Non è propriamente sharing economy, ma l’apertura delle due biblioteche aziendali Pirelli per le caratteristiche e i valori che ha alle proprie radici rappresenta un esempio concreto di cultura circolare e di economia della condivisione. L’inaugurazione delle biblioteche localizzate all’interno dell’headquarter Pirelli di Milano Bicocca e dello stabilimento di Bollate si inserisce nell’ambito di #ioleggoperché 2016, la campagna di promozione della lettura organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE) di cui Pirelli è main partner e che quest’anno si focalizza sullo sviluppo di attività di promozione e creazione di biblioteche aziendali e scolastiche. Saranno circa 3500 i volumi messi a disposizione dei dipendenti per il prestito e la consultazione: dalle ultime novità editoriali, alla narrativa, saggistica, gialli e fantascienza e altro ancora. Sono stati gli stessi dipendenti di Pirelli, attraverso la community di appassionati lettori di Milano Bicocca e il coinvolgimento attivo di quelli di Bollate, ad aver selezionato i primi 1.000 titoli considerati “immancabili” sugli scaffali delle nuove biblioteche. A questi si sono aggiunti i volumi donati dalle RSU aziendale, quelli acquistati dall’azienda e i libri scelti da Fondazione Pirelli (presieduta da Antonio Calabrò), custode dell’archivio Pirelli e della sua cultura di impresa. L’apertura di queste due nuove biblioteche, manifestazione concreta della social economy, si colloca nel solco di una forte tradizione che vede Pirelli promotrice di iniziative legate alla lettura e alla diffusione della cultura nei luoghi di lavoro: dalla prima biblioteca del 1928 all’apertura del Centro Culturale Pirelli con lo scopo di “raggruppare e coordinare varie iniziative a carattere educativo”, attraverso l’organizzazione di eventi musicali e teatrali, mostre e rassegne cinematografiche, convegni a cui erano invitati scrittori e artisti di fama mondiale. Le sue nuove biblioteche si vanno ad affiancare a quella già aperta con successo all’interno del Polo Industriale Pirelli di Settimo Torinese. L’inaugurazione dei due luoghi di cultura è avvenuta alla presenza del Vicepresidente Esecutivo e Ceo di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, all’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno, al Consigliere Delegato e Direttore della Fondazione Pirelli, Antonio Calabrò e al Presidente dell’AIE, Federico Motta. L’evento ha visto, inoltre, la partecipazione di Lella Costa, nella sua veste di Socio Onorario di Fondo Scuola Italia.
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A Bari arriva la spesa sospesa
Come raccontato da La Repubblica da qualche giorno a Bari Vecchia è attiva una lodevole iniziativa di condivisione volta a aiutare le famiglie più bisognose. Il progetto, che si chiama Social Network ed è promosso dal Caf di San Nicola-Murat e finanziato dall’assessorato comunale al Welfare, esporta il concetto del celebre caffè sospeso tanto in voga a Napoli alla spesa di prodotti alimentari e farmaci. In pratica in dieci esercizi commerciali del centro storico del capoluogo pugliese i clienti al momento dei loro acquisti potranno lasciare un contributo che servirà a “finanziare” la spesa di chi versa in condizioni economiche svantaggiate. Il progetto di Social Network comprende inoltre altri iniziative come aste di beneficienza, strumenti volti a garantire un pasto e un posto letto a chi ha poco o nulla e visite mediche specialistiche gratuite. Noi di SocialEconomy ci auguriamo che nell’era della sharing economy, in cui il concetto di condivisione è diventato cool, ci sia spazio per iniziative come questa e che la spesa sospesa possa rapidamente estendersi in tutta l’Italia.
PostPickr, al via su Eppela il crowdfunding del social media tool Made in Italy
E’ partita da qualche giorno su Eppela la campagna crowdfunding, il finanziamento collettivo dell’era della sharing economy, di PostPickr, startup pugliese che ha creato il primo social media tool in lingua italiana che aiuta i social media manager a gestire in modo ottimale la comunicazione sui vari social network. PostPickr, nato nel 2013, già oggi è considerato l’alternativa italiana ai big internazionali del settore (come Hootsuite e Buffer), grazie alla sua semplicità d’uso e all’approccio intuitivo. PostPickr è un’applicazione web che permette a chi si occupa di comunicazione digitale di gestire più social network contemporaneamente, attraverso progetti distinti per campagna e brand. Con la piattaforma di social media management è possibile programmare un palinsesto di pubblicazioni – anche a lungo termine – organizzato per rubriche ed argomenti; coinvolgere i collaboratori per gestire in team i progetti; monitorare le conversazioni che si sviluppano intorno ai contenuti; misurare i risultati raggiunti; interagire con la community distribuendo le attività tra i membri del team. Il tutto con un solo programma facile da utilizzare e che ottimizza tempo e risorse. Dopo due anni di beta pubblica e privata PostPickr ha superato i 3.000 utenti iscritti e connta oltre 9.000 canali social gestiti tra profili Facebook, Twitter, Linkedin e Pinterest, più di 1.5 milioni di post pubblicati attraverso la piattaforma e, soprattutto, un altissimo tasso di feedback e recensioni positive da parte di utenti e addetti ai lavori. Per realizzare PostPickr i tre cofondatori – Antonello Fratepietro software developer, Maurizio Lotito product designer e social media manager, e Maria Miracapillo project financial – hanno fatto ricorso all’autofinanziamento e ora con il crowdfunding il team auspica di raccogliere 10.000 euro per potersi dedicare full time al completamento della nuova versione. Quando mancano 25 Giorni al termine del crowdfunding i i fondatori hanno già raccolto quasi 6 Mila Euro. Chi deciderà di unirsi alla campagna di raccolta fondi #IoSupportoPostPickr riceverà un abbonamento gratuito al servizio di valore crescente in base al contributo dato.
