Quello appena iniziato sarà l’ultimo fine settimana, prima della pausa invernale, di Junior BikeMi. Il servizio gratuito di bike sharing dedicato ai più piccoli inaugurato a settembre in piazza Castello sarà a disposizione, infatti, fino a domenica 29 novembre. Il riavvio è previsto per la prossima primavera. Nei 9 weekend di attività circa 250 bambini – piccoli sostenitori involontari della sharing economy– hanno approfittato delle 21 bici BikeMi in condivisione per girare e divertirsi all’interno del Parco Sempione.
“Sospendiamo il servizio per i mesi più freddi – ha spiegato l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran, ma con la bella stagione riprenderemo. Anche i più piccoli hanno dimostrato di apprezzare un servizio che ormai è diventato a tutti gli effetti un’alternativa di mobilità per molti cittadini. Per questo stiamo continuando ad ampliare il sistema, aprendo nuove stazioni in tante zone della città”.
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BikeMi continua a crescere

BikeMi, il servizio di bike sharing del Comune di Milano continua a crescere. In totale negli ultimi 7 giorni sono sei le nuove stazioni aperte in una settimana. Le nuove postazioni, che sono localizzate in Murat-Villani, Piazzale Nizza, Goffredo da Bussero-Fulvio Testi, Suzzani-Arezzo, Piazza Ospedale Maggiore, Ca’ Granda M5- Fulvio Testi, portano a quota 263 il numero complessivo delle stazioni. Quello in arrivo sarà, invece, l’ultimo fine settimana in sella alle junior bike prima della pausa invernale. Il servizio gratuito di bike sharing dedicato ai più piccoli inaugurato a settembre in piazza Castello sarà a disposizione, infatti, fino a domenica 29 novembre e tornerà in primavera. Nei 9 weekend di attività, circa 250 bambini hanno approfittato delle 21 bici in condivisione per girare e divertirsi all’interno del Parco Sempione. Insieme al numero delle stazioni, continua a crescere quello di abbonati e utilizzi a conferma quindi che Milano è in Italia la città leader in tema di sharing economy. Ad oggi sono 43.568 le tessere annuali attive, mentre dall’inizio del 2015 si sono registrati ben 2.865.309 prelievi, con picchi di 15mila utilizzi al giorno. Anche ieri, 25 novembre, nonostante il clima rigido, si sono superati gli 11 mila utilizzi.
Sharing economy, a Milano nasce la casa delle bici elettriche

L’immobile del Comune di Milano di via Messina 50-52 diventerà il centro di ricarica per le bici elettriche di BikeMi. La Giunta comunale ha approvato nei giorni scorsi le linee guida per l’affidamento in locazione a Clear Channel, il gestore del sistema di bike sharing, dell’edificio in parte attualmente utilizzato per il deposito dei veicoli rimossi dalla Polizia Locale e in parte inutilizzato. Le operazioni di ricarica delle e-bike, che oggi vengono effettuate presso i magazzini di Clear Channel fuori Milano, verranno quindi trasferite in città, riducendo i tempi di recupero delle bici scariche dalle stazioni e di sostituzione delle batterie. Tempi ridotti per la ricarica significa tempi più rapidi per il “ricircolo”dei mezzi tra gli utenti. L’energia di ricarica verrà fornita dai pannelli fotovoltaici che verranno posati da Clear Channel sul tetto del palazzo. Il contratto, della durata di 15 anni, prevede un canone annuo iniziale di 21.000 euro e l’impegno di Clear Channel, che condividerà gli spazi con la Polizia Locale e con il deposito dei veicoli rimossi, ad attuare a proprie spese un progetto di ristrutturazione dell’immobile, oltre alla manutenzione straordinaria e l’adeguamento igienico e tecnologico. In particolare la società dovrà rifare il tetto e dotarlo di pannelli fotovoltaici, realizzare uno spogliatoio per la Polizia Locale, una recinzione di separazione fra lo spazio Bikemi e lo spazio deposito veicoli rimossi, prevedere l’apertura di un nuovo cancello con passo carraio su via Calvino per evitare di entrare in conflitto con le altre attività svolte nello stabile.
“Il futuro delle grandi città è necessariamente a impatto zero – ha detto l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran -. La diffusione dei mezzi ecologici è uno dei campi in cui in Italia possiamo e dobbiamo fare ancora molto. A Milano i cittadini hanno sviluppato una forte sensibilità alle tematiche ambientali, lo dimostrano anche il successo delle bici e delle auto elettriche in condivisione. Per questo penso che la nostra città possa essere, ancora una volta, il luogo in cui le cose accadono prima che altrove. Anche questa volta possiamo diventare laboratorio di una mobilità a zero emissioni”.
