La condivisione non è soltanto quella economica che anima i player della sharing economy ma ne esiste una più alta: quella alla base della coesione sociale e della solidarietà. In questo filone si inserisce “Il pane spezzato, è più buono dell’aragosta”, la provocazione con cui Caritas Ambrosiana ha lanciato la quarta edizione dell’iniziativa di condivisione per le feste natalizie. L’appello dell’organismo diocesano è rivolto a coloro che abitano a Milano e agli abitanti della diocesi ambrosiana affinché nei giorni di festa aprano le porte di casa e condividano pranzi e cene, più o meno ricche e raffinate, con chi si trova in difficoltà. Sono graditi inviti a tavola per Natale, Capodanno e l’Epifania, ma sono ben accetti anche per i giorni che coprono l’intero periodo di festa. Saranno gli operatori di Caritas Ambrosiana a girare l’offerta alle persone che usufruiscono dei servizi di assistenza e a comunicare il nome dell’invitato a chi avrà aderito all’iniziativa. I cittadini che intendono partecipare all’iniziativa di charity “Il pane spezzato” devono dare la propria disponibilità, inviando una mail al Servizio Accoglienza Milanese: sam@caritasambrosiana.it. Gli operatori faranno poi giungere gli inviti ai propri utenti e richiameranno le famiglie per concordare i dettagli. L’ultimo Rapporto Povertà di Caritas Ambrosiana ha messo in luce proprio l’aumento della grave emarginazione. In un solo anno, tra il 2014 e il 2015, è cresciuto del 21,3% il numero dei senza tetto che si sono rivolti al Servizio Accoglienza Milanese. Un dato che trova conferma a livello nazionale dall’Istat, secondo cui proprio nel 2015 è stato registrato il picco di povertà assoluta più alto degli ultimi 10 anni, con 4,5 milioni di individui (1 milione e 582 mila famiglie) che non riescono ad accedere al paniere di beni e servizi essenziali.Inoltre chi cade nella povertà sempre più difficilmente si rialza e quindi resta intrappolato nel circuito dell’assistenza: nel 2015 le persone tornate per almeno due anni di seguito nello stesso centro di ascolto per chiedere aiuto sono state oltre la metà degli assistiti (51,2%), mentre all’inizio della crisi, nel 2008, erano meno di un terzo (32,1%). La povertà condanna i più deboli in una condizione di disagio che si protrae per sempre più tempo. Nel 2015 le persone senza lavoro continuano a essere la maggioranza degli assistiti (56,2%), ma ciò che colpisce è l’incremento delle persone con problemi di reddito, che dall’inizio della crisi sono passate dal 40,5% al 53,4%. “La crisi è stata un terremoto sociale: ha aperto una faglia dentro la quale sono finiti quelli che avevamo definito equilibristi, persone che stavano sospese sulla soglia delle povertà – ha sottolineato il direttore di Caritas Ambrosiana Luciano Gualzetti -. Oggi sono proprio loro, in genere italiani ultracinquantenni, a fare più fatica a risalire dal baratro in cui sono caduti. Costoro sono anche le persone che hanno maggiori difficoltà a rientrare nel mercato del lavoro e per questo vanno aiutate a recuperare il reddito, come si sta iniziando a fare coi nuovi provvedimenti del Governo, che valuteremo con attenzione. Subito dopo vengono i giovani che hanno lavori tanto precari e intermittenti che non riescono a sostenere i costi degli affitti, tantomeno accendere un mutuo, specie nelle aree urbane. Per loro andrebbe fatta innanzitutto una politica della casa all’altezza della situazione”.
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SHARE raddoppia la sua presenza a Milano

SHARE – Viale Umbria (da Facebook)
A Milano arriva la cena sospesa. Carlo Cracco testimonial

La Cena Sospesa
Traendo ispirazione dalla tradizione napoletana del caffè sospeso, la Caritas Ambrosiana, il Comune di Mlano, Confcommercio, La Federazione Italiana Pubblici Esercizi e L’EPAM stanno promuovendo La Cena Sospesa. Obiettivo dell’iniziativa, che vede lo chef stellato Michelin Carlo Cracco come testiminial di una campagna pubblicitaria, è di donare un pasto a tuti coloro che hanno perso il lavoro nella lunga crisi economica che sta attraversando il Paese. Il funzionamento è molto semplice: andando in uno dei ristoranti che aderisce all’iniziativa si potrà offrire un pasto a chi non può pagarselo effettuando una donanzione, di qualsiasi entità, che contribuirà all’acquisto di ticket restaurant solidali “La Cena Sospesa” del valore di 10 euro ciascuno. Le offerte potranno essere fatte sia inserndo in una busta la propria donazione sia attraverso l’app Hype Wallet disponibile per dispostitivi IOS e Android. La Caritas Ambrosiana, attraverso la propria rete di operatori, distribuiranno i buoni pasto ai disoccupati che si stanno riqalificando per trovare un nuovo posto di lavoro. Chi li riceverà potrà spenderli per consumare un pasto o acquistare generi alimentari. Durante le festività natalizie 2015 La Cena Sospsesa raddoppia: per ogni euro donato un altro euro sarà aggiunto dagli enti promotori dell’iniziativa. La Cena Sospesa è un progetto nato durante EXPO 2015 proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della nutrizione e della solidarietà. La lista dei 28 ristoranti aderenti, tra cui spiccano nomi emblematici della ristorazione milanese quali il Savini, Sadler e il Ristorante Cracco, è possibile scaricarla a questo link oppure può essere visualizzata attraverso una mappa interattiva. Visto anche che Milano è diventata negli ultimi mesi la capitale italiana della condivisione e della sharing economy e che la cucina sia oramai diventata una tendenza assoluta su tutti i mezzi d’informazione, SocialEconomy si augura che la lista dei ristoranti possa aumentare velocemente e che l’iniziativa diventi stabile nel tempo.