Gnammo porta il social eating al ristorante
Oltre a Uber anche Gnammo prova la via dell’integrazione tra sharing economy e old econony. La principale piattaforma italiana di social eating ha, infatti, annunciato tramite il proprio blog che le proprie cene condivise saranno disponibili anche nei ristoranti. La nuova iniziativa parte da Torino, ma nei prossimi giorni anche in altre città italiane si potra cominciare a vivere questa nuova esperienza della costellazione di Gnammo. Il funzionamento di un evento di social restaurant è davvero semplice: nei ristoranti che sceglieranno di creare un evento sulla piattaforma Gnammo un tavolo sarà agli gnammers che potranno così assaporare tutti insieme, dopo aver prenotato tramite il sito web gnammo.com, tanti buoni piatti. I primi chef hanno deciso di ospitare gli gnammers sono lo stellato Marcello Trentini del ristorante Magorabin e Francesco Cardamone de L’Hamburgeria di Eataly.
BikeMi continua a crescere
BikeMi, il servizio di bike sharing del Comune di Milano continua a crescere. In totale negli ultimi 7 giorni sono sei le nuove stazioni aperte in una settimana. Le nuove postazioni, che sono localizzate in Murat-Villani, Piazzale Nizza, Goffredo da Bussero-Fulvio Testi, Suzzani-Arezzo, Piazza Ospedale Maggiore, Ca’ Granda M5- Fulvio Testi, portano a quota 263 il numero complessivo delle stazioni. Quello in arrivo sarà, invece, l’ultimo fine settimana in sella alle junior bike prima della pausa invernale. Il servizio gratuito di bike sharing dedicato ai più piccoli inaugurato a settembre in piazza Castello sarà a disposizione, infatti, fino a domenica 29 novembre e tornerà in primavera. Nei 9 weekend di attività, circa 250 bambini hanno approfittato delle 21 bici in condivisione per girare e divertirsi all’interno del Parco Sempione. Insieme al numero delle stazioni, continua a crescere quello di abbonati e utilizzi a conferma quindi che Milano è in Italia la città leader in tema di sharing economy. Ad oggi sono 43.568 le tessere annuali attive, mentre dall’inizio del 2015 si sono registrati ben 2.865.309 prelievi, con picchi di 15mila utilizzi al giorno. Anche ieri, 25 novembre, nonostante il clima rigido, si sono superati gli 11 mila utilizzi.
#SaveRummo: condividere una foto per manifestare solidarietà al pastificio Rummo
Questa volta la sharing economy non c’entra nulla. Si parla di solidarietà al tempo dei social network. Su Facebook, Twitter e altri celebri piattaforme social nelle ultime ore è scattata una gara per manifestare solidarietà al pastificio Rummo e ai suoi 150 dipendenti gravemente colpito dall’alluvione che si è abbattuto sulla zona di Benevento la notte tra il 14 e il 15 novembre. L’iniziativa di solidarietà è partita da un “evento” promosso su Facebook in cui si invitano gli internauti a supportare la storica azienda di Benevento. Le mosse per sostenere una delle principali aziende del sud Italia sono poche e semplici: basta comprare un pacco di pasta, fotografarlo e poi condividere lo scatto sui social con l’hastag #saveRummo. All’appello al momento hanno aderito 41 Mila persone. L’azienda da parte sua ha diffuso uno statement in cui dichiara: “Basta guardare i volti degli operai per capire quanto sia grave quello che è successo”. A manifestare il loro sostegno anche alcuni personaggi noti come Selvaggia Lucarelli e Fiorello.
