UberPANETTONE, oggi l’ultima chiamata a Roma e Milano per l’iniziativa di solidarietà a favore di Unicef

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Oggi 16 Dicembre è il secondo e ultimo giorno in cui  UberEATS,la piattaforma di food delivery del colosso della sharing economy californiano,  porterà a domicilio un panettone a tutti coloro che riusciranno a richiederlo  tra le 11:00 e le 23:00 tramite l’applicazione della società. L’iniziativa riguarda le città di Roma e Milano e si svolge in partnership con G.Cova & C. per il capoluogo lombardo e Roscioli per la Capitale. UberPANETTONE nasce con una finalità benefica, infatti, i clienti UberEATS  non pagheranno il panettone ma in ogni scatola troveranno  un modulo di donazione ad Unicef per il valore del panettone di 25€ e Uber raddoppierà la donazione con altri 25€. Nella giornata di ieri l’iniziativa ha riscosso grandissimo successo e i panettoni a disposizione sono andati esauriti in pochi minuti. Hastag ufficiali dell’iniziativa sono #UberPANETTONE e #UberPERUNICEF

In USA arrivano le gift card Uber

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Foto Uber

Il Natale si avvicina e anche la sharing economy pensa ai regali da mettere sotto l’albero. Uber, la celebre piattaforma di ride sharing, ha, infatti, messo in vendita sul proprio sito web delle gift card che a pieno titolo possono rientrare nella categoria “regali utili”. Le carte prepagate da regalare ai propri cari sono disponibili in quattro tagli (25,50,100 e 200 dollari USA)  e possono essere utilizzate da chi li riceverà sia per pagare le corse Uber sia per acquistare cibo tramite la piattaforma di food delivery UberEATS. Le carte possono essere utilizzate in tutte le città USA in cui Uber è attivo e non hanno scadenza o commissioni. Oltre che online, le carte regalo sono in vendita negli Stati Uniti in oltre trentacinque mila rivenditori tra ciu i punti di vendita di Kroger, Target e Wal-Mart. Le carte acquistabili tramite il sito web possono essere personalizzate sia nella grafica (si può anche inserire una foto propria) sia attraverso l’inserimento di un messaggio di auguri. Una volta acquistata si potrà poi scegliere l’invio al destinatario tramite mail oppure una formula di printing at home. Delle gitft card esiste, infine, anche la versione business (con tagli che arrivano fino a 500 US$) riservata alle aziende che vogliono regalare ai propri dipendenti un dono all’insegna della sharing economy.

Dove si va? Sta per arrivare la nuova App di Uber. Semplicemente fantastica 

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La nuova app di Uber, che noi di SocialEconomy vi raccontiamo prima di tutti in Italia, è tutta incentrata sulla risposta a una semplice, ricorrente e iconica domanda: Dove si va? Dietro a questo interrogativo è racchiuso tutto il mondo di Uber e le infinite novità che il colosso della sharing economy porterà prossimamente sul mercato. Il segreto è la semplicità e la facilità d’uso, il tutto condito da novità che fissano un benchmark come un’azienda leader deve fare. Uber stupisce così il proprio pubblico e lo fa veramente alla grande.  Ecco nel dettaglio tutte le novità dell’imminente nuova app che rappresenta la prima vera e propria novità dal lancio sul mercato avvenuto nel 2012. La prima, come anticipato, è la domanda iniziale visibile all’avvio dell’app: Dove si va? Rispondendo a questa domanda si conoscerà in anticipo la tariffa esatta e l’orario di arrivo stimato per la maggior parte delle corse già prima di effettuare la richiesta. La seconda news è rappresentata dalla possibilità di connettere i propri contatti presenti sullo smartphone con l’app Uber e rendere amici e familiari effettive destinazioni. Attraverso la geolocalizzazione Uber invierà ai contatti una notifica affinché condividano la propria posizione così da poterli raggiungere ovunque essi si trovino. La terza novità riguarda l’inserimento di scorciatoie (singoli tastini di scelta rapida) presenti nella schermata principale dell’applicazione. L’app memorizza le corse abituali e fornisce suggerimenti in base alla posizione in cui ci si trova e all’orario. Le scorciatoie sono ancora più efficaci se si sincronizza il proprio calendario con l’app Uber. Se si avrà già memorizzato la destinazione, infatti, la scorciatoia per la meta è pronta non appena si avvia l’app. Le novità non finiscono qui, con la nuova applicazione si potranno confrontare in anticipo le tariffe per la maggior parte delle corse, scegliendo, a seconda dei servizi Uber presenti nelle varie città in cui è disponibile il servizio, tra servizio Economy (UberPool e UberX), Premium (la classica vettura nera Uber), Extra Seats – Posti supplementari (UberVan) e More (per le auto con seggiolino bimbi oppure attrezzate per ospitare i portatori di handicap con carrozzella). Ulteriori novità sono le istruzioni in app per facilitare l’incontro tra cliente e driver, le funzioni per condividere il proprio stato con amici e familiari e quelli dividere il pagamento della corsa con i compagni di viaggio. Dulcis in fundo è un pacchetto di extra pensato per coccolare il cliente:  durante la corsa si potrà ascoltare la musica preferita con Pandora, si potrà ordinare un pasto con UberEATS, il servizio di food delivery di proprietà del big della sharing economy USA, per fare arrivare qualcosa di gustoso una volta giunti a destinazione, ricevere consigli sui locali grazie a Foursquare e Yelp. Inoltre, si potranno sbloccare gli esclusivi filtri di Snapchat. Per visualizzare le nuove funzioni Uber ha aperto una pagina web e ha diffuso su Facebook un video. Ancora non è nota la data di rilascio della nuova app ma non vediamo l’ora che sia disponibile sugli store di Apple e Google Play certi che saprà rispettare le aspettative. 