Oltre alle 1.000 biciclette elettriche di BikeMi, utilizzate in media 55mila volte al mese, Milano può contare sulle 250 auto elettriche in sharing (saranno 1.000 entro il 2016) di Share’ngo, che ha recentemente preso in affidamento anche le 27 isole digitali e dei relativi 130 punti di ricarica e conta ad oggi oltre 7.000 utenti. Inoltre, Milano partecipa insieme ad altre 7 città europee (Londra, Madrid, Lisbona, Amsterdam, Rotterdam, Oslo e Stoccolma) al progetto europeo Fr-EVue (Freight Electric Vehicles in Urban Europe), che promuove l’uso di veicoli elettrici per la consegna delle merci nei grandi centri urbani. All’interno di questo progetto si sta sperimentando un servizio di consegna di prodotti farmaceutici destinati alle farmacie ed ospedali presenti in Area C con veicolo elettrico.
Il Bike sharing è di tutti: la polizia recupera una bici BikeMi parcheggiata nel balcone di un’abitazione

Bikemi – Facebook

da Bikemi.it – foto della bicicletta BikeMi che sostava nel balcone privato
Affittare una bicicletta gratis? A Berlino si può
Nel giorno in cui si celebra il ventiseiesimo anniversario della caduta del muro di Berlino, SocialEconomy vi presenta storia di BikeSurfBerlin, una organizzazione tedesca che promuove concretamente la condivisione delle biciclette private. La particolarità di BikeSurf risiede nella fatto che il servizio di bike sharing, nel più totale spirito della sharing economy, è totalmente gratuito. Per usufruire del servizio occorre essere registrati sul sito http://www.Bikesurf.org in pochissime altre mosse (scelta della location, del giorno e della bicicletta) il gioco è fatto. Per rendere ancora più semplice l’utilizzo gli ideatori di questo particolare bike sharing hanno crato un video tutorial che spiega le mosse da compiere per avere una bicicletta in modo totalmente gratis. L’iniziativa ha avuto cosi tanto successo che dopo l’avvio nella capitale della Germania sono nate delle affiliazioni spontanee a Atene, Dublino, Lisbona, Santiago, Stoccoloma, Varsavia, in alcune città degli Stati Uniti e della Norvegia.
Bikesurf (video)
Ecco le 16 società che per Credit Suisse potrebbero beneficiare del boom della sharing economy
La sharing economy sta certamente influenzando e modificando le abitudini dei consumatori di larga parte del mondo e conseguenzialmente sta attranedo l’interesse di parecchi investitori. In un report del 18 settembre, Credit Suisse ha analizzato, con il lavoro degli analisti Eugene Klerk, Richard Kerseley e Marcello Prato, questo fenomeno fornendo una panoramica dei settori che a loro avviso sono suscettibili di essere colpiti dall’ulteriore espansione dell’economia della condivisione. Gli analisti hanno preso in esame i settori, sotto-settori e le imprese che sono altamente esposte al concetto di condivisione e quelle che possono avere un’esposizione parziale al fenomeno. I settori individuati inizialmente dalla ricerca di Credit Suisse sono quelli del Transport, Travel & Leisure, Business service, Financial e quelli non classificati ma con aderenze al tema della condivisione. Successivamente sono stati individuati i sotto-settori più promettenti: Auto, Insurance, Bicycle, Hotel, Logistic, Recruitment, Office sharing, P2P lending, Pre-owned good e Social media. Infine, per ogni subsector sono state individuate le società quotate in borsa che potrebbero beneficiare del trend positivo della sharing economy.
Ecco l’elenco delle sedici aziende su cui Credit Suisse si aspetta di vedere un effetto positivo dall’aumento del business condiviso: Auto: Avis Budget, Axa e Hertz; Bycicle: JC Decaux e Shimano; Hotel: HomeAway e TripAdvisor; Logistic: Amazon.com; Recruitment: Linkedin; Office sharing: Regus; P2P Lending: LendingClub e Visa; Pre owned good: EBay e MercadoLibre; Social media: Facebook e Yelp.
Nel report vengono spiegate anche le motivazioni che hanno spinto gli analisti della banca svizzera a includere queste società tra quelle che potrebbero risentire positivamente dell’effetto sharing economy. Avis Budget e Hertz potrebbero beneficiare del maggiore utilizzo del car sharing, mentre, Axa potrebbe subire un positivo effetto del fatto che società come Uber potrebbero volere una polizza globale per i propri veicoli. L’espansione del bike sharing potrebbe, invece, portare benefici a JC Decaux in quanto “uno dei più grandi operatori a livello mondiale” e Shimano che da produttore di componenti per bici potrebbe ricevere un beneficio indiretto. Per quanto riguarda il settore Hotel ricadute positive potrebbero esserci su HomeAway e su TripAdvisor che secondo gli analisti potrebbe “ampliare la propria offerta alla condivisione di alloggi”. Per il settore della logistica Amazon.com potrebbe avre un‘espansione nei delivery service e nella proposta di beni di seconda mano. Per quanto attiene i servizi a supporto del business Linkedin potrebbe avere benefici dal P2P staffing mentre Regus ne potrebbe avere per via della domanda di spazi di lavoro in condivisione. Per il settore finanziario le attenzioni positive si concentrano su LendingClub e Visa come sistemi alternativi ai tradizionali per ottenere finanza. Su EBay e MercadoLibre si scrive che entrambe le aziende potrebbero beneficiare della crescita della condivisione (e vendita) di merci di seconda mano. Infine, Facebook e Yelp possono trarre beneficio dal fatto che le società della sharing economy utilizzano i social media per sviluppare e espandere la propria offerta.
