Il Natale e il marketing della sharing economy

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Il Natale è tempo di regali e di promozioni. Anche alcune delle aziende della sharing economy hanno fatto ricorso a iniziative di marketing durante il periodo delle festività con l’obiettivo di attrarre nuovi clienti o consolidare la relazione con chi è già loro utente. Enjoy, il servizio di scooter e car sharing di Eni che si basa su 500 Fiat e su MP3 Piaggio ha lanciato le Christmas Card. Le carte prepagate, acquistabilfino al 24 dicembre, sono disponibili in 3 tagli: 20, 50 e 100 euro cui corrisponde un credito rispettivamente di 22, 57,5 e 120 Euro. Car2Go, il servizio di car sharing su Smart, ha un servizio simile di vendita di buoni regalo disponibili nei tagli in due versioni: 90 minuti a 25 Euro o 180 minuti a 50 Euro. Sempre l’azienda tedesca al momento ha attiva un’altra iniziativa in collaborazione con il Corriere della Sera: fino al 31 gennaio 2016 sottoscrivendo  un abbonamento mensile alla digital edition del quotidiano di Via Solferino a 9,99 € per il primo mese (invece di 19,99 €) si riceveranno 10 minuti di guida gratuita con Car2Go.

Lastminute.com lancia Urbi, l’aggregatore dei servizi di mobilità condivisa

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Anche Lastminute.com, leader europeo nel travel, punta sulla sharing economy e sulla mobilità condivisa e lancia Urbi. Urbi è una applicazione, disponibile per smartphone, tablet e Apple Watch scaricabile da AppStore e Google Play, che aggrega tutti i principali sistemi di mobilità urbana e condivisa: car sharing, bike sharing, scooter sharing, mezzi pubblici, taxi e Uber. Urbi è già presente a Bologna, Cagliari, Genova, Padova, Palermo, Parma, Venezia, Milano, Roma, Torino e Firenze, nelle maggiori città tedesche, oltre che a Copenaghen, Amsterdam, Stoccolma, Vienna e Madrid. L’obiettivo che si propone  è quello di arrivare a coprire tutte le città in cui sono attivi sistemi di urban mobility. Lastminute.com allarga così il proprio campo d’azione alla urban mobility con l’obiettivo di semplificare l’esperienza di tutti coloro che si spostano o viaggiano per motivi di lavoro e di svago rispondendo alle loro crescenti esigenze di mobilità. Urbi consente agli utenti di pianificare i propri spostamenti urbani scegliendo tra i vari servizi disponibili in città (ad esempio a Milano l’utente potrà scegliere tra BikeMi, Car2go, Enjoy e gli altri servizi sharing). Prima di scegliere il proprio mezzo, prenotabile tramite la stessa app Urbi, l’utente porà confrontare tempi e costi. Grazie alle funzioni “radar” e “traffico”, Urbi è in grado di rilevare il mezzo disponibile più vicino e calcolare il percorso migliore sulla base della situazione del traffico cittadino Nata nel 2014 come Bat Sharing, Urbi ha già al suo attivo 15.000 utenti su base mensile. Urbi è un prodotto della società svizzera URBANnext SA di cui Lastminute.com group è il maggiore azionista. Il progetto nasce nel 2014 dall’idea di due esperti informatici, Emiliano Saurin e Serena Schimd che l’hanno realizzata in primis per loro stessi, per muoversi meglio in città senza dover acquistare necessariamente un mezzo ma sfruttando tutti i servizi di mobilità già attivi in città. Grazie alla sharing mobility infatti oggi qualsiasi spostamento è più semplice, ma l’esigenza primaria è quella di valutare in modo semplice ed immediato, attraverso un unico strumento, le possibili diverse alternative potendo scegliere la più veloce, la più vicina o la più economica.