Foto Uber

Foto Uber

Foto Uber


 

A Milano è arrivato UberEATS, il servizio di food delivery di Uber


Come SocialEconomy vi aveva anticipato nelle scorse settimane è arrivato a Milano UberEATS, il servizio di food delivery del colosso della sharing economy californiano Uber. Nel capoluogo lombardo UberEATS collabora con oltre cento locali e ristoranti per offrire un’unica piattaforma in cui trovare il miglior cibo locale. Accedendo alla piattaforma di UberEATS (effettuando il download dell’App da GooglePlay e AppStore oppure tramite sito web uberEATS.com), si potrà ordinare qualsiasi piatto dall’elenco di ristoranti e riceverlo rapidamente. In media, fra ordine e consegna passano circa 35 minuti. Una volta selezionato i piatti preferiti nel “carrello” verrà visualizzato il riepilogo dell’ordine del cibo e il prezzo totale.  Il pagamento avviene  direttamente con l’account Uber e, se si vuole, si può monitorare sulla app o sul sito lo stato dell’ordine. 

Uber cerca persone disposte a effettuare consegne a domicilio

Uber, il colosso della sharing economy, ha pubblicato sul proprio sito un annuncio relativo alla ricerca di persone su Milano disposte a fare consegne per suo conto. L’annuncio, anche se non  dovrebbe essere relativo al servizio UberEATS, la consegna di pasti a domicilio che la società californiana sta per lanciare a Milano. Agli interessati Uber chiede la disponibilità per un paio di ore a pranzo, a cena e nel week end. Per poter essere selezionati da Uber occorre disporre di una bici o di uno scooter. Sull’annuncio non viene specificato il quadro retributivo ma si scrive che coloro che aderiranno alla chiamata otterranno “ottimi pagamenti”. Per fare le consegne per conto di Uber è necessario essere maggiorenni, essere in grado di sollevare pacchi di 15 chilogrammi e avere tutti i documenti in regola del mezzo prescelto. Per iniziare a fare le consegne occorre iscriversi a questo link e passare a ritirare lo zaino termico con il quale verranno fatte le consegne. UberEATS, che dopo una prima fase di sperimentazione si sta espandendo celermente in parecchie delle principali statunitensi, al momento è attivo in ventitré città USA tra cui a Atlanta, Austin, Chicago, Los Angeles, New York, San Francisco, Toronto, Whashington DC e in Europa a Barcellona, Parigi e Londra, in Asia a Dubai, Singapore e Tokyo, in Africa a Johannesburg e in Australia a Adelaide, Brisbane, Melbourne, Perth e Sydney. Secondo rumor, nei prossimi mesi UberEATS continuerà nell’ulteriore sviluppo della propria presenza. Il funzionamento del servizio è molto semplice: tramite la app tradizionale Uber, quando ci si trova all’interno delle aree coperte dal servizio, viene visualizzata una icona raffigurante un piatto. una volta cliccata basterà scegliere il piatto preferito è  il luogo di consegna e il gioco è fatto. In pochi minuti il pasto sarà sulla tavola del cliente. I piatti sono preparati da ristoranti in grado di garantire i migliori sapori local e il menu cambia tutti i giorni cosi da offrire ai clienti Uber la possibilità di gustare sempre qualcosa di nuovo. Curiosando tra gli annunci di lavoro relativi alle posizione al momento aperte si ricava che UberEATS prevede di lanciare il proprio servizio anche a Roma. Al momento le posizione aperte (consultabili a questo link) sono le seguenti: Community Support Rappresentative, General Manager su Milano e General Manager, Marketing Manager, Operation Manager Courier, Operation Manager Restaurants, e un Restaurant Partnership Manager  su Roma. Infine, UberEATS è alla ricerca di ristoranti che vogliono affiliarsi al proprio servizio di consegna. Sul sito www.ubereats.com è possibile per tutti i ristoratori inviare la propria domanda di iscrizione. Tra i vantaggi che vengono evidenziati primeggia quello relativo all’aumento dei volumi di vendita, e quindi l’espansione, per quei ristoranti che in altre città del mondo hanno aderito al sistema di Uber per il take away/delivery del food.

