Un padre denuncia la “goliardata” del figlio adolescente, colpevole di aver rubato una bici del bike sharing, il servizio di condivisione di biciclette dell’era della sharing economy, per rientrare a casa una sera e si offre di pagare il conto dei danni scusandosi per l’accaduto. L’episodio è accaduto nei giorni scorsi a Milano e a renderlo noto è stata BikeMi, gestore del servizio di condivisione delle biciclette di Milano. Il papà, molto rammaricato per l’episodio, quando ha scoperto la bici gialla nel garage la mattina seguente ha prima chiamato il servizio clienti di Clear Channel, il gestore del servizio di bici gialle condivise, e poi ha scritto una lettera per raccontare l’episodio e scusarsi vivamente. Purtroppo mio figlio la sera del 13 gennaio – ha scritto il genitore – a seguito di una serata goliardica ha pensato bene di ritornare a casa con una delle vostre biciclette, per farlo l’ha divelta dall’apposito gancio ovviamente rompendolo, è poi arrivato a casa lasciando la bici in garage, il mattino dopo la bici è stata legata con il proprio lucchetto (in accordo con le istruzioni ricevute telefonicamente) alla colonnina di piazza Risorgimento. Sono quindi a scusarmi con voi di quanto mio figlio ha fatto e vi chiedo il costo della riparazione oltre al disagio arrecato”. La segnalazione, piuttosto insolita, non è passata inosservata alla direzione di BikeMi. La società, colpita dal gesto di civiltà non scontato di questo padre, lo ha cosi ringraziato “per la sua sensibilità e il senso civico dimostrato in questa vicissitudine” e gli ha risposto che “per questa ragione” non deve nulla per l’accaduto e che i costi per la riparazione dovuta ai danni causati dal gesto del figlio saranno coperti dalla stessa BikeMi. Il direttore del bike sharing di Clear Channel Italia nel rispondere al genitore ha anche aggiunto “Sono sicuro che lei saprà trasmettere a suo figlio l’importanza di un comportamento corretto nell’uso della cosa pubblica perché, oltre al danno materiale, può incorrere in reati penali più seri”.
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Cuba, USA e Giubileo: Papa Francesco dà una spinta alla sharing economy
I viaggi apostolici del Papa o i grandi eventi religiosi, come il prossimo
Giubileo, possono contribuire allo sviluppo ulteriore della sharing economy?
Analizzando e mettendo in relazione tra loro alcune notizie uscite nelle
ultime settimane riguardanti due big player dell’economia condivisa, Airbnb
e Uber e più in generale il fenomeno degli gli affitti di case tra privati per brevi periodi, parrebbe proprio di si. Iniziamo dall’operatore di home sharing: nelle ultime pagine del report riguardante i 17 milioni di viaggiatori che
hanno scelto un alloggio Airbnb durante l’estate 2015 si legge che Cuba, isola nella quale Papà Francesco è arrivato nella giornata di ieri accolto a L’Avana dal Presidente Raul Castro e dove si fermerà fino al 22 settembre, e
Philadelphia, che insieme a Washington (dove ha in programma una visita alla Casa Bianca dove incontrerà il Presidente Obama) e New York (dove visiterà la Sede dell’ONU e Ground Zero) è una delle mete USA che il Papa toccherà dal 22 al 27 settembre, sono in termini di inserzioni i mercati in più rapida crescita negli ultimi sei
mesi. Nel documento Airbnb, inoltre, si scrive che: “Migliaia di host si preparano ad aprire le loro porte ai viaggiatori quando il Papa visiterà Philadelphia e Cuba [….] e che nel corso di questi grandi eventi, Airbnb
può aiutare una città a completare le sue infrastrutture turistiche
esistenti e portare prezioso reddito ai quartieri” in cui sono situate le case destinate a ospitare i viaggiatori. Sull’ospitalità nella città di Philadelphia in occasione della visita del Santo Padre ha concentrato le sue attenzioni
Patrick Clark di Bloomberg che in un articolo di alcuni giorni fa è ha approfondito il tema degli affitti brevi. Il giornalista ha scoperto che su