Crowdfunding, Equinvest chiude un secondo round di investimento

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Un nuovo ingresso nel capitale di Equinvest. A scommettere sulla prima piattaforma di venture capital nata per utilizzare l’equity crowdfunding, il finanziamento collettivo dell’era della sharing economy, sia come strumento di raccolta fondi sia per individuare le aziende potenziali target, è un fondo istituzionale straniero, EQUI CAPITAL MARKET. Equinvest è stata supportata nell’operazione dallo studio legale Trevisan&Cuonzo Avvocati, che attraverso il progetto 4Innovation, un programma voluto dai partners dello studio a supporto del mondo delle startup, ha seguito gli aspetti legali dell’operazione di closing. Dopo l’ingresso di Business Angel entrati nel capitale di Equinvest con una quota di 150 mila euro, a distanza di poche settimane la società ha chiuso, un secondo round di investimento. “Abbiamo seguito Equinvest nella fase più delicata del round – spiega Sasha Picciolo avvocato dello studio legale Trevisan&Cuonzo e responsabile del progetto 4Innovation – che come tutte le operazioni di M&A internazionali ha presentato non poche criticità”. “Con l’ingresso di un investitore istituzionale estero- Fabio Bancalà amministratore delegato di Equinvest- ci presentiamo al mondo finanziario come un player affidabile. Equi Sicav Sif è infatti una SGR lussemburghese vigilata dalla CSSF che gestisce una trentina di fondi di investimento con diverse centinaia di milioni di euro in gestione. Con il loro supporto contiamo di attrarre un’ampia platea di investitori anche stranieri. Il nostro intento è quello di consentire all’ecosistema italiano delle startup di aprirsi maggiormente al panorama di investitori europei” aggiunge Bancalà.
 

Il car sharing continua a crescere. Da gennaio arriverà anche a Bari

  
ACI Global, in collaborazione con il Comune di Bari, ha aperto le iscrizioni per il servizio di car sharing che partirà, con auto totalmente elettriche, nel mese di gennaio 2016. Dopo l’avvio, in primavera a Verona ed il recente start up operativo a Firenze, GirACI, il car sharing ACI Global, continua quindi a espandersi. 
La Società dell’Automobile Club Italia, leader nell’assistenza e nei servizi di mobilitá con oltre 60 anni di esperienza nel settore, che ha di recente rilevato anche GuidaMI, il car sharing di Milano, da ATM, avvia un nuovo servizio di car sharing che farà di Bari la prima città italiana a poter vantare un servizio di autovetture condivise totalmente elettrico. 
Il servizio di car sharing della città di Bari, frutto della collaborazione con ACI Global e l’Automobile Club di Bari, si baserà su autovetture Nissan totalmente elettriche. In particolare la flotta disponibile sarà composta da 30 Nissan Leaf (versione 100% elettrica) che potranno essere ricaricate sia presso le colonnine ENEL già esistenti in città, che presso stazioni di ricarica aggiuntive che saranno via via rese disponibili dalla stessa ACI Global.

Il servizio funzionerà senza costi di abbonamento. Le tariffe a “minuto in movimento”, comprensive di consumi, variano a seconda della tipologia di utilizzo, da 0,29 € al minuto, quando esso avviene con prenotazione anticipata, con presa e rilascio presso parcheggi predefiniti, fino a 0.39 € al minuto, per la modalità d’uso cosiddetta a “flusso libero”, con presa dell’auto disponibile più vicina entro i 30 minuti dall’opzione. La tariffa al minuto scende a 0,05 € al quando l’auto è parcheggiata. Solo se un noleggio supera i 50 km di percorrenza, si pagheranno 0,10 € per ogni km in eccesso. Si avrà accesso illimitato alla ZTL e sosta gratuita nei parcheggi a strisce blu ed in quelli destinati a residenti.

Una speciale promozione è rivolta a chi si iscriverà tra il 16 dicembre 2015 ed il 31 gennaio 2016: la prima ricarica di 39 Euro darà diritto a 49 Euro di servizi (10 Euro di car sharing in regalo) utilizzabile, da subito, nelle città dove il Servizio GirACI di ACI Global è già attivo (Verona e Firenze) e, naturalmente, da fine gennaio in poi, per il car sharing elettrico di Bari.

L’approdo a Bari conferma il successo che la sharing economy sta avendo in Italia, in particolare nel campo dei servizi di mobilità. 

