Anche oggi sabato 18 febbraio prosegue lo stato di agitazione dei taxi italiani che protestano contro un emendamento contenuto nel Milleproroghe che viene, dai tassisti, individuato come pro Uber. La giornata appena iniziata è quindi il terzo giorno consecutivo in cui i taxi non garantiranno il proprio servizio). A Milano chiamando stamattina il radio taxi 8585 una voce registrata avverte che il servizio non è garantito, mentre il centralino del servizio 4040 specifica che non si tratta di sciopero ma di uno stato di sospensione volontaria dal lavoro. Per quanto riguarda Roma, il 3570 avverte che è in corso uno stato di agitazione della categoria dei tassisti è che quindi le corse non sono garantite. La sostanza comunque non cambia e riuscire a trovare un taxi sara anche oggi impresa pressoché impossibile in tutta Itali. Ad aver scatenato l protesta dei tassisti iniziata giovedì scorso è il testo normativo che proroga a fine 2017 per il servizio di noleggio con conducente l’entrata in vigore del “divieto di sosta in posteggio di stazionamento su suolo pubblico nei comuni ove sia esercito il servizio di taxi”. Lo sciopero dei taxi a Milano al netto di qualche eccezione non sta provocando particolari disagi visto il buon funzionamento dei mezzi pubblici e i tanti servizi della sharing economy tra cui il car e il bike sharing. Per coloro che invece dal centro del capoluogo lombardo devono recarsi all’aeroporto di Malpensa i mezzi che possono essere usati sono i bus in partenza dal piazzale della stazione centrale oppure lo stesso di ride sharing di Uber che al momento (ore 8,41 di sabato 18 febbraio 2017) prevede un prezzo partendo da Piazza Duomo ricompreso tra i 146 euro di UberBLACK e i 207 euro per un UberVAN. Ricordiamo che La tariffa di Uber è dinamica e quindi come si legge sul sito della società prevede che “Quando la domanda è molto alta, la tariffa maggiorata fa salire il prezzo di una corsa in modo incrementale”.