La Campagna pubblicitaria La Cena Sospesa pubblicata sul Corriere della Sera
#SaveRummo: l’azienda commossa per la solidarietà ricevuta
Il Pastificio Rummo, con un messaggio nella propria pagina Facebook ha ringraziato stasera tutti coloro che hanno manifestato la propria solidarietà all’azienda colpita gravemente dall’alluvione che si è abbattuto sul beneventano la notte tra il 14 e il 15 ottobre. Il ringraziamento va agli oltre 100 mila internauti che condividendo una propria foto con un pacco di pasta appena acquistato hanno fatto sentire il proprio sostegno al grido #saveRummo. “Siamo Onorati e Commossi da tanta solidarietà, stiamo lavorando alacremente per riportare la produzione alla normalità” ha dichiataro Cosimo Rummo, presidente e Amministratore Delegato dell’azienda. “Contiamo di comunicare presto – ha prseguito Rummo – i tempi di recupero a tutti quelli che ci stanno a cuore: dipendenti, clienti e le migliaia di sostenitori che negli ultimi giorni hanno espresso il proprio amore per la nostra pasta. Grazie!”. All’iniziativa di solidarieta partita dalla rete hanno partecipato anche alcuni personaggi celebri come Selvaggia Lucarelli, Fiorello e il Trio Medusa. Lo stesso Cosimo Rummo nella pagina dell’evento creato su Facebook ha tenuto ha mandare a un messaggio personalizzato per ringraziare ulteriormente coloro che si sono stretti vicino alla sociecità da lui presieduta: “Eccoci qui” ha scritto “per ringraziarvi di cuore,
per la grande solidarietà e le dimostrazioni di affetto ricevute,
e per questa meravigliosa campagna #SaveRummo, nata spontaneamente e cresciuta grazie a voi. Il vostro sostegno e l’amore per il nostro prodotto sono un regalo inaspettato
Ora abbiamo ancora più forza per fare sempre meglio. GRAZIE!”.
L’iniziativa di solidarietà #SaveRummo verso quota 100 mila adesioni
L’inziativa di solidarietà #saveRummo che SocialEconomy via ha raccontato il 18 ottobre continua a mietere successi. Le adesioni sul sito dell’”evento” Facebook hanno raggiunto quota 97 mila e si apprestano quindi a tagliare la linea delle 100 mila. Tra i post pubblicati nella bacheca nata per manifestare solidarietà al Pastificio Rummo, messo in ginocchio dall’alluvione che ha colpito la zona di Benevento la notte tra il 14 e il 15 ottobre, alcuni provengono dai parenti dei dipendenti dell’azienda. In uno di questi si legge: “Sono la figlia di uno dei dipendenti della Rummo. Cosa dire? Ho visto per la prima volta la disperazione sulla faccia di mio padre, e credo non ci sia cosa peggiore, per una figlia, vedere in questo stato suo padre e non poter fare nulla di concreto per cambiare la situazione. Ma in lui come nei suoi colleghi ho visto tanta voglia di andare avanti, tanto fervore, e soprattutto tanto attaccamento al proprio lavoro e alla propria azienda, tanta determinazione nel volersi rialzare per essere persino più forti di prima. Ci sarebbero tante altre cose da dire, ma la più importante credo sia #SaveRummo“. L’iniziativa di solidarietà consiste nel comprare un pacco di pasta Rummo e successivamente condividere su Facebbok o Twitter una foto del pacco di pasta inserendo l’hashtag #saveRummo. Tra coloro che hanno aderito all’appello lanciato in rete anche alcuni personaggi famosi tra cui Fiorello, Selvaggia Lucarelli e il Trio Medusa.
#SaveRummo: condividere una foto per manifestare solidarietà al pastificio Rummo
Questa volta la sharing economy non c’entra nulla. Si parla di solidarietà al tempo dei social network. Su Facebook, Twitter e altri celebri piattaforme social nelle ultime ore è scattata una gara per manifestare solidarietà al pastificio Rummo e ai suoi 150 dipendenti gravemente colpito dall’alluvione che si è abbattuto sulla zona di Benevento la notte tra il 14 e il 15 novembre. L’iniziativa di solidarietà è partita da un “evento” promosso su Facebook in cui si invitano gli internauti a supportare la storica azienda di Benevento. Le mosse per sostenere una delle principali aziende del sud Italia sono poche e semplici: basta comprare un pacco di pasta, fotografarlo e poi condividere lo scatto sui social con l’hastag #saveRummo. All’appello al momento hanno aderito 41 Mila persone. L’azienda da parte sua ha diffuso uno statement in cui dichiara: “Basta guardare i volti degli operai per capire quanto sia grave quello che è successo”. A manifestare il loro sostegno anche alcuni personaggi noti come Selvaggia Lucarelli e Fiorello.