Nel 2016 con il crowdfunding in Italia sono stati raccolti 91,7 milioni di Euro

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Starteed, una crowd-company che sviluppa soluzioni nel mercato del crowdfunding, ha recentemente aggiornato al 2016 la fotografia che periodicamente scatta per analizzare il fenomeno del finanziamento collettivo tipico della sharing economy in Italia. Secondo i dati resi noti il totale delle somme raccolte in Italia dalle varie piattaforme di crowdfunding nel 2016 ammonta a 91,7 milioni di Euro che rappresentano una crescita complessiva del 62% del settore rispetto al 2015. Starteed , he ha analizzato anche le tendenze in atto, nota che il secondo semestre dell’anno appena concluso ha fatto registrare una crescita del 35% rispetto ai primi sei mesi del 2016. Per quanto riguarda il valore medio per singolo progetto scorrendo i dati si nota che i progetti di equity crowdfunding sono quelli più importanti in termini di raccolta grazie a una media per campagna di circa 243 mila €. Sulle piattaforme Donation/Reward, l’importo di raccolta medio per progetto si assesta, invece, intorno ai 4.000 Euro. Per il 2017 Starteed si aspetta una crescita ulteriore grazie anche alle recenti norme introdotte con la Legge di Bilancio dal Governo che ha introdotto nuovi incentivi sia per le imprese che fanno ricorso a questa forma di finanziamento sia per gli investitori. La ricerca completa è disponibile al seguente link https://blog.starteed.com/il-crowdfunding-in-italia-tutti-i-numeri-e-le-piattaforme-aggiornato-a-gennaio-2017-e12535b00542#.rssyjx6fm

 

Al via il crowdfunding per il giornale dei partigiani

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“Non abbiamo mai smesso di essere partigiani e di raccontare le nostre storie, al futuro. Oggi vogliamo farlo con Patria Indipendente online, conquistando anche lo spazio digitale”. Con queste parole si avvia la campagna social di crowdfunding, il finanziamento collettivo tipico dell’era della sharing economy,  a sostegno del periodico online dell’ANPI nazionale (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) Patria Indipendente, che non riceve alcun contributo pubblico. Si tratta di una campagna online per il finanziamento della rivista, tramite la richiesta a tutti i “naviganti” di una donazione, una forma di microfinanziamento dal basso. Le quote di versamento sono libere. Ma chi dona più di 25 euro avrà un riconoscimento e la qualifica di “Amico”. Un ulteriore riconoscimento e la qualifica di “Staffetta” a chi dona più di 50 euro. Al top la qualifica di “Combattente”, attribuita a coloro che versano più di 100 euro. L’obiettivo è esplicitato nel volantino che accompagna l’iniziativa: “Sostieni Patria Indipendente nella conquista dello spazio digitale”. In sostanza, la nuova frontiera della tecnologia della comunicazione. L’ANPI e la sua rivista online accettano la sfida del tempo e rilanciano: la campagna si protrarrà per tutto l’inverno e sarà sostenuta, oltre che dagli iscritti all’ANPI e dai lettori, anche da un certo numero di testimonial, personalità del mondo della cultura, dell’arte e dello spettacolo che si riconoscono nei valori ispiratori dell’associazione partigiana e del suo periodico, a cominciare dall’antifascismo. Il tutto, secondo un programma stabilito da tempo: da settembre ha iniziato le pubblicazioni Patria Indipendente online. A novembre si avvia la campagna di crowdfunding per finanziare il periodico. Nei primi mesi del 2016, col ricavato della campagna, si renderà il periodico sempre più completo, capillare ed accessibile. L’approdo di questa storia – è l’auspicio dell’ANPI – sarà la forza di uno strumento di democrazia e cultura democratica pensato con profonda passione e senso di una preziosa eredità civile: quella della Resistenza e dei combattenti per la libertà.

 

Il sito della campagna è il seguente: