La sharing economy continua a raccogliere consensi in (quasi) tutta Italia. L’ultima novità è la condivisione di biciclette a flusso libero. La particolarità del nuovo servizio di bike sharing partito a Milano da poche ore sta proprio nel free floating, cioè le bici potranno essere lasciate in strada e non per forza riportate nelle apposite rastrelliere. Il servizio già attivo nel capoluogo lombardo è di Mobike, una società cinese, ma tra qualche mese una terza società si andrà ad aggiungere a quest’ultima e all’apripista BikeMi (non a flusso libero). Si tratta di Ofo. Per utilizzare il servizio di Mobike, che conterà in totale su 8 mila biciclette, occorre scaricare l’omonima app disponibile sia per IOS che Android. Una volta registrati e inserito i dati di una carta di credito (attenzione non sono accettati American Express e PayPal) basterà localizzare una bicicletta (che rimarrà disponibile per 15 minuti) e tramite il Qrcode sbloccare il lucchetto presente nella bici. Il costo? 30 centesimi ogni 30 minuti.
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MoBike: il bike sharing di Genova vuole continuare a espandersi
MoBike, il sistema di bike sharing per la città di Genova che prevede una serie di stazioni poste nelle vicinanze dei principali punti di interesse della città, pensa a espandersi. Come riportato nelle scorse ore da AdnKronos, il Comune del capoluogo ligure sta, infatti, pensando di installare nuove biciclette, aprire sette nuovi cicloparcheggi e introdurre un sistema per favorire l’accesso al servizio per i turisti. Le novità confermano il grande interesse per la sharing economy è in particolare per i servizi di mobilità condivisa da parte delle grandi città. MoBike, che fa parte della rete Bici in Città che consente di visualizzare in tempo reale le biciclette disponibili tramite app Google Play e iOS, a tredici anni dalla sua nascita continua a riscuotere successo nei cittadini genovesi e conta oggi di 9 stazioni e circa 60 mezzi a due ruote.