Crowdfunding: Consob apre una consultazione con il mercato per la revisione del regolamento

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Consob, l’autorità garante del mercato finanziario, ha aperto una consultazione pubblica per la revisione del Regolamento in materia di equity crowdfunding

A differenza del reward crowdfuding, il finanziamento collettivo dell’era della sharing economy in cui il finanziatore riceve un premio (ciò che avviene per esempio sulle piattaforme come Kickstarter e Indiegogo), l’equity based crowdfunding  è un investimento on-line con il quale si acquista un vero e proprio titolo di partecipazione in una società: in tal caso, la ricompensa per il finanziamento dato è rappresentata dal complesso di diritti patrimoniali e amministrativi che derivano dalla partecipazione nell’impresa.

Le proposte di modifica che la Commissione sottopone all’esame del mercato discendono da innovazioni introdotte quest’anno dal Legislatore a livello di normativa primaria e dalle indicazioni raccolte nei mesi scorsi attraverso una consultazione preliminare con gli operatori, da cui è emersa l’esigenza di correggere e alleggerire alcuni obblighi previsti dal Regolamento del 2013.

In particolare Consob, venendo incontro alle richieste del mercato, propone di estendere la nozione di investitori professionali, tenuti a sottoscrivere una quota dell’offerta, che comprende prevalentemente investitori istituzionali, ad una platea più ampia. In base alla proposta potrà essere incluso chiunque risponda ai requisiti fissati dalla Mifid (la direttiva comunitaria in materia di prestazione dei servizi finanziari) per la classificazione degli “investitori professionali su richiesta”, identificati secondo criteri di conoscenza e di esperienza nelle attività di investimento. Consob propone inoltre di semplificare la procedura di esecuzione degli ordini, riducendo i costi di transazione. L’obiettivo è quello di rendere possibile la conclusione delle operazioni integralmente on line, a condizione che i gestori si attrezzino ad effettuare le verifiche necessarie. La consultazione è aperta per quaranta giorni fino all’11 gennaio 2016.

La sharing economy favorisce lo sviluppo del turismo

  
Che la sharing economy sia una settore dell’economia in forte sviluppo sono oramai pochi a dubitarne. Tra tutte le industry quella in cui sta avendo più successo c’è senza dubbio quella del turismo dove l’home sharing ha preso talmente tanto campo che alcuni grandi operatori, come per esempio Expedia con l’operazione HomeAway, sono corsi ai ripari investendo in società che affittano appartamenti tra privati. 

Un esempio ulteriore e concreto del successo nel settore del travel arriva dai dati di Airbnb, uno dei big player della sharing economy, relativi al weekend del Thanksgiving. Secondo i dati diffusi dalla società californiana sono state oltre 250 mila le persone che hanno scelto un alloggio Airbnb durante il fine settimana del giorno del ringraziamento, mentre gli host che hanno aperto le proprie abitazioni sono stati 50 mila. Per capire i numeri del successo basta fare un raffronto: nel 2010 i guest Airbnb erano stati 2.500, una crescita, quindi, di oltre 100 volte in soli cinque anni. In media gli host durante il week end hanno guadagnato US$ 440 dall’affitto di un proprio spazio. 

Jojob: il car pooling tra colleghi

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Jojob è un innovativo servizio di car pooling aziendale, nato nel 2014 dalla startup Bringme, incubata presso I3P del Politecnico di Torino,  che si basa sull’idea di condivisione dell’automobile per il tragitto casa – lavoro. Jojob, mette infatti in collegamento, tramite una piattaforma web o una app i colleghi di lavoro o i dipendenti di aziende limitrofe alla propria per condividere passaggi in auto insieme per recarsi al posto di lavoro. Lo spirito del progetto risponde totalmente a una logica di sharing economy. I dipendenti possono beneficiare di un concreto risparmio economico, di un’effettiva riduzione dei tempi e dello stress dovuto agli spostamenti casa-lavoro, di un’ alternativa ai mezzi pubblici in caso di scioperi, ritardi o imprevisti e di possibili benefit aziendali a fronte dell’impegno ecologico. Contemporaneamente, le aziende adottano una soluzione di mobilità equa e sostenibile che gli consente di ottenere certificazioni ambientali, energetiche e di social responsibility. L’ applicazione mobile, il vero cuore innovativo del servizio,  è  in grado di certificare quanti chilometri ogni passeggero ha percorso in carpooling e quanta Co2 è stata risparmiata per ogni singolo viaggiatore. Questi dati sono a disposizione delle aziende e possono essere utilizzati per politiche di responsabilità sociale d’impresa e per il conseguimento di importanti certificazioni e per migliorare la propria competitività. Inoltre l’app, consente agli utenti iscritti di accumulare punti che potranno essere spesi nei locali convenzionati a livello locale e nazionale. A oggi sono oltre trenta le  aziende che lo adottano (tra cui Luxottica, Heineken, Findomestic e Brembo). 50mila utenti che usano il servizio. E soprattutto 30 tonnellate di C02 che non finiscono nell’atmosfera (nel 2015). Secondo uno studio fatto da Jojob, il risparmio annuale per ogni dipendente,  che va al lavoro condividendo l’auto, per una distanza casa-lavoro di 30 km, arriva a 1.782 euro e 7.722 Kg di CO2. Ideatore e Ceo è Gerard Albertengo, 35enne, che con la sua idea ha appena raccolto 100mila euro online attraverso la piattaforma di crowdfunding SiamoSoci.

Arabia Saudita, sarebbero almeno 4 le donne elette

  
Stando alle prime indiscrezioni raccolte da Al Jazeera sarebbero almeno quattro le donne elette nelle prime elezioni aperte alle donne che si sono svolte ieri in Arabia Saudita. Lo spoglio delle schede è ancora in corso, ma secondo i primi dati due hanno ottenuto un seggio nel consigli comunali nel governatorato di Ihsaa e due rispettivamente in quello di Tobouk e della Mecca. In totale le donne candidate sono state Oltre 900 donne contro i quasi 6.000 uomini

Alla partecipazione alle elezioni di ieri, come SocialEconomy vi ha raccontato, ha contribuito anche Uber, il colosso della sharing economy che in collaborazione con l’associazione non profit Al-Nahda Philanthropic Society for Women ha offerto una corsa gratuita a tutte le donne che si volevano recare ai seggi a votare.

Roma, da oggi al via la Linea U di Uber

 

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Uber – Linea U

Parte oggi la Linea U di Uber, il progetto di mobilità partecipata lanciato dal player della sharing economy a Roma in occasione del Giubileo. Linea U, sarà attiva a Roma dalle 8 alle 20 tutti i giorni fino al 24 dicembre. La nuova linea di connessione metropolitana metterà in contatto 9 punti della città al costo fisso di 5 euro a corsa

Le fermate della Linea U sono piazza Euclide, piazza Fiume, piazza dei Cinquecento (Termini), San Giovanni, Piramide, stazione Trastevere, Sant’Andrea della Valle, Castel Sant’Angelo e piazza Mazzini. Il percorso è il risultato della consultazione che si è appena conclusa sul sito www.linea-u.it .

Linea U è un’azione concreta, pensata per un momento in cui Roma avrà particolarmente bisogno di maggiori opzioni di mobilità, non a caso Piramide, Stazione Trastevere e Piazza dei Cinquecento rappresentano punti cardine per tutti coloro che da Fiumicino arriveranno in città diretti verso il Vaticano” dice Carlo Tursi, General Manager di Uber in Italia. Linea U infatti è prima di tutto il risultato di oltre 50.000 votazioni e dà una visione precisa di Roma. Una città che necessita di nuove offerte di mobilità che possano fare fronte a una domanda sempre crescente. Nell’ora di punta solo il 28% della domanda complessiva di mobilità trova soddisfazione nei mezzi pubblici. E tra scioperi e guasti è sempre più evidente che serva un supporto per aiutare la città a muoversi, anche in vista dell’arrivo, fra turisti e pellegrini, di 33 milioni di persone. Poi c’è Roma e ci sono i Romani: il sondaggio di Uber racconta la necessità di luoghi di scambio anche in centro, per spostarsi verso quartieri strategici come Prati e Trastevere. Dal sondaggio è evidente come sia un’area bisognosa quella compresa tra Piazza Venezia, Largo Argentina e Chiesa Nuova, tutti luoghi presenti nelle prime 10 posizioni della classifica.  “Con Linea U – continua Tursi – dimostriamo le potenzialità della nostra app capace di offrire un servizio on demand sempre studiato sulle esigenze dei consumatori, con maggiori possibilità di scelta a prezzi popolari per rendere la città realmente più accessibile”

La Linea U si compone di 9 fermate, inizialmente dovevano essere 8, ma il successo del sondaggio ha portato ad un aumento delle fermate previste e copre una superficie cittadina di quasi 30 milioni di metri quadrati. Linea U è un servizio di trasporto on demand, tarato sulle esigenze dell’utente, trasparente e affidabile effettuato con le classiche berline nere guidate da autisti professionisti.

Aprendo l’applicazione Uber l’utente potrà riconoscere immediatamente le zone coperte dal servizio e, se si troverà nei pressi, sarà invitato a spostarsi per raggiungerle. Una volta raggiunta la zona sarà possibile muovere il cursore su Linea U e appariranno sulla mappa della città delle icone raffiguranti vagoncini della metropolitana con relativo tempo d’attesa visibile. Dopo aver richiesto Linea U, partendo da una delle 9 zone prescelte, ci si potrà quindi recare in una delle altre fermate del percorso direttamente e senza soste intermedie, al costo di 5 euro. Come sempre il percorso d’arrivo dell’auto, così come quello del viaggio, sarà tracciato e consultabile in ogni momento e il pagamento sarà elettronico e automatico a fine corsa. Ogni tratta sarà condivisibile per tragitto e prezzo con una o più persone, quante sarà stabilito a seconda che il servizio venga effettuato con auto o van. Per condividere la corsa in ride sharing  sarà sufficiente attivare la funzione “Divisione Corsa” direttamente dall’app e inserire il contatto della persona con la quale si vuole viaggiare. Usare la Linea U con 3 amici costerà meno di un biglietto dell’autobus. Una volta in macchina resta comunque la possibilità di cambiare percorso e abbandonare la Linea U per altri tragitti, la tariffa in questo caso non sarà più 5 euro ma la standard Uber Black.  E conclude il General Manager di Uber in Italia “In un contesto regolatorio maggiormente aperto al mercato, alla tecnologia e alla concorrenza, applicazioni come la nostra potrebbero mettere ancor di più la piattaforma tecnologica al servizio delle città in cui operano, con soluzioni innovative che migliorino concretamente la vita dei cittadini. In altri Paesi abbiamo creato decine, in alcuni casi centinaia di migliaia di opportunità di lavoro. Potremmo farlo anche in Italia, a beneficio di tutti”. Linea U è anche un esempio concreto di progetto crowdsourcing che ha funzionato benissimo raccogliendo oltre 50.000 voti. E non sono mancati i risvolti più divertenti. Fra le migliaia di linee create ci sono state anche quelle VIP e un po’ ironiche. Come la linea del bon vivant Arfio Marchini, alter ego del candidato sindaco di Roma, che ha creato un trendissimo percorso che dalla Terrazza del Pincio porta direttamente alla Zanzara, bar culto dell’aperitivo a Roma Nord. Oppure la linea ultra-chic ideata dalla blogger Alessandra Airò che dopo una passeggiata a Villa Torlonia va alla carbonara più à la page di Roma da Teo vicino a Piazza Belli. Un altro esempio, la linea di  EffettoFood, food blog di riferimento a Roma, che ci porta a spasso fra i migliori ristorantini della capitale, dal Pigneto alla Magliana. E poi non è mancata la linea del tifoso della Roma e di quello della Lazio, la linea dedicata alle famiglie e quella basata sulle suggestioni cinematografiche della dolce vita di felliniana memoria. 

Best Place to Work 2016: vince Airbnb

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Il sito di recruiting USA Glassadoor ha reso nota oggi la consueta classifica annuale del Best place to Work, cioè l’elenco delle migliori 50 aziende in cui lavorare. La classifica è elaborata tenendo conto dei giudizi rilasciati dai dipendenti delle aziende stesse. A piazzarsi in cima al ranking per l’edizione 2016 è stata AirBnb, il colosso della sharing economy. La motivazione indicata è la seguente: “Un’azienda che cresce, fatta di persone incredibili”.

La classifica completa dei top 50 Best Place to Work categoria Large corporate:

https://www.glassdoor.com/Best-Places-to-Work-LST_KQ0,19.htm

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Nella categoria Small business a aggiudicarsi la pima posizione è stata Madwire, azienda attiva nel settore del digital marketing.

La classifica completa dei top 50 Best Place to Work categoria Small Business:

https://www.glassdoor.com/Best-Small-and-Medium-Companies-to-Work-For-LST_KQ0,43.htm