Uber lancia Movement lo strumento open data per migliorare la mobilità sostenibile nelle aree urbane [VIDEO]

Il colosso della sharing economy Uber ha annunciato che nelle prossime settimane metterà a disposizione di tutti i dati aggregati del traffico urbano generato tramite il GPS durante le proprie corse. Obbiettivo della società di ride sharing è quello di mettere a disposizione di istituzioni, enti di ricerca, Università e persone interessate a studiare i flussi della mobilità urbana delle città in cui Uber opera al fine di facilitare la comprensione e rendere più efficiente e sostenibile il sistema della urban mobility. Questo progetto di open data si chiama Uber Movement ed è stato reso noto tramite un blog post da Jordan Gilbertson, Product Manager e Andrea Salzberg, capo della politica dei trasporti. I dati di Uber potranno quindi essere usati da amministratori e comunità civiche al fine di comprendere l’effettivo flusso del traffico cittadino e aiutare, attraverso la lettura del dato, a effettuare nuovi investimenti consapevoli in infrastrutture sul tema della mobilità urbana. Il progetto è reso possibile grazie alle migliaia di dati che Uber ottiene dalle sue corse nelle oltre 450 città del mondo in cui opera. I dati, a tutela della massima privacy di clienti e autisti, saranno trattati in modo anonimo e in forma aggregata così da tutelare quella che da Uber viene definita una massima priorità. Uber Movement sarà quindi un sito web aperto in cui chiunque potrà studiare e analizzare questi dati per prendere delle decisioni consapevoli al fine di aumentare la qualità della vita delle città e dei cittadini che le animano.  Le prime tre città i cui flussi di traffico saranno resi noti da Uber saranno Manila a Melbourne a Washington, DC. Per queste tre città sul sito di Uber Movement sono già disponibili i primi studi è il Sindaco di Washington DC Muriel Bowser,si è detto entusiasta di aver potuto collaborare con Uber per questo progetto al fine di migliorare la congestione del traffico urbano e gli investimenti infrastrutturali a vantaggio dei cittadini e di coloro che visitano la capitale degli USA. Con Uber Movement si potrà quindi analizzare e confrontare le condizioni di viaggio nei diversi momenti della giornata, la variazione nei vari giorni della settimana o mesi dell’anno, e in che modo i tempi di percorrenza da punto a punto sono influenzati da grandi eventi, strade chiuse o altre cose che accadono in una determinata città. Nelle prossime settimane, Uber inviterà le agenzie di pianificazione e i ricercatori a accedere ai propri dati ed esplorare i tempi di percorrenza zona a zona, e presto renderà il sito gratuitamente a disposizione del pubblico. Con questo prodotto Uber metterà, quindi, a disposizione delle comunità quanto ha imparato nel corso degli ultimi sei anni e mezzo circa il futuro della mobilità urbana. Se si è interessati a lavorare con Uber su una partnership o su una ricerca utilizzando i dati di Movement si puo contattare Uber tramite la mail research@uber.com. Il progetto Uber Movement, spiegato anche in un video disponibile su YouTube, è quindi un esempio che dimostra come la sharing economy e il ride sharing unito ai big data, open data e innovazione possono offrire un contributo concreto ai Comuni, ai cittadini, ai ricercatori a vantaggio di una mobilità urbana sostenibile. 

Grande successo per Zego, il carpooling urbano. Sono già 30 mila i membri della community 