UberEATS sta per arrivare in Italia e cerca due General Manager


Con un post pubblicato nella propria pagina Facebook, Uber ha annunciato che sta per arrivare in Italia UberEats, il servizio di consegna di pasti a domicilio lanciato dal colosso californiano della sharing economy.Per il suo arrivo in Italia la società USA sta ricercando due general manager uno su Milano è uno su Roma. Le candidature vengono raccolte tramite il sito web della società (link). UberEATS, che dopo una prima fase di sperimentazione si sta espandendo celermente in parecchie delle principali statunitensi, al momento è attiva in diciotto città tra cui a Atlanta, Austin, Chicago, Los Angeles, New York, San Francisco, Toronto, Whashington DC e in Europa a Barcellona, Parigi e da metà giugno a Londra. Nei prossimi mesi UberEATS inizierà una fase di sviluppo in Europa, Middle Est e Africa. Il funzionamento del servizio è molto semplice: tramite la app tradizionale Uber quando ci si trova all’interno delle aree coperte dal servizio verrà visualizzata una icona raffigurante un piatto, dopo averla cliccata basta scegliere il piatto preferito è  il luogo di consegna e il gioco è fatto. In pochi minuti il pasto sarà sulla tavola del cliente. I piatti sono preparati da ristoranti in grado di garantire i migliori sapori local. Il menu cambia tutti i giorni cosi da offire ai clienti Uber la possibilità di gustare sempre qualcosa di nuovo. Il costo dei menu acquistabili è variabile, mentre la consegna costa US$ 3 (US$ 4 per New York) ed è indipendente dal numero dei piatti da ordinare. Nel caso di ordini multipli effettuati contestualmente (ad esempio il classico pranzo tra colleghi di ufficio) tramite una specifica funzione dell’app sarà possibile dividere il conto in modo semplice e immediato cosi da parmettere a ognuno dei commensali di pagare quanto ordinato. In uno dei post fatti nei mesi scorsi da Uber sul proprio blog, la società USA ha informato che il servizio di delivery sta riscuotendo parecchi consensi: continuano a crescere il numero dei ristoranti che aderisce all’iniziativa e i tempi di consegna si stanno riducendo. Inoltre, recentemente, a Los Angeles è stato anche aggiunto il servizio brunch durante il fine settimana.

UberEATS (video) https://m.youtube.com/watch?v=CxkrBWxfHrE

Per i 25 anni di Mamma ho perso l’aereo 20th Century Fox e UberEATS portano la pizza a domicilio

 

UberEATS – Instagram

 
Come festeggiare i 25 anni di “Mamma ho perso l’aereo” nell’era della sharing economy? Come raccontato da Usa Today il 6 novembre, venticinquesimo anniversario del celebre film – il cui titolo originale è Home alone” – Twentieth Century Fox Home Entertainment e UberEATS, il servizio di consegna pasti a domicilio del colosso californiano Uber, hanno organizzato una promozione per portare la pizza ordinata nel celebre film dal piccolo Macaulay Culkin (che interpretava Kevin McCallister) Little Nero’s agli utenti di New York, Los Angeles, Chicago e San Francisco.Per rendere tutto ancora più divertente le auto di Uber sono arrivate brandizzate con il logo della pizzeria che compariva nel film: la Little Nero’s Pizza (video). 

