in questi giorni scuote le coscienze di tutti noi. Lo scorso mercoledì 9 settembre Uber in quarantasei città di diciannove paesi europei ha raccolto per conto della Croce Rossa beni destinati a essere donati alle migliaia di profughi che cercano riparo in Europa . Il funzionamento è stato molto semplice e assolutamente gratuito per gli utenti Uber: tramite la App si richiedeva un’auto per prelevare le donazioni, una volta avvenuta la consegna i beni donati sono state consegnati da Uber  a un centro locale della massima associazione noprofit. I beni accettati richiesti dalla Croce Rossa comprendevano: maglioni (tipo pile) taglie 42-46; scarpe da ginnastica numero 42-47; canottiere intime per l’inverno; pantaloni pesanti comodi sportivi (tipo tute o pantaloni in velluto); piumini (tipo di velluto o tute); biancheria nuova per bambini dai 2 fino ai 7 anni; giubottini per bambini; ciabatte di plastica da doccia; pantaloni e scarpe da calcio. Davvero un’iniziativa lodevole che noi di SocialEconomy ci auguriamo sia ripetuta al più presto.