Libera e Gnammo insieme per il festeggiare i venti anni di lotta alle mafie
Sostenere la lotta contro le mafie e la corruzione attraverso eventi di social eating. È quanto accadrà in tutta Italia dal 12 al 31 ottobre grazie alla partnership tra Gnammo e Libera. Gnammo ha deciso di supportare la raccolta fondi per il ventennale dell’associazione, lanciando una chiamata ai fornelli a tutti i cuochi social della community per organizzare eventi presso le proprie abitazioni con menu che prevedano gli spaghettoni Venti Liberi prodotti con il grano coltivato nei terreni confiscati alle mafie. Fare la propria parte è semplicissimo: basterà organizzare il proprio evento di social eating secondo le modalità previste da Gnammo e dopo aver ricevuto la mail di conferma di messa online dell’evento si riceverà a casa il pacco di spaghettoni (in alcune città sarò richiesto di ritirarlo dalla sede locale di Libera). Successivamente saranno da attendere le prenotazioni degli gnammers. Ad evento concluso l’organizzatore della cena social dovrà indicare quanto del ricavato si vorrà donare a Libera. Qui trovate il calendario ufficiale della “rassegna”.
Ecco le 16 società che per Credit Suisse potrebbero beneficiare del boom della sharing economy
La sharing economy sta certamente influenzando e modificando le abitudini dei consumatori di larga parte del mondo e conseguenzialmente sta attranedo l’interesse di parecchi investitori. In un report del 18 settembre, Credit Suisse ha analizzato, con il lavoro degli analisti Eugene Klerk, Richard Kerseley e Marcello Prato, questo fenomeno fornendo una panoramica dei settori che a loro avviso sono suscettibili di essere colpiti dall’ulteriore espansione dell’economia della condivisione. Gli analisti hanno preso in esame i settori, sotto-settori e le imprese che sono altamente esposte al concetto di condivisione e quelle che possono avere un’esposizione parziale al fenomeno. I settori individuati inizialmente dalla ricerca di Credit Suisse sono quelli del Transport, Travel & Leisure, Business service, Financial e quelli non classificati ma con aderenze al tema della condivisione. Successivamente sono stati individuati i sotto-settori più promettenti: Auto, Insurance, Bicycle, Hotel, Logistic, Recruitment, Office sharing, P2P lending, Pre-owned good e Social media. Infine, per ogni subsector sono state individuate le società quotate in borsa che potrebbero beneficiare del trend positivo della sharing economy.
Ecco l’elenco delle sedici aziende su cui Credit Suisse si aspetta di vedere un effetto positivo dall’aumento del business condiviso: Auto: Avis Budget, Axa e Hertz; Bycicle: JC Decaux e Shimano; Hotel: HomeAway e TripAdvisor; Logistic: Amazon.com; Recruitment: Linkedin; Office sharing: Regus; P2P Lending: LendingClub e Visa; Pre owned good: EBay e MercadoLibre; Social media: Facebook e Yelp.
Nel report vengono spiegate anche le motivazioni che hanno spinto gli analisti della banca svizzera a includere queste società tra quelle che potrebbero risentire positivamente dell’effetto sharing economy. Avis Budget e Hertz potrebbero beneficiare del maggiore utilizzo del car sharing, mentre, Axa potrebbe subire un positivo effetto del fatto che società come Uber potrebbero volere una polizza globale per i propri veicoli. L’espansione del bike sharing potrebbe, invece, portare benefici a JC Decaux in quanto “uno dei più grandi operatori a livello mondiale” e Shimano che da produttore di componenti per bici potrebbe ricevere un beneficio indiretto. Per quanto riguarda il settore Hotel ricadute positive potrebbero esserci su HomeAway e su TripAdvisor che secondo gli analisti potrebbe “ampliare la propria offerta alla condivisione di alloggi”. Per il settore della logistica Amazon.com potrebbe avre un‘espansione nei delivery service e nella proposta di beni di seconda mano. Per quanto attiene i servizi a supporto del business Linkedin potrebbe avere benefici dal P2P staffing mentre Regus ne potrebbe avere per via della domanda di spazi di lavoro in condivisione. Per il settore finanziario le attenzioni positive si concentrano su LendingClub e Visa come sistemi alternativi ai tradizionali per ottenere finanza. Su EBay e MercadoLibre si scrive che entrambe le aziende potrebbero beneficiare della crescita della condivisione (e vendita) di merci di seconda mano. Infine, Facebook e Yelp possono trarre beneficio dal fatto che le società della sharing economy utilizzano i social media per sviluppare e espandere la propria offerta.
Gnammo e Emergency insieme per il #FoodRaising
Per il secondo anno consecutivo Gnammo, la piattaforma di social eating, e Emergency, daranno vita a un #FoodRaising con l’obiettivo di sostenere la ONG italiana. L’iniziativa, denominata le #100cenE è molto semplice: durante il mese di marzo basterà creare un “evento” con Gnammo e donare parte dell’incasso a sostegno del Programma Italia di Emergency ha già offerto oltre 150 mila visite gratuite a migranti e persone in difficoltà. Ma non finisce qui: chi lo vorrà potrà richiedere la presenza a tavola di uno dei volontari dell’organizzazione che, indossato l’abito da gnammer, racconterà a tavola le attività di Emergency ai commensali. Al seguente link http://gnammo.com/100ceneconemergency2015 le cene che aderiscono a questa iniziativa.