Craiglist, un sito di annunci online, sono davvero molte le offerte che hanno come elemento centrale la visita del Papa a Philly. I prezzi e le location sono molto varie. Si va da appartamenti lussuosi a offerta di posti letto in auto. Quel che emerge dal suo articolo è che i prezzi per affitto di abitazioni su Home Away è molto lievitato rispetto alla media. Addirittura parrebbe che l’aumento sia superiore a quello registrato a New Orleans nel 2013 per il più grande evento sportivo al mondo: il Superbowl. Per cercare di andare incontro al milione di pellegrini previsti a Filadelfia dove si svolgerà la VIII Giornata Mondiale delle Famiglie durante la visita del Sommo Pontefice la chiesa locale sta cercando di sensibilizzare gli abitanti del posto a mettere a disposizione le proprie abitazioni a coloro che arriveranno in città. Per quanto attiene Uber, invece Carlo Tursi, nuovo General Manager Italia, in una recente intervista pubblicata pubblicata da La Repubblica ha dichiarato: “A
dicembre lanceremo a Roma un servizio di ride sharing dedicato al Giubileo. Non solo: faremo lavorare gli Ncc che non hanno la licenza nel comune dove operano”. Inoltre Tursi ha aggiunto, senza voler svelare troppi dettagli che “Il prodotto, che in effetti nasce anche
da quell’esperienza (Uberpop nda) è ancora in fase di sviluppo e sarà utile
per Roma, dove nelle ore di punta solo il 28% della mobilità è
coperta dai mezzi pubblici. Per adesso il nome provvisorio è UberGiubileo, e sarà attivo per tutto il 2016. Sarà più accessibile del normale UberBlack”.
Per finire, non si può non tenere conto che la missione di Papa Francesco in USA e Cuba arriva dopo qualche mese dalla pubblicazione dell’enciclica “Laudato si”in cui il Pontefice ha invitato a “condividere lo stesso veicolo con più persone” un riferimento quindi al car sharing e ai servizi di car pooling. Queste affermazioni e più in generale i contenuti dell’enciclica sono stati commentati dall’economista americano Jeremy Rifkin in un’intervista pubblicata da L’Espresso con l’affermazione “Com’è sharing Papa Francesco”.
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e Uber e più in generale il fenomeno degli gli affitti di case tra privati per brevi periodi, parrebbe proprio di si. Iniziamo dall’operatore di home sharing: nelle ultime pagine del report riguardante i 17 milioni di viaggiatori che
hanno scelto un alloggio Airbnb durante l’estate 2015 si legge che Cuba, isola nella quale Papà Francesco è arrivato nella giornata di ieri accolto a L’Avana dal Presidente Raul Castro e dove si fermerà fino al 22 settembre, e
Philadelphia, che insieme a Washington (dove ha in programma una visita alla Casa Bianca dove incontrerà il Presidente Obama) e New York (dove visiterà la Sede dell’ONU e Ground Zero) è una delle mete USA che il Papa toccherà dal 22 al 27 settembre, sono in termini di inserzioni i mercati in più rapida crescita negli ultimi sei
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può aiutare una città a completare le sue infrastrutture turistiche
esistenti e portare prezioso reddito ai quartieri” in cui sono situate le case destinate a ospitare i viaggiatori. Sull’ospitalità nella città di Philadelphia in occasione della visita del Santo Padre ha concentrato le sue attenzioni
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dicembre lanceremo a Roma un servizio di ride sharing dedicato al Giubileo. Non solo: faremo lavorare gli Ncc che non hanno la licenza nel comune dove operano”. Inoltre Tursi ha aggiunto, senza voler svelare troppi dettagli che “Il prodotto, che in effetti nasce anche
da quell’esperienza (Uberpop nda) è ancora in fase di sviluppo e sarà utile
per Roma, dove nelle ore di punta solo il 28% della mobilità è
coperta dai mezzi pubblici. Per adesso il nome provvisorio è UberGiubileo, e sarà attivo per tutto il 2016. Sarà più accessibile del normale UberBlack”.
Per finire, non si può non tenere conto che la missione di Papa Francesco in USA e Cuba arriva dopo qualche mese dalla pubblicazione dell’enciclica “Laudato si”in cui il Pontefice ha invitato a “condividere lo stesso veicolo con più persone” un riferimento quindi al car sharing e ai servizi di car pooling. Queste affermazioni e più in generale i contenuti dell’enciclica sono stati commentati dall’economista americano Jeremy Rifkin in un’intervista pubblicata da L’Espresso con l’affermazione “Com’è sharing Papa Francesco”.