Il car sharing, il ride sharing e il carpooling sono tra le forme di sharing economy che stanno avendo più successo tra gli utenti di tutto il mondo. Così anche in Italia è un continuo proliferare di società che basano la propria attività sulla condivisione di un mezzo di trasporto. Una delle ultime degne di nota è ZEGO, un’applicazione che consente di trovare in tempo reale un passaggio per spostarsi in città in modo comodo e conveniente. La piattaforma è attiva a Milano e Torino, mentre è in fase di test nelle città di Genova e Padova. La community di ZEGO ha raggiunto quota 30mila membri. La caratteristiche distintive sono la comodità, la convenienza economica (non esiste una tariffa per il passeggero, che sceglie liberamente quale contributo dare alle spese sostenute da chi guida) e la sicurezza in quanto ogni membro della community è registrato e riconoscibile grazie al proprio numero di telefono. Per utilizzare il servizio basta registrarsi inserendo sulla piattaforma il proprio numero di telefono, l’e-mail e una fotografia ed indicare la modalità di pagamento. Chi vuole rendersi disponibile anche per offrire passaggi deve inoltre inviare copia della patente e del certificato di assicurazione della vettura. La richiesta di un passaggio è semplice e veloce: si accede all’app e si inserisce indirizzo di partenza e indirizzo di destinazione. In questo modo ZEGO trova in tempo reale l’auto con posti liberi più vicina e in pochi istanti invia al passeggero il profilo di chi ha accettato la richiesta e si è reso disponibile a dare il passaggio. Se il passeggero non cancella la richiesta, il matching è fatto e ci si può godere il viaggio chiacchierando e conoscendosi. Al termine del percorso il passeggero seleziona sull’app il rimborso spese che vuole corrispondere a chi lo ha accompagnato. Driver e passeggero si scambiano poi un feedback sull’esperienza di viaggio: questo rating resta in memoria, a disposizione di tutti i membri della community che potranno visualizzarlo per valutare l’affidabilità del conducente. Con ZEGO non esistono tariffe: l’applicazione suggerisce un rimborso spese per il passaggio richiesto e il passeggero può decidere, in modo totalmente volontario e flessibile, quanto corrispondere a chi guida, sulla base di un sano principio di condivisione delle spese. Per l’utilizzo dell’app al passeggero è applicata una commissione pari al 20% del rimborso spese selezionato. “Crediamo fermamente che Zego possa diventare un grande alleato delle amministrazioni locali nel loro obiettivo di ridurre in modo importante il traffico urbano, senza penalizzare i cittadini nelle loro scelte e nelle esigenze di mobilità individuali”, sottolineano dall’azienda.“Attraverso una politica di incentivazione e integrazione del carpooling con il sistema di trasporto pubblico, si aumenta in modo esponenziale l’offerta di trasporto a favore dei cittadini, senza gravare sul bilancio del comune e portando ad una progressiva riduzione delle auto in circolazione. Perché sarà sempre meno necessario, per i cittadini, avere e utilizzare la propria auto privata”. In occasione di Sharitaly 2016, la due giorni curata da Collaboriamo e Università Cattolica per fare il punto della situazione sullo sviluppo della sharing economy in Italia, ZEGO presenterà i risultati di una propria indagine basata sulle abitudini di consumo dei propri utenti attivi su Milano, la prima città in cui ha iniziato a operare. Nel capoluogo lombardo il servizio è utilizzato prevalentemente da un target di studenti universitari e giovani lavoratori: gli under 35 rappresentano il 35% della ZEGO community milanese, con una maggioranza di ragazzi (60%). Il 60% dei passaggi avviene di sera. L’app viene utilizzata prevalentemente per gli spostamenti serali: il 60% dei passaggi infatti è concentrato nella fascia dopo le 20. Il dato è significativo perché indica che i ragazzi la sera preferiscono chiedere un passaggio a un amico della community di ZEGO che affidarsi ai mezzi pubblici. Le zone più battute la sera sono quelle della movida, dei Navigli e delle Colonne di San Lorenzo, mentre durante il giorno le richieste sono uniformemente distribuite in tutta la città.

Wimdu: ecco le 5 città più prenotate per il weekend di San Valentino

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Chi ha detto che San Valentino debba essere per forza sinonimo di cena a lume di candela? Nell’era della sharing economy una valida alternativa è  rappresentata da un weekend fuori porta per andare alla scoperta delle tante eccellenze italiane. Wimdu – la più grande piattaforma europea per la ricerca di appartamenti per vacanze privati – ha stilato una classifica delle città italiane che hanno collezionato più prenotazioni per la festa degli innamorati che nel 2016 cade di domenica. Nelle prime 3 posizioni troviamo le città che per aspetti diversi sono certamente le più romantiche d’Italia: Roma, Venezia e Firenze. La quarta posizione è, invece, occupata dalla siciliana Siracusa. Quinto posto per un’aktra città di mare: Genova.

 

Con Uber e Hilton il turismo diventa local

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Uber e Hilton, una delle principali catene alberghiere al mondo, hanno annunciato di aver siglato una partnership volta a rendere più facili gli spostamenti aumentare il confort dei propri clienti durante i loro viaggi di lavoro o di piacere. Grazie all’intesa in alcune città degli USA coloro che effettueranno una prenotazione in hotel Hilton avranno, infatti, la possibilità di impostare la funzione “Ride Reminders” che se attivata consente di ottenere una notifica automatica a partire dal giorno di viaggio per richiedere senza soluzione di continuità una macchina Uber in modo semplice e veloce (sfiorando la notifica ricevuta). Le due società hanno, inoltre, annunciato che entro la fine del mese di settembre sarà disponibile una app ( si chiamerà Hilton HHonors) per dispositivi Ios e Android, che riunirà per 20 città statunitensi i migliori ristoranti e locali notturni scelti dai rider Uber. In questo modo tutti i clienti delle due società avranno la possibilità di vivere la città nella quale si trovano in viaggio al pari dei local. Grazie alla partnership i clienti Hilton potranno quindi dire addio alle, spesso lunghe, code per prendere un taxi. Infine, tutti i membri Hilton HHonors che si iscriveranno a Uber riceveranno US$ 20 di sconto per la prima corsa Uber. Questa collaborazione tra i due colossi rappresenta il primo esempio di servizio che coniuga il settore dell’ospitality (reminder e concierge) con quello del mobile e della sharing economy