I milanesi promuovono la mobilità sharing
Da una ricerca commissionata dal Comune di Milano e realizzata dalla società Swg su un campione di 1.350 soggetti maggiorenni residenti nel Comune di Milano rappresentativo della popolazione emerge che i milanesi apprezzano la mobilità condivisa. Dallo studio, infatti, emerge che oltre l’80% dei residenti nel capoluogo lombardo apprezzano sia il bike sharing – recentemente incrementato con l’introduzione di biciclette a pedalata assistita – sia il car sharing. In particolare, per tutte e due le categorie oltre la metà dei milenesi (52% per le bike sharing e 58% per car sharing) assegna ai servizi un voto tra l’8 e il 10. Nel dettaglio a ritenersi soddisfatti delle biciclette in condivisione sono l’80% degli intervistati, mentre per le auto condivise l’apprezzamento sale all’85%.
Studio SWG per Comune di Milano
Il bike sharing arriva al parco dell’Appia Antica
Mentre Milano ha da poco festeggiato i 10 milioni di utenti per il Bike sharing BikeMI in altre città il servizio della condivisione della bicicletta ancora stenta. Ma l’economia della condivisione non si ferma comunque, infatti, grazie all’iniziativa di alcuni cittadini i servizi di sharing continuano a proliferare. Tra le ultime forme di economia condivisa è da segnalare l’iniziativa nata dalla collaborazione tra il Comitato per il Parco della Caffarella, EcoBike (Punto Informativo Appia Antica) e GazeBike (Tor Fiscale/Acquedotti) che insieme hanno acquistato 30 biciclette con ruote 28″ e con cambio Shimano 7 velocità per avviare il bike sharing all’interno del parco dell’Appia Antica. Il servizio è attivo ogni domenica al costo di 3 euro all’ora o 15 euro per l’intera giornata.
Parco Regionale dell’Appia Antica – http://www.parcoappiaantica.it/it/notizienew.asp?id=794
La sharing economy che balla il sirtaki
Nella Grecia chi ieri ha visto il successo elettorale di Alexīs Tsipras, leader del partito Syriza, negli ultimi anni sono nate molte nuove aziende, 41.000 secondo il NewYork Times soltanto nel periodo marzo 2013/marzo 2014. Di queste alcune si sono sviluppate all’insegna della sharing economy. Forse proprio la crisi economica che ha coinvolto il paese dal 2008 stato il motore di sviluppo dell’economia della condivisione. SocialEconomy ha fatto un giro per raccontarvi le realtà elleniche più dinamiche e significative:
- Dopios (“locale” in Greco) è un community marketplace fondato nel 2012 che si pone l’obiettivo di connettere I viaggiatori con le persone locali al fine di offrire loro una esperienza di viaggio basata sui consigli dei locals. Questa startup – fondata dal greco Alex Trimis – che è nata a San Francisco e poi si è sposata a Atene, oggi offre i propri servizi in 398 città del mondo.
- Taxibeat, fondata nel 2010 da Nick Drandakis, Nikos Damilakis, Kostis Sakkas e Michael Sfictos, è un App per smartphone che trasforma la corsa di un taxi in un rapporto diretto cliente/tassista. Tramite Taxibeat i clienti possono cercare, infatti, non solo il taxi più vicino, ma contemporaneamente scegliere anche il tassista con il più alto rating, il modello di auto e altre amenità. Taxibeat è riuscita a espandersi e oltre che a Atene oggi è presente in varie città mondo tra cui Parigi e San Paolo.
- Cookisto, fondata nel 2013 dal greco Michalis Gkontas è un marketplace che vuole collegare tramite il cibo fatto in casa i turisti ai “locals”. Con Cookisto è, infatti, possibile comprare un pasto nelle case dei cittadini di Atene e Londra.
- Incrediblue, fondata nel 2012 da Antonios Fiorakis, George Gatos e Theodoros Orfanidis , è un marketplace in cui i proprietari di barche (a vela e motore) offrono agli amanti del mare la condivisione della propria barca per una vacanza. L’iniziativa ha avuto successo e tramite il sito adesso si possono pianificare vacanze in varie parti del mondo.
- TripHelp, fondata nel 2014, è un sito di informazioni per turisti che possono cosi rivolgersi ai locals greci via chat o per iscritto per ricevere risposte e consigli sul proprio viaggio.
- Locish, fondata nel 2013 da Alex Christodoulou e Grigoris Zontanos, una Q&A app per smartphone che da la possibilità di ricevere in tempo reale consigli dagli utenti su posti dove mangiare, bere o divertirsi.
- Easybike il primo e unico servizio di bikesharing attivo con crica 100 postanzioni totalmente automatizzate in Grecia e Cipro fondato da George Voulgaroudis.
Dopios
Taxibeat
Cookisto
Incrediblu
TripHelp
Locish
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