Uber con UberRUSH diventa anche corriere

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Uber punta con decisione ai servizi di delivery e lancia il servizio UberRUSH. La società californiana ha annunciato ufficialmente l’avvio a San Francisco, New York e Chicago di un servizio di consegna a domicilio che promette di essere super veloce. Il funzionamento è molto semplice: ordinando un bene da una delle piattaforme Ecommerce convenzionate con Uber (al momento sono Shopify, Bigcommerce, Delivery.com, Clover, Flower.com e ChowNow), il cliente potrà scegliere UberRUSH come metodo di consegna. Il costo medio per il delivery, che viene effettuato in bicicletta, è attorno i $5/$7 a consegna.
Questa mossa di Uber arriva qualche settimana dopo il lancio di Amazon Flex, il servizio della società di Jeff Bezos che consente di far diventare ogni cittadino un postino in grado di consegnare ai clienti del colosso E-commerce i beni (per il momento solo quelli Amazon prime) acquistati sul celebre marketplace.
Già in passato Uber, con il servizio UberEATS dedicato al delivery di pasti, era entrata nel mercato delle consegne a domicilio.

Uber Rush (video)

Amazon sfida Uber e lancia Amazon Flex

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Amazon, il colosso dell’ecommerce ha annunciato oggi il lancio del servizio Amazon Flex. L’iniziativa consiste nel fare diventare semplici cittadini postini, in cambio di un compenso che la società USA stima tra i 18 e i 25 US dollari all’ora. I postini, per entrare a far parte della squadra, dovranno garantire un minimo di due ore di disponibilità giornaliera; dovranno avere almeno 21 anni e essere dotati di auto e di smartphone Android.
Il servizio Amazon Flex è già attivo a Seattle e presto sara esteso alle città di New York (nella zona di Manhattan) Baltimore, Miami, Dallas, Austin, Chicago, Indianapolis, Atlanta e Portland.
In questa prima fase i postini potranno consegnare solo prodotti Amazon Prime, ma la stessa società ha dichiarato che in futuro il nuovo servizio di consegna potrebbe essere esteso.
Altra novità possibile è l’apertura a mezzi di consegna alternativi all’automobile, come le biciclette o addirittura la consegna a piedi.
Alla base di questa mossa, con cui il colosso di Jeff Bezos entra di diritto tra gli attori dell’economia on demand, sfidando Uber che già in alcune città in Europa è Stati Uniti sta sperimentando servizi di trasporto di cibi a domicilio con UberEATS e che secondo alcuni media potrebbe puntare per il futuro anche sui servizi di logistica.

Uber ti porta il pasto a domicilio

Forse non sono in tanti a saperlo ma Uber, la società californiana che con la sua app sta rivoluzionando il mondo della mobilità, ha da qualche mese lanciato UberEATS, il servizio di consegna di pasti a domicilio. UberEATS, che dopo una prima fase di sperimentazione si sta espandendo celermente in parecchie delle principali statunitensi, al momento è attivo a Atlanta, Austin, Chicago, Los Angeles, New York, San Francisco, Toronto, Whashington DC e in Europa a Barcellona. La città catalana insieme a Los Angeles era stata subito scelta da Uber fin dalla fase di sperimentazione del servizio. Il funzionamento è molto semplice: tramite la app tradizionale Uber quando ci si trova all’interno delle aree coperte dal servizio verrà visualizzata una icona raffigurante un piatto, dopo averla cliccata si sceglierà il luogo di consegna e il piatto desiderato che in pochi minuti, cosi assicura UberEATS, sarà sulla tavola del cliente. I piatti sono preparati da ristoranti in grado di garantire i migliori sapori locali. Il menu cambia tutti i giorni cosi da offire ai clienti Uber la possibilità di gustare sempre qualcosa di nuovo. Il costo dei menu acquistabili è variabile, mentre la consegna costa US$ 3 (US$ 4 per New York) ed è indipendente dal numero dei piatti da ordinare. Nel caso di ordini multipli effettuati contestualmente (ad esempio il classico pranzo tra colleghi di ufficio) tramite una specifica funzione dell’app sarà possibile dividere il conto in modo semplice e immediato cosi da parmettere a ognuno dei commensali di pagare quanto ordinato. In uno dei post fatti da Uber sul proprio blog la società USA ha informato che il servizio sta riscuotendo parecchi consensi: continuano a crescere il numero dei ristoranti che aderisce all’iniziativa e i tempi di consegna si stanno riducendo. Inoltre, recentemente, a Los Angeles è stato anche aggiunto il servizio brunch durante il fine settimana.