Con AirDonkey la tua bicicletta può farti guadagnare 10 Euro al giorno

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Una delle caratteristiche distintive della sharing economy è il suo essere disruptive per molti business tradizionali. La novità è rappresentata dal fatto che la rapida evoluzione che l’economia della condivisione sta avendo nel mondo può portare alla nascità di nuove società che potrebbero, almeno potenzialmente, avere la capacità di essere disruptive anche verso business nati da poco. Un esempio è costituito da AirDonkey, un innovativo progetto creato dalla società con sede in Danimarca Donkey Republic. Se AirDonkey dovesse prendere piede potrebbe, per le sue caratteristiche, essere un temibile concorrente per tutte le società di bike sharing. AirDonkey è una catenaccio e una piattaforma che, insieme, consentono ai proprietari di biciclette di affittare direttamente il proprio mezzo a chiunque abbia scaricato sul proprio smartphone l’app della società danese. Per dotare la propria bici di questo sistema gli ideatori hanno messo in vendita un kit al costo di 80 euro che una volta montato trasforma qualunque bicicletta in un veicolo condivisibile con altri e quindi in grado di generare un reddito. Al proprietario del mezzo, una volta montato il kit, non rimarrà da fare altro oltre che impostare l’area entro la quale rende possibile il noleggio della propria bici e, ovviamente, il tempo per cui vuole condividerla con gli utenti. Coloro che invece sono interessati a affittare la bicicletta, tramite la app scaricata sul proprio smartphone, apriranno il lucchetto per sbloccare la due ruote e potranno inziare a utilizzare la bici. Dopo i primi test effettuati nella sona Copenaghen, gli ideatori stanno promuovendo una campagna crowfunding su Kickstarter con l’obiettivo di raccogliere 250 mila Corone danesi. Il punto di partenza dell’idea dal quale sono partiti gli ideatori di AirDonkey è il seguente: la tariffa media per affittare una bicicletta nel Nord Europa è di circa 10 euro al giorno, con il sistema da loro proposto questi 10 Euro anziché andare tutti alla società di bike sharing verrebbero ripartiti al 20% a AirDonkey, mentre il rimanente 80% sarebbe riconosciuto direttamente al proprietario della bicicletta. Nel presentare la propria iniziativa Erdem Ovacik, co-fondatore di Donkey Republic ha dichiarato: “Troppe persone utilizzano la propria bicicletta soltanto una volta ogni tanto e ne posseggono anche una per i propri ospiti che non viene quasi mai utilizzata. Vogliamo permettere alle persone di fare soldi dalle proprie biciclette”.

A Milano il primo bike sharing in Italia per bambini

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Anche se ancora i numeri non sono stati diffusi c’è indubbiamente un grande entusiasmo per il primo bike sharing in Italia per bambini, avviato il 20 settembre a Milano. Junior BikeMi al momento conta ventuno biciclette, a disposizione di tutti i bambini tra i 5 e gli 11 anni, per girare e divertirsi all’interno del Parco Sempione (in fase di avvio le bici per i piccoli potranno essere prelevate il sabato e la domenica dalle 9 alle 19).
Con questa iniziativa Milano conferma la propria leadership in tema di sharing city. L’inaugurazione del servizio è avvenuta alla presenza del Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, dell’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran e di Sergio Verrecchia di Clear Channel.
“Possiamo ormai dire che Milano va a due ruote. I nostri bambini e ragazzi sulle bici di BikeMi sono una bella immagine di gioia. Una novità unica nel panorama italiano – ha dichiarato il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia –che dimostra il nostro impegno verso i più piccoli. A Milano è nato e sta crescendo giorno dopo giorno un nuovo modello di mobilità in condivisione, che si differenzia non solo per i numeri, ma anche e soprattutto per la qualità dei servizi messi in campo. Bambini e genitori insieme potranno divertirsi, rispettando l’ambiente ed è questa la miglior fotografia di una città sostenibile e vivibile”.
“Dopo il successo delle bici a pedalata assistita, si aggiunge un nuovo tassello all’offerta di mobilità sostenibile in città. BikeMi cresce ancora, dimostrandosi un sistema solido e tra i più avanzati a livello europeo”, ha affermato l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran“.
Clear Channel, realizzatore e sponsor del servizio, per bocca di Sergio Verrecchia ha dichiarato che “L’intenzione è di offrire una piccola e simbolica opportunità di educazione ambientale ai milanesi del futuro, per una città sempre più ecosostenibile. È una prima sperimentazione che potrà a breve allargarsi anche con altre stazioni”.
Ad oggi BikeMi – con 3.650 biciclette tradizionali, 1.000 a pedalata assistita, 255 stazioni e una media di 12.000 prelievi al giorno – compete con i più grandi sistemi di bike sharing europei, come quelli di Parigi e Berlino.